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Autore: kymyit    10/03/2010    3 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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10 Capitolo 10: Figlio, sorella, rivale.


For the child, for the light
For the heart I once had
I`ll believe and foresee
Everything I could ever be

(For the Heart I once Had, Nightwish)





-Le cose sono andate così. - disse Yamato.
Il gruppo lo osservava in silenzio.
Il prescelto dell'amicizia avrebbe voluto lì anche Taichi e sua sorella, ma cosa poteva farci? Ylenia con Taichi era al sicuro, ma per quanto lo sarebbe stata? E per quanto ancora sarebbe stato costretto a nascondersi e stare in quel locale isolato da tutto e tutti?
Ai pazienti dell'ospedale che avevano visto il maggiore degli Ishida vivo e vegeto, era stata riferita la falsa informazione della sua presunta morte a causa di complicazioni. Ma in realtà lui era vivo! Ed era lì!
E sapeva che Daemon, Lucemon... tutti l'avrebbero cercato, ma specialmente Daemon, per porre fine a quello che aveva iniziato.
Risei non era nella sala perché si trovava in quella adiacente con Mika, Bakumon e Gennai, perciò Takeru, accanto a lui esclamò: -Quando hai detto che Risei era figlio di Daemon mi hai fatto spaventare. Ho immaginato una scena veramente orripilante.-
-Sono molto sollevata.- disse Sora a sua volta.
-Ma questo non toglie che quel maledetto continuerà a cercare Risei per avere i poteri di Lucemon.- sospirò Yamato assorto -Non avevo il quadro chiaro, ma ormai ho capito a cosa gli serviva unire i miei dati con i suoi.-
-Sorridi.- lo prese in giro Hiroyuki -Un alieno ti ha rapito, no?-
Il biondo arrossì, maledicendo il giorno in cui aveva confessato al teppista di voler diventare astronauta e di voler avere un incontro ravvicinato con creature extraterrestri. In un certo senso, l’aveva avuto.
-Avrei preferito un Grigio, ma suppongo non si possa avere tutto dalla vita... - sorrise appena, riferendosi agli inquietanti alieni dagli occhi enormi e la pelle grigiastra -Però... - pensò a Risei -Non riesco a pensare di tornare indietro e rifare tutto quello che ho fatto senza il pensiero di mio figlio.-
Undici anni.
Aveva solo undici anni quando Risei era stato creato.
Era un progetto di Daemon, un esperimento in piena regola: ecco ciò che il prescelto dell’Amicizia cercava di far dimenticare al piccolo.
Risei era suo figlio e nient’altro!
I dati del Demon Lord e quelli del prescelto dell'amicizia erano stati forzatamente combinati più e più volte, finché non era venuto alla luce il piccolo ibrido.
Gli esperimenti precedenti non avevano retto al potere e alla diversità dei dati che li componevano, tuttavia Daemon, provando e riprovando, aveva capito come garantire ai soggetti la sopravvivenza.

Yamato chiuse gli occhi per qualche secondo.

