La camera di Derrik non poteva che essere ordinata e impeccabile quanto
lui, con tanto di letto ben fatto e un’ampia scrivania di
legno, munita ovviamente di computer e libri sullo scaffale. Le pareti
erano bianchissime, pulite, prive di qualsiasi decorazione inutile, a
parte la rappresentazione di un quadro di Kandinskij e alcuni diplomi
appesi nelle cornici. Ma la cosa che attirava maggiormente
l’attenzione era una tastiera musicale, di quelle
professionali, collocata al fianco di un basso elettrico e ad un vasto
repertorio di dischi in vinile. Immensa gioia agli occhi adoranti dei
due Beatles, che si precipitarono immediatamente verso di essi.
“Ma allora è vero che suoni!!!”
esclamò Paul, prendendo fra le mani lo strumento a corde.
“E questo è un basso Höfner.. Come quello
che uso io!!!”
Il volto del celebre bassista si illuminò di pura estasi
mentre accarezzava delicatamente le corde.. E al suo fianco, George
rivolse l’attenzione verso la collezione di vinili,
domandando con lo sguardo il permesso di ammirarli.
“Ah, quello me lo ha regalato mio padre per i quattordici
anni.. Mi piaceva il modello, quindi l’ho scelto
così. Non avevo fatto caso che suonassi pure
tu l'Höfner..” confessò Derrik, appoggiando la propria
tracolla sul letto. Paul storse istintivamente la bocca, sentendo
venire meno la sua fama, ma decise comunque di sorvolare quel
particolare. Dopotutto, era Derrik.. E a lui stava simpatico!!
“Ma allora suoni sia il basso che la tastiera??”
domandò allora, senza mollare lo strumento. Il ragazzo fece
cenno affermativo e passò una mano sui freddi tasti bianchi,
accarezzandoli con volto appagato.
“Suono il pianoforte da quando avevo sei anni.. Sono
praticamente cresciuto con questo strumento, e resterà per
sempre la mia passione più grande. Poi ho iniziato pure con
il basso, vedendo Dirk che suonava la chitarra, e devo ammettere che
pure questo mi ha affascinato parecchio!!”
“Ammirevole.. Quindi studi musica
all’università??” si
interessò Paul, sedendosi sul letto. Derrik
scattò leggermente con il capo, essendosi perso nel
contemplare la tastiera.. Rifletté qualche secondo riguardo
alla domanda, poi scosse malinconicamente la testa, evitando il suo
sguardo.
“No, studio medicina.”
“Medicina?? E la tua passione per la musica??” si
stupì McCartney, depositando il basso a fianco del letto.
Non riusciva proprio a capire.. Prima diceva di essere cresciuto
suonando, poi se ne usciva con tutt’altri obbiettivi??
Coerente il ragazzo!!
“Mio padre è primario ospedaliero e poi mi piace
il fatto di aiutare le persone, salvare delle vite.. Amo anche la
musica, senza alcun dubbio. Ma sono razionale e so che basando la mia
vita soltanto su quella, non raggiungerò mai nessun
obbiettivo.” spiegò lui, togliendo i libri dalla
tracolla e riponendoli con cura sullo scaffale. George si
limitò ad assistere in silenzio, non sapendo effettivamente
cosa rispondere.. Paul invece non si trovava per niente
d’accordo e dimostrò tutta la sua disapprovazione
incrociando le braccia.
“Questo lo dici tu.. Cioè, hai le prove davanti
che tutto è possibile!!!”
“Perché siete finiti inspiegabilmente negli anni
duemila??” suppose Derrik, appoggiandosi alla scrivania. Il
famoso Beatle però negò tutto con un movimento
del capo.
“No, perché siamo diventati i musicisti
più famosi del mondo partendo da un paesino come
Liverpool.”
George fece cenno di essere d’accordo e si sedette pure lui
sul letto, tenendo fra le mani un vinile dei Beach Boys.
“Ha ragione Paul.. Se ti piace davvero suonare, dovresti
crederci di più!! Anche noi all’inizio non eravamo
nessuno..”
“Si, ma adesso è tutto diverso.. Non
c’è più la musica di una
volta!!” sospirò Derrik, avvicinandosi ai propri
vinili e ammirandone il vasto assortimento. Un vero patrimonio, la
musica degli anni passati.. Peccato che il mondo fosse ormai cambiato.
Non c’erano più dei validi ideali a motivare
l’animo dei musicisti.. Non c’era più
niente per cui lottare. Era rimasta solo tanta ignoranza a riempire il
corpo delle persone.. E di questo si vergognava parecchio.
