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Capitolo
11: Hikaru
Camminavo
brancolando dentro l'alba
la
tua figura inondata dalla luce mi scottava in un ricordo
[…]
E
anche quell'ombra poco alla volta silenziosamente va svanendo
(Asrun
Dream, Gackt)
Era mattina
presto, quando Lilamon bussò alla porta della stanza dove
riposavano Taichi, Agumon, Ylenia e Bearmon.
La digimon
floreale aveva al suo seguito delle Floramon, come la sera precedente,
questa volta però cariche di lenzuola e asciugamani.
-Non vorremmo
disturbare oltre.- disse educatamente Ylenia, con indosso solo la
biancheria intima: una canottierina e slip celesti, mentre Taichi era
quasi vestito di tutto punto e tentava sconsolatamente di domare la sua
chioma ribelle, ovviamente con scarsi risultati.
-Faccio solo
il mio lavoro, signorina.- disse Lilamon, sempre gentile
–Mentre noi ci occupiamo della stanza, se volete gradire, il
Maestro Metalseadramon sarà felice di mettere a vostra
disposizione il proprio bagno privato, per rilassarvi prima della
colazione che si terrà alle 10:00 in punto. Vi faccio
strada.-
Non sembrava
avessero altra scelta, perciò, anche se sospettoso, Taichi
acconsentì al bagno.
“Speriamo
sia davvero rilassante. Se non avessero bisogno di Ylenia, dubito
fortemente che sarebbero gentili anche con me. Certo che sono degli
opportunisti!”
Quando la
prescelta della Memoria terminò di vestirsi (con i suoi
soliti
abiti), la digimon floreale li condusse attraverso un lungo corridoio,
poi scesero una scalinata di legno e un'altra in pietra, per
raggiungere infine un’area del castello chiaramente a tema
acquatico.
Le mura e il
pavimento erano costituiti da acquari dai vetri infrangibili e la
soffusa luce azzurrina che diffondevano accentuava l’incanto
di quel dedalo di corridoi.
Pesci bizzarri
mai visti neppure nei testi scolastici sfilarono davanti ai loro occhi,
alcuni persino parlavano e facevano commenti volgari sui passanti.
Taichi rimase
basito per la loro maleducazione e marciò spedito, provando
a ignorarli, con grosse difficoltà “Ma che diavolo
vi ha insegnato Metalseadramon?!”
Quando
finalmente giunsero al bagno del drago d’acqua, i quattro
furono accecati dalla luce solare. Oltre la porta perlacea aperta da
Lilamon, vi era un’enorme sala realizzata con un materiale
simile al marmo del mondo degli umani. Bianchi erano il pavimento, i
bassi scalini che salivano verso una piscina grande all'incirca quanto
un campo da calcio, anch’essa marmorea. Bianche erano anche
le colonne che costituivano il portico circolare. Taichi
osservò quel locale meraviglioso con gli occhi sbarrati. Non
pensava proprio che Metalseadramon avesse un certo gusto. Sembrava
tutto tranne che un cultore della bellezza. Aveva, sì, una
certa avvenenza con quelle sembianze fittizie che aveva assunto, ma
proprio non rifletteva l’eleganza dei suoi locali.
Certo, da
fuori, l’intero castello non sembrava che
un’accozzaglia di elementi disarmonici, e anche
l’interno in un certo senso lo era… ma ogni
sezione possedeva un suo fascino e beh... doveva ammetterlo, era un
gran bel posto. Per lo meno non ci si annoiava mai.
Tornando al
locale, la volta era aperta e il sole si rifletteva abbacinante
nell’acqua tiepida, creando spettacolari giochi di luce sulla
superficie. Ylenia rimase incantata sul bordo, fissando le piccole luci
sulle minuscole creste generate dal venticello leggero.
“Luce…
bella la luce… ” pensò,
quasi senza rendersene conto, recitando quelle parole quasi come una
nenia. “La
luce calda, la luce bianca… ”
-Yle?- era
Taichi. Era anche lui a bordo vasca, intento a immergere appena la
punta dell’alluce, e per controllare la temperatura, e per
accertarsi che non ci fossero pericoli.