Si rivide in quel laboratorio enorme e spaventoso, pieno di Digimon che monitoravano le sue funzioni vitali, gli inserivano aghi nel corpo e compivano tutta una serie di accertamenti, sotto l’occhio vigile del Demon Lord.
-Mio signore…- disse MetalPhantomon -E’ sicuro di voler procedere?-
Daemon annuì.
-Scusi se insisto, ma inserire una maggioranza di dati umani nell’ibrido, potrebbe portarlo alla ribellione.-
La risata di Daemon l’aveva fatto tremare. Era rombante come un tuono potentissimo e riecheggiò per diversi secondi nel locale.
Se avesse potuto, si sarebbe coperto le orecchie, cosa che probabilmente si sarebbe rivelata inutile, ma purtroppo gli era impossibile: le mani e i piedi erano legati a un tavolo reclinabile in metallo.
Un Vademon gli si avvicinò e gli cinse la fronte con un diadema metallico al quale erano collegati dei fili.
Daemon ricevette un cerchio di diametro maggiore e lo mise sulla fronte anche lui. Ovviamente essendo coperto dal cappuccio vermiglio, Yamato non poté scorgere il suo vero volto. Come il ragazzo, anche il digimon fece aderire la schiena a un altro tavolo reclinabile, posto però in verticale.
I Bakemon azionarono il solito marchingegno dal quale scaturì una luce arancione, che percorse i corpi dei due.
Non era dolorosa, causò al ragazzo solo un leggero formicolio, tranne quando arrivò alla testa. In quel momento percepì una forte resistenza. Solo in quell’istante il suo corpo aveva deciso di opporsi? Pensò infastidito.
Non era proprio così.
I dati dei due poteri risiedevano nell’anima e in quanto essa tutto il nostro essere, emozioni, ricordi, desideri, sensazioni e quant’altro, a conti fatti, avrebbe pensato Yamato ormai adolescente, evidentemente era quello il motivo del dolore: l’anima risiedeva nel cervello e il potere combatteva per non esserne separato.

Poi aveva nuovamente perso i sensi e quando aveva riaperto gli occhi, aveva visto l’ennesimo corpicino sospeso in un qualche strano liquido dentro ad un cilindro di vetro.
Lo osservò: a differenza degli altri questo gli assomigliava tantissimo. Sembrava proprio un bambino umano, se non fosse stato per quelle macchie verdi sul viso.

-Non ricordo bene come sono finito in quel laboratorio... ho solo ricordi frammentari, anche di ciò che è successo dopo... - si morse il labbro. Era certo che, prima o poi, l'avrebbe ricordato, ma era angosciante l’attendere che la situazione degenerasse. Perché era convinto che, al punto cui erano arrivati, tutto sarebbe sicuramente precipitato.
Silenzio.
Erano tutti abbastanza sconvolti, ma almeno i loro dubbi erano stati, in parte, dissolti. Anche Sora si sentiva rinfrancata ed era decisa di non fare pesare nulla né al suo ragazzo, né a Risei. Se Yamato avesse parlato di Risei, anche i nemici avrebbero saputo e il piccolo sarebbe stato in pericolo.

-Quando poi Daemon ha cercato di unirsi a lui, ho cercato di difenderlo. E da lì zero assoluto. Mi sono svegliato solo una volta che eravamo fuori dal laboratorio.-
Gennai intervenne: -Credo che in quel momento tu abbia inconsciamente usato i tuoi poteri. È stata una fortuna, ma adesso devi imparare a governarli.-
Yamato annuì mentre pensava: "Se voglio proteggere gli altri e me stesso, non ho scelta.”
Il suono di un DigiTerminal ridestò il gruppo dal silenzio.
-Toh, un messaggio di Taichi.- disse Koushirou, leggendo il nome del mittente.
-Che dice?- chiese Iori.
Il rosso prese a leggere, ma considerando la sua scarsa capacità di recitazione, che lo fece addirittura arrossire, fu Jun a leggere il messaggio, con enfasi tale da suscitare l’ilarità del folto gruppetto.

“Dopo tre giorni, Ylenia è ancora su di giri. Mi kiedo come faccia a non essere preoccupata. A me questo posto non piace!! Avrà anke quell’atmosfera da film horror ke adoro, ma qui il nemico è reale e non sono così idiota da abbassare la guardia. Kou, tienici aggiornati, mi raccomando! Cmq, sembra che qui ci sia molto movimento a causa del tizio che ha cercato di uccidere Yamato. Sembra ke ci sarà una festa in suo onore. Mi chiedo perké, considerando ke alla fine Yama è vivo… non sono riuscito a cavare nulla nemmeno a quel logorroico di Etemon. Per di più siamo costretti a stare isolati in una stanza, che ovviamente secondo Ylenia è bellissima. Non cambierà mai XD Ah, sai l’ultima? Vamdemon sta facendo misurare a Ylenia dei bellissimi vestiti per quel ricevimento. Mooolto sexy e belli e continua a guardarmi malissimo. Credo che il grande Vamdemon sia mooolto geloso del sottoscritto, e la cosa mi rende estremamente felice. Muhahaha!!!! La festa si terrà fra quattro giorni circa. Stasera siamo stati invitati a cenare con i Dark Masters. E anke se sono preoccupato (credimi, Ylenia è l’unica ad essere su di giri) sarà l’occasione in cui finalmente sapremo che diavolo sta succedendo! PS: Anke Agumon non si sta mettendo grossi problemi, specie x il cibo. U_U’’”

