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Autore: Lucy_thdipendent    10/06/2010    1 recensioni
Un “arcobaleno grigio”, una forza sovrumana, il cuore dolente di due ragazzi uniti dal destino...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bill si stava mangiucchiando il cervello dinanzi allo specchio pensando quale fosse stato l’abbigliamento più adatto per uscire quella sera. Beh si sa..Bill era molto vanitoso ed ogni cosa che provava non gli andava mai bene: per lui doveva essere tutto perfetto quella sera, non avrebbe accettato che qualcosa andasse storto o che qualcuno o qualcosa gli rovinasse quella serata che per lui doveva essere senza fiato. Sperava di far passare a Lily la miglior serata che lei potesse mai immaginare, sperava di essere per lei il miglior ragazzo che avesse mai conosciuto. Per questo voleva apparire perfetto ai suoi occhi e dargli il massimo di sè quella sera.
Prese prima una maglia nera aderente con una giacca bianca : naaaa… così proprio no! pensò. Poi indossò un completo nero stile dark: ma no…. questo è troppo. Poi ancora indossò dei semplici jeans strappati ed una semplice maglia con un piccolo disegni: smorfiò dinanzi allo specchio…neanche vestito così si piaceva….non era lui così. Infine voltò e rivoltò la valigia e prese un jeans bianco e nero (lo stesso che idossò al suo concerto a Taiwan) ed una maglia bianca… beh adesso si che si sentiva meglio. Aveva messo finalmente l’anima in pace e i pensieri al suo posto tagliando la testa al toro. Poi indossò le sue solite collane pesanti e i suoi guanti neri di pelle e si truccò pesantemente com’era suo solito fare. Infine uno o due spruzzi di quel suo profumo inebriante che avrebbe fatto svenire qualunque ragazza gli si fosse avvicinata, ed era perfetto. In questo modo si sentiva lui stesso, si sentiva di dare il meglio e non gli mancava nulla!....chiamò la sua limousine e avvisò gli altri che sarebbe uscito con Lily. Uscì dall’albergo senza tralasciare nulla di importante ed entrò nella limousine con tutto il suo stile:
<< all’ hotel sant’Ambroeus >> .
Arrivati all’albergo Bill aspettò la ragazza nell’atrio leggendo distrattamente un giornale che parlava anche della sua band.

***


Anche Lily era davanti allo specchio… lei non si era mai fatta così tanti problemi per uscire con un ragazzo. Era sempre bella, anche un sacco indossato da lei aveva stile. Ma quella sera aveva paura, paura di un giudizio negativo di Bill, paura di non essere alla sua altezza, paura di rovinare tutto. Desiderava essere perfetta, passare una serata piacevole ma sperava soprattutto che non avrebbe rovinato la serata con la sua timidezza che compariva molto raramente, ma che la faceva sembrare stupida quando parlava. Chissà cos’avrà da dirmi, chissà dove mi porterà… speriamo di passare una bella serata assieme. Erano proprio questi i pensieri della giovane che la assillavano e la rendevano nervosa. Nello stomaco, quel poco che aveva mangiato, si stata ribaltando e la rendeva ancora più nevrotica. Dopo tante prove, decise di indossare un garazioso ma semplice vestitino nero a corpetto che le innalzava leggermente il seno. Si truccò accuratamente come era suo solito fare: un filo di matita nera sopra e sotto gli occhi, con una leggera ombreggiatura di ombretto grigio; mascara per rendere lo sguardo più penetrante di quanto già era e una spolverata di phard sulle guancie. Infine spennellò velocemente un chiaro gloss sulle sue labbra carnose e sciolse i suoi lunghi capelli neri dalla pinza che li teneva legati, in modo da farli cadere ondeggianti sul suo petto dolcemente. Guardò l’orologio: era in ritardo di un quarto d’ora. Prese velocemente la borsa e scese le scale con disinvoltura guardando per terra per paura di inciampare.