“Dubito
che ci sia qualcosa di strano, ma non mi fido completamente di
loro… non posso ancora credere che siano i nostri
predecessori!”
-Dimmi. -
chiese lei, ridestandosi.
-Tutto bene?-
La ragazza
fece spallucce. –Non saprei.- disse, poi prese a levare la
maglia, costringendolo a voltarsi dall’altra parte.
-Ti prego,
evita!- esclamò il prescelto del Coraggio, seccato.
-Eh? Ma
scusa… mi hai vista mille volte così!- rispose
lei, come se nulla fosse.
Taichi si
voltò e la fissò.
-Io. Nessun
altro. Probabilmente ci tengono d’occhio. Non ci hai pensato?-
La ragazza
scosse la testa.
-No. Ma non
è che m’impor… -
-A me
sì!- la interruppe lui, improvvisamente geloso. Forse
Vamdemon li spiava, la guardava e si sarebbe gustato la vista di lei
nuda nella vasca. Non poteva accettare una cosa del genere. Raccolse da
un cesto lì accanto a loro due asciugamani (ovviamente
portati lì dalle Floramon) e ne lanciò uno alla
ragazza. –Dai, mettitelo addosso.-
Lei
chinò appena il capo. “Ho
sbagliato, ancora… ”
pensò, sospirando e coprendosi il petto prosperoso con il
morbido asciugamano bianco. Slacciò poi il reggiseno, fece
scorrere ancora l’asciugamano e se lo legò
davanti, finendo di svestirsi. Taichi era voltato e si stava togliendo
gli abiti a sua volta, leggermente irritato e imbarazzato. Non era
certo la prima volta che vedeva Ylenia così, ma come aveva
detto, probabilmente erano osservati e lui era tremendamente geloso
della sua pestifera fidanzata.
Agumon e
Bearmon erano dentro la vasca già da quando Taichi ne aveva
controllato temperatura e sicurezza. Avevano approfittato della
“conversazione” tra i loro partner per rimanere un
poco soli e ispezionare tutta la vasca. Era una
“normalissima” piscina, con delle fontanelle a
forma di testa di drago ai lati. Beh, normale no, ma sembrava innocua,
almeno.
Finalmente i
due fidanzatini entrarono in acqua: Taichi con calma e circospezione,
Ylenia a modo suo, velocemente, poi si tuffò,
nuotò, riemerse, saltò fuori
dall’acqua, schizzò il suo ragazzo, insomma era la
solita e in un certo senso era un bene. In pochi minuti aveva tirato su
il morale al gruppetto e i quattro, terminato il delirio, sedevano
negli scalini, con l’acqua che li arrivava al ventre.
°
-Ma
guarda che sorpresa… - il Demone dell’Ira rise
compiaciuto –I nipoti di GranDracmon. E ditemi, che cosa vi
porta nella mia “umile” dimora?- altra risata
rimbombante, accompagnata da gesti di falso ossequio.
Vamdemon
volse appena lo sguardo verso il basso.
Avrebbe
voluto fuggire, però… lui non glielo avrebbe
permesso.
Osservò
di sottecchi Phelesmon.
“Questo
qui, è davvero mio fratello?” si chiese.
Il
digimon diavolo rispose all’occhiata e sogghignò.
Vamdemon
non avrebbe mai dimenticato il ghigno sinistro di colui che aveva
ridotto la sua vita a quell’inferno penoso, portando la
decadenza del casato e strappandogli via i cari.
L’adorata
madre.
Il
padre.
La
libertà.
Non
provava rimorsi nel cederlo a Daemon. Davvero era suo fratello?
Prove
che dimostrassero il contrario purtroppo non ve n’erano.
-Sanguisugaaaaaa!