Terminata la lettura, Mamoru batté le mani alla Motomiya.
-Ottima recitazione!!-
La ragazza fece diversi inchini -Grazie, grazie!-
-Culu! Culu!- la scimmiottò Culumon.
Yamato e Takeru emisero un sospiro di sollievo.
-Meno male va tutto bene.- disse piano il prescelto della Speranza.

La porta metallica si aprì e fece il suo ingresso Gennai, seguito dai bambini, Bakumon e dai due saggi. E non solo.
Dietro di loro vi era un altro digimon che nessuno dei ragazzi conosceva, eccetto Risei e forse Hiroyuki.
Il digimon in questione indossava un cappuccio color panna che gli copriva il capo e nascondeva il viso. S’intravedevano appena gli occhi topazio. Da sotto il cappuccio, che fungeva anche da mantella, fuoriuscivano le estremità che, tagliate simili ad ali, molto probabilmente potevano assumere quella funzione. Il digimon indossava anche una lunga tunica scarlatta che mostrava appena le scarpe metalliche. Altro segno identificativo era costituito da un enorme libro che volteggiava accanto a lui. Le mani scure come l'ebano si scorgevano appena dalle lunghe maniche dalla tunica, così come anche la cinta scura che s’intravvedeva appena.
Hiroyuki mostrò agli altri la funzione Digidex del nuovo Digivice, puntando l'antenna verso il digimon.
I prescelti e i digimon poterono osservare un raggio arancione fuoriuscire dallo strumento e colpire la creatura. Dal piccolo schermo apparve l'ologramma di una sfera arancione, con dentro l’immagine tridimensionale del digimon e le informazioni necessarie.


*Digimon Analyzer*

Wisemon

Livello:
Evoluto
Tipo: Mago
Tipologia: Virus
Attacchi: Pandora Dialogue: Trattiene gli attacchi dell'avversario nello spazio-tempo per poi respingerli a velocità elevata.
Eternal Nirvana: Imprigiona l'avversario nelle pietre dello spazio tempo per l'eternità.



