Bill
si stava mangiucchiando il cervello dinanzi allo specchio pensando
quale fosse stato l’abbigliamento più adatto per
uscire quella sera. Beh si sa..Bill era molto vanitoso ed ogni cosa che
provava non gli andava mai bene: per lui doveva essere tutto perfetto
quella sera, non avrebbe accettato che qualcosa andasse storto o che
qualcuno o qualcosa gli rovinasse quella serata che per lui doveva
essere senza fiato. Sperava di far passare a Lily la miglior serata che
lei potesse mai immaginare, sperava di essere per lei il miglior
ragazzo che avesse mai conosciuto. Per questo voleva apparire perfetto
ai suoi occhi e dargli il massimo di sè quella sera.
Prese prima una maglia nera aderente con una giacca bianca : naaaa…
così proprio no! pensò. Poi
indossò un completo nero stile dark: ma
no…. questo è troppo. Poi ancora
indossò dei semplici jeans strappati ed una semplice maglia
con un piccolo disegni: smorfiò dinanzi allo
specchio…neanche vestito così si
piaceva….non era lui così. Infine
voltò e rivoltò la valigia e prese un jeans
bianco e nero (lo stesso che idossò al suo concerto a
Taiwan) ed una maglia bianca… beh adesso si che si sentiva
meglio. Aveva messo finalmente l’anima in pace e i pensieri
al suo posto tagliando la testa al toro. Poi indossò le sue
solite collane pesanti e i suoi guanti neri di pelle e si
truccò pesantemente com’era suo solito fare.
Infine uno o due spruzzi di quel suo profumo inebriante che avrebbe
fatto svenire qualunque ragazza gli si fosse avvicinata, ed era
perfetto. In questo modo si sentiva lui stesso, si sentiva di dare il
meglio e non gli mancava nulla!....chiamò la sua limousine e
avvisò gli altri che sarebbe uscito con Lily.
Uscì dall’albergo senza tralasciare nulla di
importante ed entrò nella limousine con tutto il suo stile:
<< all’ hotel sant’Ambroeus
>> .
Arrivati all’albergo Bill aspettò la ragazza
nell’atrio leggendo distrattamente un giornale che parlava
anche della sua band.
***
Anche Lily era davanti allo specchio… lei non si era mai
fatta così tanti problemi per uscire con un ragazzo. Era
sempre bella, anche un sacco indossato da lei aveva stile. Ma quella
sera aveva paura, paura di un giudizio negativo di Bill, paura di non
essere alla sua altezza, paura di rovinare tutto. Desiderava essere
perfetta, passare una serata piacevole ma sperava soprattutto che non
avrebbe rovinato la serata con la sua timidezza che compariva molto
raramente, ma che la faceva sembrare stupida quando parlava. Chissà
cos’avrà da dirmi, chissà dove mi
porterà… speriamo di passare una bella serata
assieme. Erano proprio questi i pensieri della giovane che la
assillavano e la rendevano nervosa. Nello stomaco, quel poco che aveva
mangiato, si stata ribaltando e la rendeva ancora più
nevrotica. Dopo tante prove, decise di indossare un garazioso ma
semplice vestitino nero a corpetto che le innalzava leggermente il
seno. Si truccò accuratamente come era suo solito fare: un
filo di matita nera sopra e sotto gli occhi, con una leggera
ombreggiatura di ombretto grigio; mascara per rendere lo sguardo
più penetrante di quanto già era e una spolverata
di phard sulle guancie. Infine spennellò velocemente un
chiaro gloss sulle sue labbra carnose e sciolse i suoi lunghi capelli
neri dalla pinza che li teneva legati, in modo da farli cadere
ondeggianti sul suo petto dolcemente. Guardò
l’orologio: era in ritardo di un quarto d’ora.
Prese velocemente la borsa e scese le scale con disinvoltura guardando
per terra per paura di inciampare.
***
Bill guardò il suo cellulare….Lily era in ritardo
di un quarto d’ora ma per lei poteva aspettare molto ma molto
di più. Alzò lo sguardo distrattamente ma lo
riabbassò velocemente: si accorse di vedere qualcosa di
magnifico cos’ rialzò il capo e rimase incantato
da tanta bellezza. Era lei Lily, era lei quello splendore…
Bill squadrava ogni suo minimo passo mentre la ragazza scendeva le
scale lentmente… è incredibile
pensò tanta bellezza in una piccola ragazza semplice.
Lily lo colpì così profondamente negli abissi che
il ragazzo rimase agghiacciato:
<< ciao! Mmh..e scusa per il ritardo >>
disse Lily con un accenno di sorriso. Ma aspettò una
risposta che non arrivò. Bill era rimasto ancora paralizzato
da tanta bellezza.
<< ei…Bill stai bene? >> gli
domandò scuotendo una mano dinanzi agli occhi
<< emh.. si si sto bene non preoccuparti!
>> Rispose Bill scuotendo la testa e grattandosi il capo
<< ne sei sicuro???...si insomma.. ti vedo molto strano
>>
<<
eh…si..no……..è…che
sei Bellissima! >> disse tutto d’un
fiato…non riuusciva più a tenerselo
dentro…doveva per forza dirglielo!