Succiasangueeeeeee!-
-Sta'
attento a dove metti i piedi!-
Persino
un Vademon si permetteva di trattarlo con sprezzo fra i corridoi in
pietra. Il vampiro era stanco di quella vita frustrante. Il terrore
iniziale, però, se n’era andato. Gli occhi ormai
di ghiaccio non distoglievano più lo sguardo. Nella sua
mente, pulsava forte il desiderio di ribellione. Senza tregua, con
insistenza. Soltanto dando una svolta a quella bigia esistenza
l’avrebbe potuto placcare.
Calciò
violentemente il digimon “alieno” che cadde
pesantemente a terra diversi metri più in là.
Come prima vittima avrebbe preferito di meglio, ma
tant’era…
-Night
Raid!- esclamò. Un folto stormo di pipistrelli
fuoriuscì dal suo mantello e piombò su Vademon
che tentò di difendersi –Bacio Vol… -
Ma
fu troppo lento.
I
pipistrelli lo divorarono in un istante e il vampiro ne
assorbì i dati.
Vamdemon
si leccò le labbra livide.
-Non
male, per un essere così infimo.- disse, proseguendo lungo
il corridoio, ignorando i mormorii spaventati e le minacce dei suoi
cosiddetti superiori.
“Diventerò
forte, ancora di più.” pensava “E allora
ti ucciderò, Phelesmon.”
-Vamdemoooooon!-
Aprì gli occhi e un violento raggio di sole lo costrinse a
richiuderli all’istante.
-Ma che
diav… chiudi!- cercò inutilmente di sigillare
nuovamente il proprio feretro e godersi il meritato riposo (ma quel sogno… non
stava riposando per niente, in effetti…)
-E’
urgente!- esclamò Pinocchimon, insistendo a tirare via il
coperchio della bara, fino a scoperchiarla del tutto.
Infastidito,
il vampiro si tirò su e inviò due pipistrelli
verso la finestra, chiudendo le pesanti tende in velluto rosso che lo
stupido burattino aveva aperto per infastidirlo.
-Che diavolo
c’è?- si massaggiò gli occhi irritati e
indossò la maschera magenta.
-Piemon
è sparito!-
-Di nuovo?-
-Sì.
E Ylenia sta facendo il bagno nella piscina di Metalseadramon!-
ribatté il burattino con finta aria innocente.
Vamdemon si
voltò verso di lui con gli occhi sbarrati -Come sarebbe a
dire?!-
-Beh, Etemon
ha detto che bisogna essere gentili con le belle ragazze e… -
Il vampiro
arrossì, e si mise in piedi velocemente -Non è
una bella cosa! Meglio andare a controllare!- esclamò
richiudendo il sarcofago con la telecinesi e procedendo, a passo
svelto, verso la porta.
-Eh?! Vuoi
spiarla mentre fa il bagno? Adeeeesso ho capito… -
Pinocchimon aveva iniziato a prenderlo in giro, tanto per cambiare. Era
uno dei suoi fastidiosi passatempi.
-Non sono un
pervertito, come qualcun altro! - lo interruppe (sicuramente si
riferiva a Etemon). Afferrò la cappa e se la
gettò sulle spalle. La sua mente a quell’ora del
mattino era tutt’altro che lucida, specie dopo
quell’incubo. Avrebbe voluto giacere ancora fra le pareti in
rosso e morbido velluto del feretro, ma era evidente che qualcuno di
sua conoscenza stesse approfittando proprio del suo
“piccolo” problemino con la luce solare.
-Sei
arrossito!- esclamò il burattino, varcando la soglia dietro
il vampiro.
-Oh, ma taci!-
°
Nel frattempo,
Taichi era uscito dalla vasca con il suo partner e stava seduto sul
bordo, con fra le mani il Digiterminal. Aveva appena finito di leggere
la risposta di Koushirou alla mail.
-E
così si alleneranno tutti… é il caso
che anche noi ci diamo da fare, Agumon.-
Il piccolo
dinosauro arancione annuì.
-Sempre
d’accordo con te. E chissà se riuscirò
a evolvere ancora V-Dramon.-
-Contro Daemon
ci tornerebbe utile sicuramente. Uh? Un messaggio di Yamato… “Ti affido Ylenia. Te
l’ho già detto tante volte, lo so, ma ti
prego.” … -
Continuando a
leggere in silenzio, Agumon e Taichi appresero la verità su
Risei. Il prescelto del Coraggio cancellò immediatamente la
missiva.
