10
Capitolo
10: Figlio, sorella, rivale.
For the child, for the light
For
the heart I once had
I`ll
believe and foresee
Everything
I could ever be
(For
the Heart I once Had, Nightwish)
-Le cose sono andate così. - disse Yamato.
Il gruppo lo osservava in silenzio.
Il prescelto dell'amicizia avrebbe voluto lì anche Taichi e
sua sorella, ma cosa poteva farci? Ylenia con Taichi era al sicuro, ma
per quanto lo sarebbe stata? E per quanto ancora sarebbe stato
costretto a nascondersi e stare in quel locale isolato da tutto e tutti?
Ai pazienti dell'ospedale che avevano visto il maggiore degli Ishida
vivo e
vegeto, era stata riferita la falsa informazione della sua presunta
morte a causa di complicazioni. Ma in realtà lui era vivo!
Ed era lì!
E sapeva che Daemon, Lucemon... tutti l'avrebbero cercato, ma
specialmente Daemon, per porre fine a quello che aveva iniziato.
Risei non era nella sala perché si trovava in quella
adiacente con Mika, Bakumon e Gennai, perciò Takeru, accanto
a lui esclamò: -Quando hai detto che Risei era figlio di
Daemon mi hai fatto spaventare. Ho immaginato una scena veramente
orripilante.-
-Sono molto sollevata.- disse Sora a sua volta.
-Ma questo non toglie che quel maledetto continuerà a
cercare Risei per avere i poteri di Lucemon.- sospirò
Yamato assorto -Non avevo il quadro chiaro, ma ormai ho capito a cosa
gli serviva unire i miei dati con i suoi.-
-Sorridi.- lo prese in giro Hiroyuki -Un alieno ti
ha rapito, no?-
Il biondo arrossì, maledicendo il giorno in cui aveva
confessato al teppista di voler diventare astronauta e di voler avere
un incontro ravvicinato con creature extraterrestri. In un certo senso,
l’aveva avuto.
-Avrei preferito un Grigio, ma suppongo non si possa avere tutto dalla
vita... - sorrise appena, riferendosi agli inquietanti alieni dagli
occhi enormi e la pelle grigiastra -Però... -
pensò a Risei -Non riesco a pensare di tornare indietro e
rifare tutto quello che ho fatto senza il pensiero di mio figlio.-
Undici anni.
Aveva solo undici anni quando Risei era stato creato.
Era un progetto di Daemon, un esperimento in piena regola: ecco
ciò che il prescelto dell’Amicizia cercava di far
dimenticare al piccolo.
Risei era suo
figlio e nient’altro!
I dati del Demon Lord e quelli del prescelto dell'amicizia erano stati
forzatamente combinati più e più volte,
finché non era venuto alla luce il piccolo ibrido.
Gli esperimenti precedenti non avevano retto al potere e alla
diversità dei dati che li componevano, tuttavia Daemon,
provando e riprovando, aveva capito come garantire ai soggetti la
sopravvivenza.
Yamato chiuse gli occhi per qualche secondo.
Si rivide in quel
laboratorio enorme e spaventoso, pieno di Digimon che monitoravano le
sue funzioni vitali, gli inserivano aghi nel corpo e compivano tutta
una serie di accertamenti, sotto l’occhio vigile del Demon
Lord.
-Mio
signore…- disse MetalPhantomon -E’
sicuro di voler procedere?-
Daemon annuì.
-Scusi se insisto, ma
inserire una maggioranza di dati umani nell’ibrido, potrebbe
portarlo alla ribellione.-
La risata di Daemon
l’aveva fatto tremare. Era rombante come un tuono
potentissimo e riecheggiò per diversi secondi nel locale.
Se avesse potuto, si
sarebbe coperto le orecchie, cosa che probabilmente si sarebbe rivelata
inutile, ma purtroppo gli era impossibile: le mani e i piedi erano
legati a un tavolo reclinabile in metallo.
Un Vademon gli si
avvicinò e gli cinse la fronte con un diadema metallico al
quale erano collegati dei fili.
Daemon ricevette un
cerchio di diametro maggiore e lo mise sulla fronte anche lui.
