Fuori
dalla finestra
Guarda
da quella finestra…
Si,
proprio quella là,
nell’angolo.
Riesci
a vedere il lago
ghiacciato dietro gli alberi innevati? Ebbene, una volta, molto tempo
fa, non
era così. Una grigia pianura solcata da spaccature profonde
c’era al suo posto.
Animali
feroci dilaniavano i
raminghi viaggiatori e gli sparuti mercanti di questa terra che si
incamminavano per cercare un nuovo motivo di vita o, più
semplicemente, un
piccolo guadagno per le loro famiglie.
Ora
è inverno, ma non è nulla in
confronto alla desolazione gelida di prima. Gli animali combattevano
ogni
istante contro le forze della natura e tra loro per
guadagnare pochi
attimi di sopravvivenza.
Città
intere erano state
distrutte dai cataclismi o erano state abbandonate dai loro abitanti a
causa
delle pestilenze. Elyra ne è un esempio.
I
resti contorti di quella
metropoli si possono ancora scorgere tra le fronde delle verdeggianti
foreste
del nord.
Vicino
a questi boschi
cinguettanti per i piccoli volatili che ora vi hanno stabilito dimora,
vi sono
le grandi e lussureggianti pianure che, secoli addietro, erano state
teatro di
terribili battaglie tra umani e demoni.
Il
risultato era stato
l’annientamento dei demoni…ma a che costo!
In
moltissimi erano periti e la
terra, più di ogni altro, ne essere aveva sofferto.
Incredibili incendi,
esplosioni, fiumi resi velenosi dal sangue avevano cancellato la
bellezza di
quella terra rendendola una sterile distesa grigia e nera punteggiata
di alberi
morti e città fumanti.
Ma
non parliamo oltre di questi
antichi ricordi; continua a guardare fuori dalla finestra.
Esce
del fumo dal comignolo della
casa dei nostri vicini. La vecchia Marlys deve aver preparato la sua
famosa
torta di castagne. Non senti l’odore che giunge fino a noi?
Dai,
vai a chiederle se te ne da
un pezzo, io ti aspetto qui e carico nuovamente la
pipa.
Il
nostro villaggio sorge nei
pressi delle montagne dove un tempo vi erano arroccate le terribili
creature
demoniache che avevano tanto desiderato quella guerra sanguinaria.
Ora
li crescono more e lamponi e
le fresche e candide nevi alimentano i fiumi, motivo di vita delle
praterie
dove si pascono i grandi erbivori selvatici e gli allevatori portano i
loro
armenti, motivo di latte e carni pregiate.
Chiudi
la porta che entra il freddo
e si spegne il camino. Siediti lì è mangia la tua
fetta di torta mentre ti
continuo a raccontare le vicende di questa terra.
E’
vero che erano stati i demoni
a iniziare la guerra, ma gli uomini che gli si opposero non erano
certamente
migliori. Non combatterono certo per la libertà delle nostre
terre, ma per
mantenerne il controllo.
Nei
secoli di guerra che ci
furono, i nostri territori, pressoché morti, si erano
inariditi, prosciugati di
ogni forma vitale che ne potesse assicurare una continuità e
fu necessario un
estremo sacrificio di sangue per porre fine a tutto ciò. La
chiamata colpì
casualmente i suoi prescelti che abbandonarono i loro impieghi e le
loro
famiglie e partirono per le coste est del continente.
E’
per questo che, ora, in ogni
città o frazione di paese c’è un
tempietto o un altare per gli Immolati
Vermigli. Ed è per questo che tutti, ad ogni quarto di luna
crescente, gli
rendono grazie.
Quelli
furono i veri eroi di
questa terra, e per sempre saranno ricordati.
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