***


Bill guardò il suo cellulare….Lily era in ritardo di un quarto d’ora ma per lei poteva aspettare molto ma molto di più. Alzò lo sguardo distrattamente ma lo riabbassò velocemente: si accorse di vedere qualcosa di magnifico cos’ rialzò il capo e rimase incantato da tanta bellezza. Era lei Lily, era lei quello splendore… Bill squadrava ogni suo minimo passo mentre la ragazza scendeva le scale lentmente… è incredibile pensò tanta bellezza in una piccola ragazza semplice. Lily lo colpì così profondamente negli abissi che il ragazzo rimase agghiacciato:
<< ciao! Mmh..e scusa per il ritardo >> disse Lily con un accenno di sorriso. Ma aspettò una risposta che non arrivò. Bill era rimasto ancora paralizzato da tanta bellezza.
<< ei…Bill stai bene? >> gli domandò scuotendo una mano dinanzi agli occhi
<< emh.. si si sto bene non preoccuparti! >> Rispose Bill scuotendo la testa e grattandosi il capo
<< ne sei sicuro???...si insomma.. ti vedo molto strano >>
<< eh…si..no……..è…che sei Bellissima! >> disse tutto d’un fiato…non riuusciva più a tenerselo dentro…doveva per forza dirglielo!
<< ma dai non esagerare adesso… >> disse la ragazza arrossendo e abbassando la testa dalla timidezza e sorridendo appena
<< ma no… non esagero affatto >>
<< davvero mi trovi bella?? >> chiese Lily per assicurarsi di aver sentito bene
<< ma certo…cosa credi che dico bugie?? Che senso avrebbe…se sei bella lo dico perché è la verità! >>
<< oh grazie… >> rispose Lily ancora rossa in viso.. << beh allora dove mi porti?? >> chese ansiosa
<< mm..lascio decidere a te! >>. A questo Bill non ci aveva ancora pensato. Dove avrebbe potuto portarla? Dove l’avrebbe resa felice?Queste domande gli ronzavano nella sua testa e gli divoravano lo stomaco.
Lily prese per a braccietto Bill e lui la fece salire in limousine. Per Lily era un vero onore: in una limousine non ci era mai stata…sebrava una stanza tutta accessoriata ed era stracontenta già di essere lì dentro con lui, lui il ragazzo che aveva sempre sognato! Era davvero tanto emozionta, sorrideva in continuazione e esponeva a pelle i suoi sentimenti. Bill li intuì subito e per questo la metteva sempre più a suo agio. Certo avrebbe voluto andare più a fondo ma non gli sembrava il caso visto che si erano appena conosciuti. Invece Lily voleva saltargli addosso come un ghepardo fa con la sua preda…ma nemmeno lei sapeva cosa la tratteneva, forse l’orgoglio , anzi sicuramente il suo fantastico orgoglio!
<< Ti va se andiamo un po’ a mangiare qualcosa in un posto carino? >> chiese bill gentile come sempre
<< certo..sì a pensarci anche a me è venuta fame >> disse la ragazza passandosi la mano sullo stomaco. In verità a lei tutto andava bene pur di stare in sua compagnia.
Si fermarono in un piccolo locale molto carino e non troppo affollato. Bill ordinò però una sala tutta per loro per non avere confusione intorno a loro e non essere disturbati. Si sedettero ad un tavolino. La luce fioca di quel rosso illuminava il volto innamorato della fanciulla. Bill era seduto di fronte a lei. Nessuna parola, nessun movimento ma solo profondi sguardi da far venire i brividi anche ad una mosca per la loro intensità. Quegli sguardi a Lily ricordavano tanto quando i due si perdevano nei loro occhi ai concerti e tutto il resto, tutto il mondo esteriore rimaneva escluso. Li interruppe di colpo una voce, che si accorse della situaziona e avrebbe voluto non farlo, ma purtroppo quello era il suo lavoro e doveva per forza:
<< cosa ordinate?? >>
I due distolsero subito i loro sguardi e tornarono alla realtà:
<< allora porta qualche stuzzichino come antipasto…e per me la pizza della casa >> ordinò Bill << per te cara invece?? >>
<< per me lo stesso >> affermò la ragazza .
Qella sera no si staccarono gli occhi di dosso per un solo minuto. Anche se masticavano bevevano o si pulicano il labbro, i loro sguardi rimanevano incastrati e non riuscivano a distogliersi. Parlarono ore ed ore, certo con molta timidezza, ma alla fine della serata i due intimarono una sufficiente confidenza tra di loro e sarebbero usciti tutte le volte che volevano insieme, tutti i giorni, e sarebbero stati anche per sempre insieme. Cosa poteva mai separarli? Forse la loro diversità ma fino ad ora non aveva dato ancora grossi problemi. Bill pagò il conto e uscirono dal locale. Bill si accese una sigaretta e lo fece anche lei. A combinazione fumavano anche le stesse sigarette. Avevano scherzato e giocato molto quella sora, proprio come dei bambibi e avevano riscoperto anche di avere molte cose in comune e questo era un buon segno.
Rientrati in limousine calò però il silenzio fino all’albergo di Lily:
<< Devo andare adesso >> disse Lily dispiaciuta. Avrebbe voluto restare tutta la vita con quel ragazzo stupendo. Pensava che attraverso le interviste non fuoriusciva il suo vero carattere…e invece si era sbagliata: Bill era sempre se stesso fuori o sotto le telecamere era sempre lui il Bill che tutti conoscevano. Quel ragazzo dolce e simpèatico che tutti ammiravano.
<< sai sono stato bene con te! Se ti andrebbe…forse…direi che potremmo continuare a vederci! >> disse il ragazzo con molta timidezza
<< sai anch’io sono stata benissimo. Era da tempo che non mi divertivo così con te. Comunque a me farebbe tanto piacere… >> rispose Lily extrafelice.
<< allora ti chiamo io! >> disse sorridendo e baciandole con dolcezza sulla guancia
<< allora….ciao! >> Lily chiuse lo sportello della lunga macchina e si avviò nel suo albergo mentre Bill si toccava la nuca con la mano destra e si stese sul divanetto ripensando a quanto fosse meravigliosa quella ragazza e a quanto lo facesse stare bene insieme a lei.
  
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