-Se non ce
l’ha potuto dire fin’ora, immagino nessuno
dovrà saperlo.- sussurrò, poi lanciò
un’occhiata verso Ylenia, attirato dalla voce di Bearmon.
-Yle?
– l’orsacchiotta la scuoteva, ma lei non reagiva.
Taichi
scambiò col compagno un’occhiata inquieta ed
entrò velocemente in acqua, raggiungendo la fidanzata.
-Ylenia?-
ancora nessuna risposta.
La chiamarono
ripetutamente, tutti e tre, ma lei taceva, fissando l’acqua.
Era immobile,
immersa appena ai fianchi, con lo sguardo concentrato su
qualcosa…
“Luce…
bella la luce… guarda come s’infrange in altre
piccole luci al minimo spostamento
d’acqua…” Da sempre aveva
prestato attenzione a particolari inutili per chiunque, ma in quel
caso, la diciassettenne si sentiva parecchio attratta da quei piccoli
sprazzi luminosi riflessi nel fluido.
Intorno a lei
pareva tutto più luminoso. Oppure era dovuto al fatto che
non aveva occhi che per quelle lucette che le scorrevano attorno?
In ogni caso,
quei riflessi catturavano totalmente la sua attenzione impedendole di
accorgersi della voce di Taichi e degli altri che la chiamavano. E
ancora peggio, della presenza di Piemon che incombeva su di lei.
Perché
il clown, anzi, la parte di lui che serviva Lucemon, le si avvicinava
di soppiatto, invisibile agli occhi di chiunque.
O almeno
così credeva.
Accadde
qualcosa d’inaspettato, almeno per lui.
WarGreymon e
Taichi s’intromisero fra lui e la digiprescelta, muovendosi
con facilità all’interno della dimensione che
aveva creato per agire indisturbato.
Insieme a
loro, vi era un altro digimon, Gryzmon, ossia l'evoluzione di Bearmon.
*Digimon
Analyser*
Gryzmon
Livello:
Campione
Tipo:
Animale
Tipologia:
Antivirus
Attacchi:
Atemigaeshi e Crescent Down (Potenti attacchi fisici)
Gryzmon era
del tutto simile a un orso. Di differente aveva il manto: azzurro sul
dorso e bianco sul ventre, una macchia bianca a forma di mezza luna
sulla fronte, guantoni rossi artigliati nelle zampe anteriori e
copri-spalle borchiati dello stesso colore.
-Com’è
possibile? Come avete fatto ad accorgervi della Mask Square?- Piemon
indietreggiò sorpreso.
Taichi sorrise
mostrando compiaciuto il suo Digivice V-Tamer.
-Forse non lo
sai, ma oltre a te io e Agumon abbiamo combattuto e sconfitto un altro
Piemon, che utilizzava questa tecnica. Grazie al nuovo Digivice posso
aiutare WarGreymon a combattere.-
-Prima dici di
aver bisogno di Ylenia, poi cerchi di rapirla, qual è il
vostro obbiettivo?!- esclamò furente Gryzmon.
Le labbra del
Padrone delle Tenebre si deformarono in un sorriso trattenuto a stento.
La sua risata irrisoria riecheggiò nello spazio circostante
per diversi istanti, poi, dopo un attimo di teatrale silenzio, il
digimon rispose alla domanda di Gryzmon.
-Il mio
obbiettivo, vorrai dire.- indicò Ylenia, che pareva essersi
accorta che qualcosa non andava. Oppure no? Guardava dalla vasca, con
gli occhi assenti, il punto dove si trovavano i compagni, mentre questi
stavano sospesi in nello spazio artificiale.
-Vedi, non
m’importa di tornare a essere quello di un tempo.- fece
schioccare la lingua -Io ambisco a qualcosa di più.-
Velocemente il
clown si portò alle spalle di Taichi e degli altri due.