Ovviamente essendo coperto dal cappuccio vermiglio, Yamato non
poté scorgere il suo vero volto. Come il ragazzo, anche il
digimon fece aderire la schiena a un altro tavolo reclinabile, posto
però in verticale.
I Bakemon azionarono il
solito marchingegno dal quale scaturì una luce arancione,
che percorse i corpi dei due.
Non era dolorosa,
causò al ragazzo solo un leggero formicolio, tranne quando
arrivò alla testa. In quel momento percepì una
forte resistenza. Solo in quell’istante il suo corpo aveva
deciso di opporsi? Pensò infastidito.
Non era proprio
così.
I dati dei due poteri
risiedevano nell’anima e in quanto essa tutto il nostro
essere, emozioni, ricordi, desideri, sensazioni e
quant’altro, a conti fatti, avrebbe pensato Yamato ormai
adolescente, evidentemente era quello il motivo del dolore:
l’anima risiedeva nel cervello e il potere combatteva per non
esserne separato.
Poi aveva nuovamente
perso i sensi e quando aveva riaperto gli occhi, aveva visto
l’ennesimo corpicino sospeso in un qualche strano liquido
dentro ad un cilindro di vetro.
Lo osservò: a
differenza degli altri questo gli assomigliava tantissimo. Sembrava
proprio un bambino umano, se non fosse stato per quelle macchie verdi
sul viso.
-Non ricordo bene come sono finito in quel laboratorio... ho solo
ricordi frammentari, anche di ciò che è successo
dopo... - si morse il labbro. Era certo che, prima o poi, l'avrebbe
ricordato, ma era angosciante l’attendere che la situazione
degenerasse. Perché era convinto che, al punto cui erano
arrivati, tutto sarebbe sicuramente precipitato.
Silenzio.
Erano tutti abbastanza sconvolti, ma almeno i loro dubbi erano stati,
in parte, dissolti. Anche Sora si sentiva rinfrancata ed era decisa di
non fare pesare nulla né al suo ragazzo, né a
Risei. Se Yamato avesse parlato di Risei, anche i nemici avrebbero
saputo e il piccolo sarebbe stato in pericolo.
-Quando poi Daemon ha cercato di unirsi a lui, ho cercato di
difenderlo. E da lì zero assoluto. Mi sono svegliato solo
una volta che eravamo fuori dal laboratorio.-
Gennai intervenne: -Credo che in quel momento tu abbia inconsciamente
usato i tuoi poteri. È stata una fortuna, ma adesso devi
imparare a governarli.-
Yamato annuì mentre pensava: "Se voglio proteggere gli altri
e me stesso, non ho scelta.”
Il suono di un DigiTerminal ridestò il gruppo dal silenzio.
-Toh, un messaggio di Taichi.- disse Koushirou, leggendo il nome del
mittente.
-Che dice?- chiese Iori.
Il rosso prese a leggere, ma considerando la sua scarsa
capacità di recitazione, che lo fece addirittura arrossire,
fu Jun a leggere il messaggio, con enfasi tale da suscitare
l’ilarità del folto gruppetto.
“Dopo tre
giorni, Ylenia è ancora su di giri. Mi kiedo come faccia a
non essere preoccupata. A me questo posto non piace!! Avrà
anke quell’atmosfera da film horror ke adoro, ma qui il
nemico è reale e non sono così idiota da
abbassare la guardia. Kou, tienici aggiornati, mi raccomando! Cmq,
sembra che qui ci sia molto movimento a causa del tizio che ha cercato
di uccidere Yamato. Sembra ke ci sarà una festa in suo
onore. Mi chiedo perké, considerando ke alla fine Yama
è vivo… non sono riuscito a cavare nulla nemmeno
a quel logorroico di Etemon. Per di più siamo costretti a
stare isolati in una stanza, che ovviamente secondo Ylenia è
bellissima. Non cambierà mai XD Ah, sai l’ultima?
Vamdemon sta facendo misurare a Ylenia dei bellissimi vestiti per quel
ricevimento. Mooolto sexy e belli e continua a guardarmi malissimo.
