Il tempo ad
Espoo non era dei migliori, tirava un vento glaciale e nevicava, ma lei
non aveva alcuna intenzione di tornarsene al calduccio in casa sua.
Quella mattina quando era uscita per fare colazione al solito bar in
centro era incappata per caso in un'edicola piena di giornali che
proponevano in copertina la medesima foto: Henkka abbracciato ad una
ragazza mentre si scambiavano un tenero bacio in un aeroporto. In un
primo momento non ci aveva fatto molto caso, se il bassista si era
trovato una ragazza non era affar suo, ma poi guardando meglio l'aveva
riconosciuta. Era Evelyne, quella tipa che fino a qualche anno prima
girava intorno ad Alexi come se fosse stato di sua
proprietà. Le si era ghiacciato il sangue nelle vene quando
aveva letto nell'articolo all'interno che era la chitarrista di una
band molto popolare in America e non aveva impiegato molto tempo a fare
due più due. Era lei la chitarrista di cui le aveva parlato
Alexi. Non poteva permettere che il suo fidanzato stesse
così a stretto contatto per tutta la durata del tour con
lei, c'era il rischio che tra i due si riallacciassero i rapporti e
questo proprio non le andava giù. Per questo motivo ora
stava camminando furiosa verso lo studio dei Children Of Bodom. Doveva
capire se loro lo sapevano già ed Alexi era stato
così codardo da ometterle la verità, oppure anche
loro erano all'oscuro di tutto.
Entrò
sbattendo la porta e facendo sobbalzare i quattro che fino a quel
momento erano tranquillamente stravaccati su divani e poltrone a bere
alcolici e fumare.
-Dana, che
ci fai qui? È successo qualcosa?- Alexi si alzò
dalla sua poltrona per andarle incontro, ma lei si diresse verso il
tavolo e ci sbatté sopra il giornale che aveva comprato
-Lo
sapevate?-
-Cosa?-
Adesso anche gli altri tre si erano avvicinati al tavolo. Janne prese
in mano il giornale e cominciò a leggere mentalmente
l'articolo
-Allora?
Che dice?- Chiesero gli altri due mentre Alexi guardava con aria
interrogativa Dana, che si era mangiata tutte le unghie delle mani ed
aveva cominciato a camminare su e giù per la stanza talmente
era nervosa
-Cazzo, non
ci credo!- continuò a leggere mentre gli altri insistevano
tempestandolo di domande. Jaska e Roope iniziarono a spintonarlo e
strattonarlo, per cercare di toglierli la rivista dalle mani. Ci
riuscirono, ma forse con un po' troppa forza, perché il
giornale volò a terra, proprio ai piedi di Alexi, mostrando
la copertina. Lui si abbassò a raccoglierlo, fissando la
ragazza che stava baciando il suo migliore amico. Sentì un
improvviso moto di rabbia mista a gelosia invadergli l'animo. Lui
l'aveva trovata. E non gliene aveva parlato. Dopo tutte quelle belle
parole sulla possibilità di ritrovarla e di sperare in un
perdono, lui non gli aveva neanche fatto una fottutissima telefonata
per informarlo che finalmente sapeva dov'era.
***
Hennka appena uscito
dalla doccia si affacciò alla finestra della camera di Eve,
torso nudo e sigaretta tra le labbra. Fu così che
sentì uno strano borbottio, e guardando in basso
notò che davanti alla porta d’entrata
c’erano quattro ragazzi che discutevano sottovoce. Non
riusciva a sentire l’argomento, ma sicuramente
c’entrava lui. Rimase per un po’ a guardarli,
finché non si mise a ridere quando uno di loro
iniziò a tamburellare con le bacchette che teneva nella
tasca dei jeans sulla testa di un biondino.
I ragazzi
si voltarono e guardando in alto non poterono che rimanere a bocca
aperta vedendo Henkka che li guardava divertito.
-Ehy, ma
non dovevi essere in albergo?- gli chiese Jake, dopo un attimo di
stupore iniziale. Dal suo tono si poteva percepire un leggero astio nei
confronti di quel ragazzo, dovuto al fatto di averlo trovato mezzo nudo
affacciato alla finestra di camera di Eve. Ma solo Aaron se ne accorse,
anche perché era l’unico di tutti loro a
conoscenza dei sentimenti di Jake per lei.
-Oh
bhè si, ma infondo Eve è stata così
gentile da ospitarmi, non ho saputo dirle di no!- Hennka
ripensò alle ultime ore passate nel letto insieme a lei e
sorrise istintivamente.
Il corpo di
Jake si irrigidì e il ragazzo strinse i pugni, pensando che
non era il caso di andare a massacrare di botte una delle persone che
più ammirava in questo mondo solo perché era
riuscito ad entrare nel cuore di Eve e nelle sue lenzuola.
Sperò che per lei fosse stato solo un passatempo, un modo di
divertirsi con uno dei loro miti, ma sapeva che non era il genere di
ragazza da portarsi a letto un uomo solo perché è
un bravo musicista
-Sta calmo
Jake, non fare cazzate. Capisco che tu sia arrabbiato, ma non puoi
rovinarci questa opportunità solo perché sei
geloso marcio. E poi è abbastanza grande per decidere da
sola della sua vita privata- Le parole che Aaron gli aveva
sussurrato all’orecchio gli fecero male. Non si era mai
illuso, Eve aveva messo in chiaro sin da subito che non approvava le
storie tra compagni di band, ma fino a quel momento era riuscita a
tenere separate la sua vita privata dalla loro musica. Invece adesso
queste si intrecciavano l’un l’altra, e non sapeva
come avrebbe fatto a sopportare la vista dei due insieme per tutta la
durata del tour.
Mentre lui
era rimasto imbambolato a fissare il vaso di begonie appassite della
vecchietta che abitava accanto ad Evelyne, gli altri tre
avevano iniziato a chiacchierare con il bassista che rispondeva
divertito alle domande dei ragazzi, di cui alcune veramente assurde e
imbarazzanti.
Lo so, ci ho messo una vita ad
aggiornare, chiedo perdono.. Sinceramente non mi convince molto, ma non
avevo idee su come migliorarlo.
Ringrazio infinitamente
Archangel 06, perchè è tutto merito suo se mi
è venuta l'ispirazione per completare il capitolo!
|