CAPITOLO
3
Era passata più di una
settimana dalla sera del rituale e poco
era cambiato camminavano tutto il giorno e la sera dormivano abbracciati davanti
al falò. I loro vestiti erano tutti rovinati e spesso Draco se ne lamentava
facendo sorridere Harry con i suoi modi di fare. Fortunatamente riuscirono a
trovare delle sorgenti calde e a farsi un bagno togliendo tutta la sporcizia
accumulata durante quel viaggio.
Quel giorno stavano
camminando ormai da qualche ora quando Harry si bloccò.
Draco incuriosito dal suo
comportamento gli domandò “Hei, che cosa c’è”
“Niente” rispose scotendo la
testa “Solo una sensazione” disse riprendendo il cammino.
Passò ancora del tempo quando
Harry si voltò improvvisamente in una direzione e cambiando percorso perse a
camminare più speditamente.
“Rallenta” gli ordinò Draco
arrancandogli dietro “Cosa ti prende oggi?”
“Ti ricordi quando ti ho
raccontato di come ti ho trovato?” chiese il moro senza fermarsi.
“Si certo. Avevi sentito una
strana sensazione, come un pizzicore ”
“Esattamente” confermò “Ti ho
spiegato che la sensazione che mi procuravi tu era diversa da quella del tuo
rapitore, ma non ti ho detto che confrontando quelle dei due uomini che ti
tenevano le trovavo simili tra di loro.
Poco fa ho avuto la medesima sensazione, solo che assomigliava alla tua”
“Alla mia!?” mormorò “Questo
vuol dire che possono essere i miei genitori” domandò ansioso.
“Si” rispose il moro “È per
questo che stiamo andando da questa parte. Prima però dobbiamo accertarci che
sia qualcuno che non ti voglia fare del male” spigò.
Draco annuì e i due
continuarono la loro strada.
***
Camminarono per più di
mezzora quando Harry impose a Draco di rimanere nascosto in un punto.
Preoccupato il biondino obbedì rimanendo nascosto tra alcuni cespugli in attesa
del ritorno di Harry.
Erano passati poco più di
quindici minuti quando il bambino comparve.
“Sono quattro uomini” disse
“Uno con dei capelli castani corti, due li avevano neri mentre l’ultimo li ha
biondi e li porta lunghi. Assomigliano molto ai tuoi…” bisbigliò.
“Capelli lunghi e biondi….
Mio padre li porta così” disse eccitato. Mio padre era a poco distante
presto tornerò a casa! Pensò felice non notando gli occhi tristi di Harry.
“Mi puoi accompagnare da
loro? Voglio vedere se è lui” chiese Draco.
“Certamente” rispose Harry
che alzandosi gli fece cenno di seguirlo.
In poco tempo vistarono il
gruppo di uomini e da una posizione sopraelevata nascosta li osservarono.
Draco sorrise felice, aveva
riconosciuto due della comitiva.
“Sono mio padre e il mio
padrino” disse indicando il biondo e un moro che portava i capelli lunghi fino
alle spalle.
Harry annuì “Raggiungiamoli”
Iniziarono la discesa che li avrebbe
condotti dal gruppo quando Harry si accorse che qualcosa non andava. Scrutando
tra la vegetazione scorse delle fronde in movimento e fece accelerare il passo.
Erano ancora piuttosto in
alto ma Draco eccitato, alla vista della comitiva richiamò la loro attenzione.
“PAPÁ!!! ZIO SEV!!!” urlò
agli uomini che si voltarono.
“DRACO” gridò il biondo
voltandosi nella loro direzione e individuandoli.
I due gruppi presero ad
avvicinarsi velocemente quando Harry bloccò Draco tirandolo indietro.
Il bambino lo guardò stupito
e furente ma questi sentimenti si trasformarono in orrore quando vide nel punto
in cui stava passando un enorme lupo grigio in posizione d’attacco.
Trascinandosi dietro Draco
Harry prese a correre nella boscaglia inseguito dal lupo e dalle grida degli
adulti che iniziarono a seguirli preoccupati.
Correvano senza mai fermarsi
mano nella mano fino a quando la foresta non li divise.
Il lupo continuò a cacciare
Draco lasciando perdere l’altro. Il bambino scappava sentendo il fiato
dell’inseguitore sul collo.
Improvvisamente la sua fuga
fu interrotta. Uno strapiombo gli bloccava la strada. Non fece in tempo a
trovare un altro percorso il suo inseguitore gli piombò davanti impedendogli
qualsiasi tentativo di fuga.
Sentiva la voce di suo padre
che si stava avvicinando ma non sarebbe mai arrivato in tempo.
In posizione il lupo si
preparò a balzargli addosso, prese lo slancio e gli si lanciò contro. Fu un
attimo e qualcuno lo spinse via.
Alzo lo sguardo per scoprire
il volto del suo salvatore e ….
Con orrore vide il lupo
aggredire Harry, che prontamente era apparso e l’aveva scostato salvandolo.
Harry si dimenava cercando di
evitare le fauci del lupo venendo però ferito dai suoi artigli…
Erano così vicini all’orlo
dello strapiombo. Il terreno fragile cedette
facendo precipitare sia il bambino che il lupo nel vuoto.
“NOOO!” urlò Draco con
disperazione affacciandosi al burrone e guardando il fiume che vi scorreva
sotto nella speranza di vederlo riaffiorare.
Due braccia lo cinsero da
dietro allontanandolo dal bordo del precipizio.
Draco si dimenò “NO,NO, NO”
urlava “NON PUÓ ESSERE MORTO!!!”
Sembrava indemoniato.
Scalciava si dibatteva senza sosta e gli adulti faticavano a trattenerlo.
Il padre si posizionò di
fronte a lui e guardandolo negli occhi gli disse “Tranquillo, è tutto finito”
“È caduto” disse Draco calmandosi un attimo “Lo ha fatto per
salvarmi”
“Chi è caduto” gli chiese il
padre.
“Harry” rispose “Il lupo mi
stava per attaccare e lui mi ha spinto via. Poi il terreno è franato e lui è
caduto”
Severius si avvicinò allo
strapiombo e guardò giù scotendo la testa.
Lucius strinse il figlio tra
le braccia cercando di tranquillizzarlo “Lo faremo cercare, lo troveremo…”
mormorò cullandolo. Draco però si era addormentato.
FINE CAPITOLO 3