Credo che il grande Vamdemon sia mooolto geloso del sottoscritto, e la
cosa mi rende estremamente felice. Muhahaha!!!! La festa si
terrà fra quattro giorni circa. Stasera siamo stati invitati
a cenare con i Dark Masters. E anke se sono preoccupato (credimi,
Ylenia è l’unica ad essere su di giri)
sarà l’occasione in cui finalmente sapremo che
diavolo sta succedendo! PS: Anke Agumon non si sta mettendo grossi
problemi, specie x il cibo. U_U’’”
Terminata la lettura, Mamoru batté le mani alla Motomiya.
-Ottima recitazione!!-
La ragazza fece diversi inchini -Grazie, grazie!-
-Culu! Culu!- la scimmiottò Culumon.
Yamato e Takeru emisero un sospiro di sollievo.
-Meno male va tutto
bene.- disse piano il prescelto della Speranza.
La porta metallica si aprì e fece il suo ingresso Gennai,
seguito dai bambini, Bakumon e dai due saggi. E non solo.
Dietro di loro vi era un altro digimon che nessuno dei ragazzi
conosceva, eccetto Risei e forse Hiroyuki.
Il digimon in questione indossava un cappuccio color panna che gli
copriva il capo e nascondeva il viso. S’intravedevano appena
gli occhi topazio. Da sotto il cappuccio, che fungeva anche da
mantella, fuoriuscivano le estremità che, tagliate simili ad
ali, molto probabilmente potevano assumere quella funzione. Il digimon
indossava anche una lunga tunica scarlatta che mostrava appena le
scarpe metalliche. Altro segno identificativo era costituito da un
enorme libro che volteggiava accanto a lui. Le mani scure come l'ebano
si scorgevano appena dalle lunghe maniche dalla tunica, così
come anche la cinta scura che s’intravvedeva appena.
Hiroyuki mostrò agli altri la funzione Digidex del nuovo
Digivice, puntando l'antenna verso il digimon.
I prescelti e i digimon poterono osservare un raggio arancione
fuoriuscire dallo strumento e colpire la creatura. Dal piccolo schermo
apparve l'ologramma di una sfera arancione, con dentro
l’immagine tridimensionale del digimon e le informazioni
necessarie.
*Digimon
Analyzer*
Wisemon
Livello:
Evoluto
Tipo:
Mago
Tipologia:
Virus
Attacchi:
Pandora
Dialogue: Trattiene gli attacchi dell'avversario
nello spazio-tempo per poi respingerli a velocità elevata.
Eternal Nirvana: Imprigiona
l'avversario nelle pietre dello spazio
tempo per l'eternità.
-Wow! Portentoso, questo nuovo Digivice!- si lasciò scappare
Koushirou, per poi iniziare a pigiare i tasti del suo per comprendere
meglio le funzioni.
-Imparerete presto a usarlo.- sorrise Gennai -Hiroyuki, ci pensi tu?-
Il teppista annuì.
-Se vogliamo sconfiggere i Demon Lord non bastano i buoni sentimenti.
Serve anche la resistenza fisica. Non possiamo andare allo sbaraglio.
Per molti di noi questa è la prima esperienza a
Digiworld…-
-Hiropyon sembra un sergente militare…- ridacchiò
Mamoru, rivolto verso Elecmon, quando un pugno si abbatté
sulla sua testa.
-Quando parlo, taci Maminchio!-
Jou scosse la testa. Tra quei due era chiaramente odio a prima vista.
Altro che le liti tra Taichi e Yamato...
-Scusa…- il moro abbozzò un sorriso tra il
dispiaciuto e il divertito.
-Tsk… Dicevo, prima che mister sopracciglia unite
m’interrompesse...-
-E’ solo un peletto!- ribatte Mamoru indicandosi tra le
sopracciglia.
-E dai, non interromperlo!- si esasperò Miyako
-Non sa a cosa va incontro… - emise Mimi
-Abbiamo un aspirante suicida nel gruppo.- ribatté Sora.
Un colpo di tosse di Hiroyuki, simile più a uno sparo, tanta
era la foga, attirò nuovamente l’attenzione del
gruppo.
