Bene siamo alla
conclusione! Per chiunque sia ancora sopravvissuto fino a questo capitolo gli
faccio le mie più sentite congratulazioni, sopportarmi per cinque volte
è davvero difficile. xD
Ovviamente, come
già spiegato nell’altra fic, questa
è legata alla IV°
nel senso che Rufy e Robin stanno insieme.
Buona lettura.
L’immagine è
questa:
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Piccoli
momenti di quotidianità - II°
Rufy era
comodamente seduto sulla polena della Sunny e avrebbe
continuato nella sua piacevole – e soprattutto impegnativa e faticosa
– attività se un pugno in testa non l’avesse fatto saltare e
per poco volare nel mare.
Contrariato si
girò verso la mano del suo compagno per scoprire che era Zoro. Strano,
aveva pensato fosse Nami.
Scese dalla
polena e infine costatò però che era impossibile fosse Nami, lei
ci avrebbe messo più forza mentre Zoro aveva tentato di essere delicato.
- Cosa vuoi
Zoro? C’era bisogno di picchiarmi? -
- Credevo
dormissi, e se dormivi non c’era altra scelta che usare le mani. –
rispose Zoro pacamente.
- Beh, che
c’è di così importante da interrompere il mio sonnellino?
–
- Devi
aiutarmi, a causa dell’ultima tempesta quando la nave stava per
capovolgersi sono caduti tutti i libri della biblioteca a terra. Nami e Robin
ovviamente non lavorano, Sanji sta cucinando, Chopper sta sistemando i suoi
medicinali, Usopp, Franky e Brook stanno riparando un
pezzo della nave. Io mi stavo allenando quando quell’isterica di Nami
è venuta gridando che dovevo rimettere a posto i libri e io pretendo il
tuo aiuto. –
Zoro
spiegò tutta la situazione a Rufy mentre lo trascinava verso la
biblioteca. Non aveva neanche ascoltato la risposta di Rufy in quanto Zoro non
chiedeva aiuto, lo pretendeva.
Rufy
entrò nella stanza guardando tutti i libri ammucchiati uno sopra
l’altro e il lungo lavoro che li attendeva.
- Mamma quanti
sono! Quando finiremo?! – esclamò Rufy.
- Prima
iniziamo, prima finiamo. – concluse Zoro tirando fuori dalla tasca un
foglio dove c’erano scritti in quale ordine andassero i libri.
- E’
stata la tua ragazza a farlo, per complicarci ulteriormente il lavoro. Non
basta raccoglierli e posarli, no, ogni libro deve stare posato nel giusto
angolo nella giusta sezione! – si lamentò Zoro mostrando il
foglietto a Rufy.
- Lei è
sempre precisa, non sarebbe da lei non aver fatto una cosa del genere. –
-
Già… Si ricordava ogni singolo libro dove andasse messo! –
- Ovvio, lei
ama questo posto. –
Rufy e Zoro
continuarono il lavoro in silenzio finché Rufy non attirò
l’attenzione di Zoro alzando un libro.
- Guarda
questo libro me lo stava leggendo Robin l’altra volta. -
Zoro si
avvicinò per leggere il titolo: Cime
tempestose di E. Bronte.
- Robin ti
stava leggendo un libro del genere? Ma non ci sono figure ed è pure
lungo! – disse Zoro in tono sorpreso.
- Zoro
è un libro bellissimo, è una storia d’amore, lei si chiama
Catherine, lui non riesco mai a dire il nome. –
- Oh Rufy sei
impossibile! –
- Guarda,
c’è ancora il suo segno! –
Rufy
mostrò a Zoro il segnetto che aveva lasciato sul
libro per indicare il punto dove si erano fermati.
- C’era
una bella scritta qui, se ricordo bene. -
Robin aveva
fatto una piccola sottolineatura a matita su una frase:
I miei più grandi dolori sono stati i dolori
di Heathcliff,e tutti li ho
conosciuti e provati fin dal principio; è lui la mia ragione di vita. Se
tutto il resto perisse, tranne lui, continuerei a esistere; e se tutto il resto
rimanesse e lui fosse annientato, l'universo mi sarebbe estraneo. Non ne farei
più parte.
Il mio amore per Linton
è simile alle foglie dei boschi. So che il tempo lo muterà, come
l'inverno muta gli alberi... Ma il mio amore per Heathcliff
somiglia alle rocce eterne sotto di noi... Una sorgente di gioia poco visibile, ma necessaria.
- Molto romantica la tua Robin! – commentò Zoro leggendo quelle
frasi sdolcinate.
- Sì è molto
sensibile! Anche se non me la ricordavo tutta, devo essermi addormentato come
al solito! – disse Rufy ridendo.
Zoro scoppiò a
ridere, del resto era davvero impossibile che Rufy restasse attento ad
ascoltare Robin che leggeva un libro!
- Ma se ti addormenti
perché continui a chiederle di leggerti? Povera! – chiese Zoro.
- Perché mi piace
il suono della sua voce, perché quando mi legge noi siamo sempre seduti
nella stessa posizione. Io contro il muro e lei contro di me che legge. Io
appoggio la testa su di lei e la ascolto.
E’ vero mi
addormento ma io la sento lo stesso, la sento sempre.
Poi c’è il
suono della sua voce e inoltre mi piace sentire il suo profumo. Ecco
perché non le chiedo di smettere. –
Zoro restò
ammutolito dal discorso dell’amico.
- Rufy era un discorso
serio. – non era una domanda, ma era un’affermazione.
- Sì, era serio.
Senti Zoro tutto questo parlare e lavorare mi ha fatto venire fame, andiamo a
mangiare? – chiese poi Rufy guardando l’amico supplicante.
- Ahaha,
non c’è niente da fare! Nulla può cambiarti,
amico! E forse è meglio così! Però comunque dovrò
complimentarmi con Robin, riuscire che tu senta la lettura di un libro è
un’impresa davvero ardua! –
- Ardua? – chiese
Rufy stranito.
- Difficile! –
borbottò seccato Zoro.
- Ma lei è Robin,
può tutto! –
I due uscirono dalla
biblioteca per andarono dal cuoco a chiedere cibo.
Cime tempestose era
rimasto sulla scrivania, non c’era bisogno di posarlo. Domani Robin
l’avrebbe ripreso per continuarne la lettura con Rufy, per riprendere un
loro altro piccolo momento di quotidianità.
Fine!
Bene sono arrivata alla
conclusione del mio faticoso lavoro. Spero che le mie storie ti siano piaciute!
Visto che l’altro momento era stato visto da Robin, questo ho pensato di
farlo rivivere da Rufy.
Spero di aver utilizzato
bene le immagini e che questa sorpresa ti sia stata gradita amica!
Ancora Tantissimi Auguri mia cara
Robin! Ora sono 18, goditeli appieno!
Un bacione enorme!
Commentini please xD
A prestoooo!
Marty De Nobili.