<< ma dai non esagerare adesso…
>> disse la ragazza arrossendo e abbassando la testa
dalla timidezza e sorridendo appena
<< ma no… non esagero affatto >>
<< davvero mi trovi bella?? >> chiese Lily
per assicurarsi di aver sentito bene
<< ma certo…cosa credi che dico bugie?? Che
senso avrebbe…se sei bella lo dico perché
è la verità! >>
<< oh grazie… >> rispose Lily
ancora rossa in viso.. << beh allora dove mi porti??
>> chese ansiosa
<< mm..lascio decidere a te! >>. A questo
Bill non ci aveva ancora pensato. Dove avrebbe potuto portarla? Dove
l’avrebbe resa felice?Queste domande gli ronzavano nella sua
testa e gli divoravano lo stomaco.
Lily prese per a braccietto Bill e lui la fece salire in limousine. Per
Lily era un vero onore: in una limousine non ci era mai
stata…sebrava una stanza tutta accessoriata ed era
stracontenta già di essere lì dentro con lui, lui
il ragazzo che aveva sempre sognato! Era davvero tanto emozionta,
sorrideva in continuazione e esponeva a pelle i suoi sentimenti. Bill
li intuì subito e per questo la metteva sempre
più a suo agio. Certo avrebbe voluto andare più a
fondo ma non gli sembrava il caso visto che si erano appena conosciuti.
Invece Lily voleva saltargli addosso come un ghepardo fa con la sua
preda…ma nemmeno lei sapeva cosa la tratteneva, forse
l’orgoglio , anzi sicuramente il suo fantastico orgoglio!
<< Ti va se andiamo un po’ a mangiare qualcosa
in un posto carino? >> chiese bill gentile come sempre
<< certo..sì a pensarci anche a me
è venuta fame >> disse la ragazza passandosi
la mano sullo stomaco. In verità a lei tutto andava bene pur
di stare in sua compagnia.
Si fermarono in un piccolo locale molto carino e non troppo affollato.
Bill ordinò però una sala tutta per loro per non
avere confusione intorno a loro e non essere disturbati. Si sedettero
ad un tavolino. La luce fioca di quel rosso illuminava il volto
innamorato della fanciulla. Bill era seduto di fronte a lei. Nessuna
parola, nessun movimento ma solo profondi sguardi da far venire i
brividi anche ad una mosca per la loro intensità. Quegli
sguardi a Lily ricordavano tanto quando i due si perdevano nei loro
occhi ai concerti e tutto il resto, tutto il mondo esteriore rimaneva
escluso. Li interruppe di colpo una voce, che si accorse della
situaziona e avrebbe voluto non farlo, ma purtroppo quello era il suo
lavoro e doveva per forza:
<< cosa ordinate?? >>
I due distolsero subito i loro sguardi e tornarono alla
realtà:
<< allora porta qualche stuzzichino come
antipasto…e per me la pizza della casa >>
ordinò Bill << per te cara invece??
>>
<< per me lo stesso >> affermò
la ragazza .
Qella sera no si staccarono gli occhi di dosso per un solo minuto.
Anche se masticavano bevevano o si pulicano il labbro, i loro sguardi
rimanevano incastrati e non riuscivano a distogliersi. Parlarono ore ed
ore, certo con molta timidezza, ma alla fine della serata i due
intimarono una sufficiente confidenza tra di loro e sarebbero usciti
tutte le volte che volevano insieme, tutti i giorni, e sarebbero stati
anche per sempre insieme. Cosa poteva mai separarli? Forse la loro
diversità ma fino ad ora non aveva dato ancora grossi
problemi. Bill pagò il conto e uscirono dal locale. Bill si
accese una sigaretta e lo fece anche lei. A combinazione fumavano anche
le stesse sigarette. Avevano scherzato e giocato molto quella sora,
proprio come dei bambibi e avevano riscoperto anche di avere molte cose
in comune e questo era un buon segno.
Rientrati in limousine calò però il silenzio fino
all’albergo di Lily:
<< Devo andare adesso >> disse Lily
dispiaciuta. Avrebbe voluto restare tutta la vita con quel ragazzo
stupendo. Pensava che attraverso le interviste non fuoriusciva il suo
vero carattere…e invece si era sbagliata: Bill era sempre se
stesso fuori o sotto le telecamere era sempre lui il Bill che tutti
conoscevano. Quel ragazzo dolce e simpèatico che tutti
ammiravano.
<< sai sono stato bene con te! Se ti
andrebbe…forse…direi che potremmo continuare a
vederci! >> disse il ragazzo con molta timidezza
<< sai anch’io sono stata benissimo. Era da
tempo che non mi divertivo così con te. Comunque a me
farebbe tanto piacere… >> rispose Lily
extrafelice.
<< allora ti chiamo io! >> disse sorridendo
e baciandole con dolcezza sulla guancia
<< allora….ciao! >> Lily chiuse
lo sportello della lunga macchina e si avviò nel suo albergo
mentre Bill si toccava la nuca con la mano destra e si stese sul
divanetto ripensando a quanto fosse meravigliosa quella ragazza e a
quanto lo facesse stare bene insieme a lei.
|