-Dobbiamo allenarci. E non mi riferisco solo ai digimon.-
Yamato fissò Mika e Risei.
Gennai prese la parola.
-Vi dividerete in gruppi, secondo le vostre attitudini e procederemo a
degli allenamenti mirati.-
-Come la mettiamo con Taichi e Ylenia?- chiese Gomamon, andando dritto
al sodo.
-Credo che questa esperienza insegnerà molto a Ylenia e
anche a Taichi e sistemerà molte cose. Piuttosto Yamato,
come va la gamba?-
Il biondo sollevò la gamba del pantalone mostrando la pelle
ancora scura.
-Morta. Hai intenzione di lasciarli soli nella merda?-
-Il fratellone ha detto una parolacciaaaaa!- Mika si finse spaventata
-Ehm… Non ripetere tu, eh!-
-Yamato, ve l’ho già detto. Piemon e gli altri non
sono cattivi. Se hanno devastato Digiworld… beh, non so
neanche io perché l’hanno fatto. Dopo che hanno
sconfitto Lucemon, sono cambiati, ma dato che li conosco
bene… - Gennai fece una pausa -So che
c’è un motivo serio dietro tutto questo. E che
Ylenia riporterà le cose com’erano un tempo.
Perciò abbi fiducia in lei.-
Il biondo chinò il capo.
-E’ troppo ingenua… sa così poco del
mondo… Per certi versi è ancora una bambina. So
che non posso proteggerla e preoccuparmi per lei per sempre,
però… Che ci posso fare?-
-C’è mio fratello con lei. Agumon,
Bearmon… Vedrai che tornerà qui col sorriso
stampato in faccia.- disse Hikari, cercando di consolarlo.
-Come al solito tra l’altro.- le fece eco Takeru. Da quando
la conosceva, raramente vedeva Ylenia piangere. Era una persona
particolare. Ma non ci voleva molto a capire quanto la sua condizione
di “neonata” la facesse soffrire e come cercasse di
nasconderlo.
La prima volta che aveva pianto risaliva a quando Yamato,
particolarmente irritabile quel giorno, le aveva dato
dell’infantile. Takeru non era presente, ma Ylenia si era
sfogata con lui e, per quanto in quel momento volesse cantarle al
fratello maggiore, aveva preferito aspettare di sapere anche da lui
come stavano le cose. Yamato era solo nervoso e il troppo entusiasmo di
Ylenia, così aperta alla vita e, apparentemente senza
problemi, in quel momento gli aveva dato fastidio. Non voleva ferirla.
E avevano fatto pace.
Da quel momento però, il più giovane aveva
iniziato a conoscere meglio la sorella e il maggiore aveva deciso di
essere più paziente con lei. Perché anche se nel
corpo pareva adulta, Ylenia era solo una bambina, in fin dei conti.
-Se siete pronti, seguitemi. Procediamo con l'addestramento.- fu la
prima volta che Wisemon parlò. La voce profonda pareva
composta di due voci diverse sovrapposte. Il libro che lo accompagnava
si aprì davanti ai ragazzi e le pagine si sfogliavano come
animate di vita propria, velocemente, fino a fermarsi di colpo.
Sotto gli occhi meravigliati di tutti, in mezzo al volume, si
creò un varco verso un oscuro tunnel in pietra. Wisemon vi
entrò e dalla soglia invitò i prescelti a
procedere.
-Da qui si accede a Witchelny, il luogo di nascita dei digimon di tipo
Mago. Vogliate seguirmi.-
Yamato fu il primo ad alzarsi e a procedere verso il tunnel, zoppicando
per via della gamba e sorreggendosi con la stampella.
-Voglio chiudere questa storia.- lo sentì pronunciare Sora
che lo sorresse, entrando nel tunnel in sua compagnia.
Gli altri seguirono a ruota.
°
-La cena, è servita.- annunciò con un sorriso
smagliante Lilamon, una digimon molto simile a Lilymon.
