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Autore: kymyit    09/06/2010    3 recensioni
Qualcosa è in moto a Digiworld fin dai tempi della sua nascita e nonostante i tantissimi anni trascorsi, non si è mai risolto. Lucemon è tornato e i Demon Lords complottano per abbatterlo.
A due gemelli l'onere di custodire i suoi poteri: Yamato e Ylenia Ishida.
I due saranno loro malgrado l'occhio del ciclone, fra digimon che li vogliono morti o vivi tutti per il loro tornaconto. Se poi aggiungiamo nuovi prescelti problematici e vecchi prescelti i cui digimon sono nientemeno che i cari Dark Masters, le cose si complicano assai.
Chi la spunterà nel caos della battaglia? Lucemon? Daemon? I digiprescelti? O forse sarà solo un massacro totale?
Saga Attuale: Wrath's Showdown.
Dopo aver avuto a che fare coi redivivi Dark Masters, i digiprescelti devono affrontare il Demone dell'Ira per ostacolare il suo progetto di assorbire i poteri di Lucemon sfruttando il piccolo Risei.
Witchelny, la città magica, viene assediata. Riusciranno i prescelti a vincere salvando non solo il bambino, ma anche Ken Ichijouji e i fratelli Saiba? Perché il demone ha più di un asso nella manica.
[ATTENZIONE: Sto aggiustando la storia dai primi capitoli, cercando di non fare troppi cambiamenti drastici.
Modificato CAPITOLO 1]
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Yamato Ishida/Matt
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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tw Capitolo 11: Hikaru


Camminavo brancolando dentro l'alba
la tua figura inondata dalla luce mi scottava in un ricordo
[…]
E anche quell'ombra poco alla volta silenziosamente va svanendo
(Asrun Dream, Gackt)




Era mattina presto, quando Lilamon bussò alla porta della stanza dove riposavano Taichi, Agumon, Ylenia e Bearmon.
La digimon floreale aveva al suo seguito delle Floramon, come la sera precedente, questa volta però cariche di lenzuola e asciugamani.
-Non vorremmo disturbare oltre.- disse educatamente Ylenia, con indosso solo la biancheria intima: una canottierina e slip celesti, mentre Taichi era quasi vestito di tutto punto e tentava sconsolatamente di domare la sua chioma ribelle, ovviamente con scarsi risultati.
-Faccio solo il mio lavoro, signorina.- disse Lilamon, sempre gentile –Mentre noi ci occupiamo della stanza, se volete gradire, il Maestro Metalseadramon sarà felice di mettere a vostra disposizione il proprio bagno privato, per rilassarvi prima della colazione che si terrà alle 10:00 in punto. Vi faccio strada.-
Non sembrava avessero altra scelta, perciò, anche se sospettoso, Taichi acconsentì al bagno.
“Speriamo sia davvero rilassante. Se non avessero bisogno di Ylenia, dubito fortemente che sarebbero gentili anche con me. Certo che sono degli opportunisti!”