-E
ancora… dei Piemon che esistono, sono io quello
più potente.- sparì ancora, avvicinandosi
pericolosamente a Ylenia.
Ma
nell’istante in cui le sue mani le sfiorarono i fianchi, la
luce attorno alla ragazza crebbe smisuratamente, avvolgendo tutti i
presenti.
-Mammaaaaa!!
Mamma dove sei?-
-Mushroomon!-
-Fratellone!-
BlueMeramon accorse. Mushroomon, un piccolo digifungo, strisciava per
terra, tendendo le manine tozze verso la sua casa divorata dalle fiamme.
BlueMeramon
raccolse delicatamente il corpicino minuto e coperto di fuliggine. Il
suo fuoco non lo bruciava, perché aveva una
capacità di controllo superiore rispetto agli altri della
sua specie, ma il fuoco intorno a loro... aveva divorato ogni cosa,
senza lasciare alcuna traccia.
-La
mamma e il papà… -
Il
digimon evoluto scosse mestamente la testa.
-Ormai…
-
Mushroomon
scoppiò a piangere. BlueMeramon lo strinse a sé,
portandolo via da quel massacro. Impedendogli di osservare ancora quel
tristo spettacolo. Il loro piccolo villaggio nascosto era stato appena
devastato da un gruppo di digimon di tipo Antivirus. BlueMeramon
avrebbe per sempre provato astio nei confronti dei digimon angeli.
“Chi
ha il diritto di giudicare gli altri in questo modo?”. Non
avevano fatto nulla di male. Certo c’erano delle teste calde
nel villaggio ma… in quel momento, solo le fiamme ardenti
della cosiddetta giustizia divampavano sinistre consumando ogni cosa.
Cancellando ogni minima traccia di felicità.
Cercare
vendetta?
Sì,
li avrebbe sterminati tutti. Dal primo all’ultimo pennuto
predicante quell'ignobile presunta giustizia.
-Che sta
succedendo?!- esclamò Taichi, coprendosi gli occhi, la luce
era molto intensa, scorgeva appena due sagome,
nell’immensità abbacinante. Una era ferma, sospesa
in aria, quasi il tempo si fosse fermato.
Non era
proprio così.
“Questo
potere… è già così
forte?” si chiese Piemon, riemergendo dai suoi
infelici ricordi.
°
-Waaaaaaaaaaaaaaah!-
Il grido di
Hiroyuki riecheggiò nell’aria per qualche istante.
Poi silenzio.
Musyamon e
Raiamon si scrutavano, malconci, attenti l’uno alla minima
mossa dell’altro. I loro partner invece… Hiroyuki
ansimava, col braccio teso e il pugno serrato. Lo sguardo fisso innanzi
a sé, rivolto verso il rivale, che parava il colpo, senza
smettere di sorridere.
“Chi pensava che
‘sto idiota fosse così forte!”
le labbra del teppista s’incresparono in un sorriso,
ricambiato dall’altro.
Mamoru poteva
sembrare un idiota patentato, ma era molto forte. Non l’aveva
mai detto a nessuno, ma era stato espulso dalla sua vecchia scuola per
averla “ripulita” dall’
“immondizia”.
Non era una
notizia clamorosa, perciò le televisioni non ne avevano
parlato, ma i giornali locali sì.
Il prescelto
della Giustizia viveva a Shibuya. Era passato solo un anno,
ma… aveva deciso di cambiare registro. O forse non aveva
ricevuto stimoli sufficienti, perché a Odaiba era solo un
ragazzo allegro e tranquillo, che andava d’accordo con tutti,
senza lasciarsi mettere i piedi in testa. Era in classe con Taichi e
andavano anche piuttosto d’accordo. Ma vogliamo tornare al
racconto?
Quando
studiava a Shibuya, nel suo liceo, vi erano scontri fra bande di
teppistelli montati. I primini venivano continuamente tormentati dai
veterani straripetenti. Uno come lui, figlio di poliziotto, difensore
dei deboli, poteva farsi da parte?
