A,B,C ...Bill di M_Lucry_J (/viewuser.php?uid=77742)
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CONTINUA A,B,C
Ringrazio:
Star_In
The Night14 : Non mi importa... Allora te lo continuerò a
dire! 6 la mia preferitaaaa :-P Ma si! Non sono così cattiva da far
pedere la voce al povero Bill xD E grazie come sempre mi fa piacere che
pensi davvero questo di me ^^ E non ti permettere di dire nulla alle
tue fan fic che anche tu non scherzi ogni tanto le sto leggendo :-D
Grazie e continua a seguirmiiii <3
Listing
: Davvero? Allora dai è servito a qualcosa :-D Mi fa
davvero piacere ^^ Ecco a te leggi e dimmi che te ne pare! Grazie come
sempre cara!
Fe_Alternative : Ehehe
pensa io mi sarei tolta di mezzo! Chi la vuole assumere tutta questa
responsabilità? Grazie spero che veramente ti è piaciuto e che
continuerai a seguirmi! Grazie mille e a prestoooo ! ^^
niky94 : Non ti
preoccupare anche se sinceramente avevo pensato che mi avessi
abbandonato xD Per fortuna non è così! Si infatti pian piano farò
arrivare al mio scopo nonchè alla parte più bella! Tranquilla e
continua a seguirmi! Grazieeeee <3
"Mi raccomando Ste, sii brava come
sempre." e si
mise nell'angolo della sala.
Chiusi
gli occhi entrando in fase di massima concetrazione.
In
quel momento mi sentivo l'unica che aveva il destino di Bill nelle mani
e mi sentivo, non so, fin troppo agitata.
Di
certo avevo avuto una grande responsabilità, un bel peso direi.
Ma
ora non mi potevo tirare indietro, dovevo farlo e basta.
E lì con le mani un
pò tremolanti e sanguinanti svolgevo il mio lavoro: la mia
missione.
Le
ore passavano in sala operatoria, l'aria che si respirava sapeva di
ansia e preoccupazione.
Mi
sembrava che girava intorno a me...
Stavo
per procedere con la rimozione della ciste ma un suono attirò la mia
attenzione:
-Ti-ti-ti-tiiiiiiiiiiiiiiiiiii-
il defibrillatore suonava initerottamemente per poi vedere.
Panico
e ancora panico era l'emozione che aveva preso possesso di me.
"Katieeee!
Katie!" urlavo con il terrore puro.
Ma
lei fu già al mio fianco a risolvere tutta la situazione e i suoi occhi
erano fissi sul paziente; con tutta calma riuscì a
far battere regolarmente quel cuore
Io
ero lì allibita, con nemmeno la forza di parlare.
Passò
un'ora e io ci scambiammo i ruoli per la prima volta: fui l'assistente.
Lei
in quel momento sembrava quella brava del caso e
io non so per quale motivo divenni inutile.
Non
servivo a nulla, dato che stava facendo tutto lei...
[...]
Si
levò i guanti fastidiosi e zeppi di sangue; aprì il cestino e li buttò
dentro come se fossero un vecchio ricordo da cestinare.
E
mi guardò con disprezzo o forse delusione negli occhi.
"Cosa
ti è successo, Ste?" disse continuando a guardarmi in quel modo.
La
mia risposta fu semplicemente un silenzio preoccupante.
"Ste
cosa cazzo ti è successo, si può sapere?!" ripetè ma urlandomi contro.
"Non
lo so Katie! Non lo so cazzo! Ero troppo agitata ho perso il controllo
della situazione!" dissi quasi piagnucolando
Vidi
i suoi occhi sbarrarsi e l'espressione che si contorceva dallo stupore.
"Ste...
Ma tu non te lo puoi permettere di perdere il controllo della
situazione! Non ti puoi permettere il lusso di far perdere quasi la
voce ad un cantante!" gridò ancora.
Un
colpo al cuore.
Tremavo
al pensiero.