Quando la prescelta della Memoria terminò di vestirsi (con i suoi soliti abiti), la digimon floreale li condusse attraverso un lungo corridoio, poi scesero una scalinata di legno e un'altra in pietra, per raggiungere infine un’area del castello chiaramente a tema acquatico.
Le mura e il pavimento erano costituiti da acquari dai vetri infrangibili e la soffusa luce azzurrina che diffondevano accentuava l’incanto di quel dedalo di corridoi.
Pesci bizzarri mai visti neppure nei testi scolastici sfilarono davanti ai loro occhi, alcuni persino parlavano e facevano commenti volgari sui passanti.
Taichi rimase basito per la loro maleducazione e marciò spedito, provando a ignorarli, con grosse difficoltà “Ma che diavolo vi ha insegnato Metalseadramon?!”
Quando finalmente giunsero al bagno del drago d’acqua, i quattro furono accecati dalla luce solare. Oltre la porta perlacea aperta da Lilamon, vi era un’enorme sala realizzata con un materiale simile al marmo del mondo degli umani. Bianchi erano il pavimento, i bassi scalini che salivano verso una piscina grande all'incirca quanto un campo da calcio, anch’essa marmorea. Bianche erano anche le colonne che costituivano il portico circolare. Taichi osservò quel locale meraviglioso con gli occhi sbarrati. Non pensava proprio che Metalseadramon avesse un certo gusto. Sembrava tutto tranne che un cultore della bellezza. Aveva, sì, una certa avvenenza con quelle sembianze fittizie che aveva assunto, ma proprio non rifletteva l’eleganza dei suoi locali.
Certo, da fuori, l’intero castello non sembrava che un’accozzaglia di elementi disarmonici, e anche l’interno in un certo senso lo era… ma ogni sezione possedeva un suo fascino e beh... doveva ammetterlo, era un gran bel posto. Per lo meno non ci si annoiava mai.
Tornando al locale, la volta era aperta e il sole si rifletteva abbacinante nell’acqua tiepida, creando spettacolari giochi di luce sulla superficie. Ylenia rimase incantata sul bordo, fissando le piccole luci sulle minuscole creste generate dal venticello leggero.
“Luce… bella la luce… ” pensò, quasi senza rendersene conto, recitando quelle parole quasi come una nenia. “La luce calda, la luce bianca… ”
-Yle?- era Taichi. Era anche lui a bordo vasca, intento a immergere appena la punta dell’alluce, e per controllare la temperatura, e per accertarsi che non ci fossero pericoli.
“Dubito che ci sia qualcosa di strano, ma non mi fido completamente di loro… non posso ancora credere che siano i nostri predecessori!”
-Dimmi. - chiese lei, ridestandosi.
-Tutto bene?-
La ragazza fece spallucce. –Non saprei.- disse, poi prese a levare la maglia, costringendolo a voltarsi dall’altra parte.
-Ti prego, evita!- esclamò il prescelto del Coraggio, seccato.
-Eh? Ma scusa… mi hai vista mille volte così!- rispose lei, come se nulla fosse.
Taichi si voltò e la fissò.
-Io. Nessun altro. Probabilmente ci tengono d’occhio. Non ci hai pensato?-
La ragazza scosse la testa.
-No. Ma non è che m’impor… -
-A me sì!- la interruppe lui, improvvisamente geloso. Forse Vamdemon li spiava, la guardava e si sarebbe gustato la vista di lei nuda nella vasca. Non poteva accettare una cosa del genere. Raccolse da un cesto lì accanto a loro due asciugamani (ovviamente portati lì dalle Floramon) e ne lanciò uno alla ragazza. –Dai, mettitelo addosso.-
Lei chinò appena il capo. “Ho sbagliato, ancora… ” pensò, sospirando e coprendosi il petto prosperoso con il morbido asciugamano bianco. Slacciò poi il reggiseno, fece scorrere ancora l’asciugamano e se lo legò davanti, finendo di svestirsi. Taichi era voltato e si stava togliendo gli abiti a sua volta, leggermente irritato e imbarazzato. Non era certo la prima volta che vedeva Ylenia così, ma come aveva detto, probabilmente erano osservati e lui era tremendamente geloso della sua pestifera fidanzata.

Agumon e Bearmon erano dentro la vasca già da quando Taichi ne aveva controllato temperatura e sicurezza. Avevano approfittato della “conversazione” tra i loro partner per rimanere un poco soli e ispezionare tutta la vasca. Era una “normalissima” piscina, con delle fontanelle a forma di testa di drago ai lati. Beh, normale no, ma sembrava innocua, almeno.

Finalmente i due fidanzatini entrarono in acqua: Taichi con calma e circospezione, Ylenia a modo suo, velocemente, poi si tuffò, nuotò, riemerse, saltò fuori dall’acqua, schizzò il suo ragazzo, insomma era la solita e in un certo senso era un bene. In pochi minuti aveva tirato su il morale al gruppetto e i quattro, terminato il delirio, sedevano negli scalini, con l’acqua che li arrivava al ventre.