“La società del dopoguerra era praticamente
distrutta, ma un uomo come Elvis Presley è riuscito a farla
rinascere grazie alla musica.. E questo può succedere anche
nei vostri giorni, perché la musica può tutto.
Basta solo donarle anima e corpo.. Poi tutto sarà possibile,
parola di Beatle!!”
Delle parole così profonde, dichiarate nientemeno che dal
famosissimo Paul McCartney.. Come poteva dargli torto?? In fondo pure
lui era partito da zero.. Pure lui era stato un ragazzo amante della
musica. Ed erano addirittura molto simili, sia fisicamente che
caratterialmente.. Aveva ragione. E sentiva di potersi fidare
pienamente di lui.. Lo sentiva sincero. Lo sentiva vicino. Sia dal
punto di vista musicale, che come probabile amico. Ma allora.. Che
l’arrivo dei Beatles fosse stata una pura e semplice
coincidenza, o c’era qualcosa di più profondo
sotto?? Che c’entrasse in qualche modo.. Il destino??
“Beh.. Terence vuole fare un gruppo musicale, e io sarei il
bassista!!” informò Derrik, con un sorriso
rinnovato sulle labbra. I due musicisti si lanciarono
un’occhiata soddisfatta, poi si voltarono contemporaneamente
verso di lui, con delle faccette tutte belle compiaciute.
“Meraviglioso!! Siete tu, il caprone nevrotico e quel
pazzoide di tuo cugino, giusto??” chiese Paul, con tono a
metà fra l’ironico e l’interessato. Il
ragazzo rise divertito e si sedette in mezzo a loro.
“Esattamente.. Terence suona la batteria e Dirk la chitarra.
Ci manca però un cantante, e siamo disperati
perché non riusciamo a trovarlo!!”
“Non lo trovate??” esclamò George, con
un pizzico di delusione. Derrik scosse il capo e spostò lo
sguardo verso l’esterno della finestra, come se là
fuori avesse potuto trovare una soluzione al tutto. Ma ovviamente,
tutto quello che riusciva a vedere fu soltanto la casa di fronte.
“Abbiamo cercato un sacco, ma niente..”
“Beh.. Canto io con voi, no??” si vantò
Paul, dandosi le solite arie da primadonna. George alzò gli
occhi verso il soffitto e gli pestò un piede.
“Vuoi fare il modesto per una volta??”
“Stavo scherzando, Geo..” sbuffò dunque
il bassista, passandosi una mano fra i capelli. Ma il compagno
continuava a fissarlo perplesso, quindi tornò ad essere
serio.
“Dai.. Vi aiuteremo noi a trovare un buon
cantante!!”
“Dici sul serio??”
Gli occhi marroni e sinceri di Derrik trasparivano tutta la sua
speranza.. La fiducia che ormai riponeva nei quattro musicisti di
Liverpool, precipitati come angeli salvatori a soccorrerli nella
società del futuro.
“Certo.. Abbiamo un patto, no??” ricordò
George, con il suo tipico sorriso sghembo. Il ragazzo annuì
in segno d’intesa e appoggiò i gomiti sulle loro
spalle.
“Però.. Facciamo proprio una bella squadra,
vero??”
“Eh già.. Potresti stare nei Beatles al posto di
Ringo, se solo suonassi la batteria!!” ridacchiò
Paul, maligno come al suo solito. Harrison lo colpì
scherzosamente, ma rise pure lui, non essendosi tirato in causa.
“Povero Rings.. Chissà come se la cava insieme a
John da quel punk!!”
“Non li invidio affatto..” mormorò Paul,
alzandosi in piedi per curiosare nella stanza. “Ma degli
amici meno strani non te li potevi trovare, eh?? Quel Terence
è proprio un babbione..”
“Terence è fatto così, ma non
è cattivo.. Lo conosco da tanti anni ormai, ed è
un ottimo amico!!” rispose Derrik, accomodandosi con le
spalle alla parete. Il celebre McCartney assunse
un’espressione diffidente, poi si concentrò meglio
sulle foto disposte su una mensola. Tutte raffiguranti la loro famiglia
perfetta.. Decisamente troppo perfetta.
“E pensare che sta pure con quello schianto di ragazza..
Mah!!”
“Ginny?? Beh si, è una bella ragazza, solo che
è un po’.. come dire..” cercò
di spiegare il giovane Lennon, gesticolando addirittura. George rimase
quasi ipnotizzato dalle sue mani, e dovette scuotere la testa per
riprendersi.
“Stupida??” completò francamente Paul,
guardando il proprio compagno come se fosse stato un cane. Derrik fece un
risolino, ma si tappò subito dopo la bocca, non volendo
offendere la ragazza del suo amico.