Taichi pigiò uno dei tasti del suo Digivice e dal piccolo
schermo emerse una sferetta arancione, leggermente più
chiara di quella apparsa dal congegno del teppista a Bernika.
*Digimon
Analyzer*
Lilamon
Livello:
Evoluto
Tipo:
Fata
Tipologia:
Dati
Attacchi:
Lila Shower: Spara raggi dalla punta delle dita simili a petali.
Beauty Slap: Colpisce molte volte il nemico con le sue flessibili
braccia. Sembra che i nemici finiscano per innamorarsi di lei.
Un Deux Pollen: Strega gli avversari con un polline dal dolcissimo
profumo.
Marvel Shot: Spara sfere di
energia dalle mani.
Una creatura esile, col copricapo fatto di petali rosa,
l’abitino verde chiaro decorato da un fiore rosa pesca, le
lunghe maniche svasate che terminavano in petali bianchi e le ali sulla
schiena, che erano fiori rosa anch’esse.
Portava, come Lilymon, i capelli verdi, ma a differenza della digimon
di Mimi, i suoi non erano rovi, ma lisci fili d’erba fresca e
profumata.
A giudicare dal viso dolce e gentile, nessuno si sarebbe mai aspettato
che fosse uno dei generali dell'esercito di Pinocchimon.
Al dolce battito delle sue mani, innumerevoli Floramon fecero il loro
ingresso con aggraziate movenze portando vassoi carichi di pietanze
dall'aspetto delizioso.
Taichi fissò i presenti uno a uno.
Piemon e Vamdemon gustavano il cibo con eleganza ed educazione. Anzi,
il vampiro pareva essere preso più da Ylenia che dal sangue
che gli veniva servito in un calice dorato. Sangue di chi poi... Taichi
non ne aveva idea, però lo incuriosiva saperlo.
Il drago d'acqua, che aveva già avuto modo di vedere
nell'aspetto ibrido, si gettò sul cibo divorando le portate
man mano che arrivavano.
"A quanto pare il suo
stomaco dev'essere l'unica cosa a non essersi
rimpicciolita." pensò il leader, quando il
drago gli
lanciò un’occhiataccia "Ah già... legge
nel pensiero... "
Mugendramon si era fatto servire olio per motore e altri aggeggi
meccanici ed elettronici e sgranocchiava dei circuiti come se fossero
crackers.
Poi Etemon. Lui mangiava abbastanza normalmente, sennonché
pretendeva che tutti gli passassero o il sale o l'olio, anche se quelle
cose stavano vicino a lui.
Pinocchimon, che gli sedeva accanto, l'aveva letteralmente riempito di
schizzi di olio e grasso e non pareva essere a conoscenza
dell'esistenza del tovagliolo. Lilamon, in piedi accanto a lui lo
osservava sorridendo e ogni tanto gli puliva la bocca, come una madre
paziente o una fidanzata innamorata. Forse fra loro c'era del tenero. O
forse era solo Lilamon a provare qualcosa. L'infantilità di
Pinocchimon pareva tutt'altro che apparente.
Devimon pareva avere qualche difficoltà con le braccia
lunghe che si ritrovava, ma a quanto poteva vedere, in quanto a
voracità non era da meno degli altri.
Lady Devimon mangiava in modo composto, accanto a Piemon, ma quanti
bicchieri di vino si era bevuta? Il prescelto del coraggio aveva perso
il conto.
Infine vi era Kokueimon, che aveva ricevuto il permesso di cenare con
tutti gli altri in vista del ricevimento, per discutere così
di eventuali dettagli.
-Lo mangi quello?- la domanda giunse da Ylenia, che non si era
assolutamente preoccupata di eventuali sostanze nocive e si dava alla
pazza gioia con un enorme cosciotto.
Vamdemon le aveva chiesto di indossare uno splendido abito scuro e
scollato che le stava d'incanto e le dava un fascino più
maturo e sensuale. Peccato però che i modi infantili di lei
rovinassero la magia.
-Allora?- chiese al suo ragazzo, con la bocca piena.
-Eh...?- di nascosto il moro analizzò il piatto che aveva
innanzi col suo Digivice "Non
sembra ci siano sostanze strane"
-Allora?-
-Si che lo mangio!- esclamò, decidendosi finalmente ad
addentare il cibo.