°


-Ma guarda che sorpresa… - il Demone dell’Ira rise compiaciuto –I nipoti di GranDracmon. E ditemi, che cosa vi porta nella mia “umile” dimora?- altra risata rimbombante, accompagnata da gesti di falso ossequio.
Vamdemon volse appena lo sguardo verso il basso.
Avrebbe voluto fuggire, però… lui non glielo avrebbe permesso.
Osservò di sottecchi Phelesmon.
“Questo qui, è davvero mio fratello?” si chiese.
Il digimon diavolo rispose all’occhiata e sogghignò.
Vamdemon non avrebbe mai dimenticato il ghigno sinistro di colui che aveva ridotto la sua vita a quell’inferno penoso, portando la decadenza del casato e strappandogli via i cari.
L’adorata madre.
Il padre.
La libertà.
Non provava rimorsi nel cederlo a Daemon. Davvero era suo fratello?
Prove che dimostrassero il contrario purtroppo non ve n’erano.

-Sanguisugaaaaaa! Succiasangueeeeeee!-

-Sta' attento a dove metti i piedi!-
Persino un Vademon si permetteva di trattarlo con sprezzo fra i corridoi in pietra. Il vampiro era stanco di quella vita frustrante. Il terrore iniziale, però, se n’era andato. Gli occhi ormai di ghiaccio non distoglievano più lo sguardo. Nella sua mente, pulsava forte il desiderio di ribellione. Senza tregua, con insistenza. Soltanto dando una svolta a quella bigia esistenza l’avrebbe potuto placcare.
Calciò violentemente il digimon “alieno” che cadde pesantemente a terra diversi metri più in là. Come prima vittima avrebbe preferito di meglio, ma tant’era…
-Night Raid!- esclamò. Un folto stormo di pipistrelli fuoriuscì dal suo mantello e piombò su Vademon che tentò di difendersi –Bacio Vol… -
Ma fu troppo lento.
I pipistrelli lo divorarono in un istante e il vampiro ne assorbì i dati.
Vamdemon si leccò le labbra livide.
-Non male, per un essere così infimo.- disse, proseguendo lungo il corridoio, ignorando i mormorii spaventati e le minacce dei suoi cosiddetti superiori.
“Diventerò forte, ancora di più.” pensava “E allora ti ucciderò, Phelesmon.”

-Vamdemoooooon!- Aprì gli occhi e un violento raggio di sole lo costrinse a richiuderli all’istante.
-Ma che diav… chiudi!- cercò inutilmente di sigillare nuovamente il proprio feretro e godersi il meritato riposo (ma quel sogno… non stava riposando per niente, in effetti…)
-E’ urgente!- esclamò Pinocchimon, insistendo a tirare via il coperchio della bara, fino a scoperchiarla del tutto.
Infastidito, il vampiro si tirò su e inviò due pipistrelli verso la finestra, chiudendo le pesanti tende in velluto rosso che lo stupido burattino aveva aperto per infastidirlo.
-Che diavolo c’è?- si massaggiò gli occhi irritati e indossò la maschera magenta.
-Piemon è sparito!-
-Di nuovo?-
-Sì. E Ylenia sta facendo il bagno nella piscina di Metalseadramon!- ribatté il burattino con finta aria innocente.
Vamdemon si voltò verso di lui con gli occhi sbarrati -Come sarebbe a dire?!-
-Beh, Etemon ha detto che bisogna essere gentili con le belle ragazze e… -
Il vampiro arrossì, e si mise in piedi velocemente -Non è una bella cosa! Meglio andare a controllare!- esclamò richiudendo il sarcofago con la telecinesi e procedendo, a passo svelto, verso la porta.
-Eh?! Vuoi spiarla mentre fa il bagno? Adeeeesso ho capito… - Pinocchimon aveva iniziato a prenderlo in giro, tanto per cambiare. Era uno dei suoi fastidiosi passatempi.
-Non sono un pervertito, come qualcun altro! - lo interruppe (sicuramente si riferiva a Etemon). Afferrò la cappa e se la gettò sulle spalle. La sua mente a quell’ora del mattino era tutt’altro che lucida, specie dopo quell’incubo. Avrebbe voluto giacere ancora fra le pareti in rosso e morbido velluto del feretro, ma era evidente che qualcuno di sua conoscenza stesse approfittando proprio del suo “piccolo” problemino con la luce solare.
-Sei arrossito!- esclamò il burattino, varcando la soglia dietro il vampiro.
-Oh, ma taci!-