-Wow! Portentoso, questo nuovo Digivice!- si lasciò scappare Koushirou, per poi iniziare a pigiare i tasti del suo per comprendere meglio le funzioni.
-Imparerete presto a usarlo.- sorrise Gennai -Hiroyuki, ci pensi tu?-
Il teppista annuì.
-Se vogliamo sconfiggere i Demon Lord non bastano i buoni sentimenti. Serve anche la resistenza fisica. Non possiamo andare allo sbaraglio. Per molti di noi questa è la prima esperienza a Digiworld…-
-Hiropyon sembra un sergente militare…- ridacchiò Mamoru, rivolto verso Elecmon, quando un pugno si abbatté sulla sua testa.
-Quando parlo, taci Maminchio!-
Jou scosse la testa. Tra quei due era chiaramente odio a prima vista. Altro che le liti tra Taichi e Yamato...
-Scusa…- il moro abbozzò un sorriso tra il dispiaciuto e il divertito.
-Tsk… Dicevo, prima che mister sopracciglia unite m’interrompesse...-
-E’ solo un peletto!- ribatte Mamoru indicandosi tra le sopracciglia.
-E dai, non interromperlo!- si esasperò Miyako
-Non sa a cosa va incontro… - emise Mimi
-Abbiamo un aspirante suicida nel gruppo.- ribatté Sora.
Un colpo di tosse di Hiroyuki, simile più a uno sparo, tanta era la foga, attirò nuovamente l’attenzione del gruppo.
-Dobbiamo allenarci. E non mi riferisco solo ai digimon.-
Yamato fissò Mika e Risei.
Gennai prese la parola.
-Vi dividerete in gruppi, secondo le vostre attitudini e procederemo a degli allenamenti mirati.-
-Come la mettiamo con Taichi e Ylenia?- chiese Gomamon, andando dritto al sodo.
-Credo che questa esperienza insegnerà molto a Ylenia e anche a Taichi e sistemerà molte cose. Piuttosto Yamato, come va la gamba?-
Il biondo sollevò la gamba del pantalone mostrando la pelle ancora scura.
-Morta. Hai intenzione di lasciarli soli nella merda?-
-Il fratellone ha detto una parolacciaaaaa!- Mika si finse spaventata
-Ehm… Non ripetere tu, eh!-
-Yamato, ve l’ho già detto. Piemon e gli altri non sono cattivi. Se hanno devastato Digiworld… beh, non so neanche io perché l’hanno fatto. Dopo che hanno sconfitto Lucemon, sono cambiati, ma dato che li conosco bene… - Gennai fece una pausa -So che c’è un motivo serio dietro tutto questo. E che Ylenia riporterà le cose com’erano un tempo. Perciò abbi fiducia in lei.-
Il biondo chinò il capo.
-E’ troppo ingenua… sa così poco del mondo… Per certi versi è ancora una bambina. So che non posso proteggerla e preoccuparmi per lei per sempre, però… Che ci posso fare?-
-C’è mio fratello con lei. Agumon, Bearmon… Vedrai che tornerà qui col sorriso stampato in faccia.- disse Hikari, cercando di consolarlo.
-Come al solito tra l’altro.- le fece eco Takeru. Da quando la conosceva, raramente vedeva Ylenia piangere. Era una persona particolare. Ma non ci voleva molto a capire quanto la sua condizione di “neonata” la facesse soffrire e come cercasse di nasconderlo.
La prima volta che aveva pianto risaliva a quando Yamato, particolarmente irritabile quel giorno, le aveva dato dell’infantile. Takeru non era presente, ma Ylenia si era sfogata con lui e, per quanto in quel momento volesse cantarle al fratello maggiore, aveva preferito aspettare di sapere anche da lui come stavano le cose. Yamato era solo nervoso e il troppo entusiasmo di Ylenia, così aperta alla vita e, apparentemente senza problemi, in quel momento gli aveva dato fastidio. Non voleva ferirla.
E avevano fatto pace.
Da quel momento però, il più giovane aveva iniziato a conoscere meglio la sorella e il maggiore aveva deciso di essere più paziente con lei. Perché anche se nel corpo pareva adulta, Ylenia era solo una bambina, in fin dei conti.

-Se siete pronti, seguitemi. Procediamo con l'addestramento.- fu la prima volta che Wisemon parlò. La voce profonda pareva composta di due voci diverse sovrapposte. Il libro che lo accompagnava si aprì davanti ai ragazzi e le pagine si sfogliavano come animate di vita propria, velocemente, fino a fermarsi di colpo.
Sotto gli occhi meravigliati di tutti, in mezzo al volume, si creò un varco verso un oscuro tunnel in pietra. Wisemon vi entrò e dalla soglia invitò i prescelti a procedere.
-Da qui si accede a Witchelny, il luogo di nascita dei digimon di tipo Mago. Vogliate seguirmi.-
Yamato fu il primo ad alzarsi e a procedere verso il tunnel, zoppicando per via della gamba e sorreggendosi con la stampella.
-Voglio chiudere questa storia.- lo sentì pronunciare Sora che lo sorresse, entrando nel tunnel in sua compagnia.
Gli altri seguirono a ruota.


°


-La cena, è servita.- annunciò con un sorriso smagliante Lilamon, una digimon molto simile a Lilymon.
Taichi pigiò uno dei tasti del suo Digivice e dal piccolo schermo emerse una sferetta arancione, leggermente più chiara di quella apparsa dal congegno del teppista a Bernika.

