IX
Capitolo – Faccia a faccia
Sapevo
che mi sarei pentita, presto o tardi. Non osavo nemmeno voltare lo
sguardo, mi limitavo ad osservare distrattamente il soffitto di
un'ipocrita bianco immacolato, dandomi della stupida. Stavolta, non
potevo nemmeno dargli la colpa, perché ero sobria e, come se
non
bastasse, non potevo nemmeno scappare, perché ero a casa
mia.
Così,
rigidamente avvolta nei miei stessi lenzuoli, mi limitavo a chiedermi
cosa diavolo mi passasse per la testa, poiché non era
possibile
commettere lo stesso errore due volte.
Qual era il
più grande sbaglio della mia vita? Ebbene, a malincuore,
dovevo
ammetterlo: sì, mi ero innamorata di Akito Hayama.
Innamorata...
Che
parolona. Cosa avevo imparato con Naozumi?
Nulla,
assolutamente niente. Mi ero dimostrata la stessa ingenua di sempre,
la mia età celebrale si era fermata ai miei allora quindici
anni,
quando Kamura si limitava a sfiorarmi timidamente le guance,
sussurrandomi paroline che poi avrebbe rinnegato con tutto se stesso
negli anni a venire.
A ben
pensarci, era stato Kamura la causa di tutto quello che era successo.
Il mio era un semplice sfogo, una donna delusa da un uomo, d'un
tratto avevo trovato tra le braccia di Hayama il giusto appiglio e
avevo colto il salvagente al volo.
Peccato,
la salvezza si trovava proprio sulle sue labbra.
Però, mi
doleva ammettere, sentire Hayama nel mio corpo non era stata
un'esperienza che avrei voluto rinnegare: mi aveva lentamente
trascinata sotto di sé, mi aveva sconvolta in mille modi
diversi e,
alla fine, anche io avevo contribuito, lasciando che le sue mani
esperte scavassero nei vuoti del mio cuore.
Non lo
volevamo ammettere, ma avevamo entrambi bisogno di essere uno il
sostegno dell'altro.
Mi stavo
alzando lentamente, scostavo la sua mano dalla mia gamba – si
era
poggiata sin troppo audacemente – arrossivo per ogni minimo
gesto
compiuto, quasi fossi tornata la liceale di un tempo.
“Scappi?”
Mugugnò lui,
in dormiveglia.
“N-No,
andavo di là”
Da
quando
balbettavo?
“In fondo è
casa mia, dove vuoi che scappi? Anzi, quasi dovrei cacciarti
io!”
Gridai, in
modo isterico, cambiando repentinamente atteggiamento nei suoi
confronti. In fondo, avevo un orgoglio da difendere.
“Fallo,
allora”
Boccheggiai
un paio di minuti, gli stessi nei quali mi accorsi di essere rimasta
senza parole, soffocata dai miei stessi sentimenti.
Patetica,
vero?
“Appunto”
Mi tartagliò
con quella semplice battuta Hayama, voltandosi per dispetto dal lato
opposto del letto. “Tanto sapevamo che sarebbe successo,
è nella
natura umana. È sesso, no?”
Concluse,
lasciandomi alquanto atterrita. Io me ne stavo in piedi, immobile,
volevo credere che dopo quella squallida battuta ne dicesse un'altra,
riparatoria, non importava quanto vera. Avevo bisogno di
udire di
più di una parola volgare come quella: mi aveva messo allo
stesso
livello di una prostituta qualsiasi, in quel momento.
Mentre mi
ostentavo a voler essere fredda nei suoi confronti, realizzai una
cosa: purtroppo, questo mondo è insozzato irrimediabilmente.
Esistono finti stalloni travestiti da eroi, che alla prima reticenza
femminile si rivelano per ciò che sono: gli antagonisti. E,
cosa ben
più ironica, noi donne perdiamo la testa per loro, pur
conoscendone
la vera natura. In quel momento ero pronta ad accettare tutti i suoi
difetti, se solo avessi potuto sentire una parola di compassione
–
chiedere amore, a quel punto, mi pareva troppo – nei miei
confronti.
Ero rientrata
in quella categoria, ahimè.
“Solo
sesso... Fra due giorni è finita eh, Hayama?”
risi, in modo ben
più isterico. “Cosa vuoi che ti dica... Ti
amo”
Dissi in tono
flebile, quasi fosse un sussurro. Poi, vidi il suo capo scattare in
mia direzione.
“Ti sei
svegliato, eh? Gli uomini reagiscono sempre male, quando sentono
queste parole. La prima volta che lo dissi a Naozumi, lui mi chiese
se stessi scherzando. Che stupido. Tu mi guardi con quell'espressione
da idiota, invece, improvvisamente senza parole. Bel modo di farti
tacere... Ti amo, ti amo, ti
amo”
Iniziai a
dire sottovoce quelle parole, quasi stessi intonando un canto. Forse
pregavo, speravo in un miracolo, pensavo che in quel modo avrei
potuto ricevere una risposta degna di essere chiamata tale.
Hayama mi
fissava, chiedendosi probabilmente se quello fosse ancora un sogno;
mi dispiaceva illuderlo, ma era realtà. Ora finalmente lo
avevo
capito: mi ero perdutamente innamorata di Akito Hayama e, cosa molto
più difficile da accettare, dovevo arrendermi davanti il
fatto
compiuto. Per Hayama ero ancora la ragazza della discoteca, il caso
clinico, la gallina che urlava, la piccola star. Tutti soprannomi che
mi erano stati affibbiati, ma nemmeno uno che lasciasse trasparire la
mia vera natura: ero una donna matura e lui aveva inconsapevolmente
alimentato in me una forma di affetto superiore alla norma.