°


Nel frattempo, Taichi era uscito dalla vasca con il suo partner e stava seduto sul bordo, con fra le mani il Digiterminal. Aveva appena finito di leggere la risposta di Koushirou alla mail.
-E così si alleneranno tutti… é il caso che anche noi ci diamo da fare, Agumon.-
Il piccolo dinosauro arancione annuì.
-Sempre d’accordo con te. E chissà se riuscirò a evolvere ancora V-Dramon.-
-Contro Daemon ci tornerebbe utile sicuramente. Uh? Un messaggio di Yamato… “Ti affido Ylenia. Te l’ho già detto tante volte, lo so, ma ti prego.” … -
Continuando a leggere in silenzio, Agumon e Taichi appresero la verità su Risei. Il prescelto del Coraggio cancellò immediatamente la missiva.
-Se non ce l’ha potuto dire fin’ora, immagino nessuno dovrà saperlo.- sussurrò, poi lanciò un’occhiata verso Ylenia, attirato dalla voce di Bearmon.
-Yle? – l’orsacchiotta la scuoteva, ma lei non reagiva.
Taichi scambiò col compagno un’occhiata inquieta ed entrò velocemente in acqua, raggiungendo la fidanzata.
-Ylenia?- ancora nessuna risposta.
La chiamarono ripetutamente, tutti e tre, ma lei taceva, fissando l’acqua.
Era immobile, immersa appena ai fianchi, con lo sguardo concentrato su qualcosa…

“Luce… bella la luce… guarda come s’infrange in altre piccole luci al minimo spostamento d’acqua…” Da sempre aveva prestato attenzione a particolari inutili per chiunque, ma in quel caso, la diciassettenne si sentiva parecchio attratta da quei piccoli sprazzi luminosi riflessi nel fluido.
Intorno a lei pareva tutto più luminoso. Oppure era dovuto al fatto che non aveva occhi che per quelle lucette che le scorrevano attorno?
In ogni caso, quei riflessi catturavano totalmente la sua attenzione impedendole di accorgersi della voce di Taichi e degli altri che la chiamavano. E ancora peggio, della presenza di Piemon che incombeva su di lei.
Perché il clown, anzi, la parte di lui che serviva Lucemon, le si avvicinava di soppiatto, invisibile agli occhi di chiunque.
O almeno così credeva.

Accadde qualcosa d’inaspettato, almeno per lui.
WarGreymon e Taichi s’intromisero fra lui e la digiprescelta, muovendosi con facilità all’interno della dimensione che aveva creato per agire indisturbato.
Insieme a loro, vi era un altro digimon, Gryzmon, ossia l'evoluzione di Bearmon.


*Digimon Analyser*

Gryzmon

Livello: Campione
Tipo: Animale
Tipologia: Antivirus
Attacchi: Atemigaeshi e Crescent Down (Potenti attacchi fisici)


Gryzmon era del tutto simile a un orso. Di differente aveva il manto: azzurro sul dorso e bianco sul ventre, una macchia bianca a forma di mezza luna sulla fronte, guantoni rossi artigliati nelle zampe anteriori e copri-spalle borchiati dello stesso colore.