Agumon che da principio pareva diffidente pure lui, si era lasciato
andare e gustava una mela di carne, che per lui sapeva di un non
specificato piatto a base di carne macinata.
Bearmon invece era pensierosa e si concedeva appena qualche assaggio,
tenendo d'occhio la sua partner.
-Non è avvelenato, se ti può interessare. Se
avessi voluto ucciderti, l'avrei già fatto, non ti pare?-
disse Vamdemon.
"Effettivamente,
poteva..." il prescelto respinse l'impulso di
carezzarsi il collo. Se avesse stretto la presa solo di poco, il
vampiro gliel'avrebbe frantumato. Prendendo coraggio, Taichi
iniziò il discorso.
-Insomma... Si può sapere perché Ylenia
è così importante per voi?-
Etemon rispose -Gennai vi ha raccontato la storia no?-
-Shi... Però certe coshe non le shapeva manco lui. - rispose
la bionda tra un boccone e l'altro. -Tipo, perché
gnam… vi shiete comportati coshì male
dopo… gnam…-
Il vampiro scosse la testa sconsolato, mentre Taichi abbozzava un
sorriso ironico verso di lui.
-Oh beh...- lo scimmione tirò fuori un microfono da
chissà dove e saltò sul tavolo. Si
esibì in due piroette per poi assumere la sua caratteristica
posa da "Ora comincia lo show!" -Col vostro permesso...-
Le luci si spensero e un fascio di luce fu puntato verso di lui.
-Tanto tempo faaaaa... - prese a cantare -Noi combattemmo contro
Lucemoooon!-
-Basta con questa nenia!- Pinocchimon gli scagliò contro un
bicchiere.
-Piccolo bast... -
Come al solito, ai due fu impedito di massacrarsi da Piemon, il quale
si limitò a battere le mani per riportare la calma.
Considerando il suo pessimo umore, era meglio non contraddirlo.
Etemon si raddrizzò stizzito.
-E va bene, nano infame, se vuoi che canti qualcosa di più
veloce, ti accontenterò!-
-Preferirei ti tappassi quella fogna.- rispose il burattino, ma Etemon
non lo ascoltava già più. Allo schiocco delle
dita partì una base musicale e lo show cominciò
per davvero.
Agitandosi come un forsennato, Etemon recitò, come se la
conoscesse a memoria, la canzone che stava improvvisando sulla base di
Love Serenade.
Vi chiederete
perché vi abbiamo attaccati
La causa dei tanti
casini creati
Nient’altro
che la superbia che ci ha insidiati
Il castigo al tradimento
il tono divenne più malinconico
...per aver abbandonato
il nostro caro amico.
Nessuno può
capire ciò che provammo
Ciò che tutti
vedono è che siamo diventati come lui
orgogliosi bastardi che
non guardan in faccia nessuno
Assolo di chitarra.
La luce e le tenebre son
sorelle
Si annientano l'un
l'altra
ma si completan a
vicenda.
Gli inganni dell'una,
sol l'altra può disfare.
-Per questo Yamato deve crepare!- saltò sul tavolo
Pinocchimon, interrompendo l'altro.
-Smamma nano. Non volevo dire quello!- ringhiò il
cantante, rimettendo il fastidioso nanerottolo al suo posto,
forzatamente.
Ylenia alzò la mano.
-Dimmi dolcezza.-
-Io non so usare questi poteri, come potrei aiutarvi?-
-Di questo non devi preoccuparti.- intervenne Mugendramon -Ti daremo
istruzioni noi.-
-E dopo di che?- chiese ancora Taichi -Diventerete "buoni"?- fece il
segno delle virgolette.
-Non aspettarti grandi cambiamenti.- rise Lady Devimon -Buoni non lo
siamo mai stati.-
-Se ti può interessare, non cercheremo di conquistare
Digiworld in un momento così delicato. Sarebbe da idioti.-
disse Vamdemon.
-Posso continuare?!- esclamò Etemon stizzito.