*Digimon Analyzer*

Lilamon

Livello:
Evoluto
Tipo: Fata
Tipologia: Dati
Attacchi: Lila Shower: Spara raggi dalla punta delle dita simili a petali.
Beauty Slap: Colpisce molte volte il nemico con le sue flessibili braccia. Sembra che i nemici finiscano per innamorarsi di lei.
Un Deux Pollen: Strega gli avversari con un polline dal dolcissimo profumo.
Marvel Shot: Spara sfere di energia dalle mani.


Una creatura esile, col copricapo fatto di petali rosa, l’abitino verde chiaro decorato da un fiore rosa pesca, le lunghe maniche svasate che terminavano in petali bianchi e le ali sulla schiena, che erano fiori rosa anch’esse.
Portava, come Lilymon, i capelli verdi, ma a differenza della digimon di Mimi, i suoi non erano rovi, ma lisci fili d’erba fresca e profumata.
A giudicare dal viso dolce e gentile, nessuno si sarebbe mai aspettato che fosse uno dei generali dell'esercito di Pinocchimon.
Al dolce battito delle sue mani, innumerevoli Floramon fecero il loro ingresso con aggraziate movenze portando vassoi carichi di pietanze dall'aspetto delizioso.
Taichi fissò i presenti uno a uno.
Piemon e Vamdemon gustavano il cibo con eleganza ed educazione. Anzi, il vampiro pareva essere preso più da Ylenia che dal sangue che gli veniva servito in un calice dorato. Sangue di chi poi... Taichi non ne aveva idea, però lo incuriosiva saperlo.
Il drago d'acqua, che aveva già avuto modo di vedere nell'aspetto ibrido, si gettò sul cibo divorando le portate man mano che arrivavano.
"A quanto pare il suo stomaco dev'essere l'unica cosa a non essersi rimpicciolita." pensò il leader, quando il drago gli lanciò un’occhiataccia "Ah già... legge nel pensiero... "
Mugendramon si era fatto servire olio per motore e altri aggeggi meccanici ed elettronici e sgranocchiava dei circuiti come se fossero crackers.
Poi Etemon. Lui mangiava abbastanza normalmente, sennonché pretendeva che tutti gli passassero o il sale o l'olio, anche se quelle cose stavano vicino a lui.
Pinocchimon, che gli sedeva accanto, l'aveva letteralmente riempito di schizzi di olio e grasso e non pareva essere a conoscenza dell'esistenza del tovagliolo. Lilamon, in piedi accanto a lui lo osservava sorridendo e ogni tanto gli puliva la bocca, come una madre paziente o una fidanzata innamorata. Forse fra loro c'era del tenero. O forse era solo Lilamon a provare qualcosa. L'infantilità di Pinocchimon pareva tutt'altro che apparente.
Devimon pareva avere qualche difficoltà con le braccia lunghe che si ritrovava, ma a quanto poteva vedere, in quanto a voracità non era da meno degli altri.
Lady Devimon mangiava in modo composto, accanto a Piemon, ma quanti bicchieri di vino si era bevuta? Il prescelto del coraggio aveva perso il conto.
Infine vi era Kokueimon, che aveva ricevuto il permesso di cenare con tutti gli altri in vista del ricevimento, per discutere così di eventuali dettagli.
-Lo mangi quello?- la domanda giunse da Ylenia, che non si era assolutamente preoccupata di eventuali sostanze nocive e si dava alla pazza gioia con un enorme cosciotto.
Vamdemon le aveva chiesto di indossare uno splendido abito scuro e scollato che le stava d'incanto e le dava un fascino più maturo e sensuale. Peccato però che i modi infantili di lei rovinassero la magia.
-Allora?- chiese al suo ragazzo, con la bocca piena.
-Eh...?- di nascosto il moro analizzò il piatto che aveva innanzi col suo Digivice "Non sembra ci siano sostanze strane"
-Allora?-
-Si che lo mangio!- esclamò, decidendosi finalmente ad addentare il cibo.
Agumon che da principio pareva diffidente pure lui, si era lasciato andare e gustava una mela di carne, che per lui sapeva di un non specificato piatto a base di carne macinata.
Bearmon invece era pensierosa e si concedeva appena qualche assaggio, tenendo d'occhio la sua partner.
-Non è avvelenato, se ti può interessare. Se avessi voluto ucciderti, l'avrei già fatto, non ti pare?- disse Vamdemon.
"Effettivamente, poteva..." il prescelto respinse l'impulso di carezzarsi il collo. Se avesse stretto la presa solo di poco, il vampiro gliel'avrebbe frantumato. Prendendo coraggio, Taichi iniziò il discorso.
-Insomma... Si può sapere perché Ylenia è così importante per voi?-
Etemon rispose -Gennai vi ha raccontato la storia no?-
-Shi... Però certe coshe non le shapeva manco lui. - rispose la bionda tra un boccone e l'altro. -Tipo, perché gnam… vi shiete comportati coshì male dopo… gnam…-
Il vampiro scosse la testa sconsolato, mentre Taichi abbozzava un sorriso ironico verso di lui.
-Oh beh...- lo scimmione tirò fuori un microfono da chissà dove e saltò sul tavolo. Si esibì in due piroette per poi assumere la sua caratteristica posa da "Ora comincia lo show!" -Col vostro permesso...-
Le luci si spensero e un fascio di luce fu puntato verso di lui.