-Com’è possibile? Come avete fatto ad accorgervi della Mask Square?- Piemon indietreggiò sorpreso.
Taichi sorrise mostrando compiaciuto il suo Digivice V-Tamer.
-Forse non lo sai, ma oltre a te io e Agumon abbiamo combattuto e sconfitto un altro Piemon, che utilizzava questa tecnica. Grazie al nuovo Digivice posso aiutare WarGreymon a combattere.-
-Prima dici di aver bisogno di Ylenia, poi cerchi di rapirla, qual è il vostro obbiettivo?!- esclamò furente Gryzmon.
Le labbra del Padrone delle Tenebre si deformarono in un sorriso trattenuto a stento. La sua risata irrisoria riecheggiò nello spazio circostante per diversi istanti, poi, dopo un attimo di teatrale silenzio, il digimon rispose alla domanda di Gryzmon.
-Il mio obbiettivo, vorrai dire.- indicò Ylenia, che pareva essersi accorta che qualcosa non andava. Oppure no? Guardava dalla vasca, con gli occhi assenti, il punto dove si trovavano i compagni, mentre questi stavano sospesi in nello spazio artificiale.
-Vedi, non m’importa di tornare a essere quello di un tempo.- fece schioccare la lingua -Io ambisco a qualcosa di più.-
Velocemente il clown si portò alle spalle di Taichi e degli altri due.
-E ancora… dei Piemon che esistono, sono io quello più potente.- sparì ancora, avvicinandosi pericolosamente a Ylenia.
Ma nell’istante in cui le sue mani le sfiorarono i fianchi, la luce attorno alla ragazza crebbe smisuratamente, avvolgendo tutti i presenti.


-Mammaaaaa!! Mamma dove sei?-
-Mushroomon!-
-Fratellone!- BlueMeramon accorse. Mushroomon, un piccolo digifungo, strisciava per terra, tendendo le manine tozze verso la sua casa divorata dalle fiamme.
BlueMeramon raccolse delicatamente il corpicino minuto e coperto di fuliggine. Il suo fuoco non lo bruciava, perché aveva una capacità di controllo superiore rispetto agli altri della sua specie, ma il fuoco intorno a loro... aveva divorato ogni cosa, senza lasciare alcuna traccia.
-La mamma e il papà… -
Il digimon evoluto scosse mestamente la testa.
-Ormai… -
Mushroomon scoppiò a piangere. BlueMeramon lo strinse a sé, portandolo via da quel massacro. Impedendogli di osservare ancora quel tristo spettacolo. Il loro piccolo villaggio nascosto era stato appena devastato da un gruppo di digimon di tipo Antivirus. BlueMeramon avrebbe per sempre provato astio nei confronti dei digimon angeli.
“Chi ha il diritto di giudicare gli altri in questo modo?”. Non avevano fatto nulla di male. Certo c’erano delle teste calde nel villaggio ma… in quel momento, solo le fiamme ardenti della cosiddetta giustizia divampavano sinistre consumando ogni cosa. Cancellando ogni minima traccia di felicità.
Cercare vendetta?
Sì, li avrebbe sterminati tutti. Dal primo all’ultimo pennuto predicante quell'ignobile presunta giustizia.

-Che sta succedendo?!- esclamò Taichi, coprendosi gli occhi, la luce era molto intensa, scorgeva appena due sagome, nell’immensità abbacinante. Una era ferma, sospesa in aria, quasi il tempo si fosse fermato.
Non era proprio così.
“Questo potere… è già così forte?” si chiese Piemon, riemergendo dai suoi infelici ricordi.

°

-Waaaaaaaaaaaaaaah!-
Il grido di Hiroyuki riecheggiò nell’aria per qualche istante. Poi silenzio.
Musyamon e Raiamon si scrutavano, malconci, attenti l’uno alla minima mossa dell’altro. I loro partner invece… Hiroyuki ansimava, col braccio teso e il pugno serrato. Lo sguardo fisso innanzi a sé, rivolto verso il rivale, che parava il colpo, senza smettere di sorridere.
“Chi pensava che ‘sto idiota fosse così forte!” le labbra del teppista s’incresparono in un sorriso, ricambiato dall’altro.
Mamoru poteva sembrare un idiota patentato, ma era molto forte. Non l’aveva mai detto a nessuno, ma era stato espulso dalla sua vecchia scuola per averla “ripulita” dall’ “immondizia”.
Non era una notizia clamorosa, perciò le televisioni non ne avevano parlato, ma i giornali locali sì.