“Si, è un po’ stupida.. Un po’
tanto stupida, ma non è cattiva. Pensa, lei e Terence stanno
insieme da quattro anni!!”
“Quattro anni??!” scattarono i due Beatles in coro,
spalancando gli occhi per lo stupore. Il ragazzo allora mosse il capo
affermativamente, divertito dalla loro meraviglia.
“E non si sono ancora stufati??” domandò
McCartney, non aspettandosi che una tale coppia potesse durare
così a lungo. Derrik ruotò i palmi delle mani e
alzò un poco le spalle.
“Non me lo so spiegare neppure io..”
“Magari sono davvero innamorati!!”
esclamò candidamente George, con molta naturalezza. Paul
roteò gli occhi, per niente convinto, e continuò
a scuriosare fra le foto.
“E tu ce l’hai la ragazza, Derrik??”
Il ragazzo alzò le sopracciglia, abbastanza sorpreso dalla
domanda, quindi arrossì leggermente, abbassando un poco lo
sguardo. Prima o poi sarebbe capitata quella domanda, doveva
aspettarselo!!
“Si.. Ce l’ho.”
Altro che Ginny e Terence insieme da quattro anni.. Quella era
sicuramente una notizia più appetitosa!!! Il caro dolce
Derrik e la sua fidanzatina.. Doveva essere sicuramente una storia da
romanzo rosa!!!
“Avanti.. Raccontaci tutto!!” lo incitò
subito Paul, battendo le mani e accomodandosi nuovamente al suo fianco.
Il giovane Lennon fece un sorrisetto imbarazzato e prese il cellulare
dalla propria tasca per fargli vedere qualche foto.
“Allora, si chiama Melissa.. È questa con i
capelli lunghi!!” indicò sullo schermo. Ma non si
era ricordato che i Beatles ancora non sapevano cosa fosse un
cellulare..
“E questo cos’è?? A cosa
serve??” si incuriosì all’istante
George, scrutando l’aggeggio con gli stessi modi di un
primitivo. Paul invece continuava ad ammirare lo schermo piuttosto
compiaciuto, massaggiandosi addirittura il mento, con fare da playboy.
“Melissa, eh?? Molto carina, complimenti..”
“Grazie.. Comunque questo è un telefono senza
fili, portatile. Capisci, George??”
“Ah si?? Che forza!!!” si entusiasmò il
chitarrista, applaudendo come una foca. Poi si rivolse con uno scatto
verso il computer e i suoi occhi si illuminarono, come quelli di un
felino in vista di una preda.
“E quello??!”
“Quello è un computer.. Vieni che ti faccio vedere
come funziona.”
E si alzarono entrambi dal letto per dirigersi verso la scrivania,
lasciando Paul di nuovo a contemplare le foto. Strano però..
In mezzo ad esse ne spiccava una con maggiore intensità,
quasi fosse stata colpita da un riflettore. Era un primo piano molto
intenso di Derrik, il quale metteva in risalto il lato riflessivo che
tanto lo caratterizzava. La rigirò più volte fra
le proprie mani, finché non notò una dedica sul
retro del quadretto, scritta con una calligrafia chiara e leggibile..
Al mio caro Derrik,
anche se le nostre strade si sono ormai divise.
Tua per sempre..
Sam
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Marty_youchy: Ma si,
entrambe le coppie di genitori sono forti.. anche se quelli
fricchettoni hanno una marcia in più, si sa.. ;)
Eheh.. XD
Clafi: Siiiii...
anche io, W i genitori fricchettoni di Dirk.. che come avrà
fatto a venire fuori punk da due hippie, me lo chiedo pure io!!XD
TheThief_: Il padre
di Dirk è un elemento fortissimo.. XD Non sapevo
come descrivere il suo tono tutto uguale, ma sono contenta di esserci
riuscita!!^^
sofia126: Theeeee...
grazie per i complimenti, sono contenta che ti piaccia pure questa
storia!!:D Grazie anche per i complimenti al disegno!!!*__*
_lullaby: Grazie
cara!!^^ Anche io voglio essere adottata dai genitori di Dirk e da
tutti i loro gatti.. tanto Dirk non lo vuole nessuno.. *fischietta*
XD
Green Star 90: Uhuh,
visto che forti questi genitori??XD La madre di Derrik sembra
brava e carina, ma in realtà è una casalinga di
quelle ossessive!!XD
Andry Black: Da
quanto ho capito, i genitori di Dirk ti sono piaciuti una cifra!!!!XD
Cioé.. ormai sei la fan numero uno sia di lui che
della sua famiglia!!!^^
Grazie dei commenti e
anche a chi legge soltanto!!^^
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