Un mormorio di disapprovazione si alzò nella sala.
°
Il
tunnel era finito, finalmente.
Ciò che i prescelti videro, fu un enorme spazio in pietra,
con degli spalti scavati nella roccia e quattro stalagmiti a fungere da
pilastri ai quattro angoli dell’arena.
I pilastri avevano dei buchi. Allo schioccare delle dita di Wisemon, da
quei fori divamparono piccole fiammelle, che illuminarono meglio
l’ambiente.
-Sotto la città c’era un posto del genere?- chiese
Hiroyuki, per poi guardare storto Gennai, che rabbrividì.
-N-no…-
-Questo luogo è un sito mistico che non si trova sotto la
città, né in qualsiasi altro luogo voi
conosciate. Ci troviamo fra le pagine del mio libro, luogo di accesso
per ogni dove. Ora prescelti, v’illustreremo come usare i
nuovi Digivice.- osservò Hiroyuki
-Tu, sei molto impulsivo, ragazzo mio. Credo che dovremmo
correggere un poco questo tuo aspetto.-
Il teppista fissò il mago inarcando il
sopracciglio.
-Ah si? E come farai?-
Il digimon rise fra se e se.
-Per il momento, mi limiterò a verificare le vostre
capacità, perciò, vi prego di entrare nell'arena
a gruppi di quattro. Due ragazzi e due digimon ovviamente. Combattete
con tutte le vostre forze e alla fine potrete accedere alla seconda
fase.-
-Sembra interessante, vero Kotemon?- il piccolo digimon
scattò in piedi.
-Si!- esclamò, correndo verso Hiroyuki e mettendosi nella
sua stessa identica posa, a braccia conserte e sguardo truce.
Una risata.
Mamoru pareva godersela davvero.
-No sul serio, mi farai morire un giorno, Hiropyon!-
Hiroyuki lo guardò storto, proprio non gli andava
giù il moro. Troppo spensierato, troppo sboccato...
Troppo... quello che non era lui... Non sapeva Hiroyuki della
sofferenza che Mamoru soffocava dietro quelle risate e della rabbia
celata dietro quel sorriso. Non lo conosceva per niente, altrimenti
avrebbe sicuramente capito di essere molto simile a lui.
-Anticipiamo i tempi?- lo sfidò
Mamoru scosse le spalle. -Elecmon?-
-Perché no?- il digimon scese a saltelli i gradini,
dirigendosi verso l'arena.
-Va bene se iniziamo noi?- chiese il prescelto della Giustizia
Wisemon lanciò un'occhiata a Babamon e Jijimon che
annuirono.
-Molto bene. Combattete al meglio delle vostre capacità. Gli
spalti sono protetti da una barriera perciò non fatevi
problemi.-
Ciò detto, i tre saggi si sedettero nella tribuna, invitando
i ragazzi a fare altrettanto.
Jijimon fece un segno a Yamato, che si avvicinò. Il vecchio
gli sussurrò delle cose, che lo lasciarono sorpreso e gli
diedero da pensare. Sora lo vide protestare un poco, per poi arrendersi
e infine dettare le sue condizioni. Quando fu da lei, riferì
il messaggio e terminò sussurrandole -Non dire nulla agli
altri, per ora: influenzerebbe il loro allenamento...- Lei
annuì e lui aggiunse -Te lo dico perché sono
stanco di mantenere segreti, almeno con te.- le cinse i fianchi col
braccio libero e la baciò piano sulle labbra, facendola
arrossire.
-Quando avete finito di fare i piccioncini, iniziamo!-
ringhiò Hiroyuki.
Yamato scosse la testa, rassegnato.
-Iniziate pure.- con un gesto della mano, Wisemon diede il via. Dalle
stalagmiti fuoriuscì dell'energia che si interpose tra
l'arena e gli spalti.
L'aria umida della caverna era carica di tensione. Hiroyuki fissava
Mamoru e questi non distoglieva lo sguardo. Sembrava dovessero
improvvisamente trasformarsi o utilizzare chissà quali
arcane tecniche, mentre a dover affrontare in primis le battaglie,
erano i due digimon che si stringevano le zampe, augurandosi un buono
scontro.
