Il Contratto

di BlackLuna
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Aprì gli occhi dopo un sonno lungo come l’eternità

E in un candido splendore egli era avvolto

Alzò gli occhi e con stupore vide ch’ella era la

Vestita da sposa, con un velo che le celava il volto

 

Scostò questo e una luce si sprigionò

E la sua voce era come il canto di usignoli

Al suo comando egli si alzò

Si guardò intorno e vide che erano soli

 

“Sono riuscito nel mio intento?

Ho rotto la maledizione?”

“Si, mio caro, sei contento?

Ci siamo lasciati indietro questa assurda situazione”

 

Erano essi in Paradiso

Tutto quanto era passato

La guardò con un sorriso

Sentendosi in quel luogo ancora una volta rinato.

 

La rottura del contratto aveva cancellato tutto quanto

Ella morta nell’attesa

Egli in collera con più Santo

Dopo la dannazione della Chiesa.

 

Ma perdono aveva chiesto un minuto

Prima del contratto strappare

E quel perdono era stato ottenuto

Poiché anche lui il Male era riuscito ad ingannare

 

 

 

 

Ed insieme rimasero per sempre la Dama e il Cavaliere

Che per tanto tempo la pace avevano cercato

Insieme per l’eternità senza più nessun dispiacere

Godendosi questa nuova vita che Egli gli aveva dato.

 

Sempre in questo perpetuo cielo stellato.





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