Mamoru diede
una lezione a tutti i teppistelli della scuola, come un angelo
sterminatore mandato dal cielo. I deboli si rivolgevano a lui se presi
di mira e i forti preferivano averlo dalla loro.
Perché
fu espulso? Un ragazzo di terza, un giovanotto ormai ventenne cui aveva
spaccato il naso, gli fece credere di star molestando una ragazza della
scuola e lui… lui lo picchiò così
tanto da spedirlo all’ospedale in ambulanza. Che
l’altro sia stato alquanto incauto o meno, quel pestaggio
costò all’Izawa l’espulsione. La ragazza
era la fidanzata del ventenne, ma Mamoru non l’aveva
calcolato. Le mani dell’altro sul corpo di lei, lo sguardo
terrorizzato, le suppliche…
Il reato che
più di ogni altra cosa odiava... aveva semplicemente perso
la testa.
La nota
positiva di tutta la faccenda, fu che suo padre si decise ad accettare
il posto come capo della polizia a Odaiba e la famigliola vi si
trasferì.
Hiroyuki
scattò all’indietro, alzando la guardia.
-Però,
Maminchio, devo ammetterlo, ci sai fare.-
-Aha.- fu
l’unica risposta –Anche tu… pratichi la
boxe?-
Hiroyuki
rimase leggermente sorpreso.
-Come
disciplina non mi attira molto, ma vedere te combattere è
tutta un’altra cosa, ahahaha!- e rise, spezzando la tensione.
Ciò permise a tutti di tirare un sospiro di sollievo. Erano
esausti, avevano combattuto parecchio e non solo i ragazzi. Raiamon e
Musyamon non si erano certo risparmiati. Wisemon dissolse la barriera
protettiva.
-Voi
quattro… - disse, attirando su di se l’attenzione
- … potete passare alla seconda fase.-
-Sarebbe il
caso che riposassero, prima. Non è certo cosa da poco.-
s’intromise Jijimon. Wisemon annuì, limitandosi a
voltare le spalle.
-Yamato?-
domandò piano, Sora.
- …
-
-Yama…
- gli carezzò il braccio e lui parve rendersi nuovamente
conto di dove si trovava. –Tutto bene?-
Annuì.
Aveva una strana sensazione. Ylenia… Era ormai mattina, la
presunta cena coi Padroni delle Tenebre era ormai finita, ma…
Un insistente
formicolio alla gamba atrofizzata lo costrinse a sollevare il pantalone
e scoprire così che il nero, lentamente, veniva assorbito,
in certi punti.
-Che
diavolo… -
Babamon lo
notò e con un salto fu da lui. Esaminò
attentamente l’arto, poi pronunciò la sentenza,
accompagnandola con un colpo di scopa alla testa del prescelto.
-Credo che i
tuoi poteri stiano tornando alla luce.-
-Ma…
io non ho fatto nulla.-
- …
- la vecchia si carezzò il mento –Sarà
una reazione legata al risveglio di quelli di tua sorella, allora.-
-Ma
allora… -
Babamon
intuì dal tono preoccupato che Yamato forse pensava che
Ylenia fosse in pericolo.
-Senti una
strana sensazione?-
Annuì.
-Com’è?
Angosciante?-
-No…
- alzò entrambe le braccia, gesticolando
–E’ come se… non so… qualcosa
dentro di me ribollisse… non riesco a spiegarmelo.-
-Allora non ci
sono problemi.- rispose Babamon.
-Ma…
-
Come tutti
potrete immaginare la vecchia digimon colpì la testa del
ragazzo con la sua ramazza. Quello strumento così innocuo
era un’arma micidiale fra le sue mani.
E non lo dico
ironicamente.
-Ho detto che
non ci sono problemi e ora segui con attenzione gli incontri.-
Il prescelto
dell’Amicizia sorrise, appena divertito.
Quando Ylenia
era felice, lo era anche lui. Quando soffriva, anche lui stava male.
Ovviamente valeva il viceversa.
Perciò…
“Sì,
devo stare tranquillo… e devo anche pensare a come
proteggere Risei da Daemon.”