Il prescelto della Giustizia viveva a Shibuya. Era passato solo un anno, ma… aveva deciso di cambiare registro. O forse non aveva ricevuto stimoli sufficienti, perché a Odaiba era solo un ragazzo allegro e tranquillo, che andava d’accordo con tutti, senza lasciarsi mettere i piedi in testa. Era in classe con Taichi e andavano anche piuttosto d’accordo. Ma vogliamo tornare al racconto?
Quando studiava a Shibuya, nel suo liceo, vi erano scontri fra bande di teppistelli montati. I primini venivano continuamente tormentati dai veterani straripetenti. Uno come lui, figlio di poliziotto, difensore dei deboli, poteva farsi da parte?
Mamoru diede una lezione a tutti i teppistelli della scuola, come un angelo sterminatore mandato dal cielo. I deboli si rivolgevano a lui se presi di mira e i forti preferivano averlo dalla loro.
Perché fu espulso? Un ragazzo di terza, un giovanotto ormai ventenne cui aveva spaccato il naso, gli fece credere di star molestando una ragazza della scuola e lui… lui lo picchiò così tanto da spedirlo all’ospedale in ambulanza. Che l’altro sia stato alquanto incauto o meno, quel pestaggio costò all’Izawa l’espulsione. La ragazza era la fidanzata del ventenne, ma Mamoru non l’aveva calcolato. Le mani dell’altro sul corpo di lei, lo sguardo terrorizzato, le suppliche…
Il reato che più di ogni altra cosa odiava... aveva semplicemente perso la testa.
La nota positiva di tutta la faccenda, fu che suo padre si decise ad accettare il posto come capo della polizia a Odaiba e la famigliola vi si trasferì.


Hiroyuki scattò all’indietro, alzando la guardia.
-Però, Maminchio, devo ammetterlo, ci sai fare.-
-Aha.- fu l’unica risposta –Anche tu… pratichi la boxe?-
Hiroyuki rimase leggermente sorpreso.
-Come disciplina non mi attira molto, ma vedere te combattere è tutta un’altra cosa, ahahaha!- e rise, spezzando la tensione. Ciò permise a tutti di tirare un sospiro di sollievo. Erano esausti, avevano combattuto parecchio e non solo i ragazzi. Raiamon e Musyamon non si erano certo risparmiati. Wisemon dissolse la barriera protettiva.
-Voi quattro… - disse, attirando su di se l’attenzione - … potete passare alla seconda fase.-
-Sarebbe il caso che riposassero, prima. Non è certo cosa da poco.- s’intromise Jijimon. Wisemon annuì, limitandosi a voltare le spalle.

-Yamato?- domandò piano, Sora.
- … -
-Yama… - gli carezzò il braccio e lui parve rendersi nuovamente conto di dove si trovava. –Tutto bene?-
Annuì. Aveva una strana sensazione. Ylenia… Era ormai mattina, la presunta cena coi Padroni delle Tenebre era ormai finita, ma…
Un insistente formicolio alla gamba atrofizzata lo costrinse a sollevare il pantalone e scoprire così che il nero, lentamente, veniva assorbito, in certi punti.
-Che diavolo… -
Babamon lo notò e con un salto fu da lui. Esaminò attentamente l’arto, poi pronunciò la sentenza, accompagnandola con un colpo di scopa alla testa del prescelto.
-Credo che i tuoi poteri stiano tornando alla luce.-
-Ma… io non ho fatto nulla.-
- … - la vecchia si carezzò il mento –Sarà una reazione legata al risveglio di quelli di tua sorella, allora.-
-Ma allora… -
Babamon intuì dal tono preoccupato che Yamato forse pensava che Ylenia fosse in pericolo.
-Senti una strana sensazione?-
Annuì.
-Com’è? Angosciante?-
-No… - alzò entrambe le braccia, gesticolando –E’ come se… non so… qualcosa dentro di me ribollisse… non riesco a spiegarmelo.-
-Allora non ci sono problemi.- rispose Babamon.
-Ma… -
Come tutti potrete immaginare la vecchia digimon colpì la testa del ragazzo con la sua ramazza. Quello strumento così innocuo era un’arma micidiale fra le sue mani.
E non lo dico ironicamente.
-Ho detto che non ci sono problemi e ora segui con attenzione gli incontri.-
Il prescelto dell’Amicizia sorrise, appena divertito.
Quando Ylenia era felice, lo era anche lui. Quando soffriva, anche lui stava male. Ovviamente valeva il viceversa.
Perciò… “Sì, devo stare tranquillo… e devo anche pensare a come proteggere Risei da Daemon.”
Un dolore sordo alla testa lo riportò brutalmente alla realtà.
-Ho detto di seguire gli incontri!-
-Si… - disse piano, massaggiandosi la testa, fra i risolini generali e le risate sguaiate di Hiroyuki.