Iniziavo
ad avvertire un fastidioso nodo in gola.
Gli
occhi che diventavano sempre più lucidi.
Lacrime.
Penso
che se dapprima Katie era rimasta stupita dall'accaduto
precedente,
ora lo era ancor di più per quella reazione: semplici lacrime.
"Cosa
stai facendo?" si azzardò a dire.
Abbassai
lo sguardo e me ne andai. Si, proprio così corsi via.
Qualche
giorno dopo
"La
ringrazio infinitamente dottoressa siamo completamente soddisfatti per
aver scelto lei" mi disse stringendo la mano della madre, mentre
intanto tutto il resto mi sorridevano e mi ringraziavano a loro volta.
Mi
sentivo profondamente a disagio, per la
prima volta.
Lo
sguardo di Katie nonostante non lo vedessi mi perforava la schiena; era
dietro di me e sapevano entrambe che tutto questo non me lo meritavo.
Dopo
un pò abbandonammo la sala e Katie fu al mio fianco e mi sussurò
qualcosa all'orecchio:
"Proprio
perchè so quanto vali e oltre a essere colleghe siamo grandi amiche,
sono pronta a nascondere tutto questo." e mi fece un'occhiolino
Le
sorrisi.
Era
proprio lei, Katie: la mia amica, la mia collega.
"
Mi farò perdonare" le promisi.
Rise
e mi accompagnò alla camera di Bill.
Entrai
e la porta fu chiusa alla mie spalle...
Mi
avvicinai facendo attenzione a non far rumore: dormiva.
Un
grosso cerotto bianco gli copriva tutto il collo ma nonostante ciò
rimaneva sempre così diafano e come dire, bello.
Mi
misi accanto a lui e mi avvicinavo con una strana sensazione
di sfiorarlo.
Ero
completamente con il corpo vicino al suo le mie dita presero a toccarlo
per la guancia e scendere poi fino ai lati delle bocca.
Disegnavo
e ripercorrevo ripetutamente quei lineamenti; erano irresistibili e
piacevoli da toccare.
Continuai
la mia esplorazione ma fui scoperta dato che i suoi occhi già mi
guardavano con la confusione e lo stupore puro.
Scattai
come una molla e ritrassi le mani mettendole nelle tasche del camice e
distolsi lo sguardo, facendo finta di nulla.
Ma
lui mi osservava ancora e sembrava chiedermi qualcosa solo con gli
occhi, dato che non aveva la possibilità di pronunciare parola.
Tutto
a mio vantaggio,ovviamente.
Tossì
per distogliere quella situazione imbarazzante che mi stava abbastanza
stretta.
Anche
se non riuscivo a capire nulla, tutte cose nuove e assolutamente
assurde per me.
Cosa
mi sta succedendo?
Lui
invece lì, immobile con i suoi occhi puntati su di me in cerca di una
risposta che io non mi sarei assolutamente azzardata a dare.
Che
figura ci facevo?
Le
sue mani, però, ad un certo punto cercarono la lavagnetta che
accidentalmente cadde.
Subito
senza esitazioni mi avvicinai e mi chinai per raccoglierla, ma quando
alzai il capo lui era a 2 cm di distanza dal mio viso.
Ad
un tratto, avvertii un qualcosa nello stomaco che però non trovavo le
parole per definirlo.
Le
mie guancie andorono a fuoco e quella cosa nella pancia
aumentava.
I suoi occhi mi penetravano talmente tanto da spingermi ancora di più a
lui, ma avvertii che già la sua mano fu sulla mia nuca e che
lentamente mi stava trascinando a sè.
Mi
sentivo completamente in balia dai suoi movimenti, mi sentivo schiava
delle sue azioni.
Non
avevo nè la forza e sopratutto nè la voglia di staccarmi.
Tutto
diventava più magico e piacevole, tanto che mi portò a chiudere gli
occhi.
E mi ritrovai, proprio così, le sue labbra sottili e calde sulle mie.
Recensite in tante perfavore! :-(
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