-Tanto tempo faaaaa... - prese a cantare -Noi combattemmo contro Lucemoooon!-
-Basta con questa nenia!- Pinocchimon gli scagliò contro un bicchiere.
-Piccolo bast... -
Come al solito, ai due fu impedito di massacrarsi da Piemon, il quale si limitò a battere le mani per riportare la calma. Considerando il suo pessimo umore, era meglio non contraddirlo.
Etemon si raddrizzò stizzito.
-E va bene, nano infame, se vuoi che canti qualcosa di più veloce, ti accontenterò!-
-Preferirei ti tappassi quella fogna.- rispose il burattino, ma Etemon non lo ascoltava già più. Allo schiocco delle dita partì una base musicale e lo show cominciò per davvero.
Agitandosi come un forsennato, Etemon recitò, come se la conoscesse a memoria, la canzone che stava improvvisando sulla base di Love Serenade.

Vi chiederete perché vi abbiamo attaccati
La causa dei tanti casini creati
Nient’altro che la superbia che ci ha insidiati
Il castigo al tradimento

il tono divenne più malinconico

...per aver abbandonato il nostro caro amico.

Nessuno può capire ciò che provammo
Ciò che tutti vedono è che siamo diventati come lui
orgogliosi bastardi che non guardan in faccia nessuno

Assolo di chitarra.

La luce e le tenebre son sorelle
Si annientano l'un l'altra
ma si completan a vicenda.
Gli inganni dell'una, sol l'altra può disfare.

-Per questo Yamato deve crepare!- saltò sul tavolo Pinocchimon, interrompendo l'altro.
-Smamma nano. Non volevo dire quello!- ringhiò il cantante, rimettendo il fastidioso nanerottolo al suo posto, forzatamente.
Ylenia alzò la mano.
-Dimmi dolcezza.-
-Io non so usare questi poteri, come potrei aiutarvi?-
-Di questo non devi preoccuparti.- intervenne Mugendramon -Ti daremo istruzioni noi.-
-E dopo di che?- chiese ancora Taichi -Diventerete "buoni"?- fece il segno delle virgolette.
-Non aspettarti grandi cambiamenti.- rise Lady Devimon -Buoni non lo siamo mai stati.-
-Se ti può interessare, non cercheremo di conquistare Digiworld in un momento così delicato. Sarebbe da idioti.- disse Vamdemon.
-Posso continuare?!- esclamò Etemon stizzito.
Un mormorio di disapprovazione si alzò nella sala.


