L'Amica –
con la 'a' maiuscola
Era così felice del ritorno di Tidus che nemmeno si accorse
della mancanza di Rikku. Già…Lei, la sua migliore
amica, era scomparsa dall’isola da un tempo che sembrava
indefinibile.
La bionda
però sapeva bene quanti giorni aveva passato sola, chiusa in
casa, cercando di togliersi quel pensiero fisso di nome Yuna. Avrebbe
potuto giurare di aver scoperto com’è la vita agli
inferi, non si era mai sentita peggio.
L’aveva
baciata, l’aveva stretta a sé e si era
addormentata tra le sue braccia, sorridendo. Per l’ennesima
volta Rikku non potè fare a meno di ricordare, sentendo le
lacrime che premevano per uscire.
“E ora
si è completamente dimenticata di me…”
pensò sentendo che le guance si bagnavano di un liquido
caldo che scorreva verso il suo mento.
•
Yuna non si
capacitava ancora che la mano – che stava stringendo con
decisione – era quella del suo unico Amore, con la
‘a’ maiuscola.
“Unico? “ Si
chiese, e come un lampo le venne in mente di ciò che
successe quella notte in areonave, con lei. Chissà
dov’era…Che stava facendo? Perché non
la cercava?
-Yuna, tutto
bene?- chiese Tidus risvegliandola dai suoi pensieri.
-Eh? ...Oh
sì, certo- rispose spaesata, accoccolandosi sulla spalla del
biondo. Lui si girò in modo da poterla abbracciare
frontalmente e sussurrarle un dolce ‘Ti amo’
sfiorandole il lobo dell’orecchio con le labbra.
-Anche io-
rispose la ragazza, prendendo il viso di Tidus tra le mani e
contemplandolo a lungo. Era così dannatamente bello. Con
quei capelli biondi sbarazzini e quegli occhi azzurri così
profondi da perdertici completamente. Passò ad osservare il
naso a patatina così dolce e infine quelle labbra rosee e
perfette. Non stette a guardare un secondo di più. Gli cinse
le braccia intorno al collo e lo baciò con tutta la dolcezza
possibile. Presto approfondirono il contatto, mentre lui la cingeva dai
fianchi, accarezzandoli come se fossero passati decenni
dall’ultima volta che aveva sentito la pelle di lei sotto le
proprie mani. Yuna invece lo teneva stretto a sé come se
potesse sparire di nuovo. Lasciarla sola, di nuovo.
Passarono le
ultime ore del pomeriggio seduti sulla banchina del porto di Besaid, a
coccolarsi e scherzare, finchè non scese il tramonto.
•
Quella notte non
riuscì a prendere sonno. Quel pensiero che Tidus potesse non
essere l’unico amore di Yuna la infastidiva. Chi
altro avrebbe potuto prendere il suo posto? Fratello ormai era acqua
passata, aveva una moglie e un figlio, inoltre l’aveva sempre
rifiutato. Wakka era un fratello per lei, ha sempre avuto un forte
legame d’affetto ma niente più di questo. Stessa
cosa con Lulu, poi, figuriamoci, era pure una donna!
“E
questo che c’entra?”
Quando questi pensieri le venivano spontanei si innervosiva sempre, chi
erano i suoi neuroni-soci-del-cuore per permettersi si pensare in modo
diverso da lei?
Anche se in fondo
sapeva che non avevano tutti i torti. Rikku ne era un esempio calzante.
Si era sentita protetta in quell’abbraccio, aveva cercato il
suo conforto e l’amica non aveva tardato a darglielo
– nel migliore dei modi, avrebbe aggiunto – . E lei
che aveva fatto? L’aveva totalmente tolta dalle sue
priorità, concentrandosi ossessivamente sul suo leggendario
amore. Che poi, cosa faceva lui per lei? La teneva per mano
sì…La baciava e abbracciava, la faceva sorridere
e la riempiva d’attenzioni…L’amava.
“Mmm
ok in effetti fa molto”
Pensò, concludendo così le sue seghe mentali
pre-dormita.
Si sentiva
comunque non appagata a pieno, non felice come lo era durante il
pellegrinaggio. Si sentiva vuota.
•
La mattina dopo
si svegliò a fatica, colpita dai raggi caldi del sole. Dopo
qualche minuto decise di alzarsi e notò un biglietto sul
tavolo che diceva: ‘Sono con Wakka, lo aiuto col Blitz. Torno
per pranzo, bacio’. Rilesse attentamente quelle parole per un
tempo indefinibile prima di fare uno scatto e afferrare il telefono.
Compose
velocemente il numero di Rikku, senza pensarci due volte.
•
La ragazza bionda
per l’ennesima mattina si svegliò da sola, senza
la minima compagnia. Scese le scale dell’abitazione per poi
far colazione nel silenzio più assoluto. Ormai non pensava
neanche più, era come in trance. Improvvisamente
sentì qualcosa squillare e quando collegò che si
trattava del telefono corse a rispondere.
-Pronto?-
-P..Pronto
Rikku? Sono io… È da un po’ che non ti
sento e..Ecco… Stamattina sono libera e mi chiedevo se ti
andava di fare due passi con me- Yuna sembrava imbarazzata o
forse era solo pentita di essersi dimenticata dell’amica per
tutto questo tempo. O meglio si era dimenticata di chiamarla,
perché tra i suoi pensieri appariva sovente.
-Mh-
Rikku era scioccata, forse perché non si aspettava una
chiamata appena sveglia, forse perché non capiva bene
ciò che stava sentendo, forse perché la ragazza a
cui teneva in maniera particolare le stava chiedendo di vedersi. Decise
che la terza era la più sensata e si affrettò a
rispondere: -Sì dai, per me va bene. Tra
mezz’ora alla collinetta, ok?-
-Va
benissimo…A dopo- Rispose insicura la mora. Rimase una
decina di minuti immobile a pensare ad una plausibile scusa da rifilare
a Rikku per le mancate chiamate, visite o semplici messaggi. Cazzo,
prima dell’arrivo di Tidus erano inseparabili. Decise infine
che ci avrebbe pensato durante il cammino. Si preparò in
fretta e furia per poi uscire e prendere il sentiero che portava dritto
alla collinetta.
In
realtà c’era un sentiero soltanto che partiva
dalla città di Besaid e portava alla spiaggia,
dall’altra parte dell’isola. Proseguendo per quel
sentiero arrivò ad una collinetta, l’unico punto
dove c’era un bivio. Da una parte si proseguiva dritto per la
spiaggia, dall’altra si andava verso quattro o cinque
abitazioni che erano state costruite dopo la morte morte di Sin e che
comprendevano anche la casa di Rikku..
Una volta
arrivata al luogo dell’appuntamento – "Oddio,
un appuntamento?!" – si sedette
ancora scossa su un masso e aspettò l’amica.
Note: Lo so
è quasi un anno che non aggiorno xD Ma durante l'estate non
ho avuto tempo poi con la scuola ecc mi sono persa via u.u Oggi mi
è tornata un pò d'ispirazione e ho continuato ^^
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