Qualcosa,
poi, attirò la mia attenzione: un lampo, un flash talmente
rapido
che non mi parve nemmeno di vedere. Eppure, avevo come la sensazione
che qualcosa si fosse mosso nel mio cervello, stavo capendo che la
mia dignità valeva molto di più di quella che
stavo palesemente
dimostrando.
Il cuore,
allora, decise di cambiare ragione.
“Sai cosa
c'è, Hayama? Ho bisogno di respirare”
Afferrai i
primi indumenti che mi capitarono sotto mano e corsi in bagno ad
infilarmeli. Il senso del pudore mi invadeva tutta, da capo a piedi;
l'unica cosa che trovai dignitoso fare era scappare.
Che codarda.
Fuori
probabilmente si preannunciava una bufera, ma non m'importava.
Afferrai le chiavi, gettai via le lacrime – avrebbe pensato la
pioggia a riempire quel vuoto,
no?
– e aprii la porta.
“Aspetta”
Sentii una
voce dietro di me, tuttavia ad una debita distanza di sicurezza.
“Per quale
motivo mi ami?”
Davvero, non
riuscivo a comprendere lo strano meccanismo di funzionamento del
sistema nervoso maschile. Lui, che aveva fatto di tutto per rendermi
così vulnerabile, ora che mi vedeva così debole
si ostinava persino
a chiederne il motivo.
“Ovvio
Hayama... Perché
ti detesto”
Risposi con
naturalezza, facendo spallucce. Mi defilai rapidamente lasciandoli
lì, coi suoi dubbi e le sue incertezze: forse un po' di
distanza ci
avrebbe fatto solo del bene.
Entrambi
dovevamo fare i conti con il cuore.
~
Sì,
sono cosciente di essere in un ritardo stratosferico e spaventoso
ò.ò. Un calo di ispirazione improvviso, odiatemi
pure ç_ç.
Mh,
mi scuso con tutti i lettori e vi do una notizia che molti di voi
aspettavano da tempo: ebbene, a breve ricomincerà anche la
pubblicazione di “True love” l'altra long, mi
è tornata
l'ispirazione sia per questa che per l'altra. Se vorrete ancora
seguirmi, ve ne sarò più che grata... Dato che i
vostri commenti mi
fanno sempre piacere <3.
Vi
posso già dire il titolo del prossimo capitolo:
Sotto la pioggia [Akito POV]
Sì,
sarà narrato in prima persona da Akito, dal suo punto di
vista.
Finora ho analizzato Sana, ma chi ci dice cosa prova il tenebroso
ragazzo? **
Poi,
ho già i titoli degli altri capitolo: ne mancano tre, il
prossimo è
il penultimo, l'undicesimo chiuderà la storia e
l'ultimissimo sarà
l'epilogo totale della faccenda.
Ci
ho messo tanto tempo ad aggiornare anche per un altro motivo: ho
revisionato la storia per intero – e continuo a farlo, anche
adesso
– ho corretto molte cose, tra cui la grammatica piuttosto
scadente.
Spero che per voi risulterà una piacevole lettura, adesso :
) –
purtroppo o per fortuna sono un tantino perfezionista in ciò
che
faccio, ho il vezzo di non accontentarmi mai di ciò che
scrivo XD.
Ringrazio
sentitamente:
lucyette
(ce l'ho fatta, alla fine! Grazie mille!), Soniuccia
(dai, ora ho tutte le idee chiare, ho già la scena finale...
dovrei
riuscire ad aggiornare ad intervalli decenti XD Grazie mille, *_*...
E sì, piace anche a me! XD), hermionex95
(certo che puoi chiamarmi Kiki, sono universalmente conosciuta
così
u-u. Sì, il prossimo capitolo sarà più
lungo perché svela quello
che sarà il finale in parte... ti aspetto <3), kikky
(e non perdiamo mai tempo per dire shikaino per sempre, eh? XD
Com'è
giusto che sia, eh u.u, sììì! Adesso
c'è il vero pairing! **),
aki96
(ehh, l'amore è complicato mia cara. Vedrai gli sviluppi
ancora di
più nel prossimo capitolo, un bacio e grazie!), jera
(oddio Jessy, grazie! Spero di non averti troppo depressa qui y-y),
lucychan93
(grazie, semplicemente *_*), picci1989
(Beh, Sana vuole sottrarsi da Akito, ma allo stesso tempo non
può
soffocare l'attrazione... Indi, la natura fa il suo corso – e
a noi
non dispiace XD. Grazie mille!), akira96
(i numeri stanno a significare i giorni che mancano sì, ma
li tolgo
perché tanto lo dico nella fic, adesso u.u. Grazie mille per
tutte
le belle parole, spero continuerai a seguirmi! **), Kula
(grazie : ) Sì, volevo qualcosa di originale XD. Oh, puoi
chiamarmi
Kiki, no problem <3), Ella_Sella_Lella
(Sì, siamo agli sgoccioli finali... vedrai *_*. Grazie
mille!
Addirittura tutta d'un fiato?! Wow, sono onorata, grazie!) BabyDany94
(ecco qua, aggiornata – era ora! XD – grazie mille,
sì sono
pucci <3), Ili91
(lo so, sono in ritardissimo! Chiedo scusa ç_ç.
Spero potrai
perdonarmi! Grazie per la recensione comunque e per i complimenti
<3), Sana1991
(sì, mi piace tantissimo scriverla – purtroppo
l'ispirazione mi
aveva abbandonata ç_ç – e adesso conto
in aggiornamenti più
rapidi! Grazie mille per la recensione, un bacio!)
E
grazie per le letture, le seguite, le preferite e tutti gli altri
<3
Al
prossimo, Kiki-chan.
|