°

Il tunnel era finito, finalmente.
Ciò che i prescelti videro, fu un enorme spazio in pietra, con degli spalti scavati nella roccia e quattro stalagmiti a fungere da pilastri ai quattro angoli dell’arena.
I pilastri avevano dei buchi. Allo schioccare delle dita di Wisemon, da quei fori divamparono piccole fiammelle, che illuminarono meglio l’ambiente.
-Sotto la città c’era un posto del genere?- chiese Hiroyuki, per poi guardare storto Gennai, che rabbrividì.
-N-no…-
-Questo luogo è un sito mistico che non si trova sotto la città, né in qualsiasi altro luogo voi conosciate. Ci troviamo fra le pagine del mio libro, luogo di accesso per ogni dove. Ora prescelti, v’illustreremo come usare i nuovi Digivice.- osservò Hiroyuki
-Tu, sei molto impulsivo, ragazzo mio. Credo che dovremmo correggere un poco questo tuo aspetto.-
Il teppista fissò il mago inarcando il sopracciglio.
-Ah si? E come farai?-
Il digimon rise fra se e se.
-Per il momento, mi limiterò a verificare le vostre capacità, perciò, vi prego di entrare nell'arena a gruppi di quattro. Due ragazzi e due digimon ovviamente. Combattete con tutte le vostre forze e alla fine potrete accedere alla seconda fase.-
-Sembra interessante, vero Kotemon?- il piccolo digimon scattò in piedi.
-Si!- esclamò, correndo verso Hiroyuki e mettendosi nella sua stessa identica posa, a braccia conserte e sguardo truce.
Una risata.
Mamoru pareva godersela davvero.
-No sul serio, mi farai morire un giorno, Hiropyon!-
Hiroyuki lo guardò storto, proprio non gli andava giù il moro. Troppo spensierato, troppo sboccato... Troppo... quello che non era lui... Non sapeva Hiroyuki della sofferenza che Mamoru soffocava dietro quelle risate e della rabbia celata dietro quel sorriso. Non lo conosceva per niente, altrimenti avrebbe sicuramente capito di essere molto simile a lui.
-Anticipiamo i tempi?- lo sfidò
Mamoru scosse le spalle. -Elecmon?-
-Perché no?- il digimon scese a saltelli i gradini, dirigendosi verso l'arena.
-Va bene se iniziamo noi?- chiese il prescelto della Giustizia
Wisemon lanciò un'occhiata a Babamon e Jijimon che annuirono.
-Molto bene. Combattete al meglio delle vostre capacità. Gli spalti sono protetti da una barriera perciò non fatevi problemi.-
Ciò detto, i tre saggi si sedettero nella tribuna, invitando i ragazzi a fare altrettanto.
Jijimon fece un segno a Yamato, che si avvicinò. Il vecchio gli sussurrò delle cose, che lo lasciarono sorpreso e gli diedero da pensare. Sora lo vide protestare un poco, per poi arrendersi e infine dettare le sue condizioni. Quando fu da lei, riferì il messaggio e terminò sussurrandole -Non dire nulla agli altri, per ora: influenzerebbe il loro allenamento...- Lei annuì e lui aggiunse -Te lo dico perché sono stanco di mantenere segreti, almeno con te.- le cinse i fianchi col braccio libero e la baciò piano sulle labbra, facendola arrossire.
-Quando avete finito di fare i piccioncini, iniziamo!- ringhiò Hiroyuki.
Yamato scosse la testa, rassegnato.
-Iniziate pure.- con un gesto della mano, Wisemon diede il via. Dalle stalagmiti fuoriuscì dell'energia che si interpose tra l'arena e gli spalti.
L'aria umida della caverna era carica di tensione. Hiroyuki fissava Mamoru e questi non distoglieva lo sguardo. Sembrava dovessero improvvisamente trasformarsi o utilizzare chissà quali arcane tecniche, mentre a dover affrontare in primis le battaglie, erano i due digimon che si stringevano le zampe, augurandosi un buono scontro.
-Sarà un onore.- Kotemon fece un profondo inchino, ricambiato da Elecmon -Anche per me.-
I corpi dei due s’illuminarono.