Un dolore
sordo alla testa lo riportò brutalmente alla
realtà.
-Ho detto di
seguire gli incontri!-
-Si…
- disse piano, massaggiandosi la testa, fra i risolini generali e le
risate sguaiate di Hiroyuki.
Il piccolo
Risei sospirò. Sapeva che suo padre era un po’
giù e non lo biasimava certo.
“Devo
cercare di stare attento, o papà si preoccuperà
troppo.”
Mika accanto a
lui giocava a batti manine con Bakumon, cantando una filastrocca che
aveva sentito solo qualche giorno prima.
-Ho tante noci
di cocco, splendide, didiri didu didu didu! Grandi! Grosse! Anche
più grandi di te!!-
“Se
Daemon cercasse di ucciderlo io... ”
-E
adesso che il mio contenitore è pronto, non mi resta che
provare la fusione.-
Risei
tremò. Quelle parole, quella voce… il solo
ricordo di quel giorno gli serrò lo stomaco in una ferrea e
dolorosa morsa.
-Rese?- Mika
tirava insistentemente la manica della sua maglietta, per attirare la
sua attenzione.
-Eh? Dimmi.-
-Ti insegno la
canzoncina delle noci di cocco?- lo fissava con quegli occhioni
così dolci. E li sbatteva pure, civettuola, come la
sorellona le aveva insegnato, per averla vinta con gli uomini di casa.
Infatti, il
suo papà non resisteva a quello sguardo da bambolina.
-Dopo. Ora
devo stare attento.- disse, tornando a guardare l’arena. Era
vuota, ma Wisemon vi stava entrando.
Difatti, il
digimon mago era pronto ad aprire un altro varco. Un varco per un luogo
sinistro quanto affascinante. E stava anche per annunciare i prossimi
sfidanti.
Fine
Capitolo 11
Tataaaaan!
Sempre in
ritardo, come al solito. Dunque. Stavolta volevo chiudere con la pazzia
di Piemon, ma il capitolo si faceva lungo e insomma, avrei rovinato il
momento solenne in cui il signorino rinsavisce.
Spero il cap
sia stato di vostro gradimento, come al solito una marea di flashback e
poca concretezza. Pardon.
Beh. Nel
prossimo capitolo si combatterà **
E nell'altro
ancora, perché per Mamoru e Hiroyuki, ho in mente una
cosuccia davvero cattiva. Specie con Hiro.
Hiroyuki:
Già... Ma io ti ammaaazzooooo!!
Mamoru (lo
trattiene): Su su, Hiro-pyon, ci sarà da divertirsi.
Hiroyuki: Oh
certo, tanto non è a te che... *gli tappa la bocca*
Ecco, fortuna
che ho zittito in tempo lo tsundere di turno U_U
Quello che accade a Ylenia, il rimanere incantata a fissare i riflessi
luccicosi XD l'ho provato anche io. Li guardavo e ad un certo punto,
ero come incantata. Ovviamente quando poi mi sono ripresa non c'era
nessun pagliaccetto schizofrenico alle mie spalle (peccato U_U)
Neko2410:
Thank you!! Un'altra fan di Pie-samaaaa *o* non siamo tante, almeno
credo. Comunque spero che la storia continui a piacerti.
Eden89:
Io a vederli sempre seri quei cattivoni non ci riesco. Cioè,
con Pinocchimon ed Etemon in giro, chi ci riuscirebbe a non ridere? O a
non subire la loro influenza. Come vedi nemmeno Vamdemon ci riesce
(è difficile tenerli IC quando la mia stessa mente tende al
demenziale XD)
Bene,
altri nodi che vengono al pettine e altri misteri. Fra poco ci saranno
le risposte U_U
Comunque, con
questi allenamenti, mi sono proprio incastrata, mannaggia...
Vabbè.
Chiudo qui, anche se di cose da dire ne avrei un sacco XD
(scusate lo
schifo di impaginazione, ma Nvu mi odia, domani provo a sistemare.
Avvertitemi se vedete le scritte troppo grandi o troppo piccole ^^)
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