-Sarà un onore.- Kotemon fece un profondo inchino,
ricambiato da Elecmon -Anche per me.-
I corpi dei due s’illuminarono.
-Kotemon shinkaaaa....
Musyamon!-
-Elecmon shinkaaaa....
Raiamon!-
Hiroyuki analizzò i dati del digimon di Mamoru.
*Digimon
Analyzer*
Raiamon
Livello:
Campione
Tipo:
Bestia Sacra
Tipologia:
Antivirus
Attacchi:
Critical
Strike: attacca il nemico in un punto vitale con
i suoi artigli.
Thunder of King:
lancia scariche elettriche al nemico
Raiamon era in tutto simile a un leone, eccetto il fatto che possedeva
due code, aveva orecchini circolari in argento alle orecchie e la
criniera decorata di perline colorate.
-Pronto, Hiropyon?-
Hiroyuki fece schioccare le dita delle mani.
-Pronto. Spero mi farai divertire, Maminchio.-
Fine
Capitolo 10
Dopo tanto tempo sono riuscita ad aggiornareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Banzai! Banzai! Banzai!!!
Ignorate l'idiotissima e orribile canzone di Etemon.
Etemon: Ehi! L'hai inventata tu!
Kymyit: Ma prendersi le responsabilità dei fallimenti U_U
Etemon: Begli insegnamenti dai ai giovani!
Kymyit: Vogliamo parlare di te e di quando tu e Devimon... (le tappa la
bocca)
Sclero finito xp
Eden89: Non ricordo se avevo già risposto alla tua rece in
privato, considerato che non sapevo quando avrei aggiornato, nel caso
non l'avessi fatto, beh, ti ringrazio tanto. Io sono una decina danni
che mi faccio saghe su saghe e più il tempo passa
più personaggi saltano fuori e più questa storia
diventa un autentico macello.
I veri livelli intermedi dei DL (secondo me U_U):
Zurumon-Pagumon-Tsukaimon-Witchmon-Lady Devimon-Lilithmon
Mokumon-PetitMeramon-PicoDevimon-Bakemon-Metalphantomon-Daemon
Kuramon-Dracumon-Porcupamon-Mephismon-Barbamon
Pitchmon-Pukamon-Shakomon-Coelamon-WaruSeadramon-Leviamon
Mamma mia XD Con Barbamon non sono stata il massimo
dell'originalità, ma ho seguito la linea evolutiva.
Ah, so che Lucemon è definito il Leader dei DL, ma una volta
sconfitto, è Barbamon il più potente e ha molte
conoscenze, perciò mi viene da considerare lui come "leader"
(ognuno è per i cavoli suoi)
Ora, visto che molti (credo) se lo saranno chiesto, vi
illustrerò come avviene la riproduzione tra digimon secondo
me. *ride sotto i baffi*
L'avevo già accennato in uno dei capitoli:
I supremi hanno creato le prime digiuova che si sono schiuse alla
città della rinascita.
Quando due digimon si amano hanno diversi modi di riprodursi.
Può funzionare sia l'amore platonico che quello
più fisico a generare delle uova e ci sono digimon che come
Metalseadramon non possono tecnicamente fare l'amore, quindi per loro
l'unica sarebbe l'amore platonico, ma sappiamo che i Dark Masters sono
cattivelli e ribelli, figuriamoci se si accontentano, tzè...
Ooooppure potrebbero usare un aspetto ibrido, ma ovviamente non tutti i
digimon hanno avuto contatti con gli umani e conoscono le loro
sembianze da imitare, non so se mi spiego.
Inoltre, nel caso dei piccioncini Mugen e Metal, Mugen si
limiterà ad unire i dati suoi e di Metal in laboratorio
(come fare un digimon in provetta, insomma).
Ecco... spero di aver chiarito e di non avervi annoiato ^^
Bene, meglio che chiuda, ma prima vi spiegherò come fanno...
Scherzo XD
Voglio ringraziare il
sostegno di Echo e Roe e specialmente Roe per avermi aiutato a
correggere il capitolo.
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