Il piccolo Risei sospirò. Sapeva che suo padre era un po’ giù e non lo biasimava certo.
“Devo cercare di stare attento, o papà si preoccuperà troppo.”
Mika accanto a lui giocava a batti manine con Bakumon, cantando una filastrocca che aveva sentito solo qualche giorno prima.
-Ho tante noci di cocco, splendide, didiri didu didu didu! Grandi! Grosse! Anche più grandi di te!!-
“Se Daemon cercasse di ucciderlo io... ”

-E adesso che il mio contenitore è pronto, non mi resta che provare la fusione.-

Risei tremò. Quelle parole, quella voce… il solo ricordo di quel giorno gli serrò lo stomaco in una ferrea e dolorosa morsa.
-Rese?- Mika tirava insistentemente la manica della sua maglietta, per attirare la sua attenzione.
-Eh? Dimmi.-
-Ti insegno la canzoncina delle noci di cocco?- lo fissava con quegli occhioni così dolci. E li sbatteva pure, civettuola, come la sorellona le aveva insegnato, per averla vinta con gli uomini di casa.
Infatti, il suo papà non resisteva a quello sguardo da bambolina.
-Dopo. Ora devo stare attento.- disse, tornando a guardare l’arena. Era vuota, ma Wisemon vi stava entrando.

Difatti, il digimon mago era pronto ad aprire un altro varco. Un varco per un luogo sinistro quanto affascinante. E stava anche per annunciare i prossimi sfidanti.

Fine Capitolo 11



Tataaaaan!
Sempre in ritardo, come al solito. Dunque. Stavolta volevo chiudere con la pazzia di Piemon, ma il capitolo si faceva lungo e insomma, avrei rovinato il momento solenne in cui il signorino rinsavisce.
Spero il cap sia stato di vostro gradimento, come al solito una marea di flashback e poca concretezza. Pardon.
Beh. Nel prossimo capitolo si combatterà **
E nell'altro ancora, perché per Mamoru e Hiroyuki, ho in mente una cosuccia davvero cattiva. Specie con Hiro.

Hiroyuki: Già... Ma io ti ammaaazzooooo!!
Mamoru (lo trattiene): Su su, Hiro-pyon, ci sarà da divertirsi.
Hiroyuki: Oh certo, tanto non è a te che... *gli tappa la bocca*

Ecco, fortuna che ho zittito in tempo lo tsundere di turno U_U
Quello che accade a Ylenia, il rimanere incantata a fissare i riflessi luccicosi XD l'ho provato anche io. Li guardavo e ad un certo punto, ero come incantata. Ovviamente quando poi mi sono ripresa non c'era nessun pagliaccetto schizofrenico alle mie spalle (peccato U_U)

Neko2410: Thank you!! Un'altra fan di Pie-samaaaa *o* non siamo tante, almeno credo. Comunque spero che la storia continui a piacerti.
Eden89: Io a vederli sempre seri quei cattivoni non ci riesco. Cioè, con Pinocchimon ed Etemon in giro, chi ci riuscirebbe a non ridere? O a non subire la loro influenza. Come vedi nemmeno Vamdemon ci riesce (è difficile tenerli IC quando la mia stessa mente tende al demenziale XD)
Bene, altri nodi che vengono al pettine e altri misteri. Fra poco ci saranno le risposte U_U


Comunque, con questi allenamenti, mi sono proprio incastrata, mannaggia...
Vabbè. Chiudo qui, anche se di cose da dire ne avrei un sacco XD
(scusate lo schifo di impaginazione, ma Nvu mi odia, domani provo a sistemare. Avvertitemi se vedete le scritte troppo grandi o troppo piccole ^^)


   
 
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