-Kotemon shinkaaaa.... Musyamon!-
-Elecmon shinkaaaa.... Raiamon!-


Hiroyuki analizzò i dati del digimon di Mamoru.

*Digimon Analyzer*

Raiamon

Livello: Campione
Tipo: Bestia Sacra
Tipologia: Antivirus
Attacchi: Critical Strike: attacca il nemico in un punto vitale con i suoi artigli.
Thunder of King: lancia scariche elettriche al nemico


Raiamon era in tutto simile a un leone, eccetto il fatto che possedeva due code, aveva orecchini circolari in argento alle orecchie e la criniera decorata di perline colorate.
-Pronto, Hiropyon?-
Hiroyuki fece schioccare le dita delle mani.
-Pronto. Spero mi farai divertire, Maminchio.-

Fine Capitolo 10


Dopo tanto tempo sono riuscita ad aggiornareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Banzai! Banzai! Banzai!!!

Ignorate l'idiotissima e orribile canzone di Etemon.
Etemon: Ehi! L'hai inventata tu!
Kymyit: Ma prendersi le responsabilità dei fallimenti U_U
Etemon: Begli insegnamenti dai ai giovani!
Kymyit: Vogliamo parlare di te e di quando tu e Devimon... (le tappa la bocca)


Sclero finito xp

Eden89: Non ricordo se avevo già risposto alla tua rece in privato, considerato che non sapevo quando avrei aggiornato, nel caso non l'avessi fatto, beh, ti ringrazio tanto. Io sono una decina danni che mi faccio saghe su saghe e più il tempo passa più personaggi saltano fuori e più questa storia diventa un autentico macello.
I veri livelli intermedi dei DL (secondo me U_U):
Zurumon-Pagumon-Tsukaimon-Witchmon-Lady Devimon-Lilithmon
Mokumon-PetitMeramon-PicoDevimon-Bakemon-Metalphantomon-Daemon
Kuramon-Dracumon-Porcupamon-Mephismon-Barbamon
Pitchmon-Pukamon-Shakomon-Coelamon-WaruSeadramon-Leviamon

Mamma mia XD Con Barbamon non sono stata il massimo dell'originalità, ma ho seguito la linea evolutiva.
Ah, so che Lucemon è definito il Leader dei DL, ma una volta sconfitto, è Barbamon il più potente e ha molte conoscenze, perciò mi viene da considerare lui come "leader" (ognuno è per i cavoli suoi)


Ora, visto che molti (credo) se lo saranno chiesto, vi illustrerò come avviene la riproduzione tra digimon secondo me. *ride sotto i baffi*
L'avevo già accennato in uno dei capitoli:
I supremi hanno creato le prime digiuova che si sono schiuse alla città della rinascita.
Quando due digimon si amano hanno diversi modi di riprodursi.
Può funzionare sia l'amore platonico che quello più fisico a generare delle uova e ci sono digimon che come Metalseadramon non possono tecnicamente fare l'amore, quindi per loro l'unica sarebbe l'amore platonico, ma sappiamo che i Dark Masters sono cattivelli e ribelli, figuriamoci se si accontentano, tzè...
Ooooppure potrebbero usare un aspetto ibrido, ma ovviamente non tutti i digimon hanno avuto contatti con gli umani e conoscono le loro sembianze da imitare, non so se mi spiego.
Inoltre, nel caso dei piccioncini Mugen e Metal, Mugen si limiterà ad unire i dati suoi e di Metal in laboratorio (come fare un digimon in provetta, insomma).
Ecco... spero di aver chiarito e di non avervi annoiato ^^

Bene, meglio che chiuda, ma prima vi spiegherò come fanno... Scherzo XD

Voglio ringraziare il sostegno di Echo e Roe e specialmente Roe per avermi aiutato a correggere il capitolo.












   
 
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