CHAPTER 10
Sento qualcosa rimbalzarmi sulla nuca, ma lo ignoro e
continuo a fissare Giò, senza aver la minima
intenzione di distogliere lo sguardo.
Quella che posso identificare come una pallina di carta mi
colpisce su una spalla per poi cadere sul banco. A distanza di un paio di
secondi ne arriva un’altra, poi una più grande.
<< Che cazzo c’è?? >>
esclamo alla fine, voltandomi con aria omicida.
Dilma mi sorride dal banco dietro
al mio con la sua solita espressione vacua per le troppe canne.
Alzo gli occhi al cielo.
<< Che vuoi? >>
<< Niente, allora dopo si mangia tutti
insieme? >> mi chiede, con un’alzata di spalle.
Che poi, quante volte lo devo ripetere??
Alla 6° credevo fosse ormai chiaro a tutti! Ma è evidente che gli ultimi
neuroni che gli erano rimasti in testa se li deve essere fumati con un cilum.
<< Si, sisi,
SI! >> esclamo, esasperato, scuotendo la testa.
Mi volto di nuovo e lancio un’occhiata a Giò,
che si limita a ricambiare con uno sguardo molto
eloquente. Sento una stretta allo stomaco. In realtà non ho ancora realizzato
bene quello che è successo ieri. È come se stessi sognando…l’unico problema è
che ho troppa paura che prima o poi mi dovrò svegliare.
Di riflesso allo sguardo di Giò
alzo la mano.
La prof interrompe la sua spiegazione e mi guarda
interrogativa.
<< Cosa c’è Mazzini? >>
Eh, cosa c’è….”c’è che ho voglia di scopare” potrebbe essere
una risposta?
<< Ehm…non mi…non mi sento
tanto bene, potrei andare un attimo in bagno? >> balbetto, assumendo
l’aria più malaticcia che mi riesce.
<< Ma certo, vai pure… >> mi risponde la prof,
guardandomi preoccupata.
Esco dalla classe in fretta e mi infilo in uno dei
gabinetti, accendendomi una sigaretta.
La stringo tra le labbra e aspiro il fumo in gesti nervosi.
Non so se Giò mi raggiungerà. Non
so neanche se voglio che Giò mi raggiunga.
Dopo qualche minuto sento la porta del bagno aprirsi e dei
passi avvicinarsi.
<< Ehy Luke… >> al
suono della voce di Giò un sorriso mi si apre sulle
labbra e paura e confusione scompaiono.
Mi alzo da terra e gli apro.
<< Vieni… >>
Lui entra e si chiude la porta alle spalle.
<< Che cos’è successo? >> mi chiede,
il viso reso più dolce da un sorriso leggero e stupendo.
Distolgo lo sguardo con aria lievemente scazzata.
<< Niente, avevo solo…volevo stare un po’ da solo con
te… >> mormoro, appoggiandomi con la schiena alla parete.
Il suo viso viene attraversato da un lampo di malizia, e il
suo sorriso dolce diventa ammiccante.
Che non è una buona cosa. Quel sorriso non è una buona cosa.
Non fa altro che incasinarmi la testa e le viscere e farmi
sembrare ancora più idiota di quanto io non lo sembri
già.
Giò mi si avvicina leggermente.
<< Beh, allora adesso che siamo… >> mi infila
una mano tra i capelli. << …soli…cosa ti andrebbe di fare? >>
sussurra ad un sospiro dalle mie labbra, poi mi bacia.
Mi lascio trasportare in una marea di sensazioni inquietanti
che mi mozzano il respiro per qualche secondo. La sue
labbra a contatto con le mie sono qualcosa di…troppo. Troppo per me. E quest’onda di emozioni che mi travolge e
mi confonde non fa altro che agitarmi ancora di più e aumentare la mia paura. È
qualcosa che non avevo mai provato prima, con nessuna ragazza.
È allo stesso tempo la cosa più bella, eccitante e
spaventosa che mi sia mai capitata.
<< Io…cazzo, io ti amo… >> mi lascio scappare in
un sussurro, quando ci stacchiamo.
Giò scoppia in una risata leggera.
<< Che c’è? >>
Appoggia le braccia ai lati del mio viso, imprigionandomi
contro il muro e smette di ridere, guardandomi serio.
<< Non so, forse ho voglia di pestarti… >> si interrompe
e scuote la testa, come se stesse dicendo a se stesso di lasciare perdere,
perché è inutile.
Il suo viso ha un’espressione triste, rassegnata. Il mio di viso, invece, ha dipinto in
fronte un enorme punto interrogativo. Al momento l’unica cosa che ho capito è
che lui sta male, e la colpa è mia.
Mi stacco dal muro e lo bacio, facendo scivolare le mani sui
suoi fianchi. Vorrei…vorrei vederlo sorridere, tutto qui. Non pretendo di renderlo felice o chissà che cosa…vorrei
solamente vederlo sorridere. Tutto qui.
Dopo qualche secondo si stacca e fa una smorfia leggera.
<< Hai fumato… >> constata.
Scrollo le spalle e lo tiro di nuovo verso di me. Sento la
sua bocca spostarsi leggera sul mio collo, e le sue mani accarezzarmi la pelle
della schiena sotto la maglietta. Rabbrividisco sotto il suo tocco e so –so per
certo- che diventerò pazzo per colpa
sua.
Butto la testa all’indietro con un sospiro e mi mordo
leggermente il labbro.
Il mio respiro si fa ancora più pesante, sentendo le sue
labbra, la sua lingua, i suoi denti iniziare una piacevole tortura alla base
del mio collo. Mi sembra tutto così fottutamente strano…
Passo una mano tra i suoi capelli chiari, e per un momento
mi trovo a desiderare di poter rimanere così per sempre… ma, per essere filosofici, nulla è per sempre, e dopo
appena un paio di minuti suona la campanella che segna il termine delle lezioni e delle
nostre effusioni.
Spalanco gli occhi e spingo via Giò,
che va a sbattere contro l’altra parete.
<< Cazzo, scusa… cioè, dobbiamo andare e…scusa.. >>
Lui fa un sorrisetto amaro, come se se lo aspettasse.
Apro la porta ed esco dal bagno raggiungendo i lavandini. Mi
sciacquo la faccia accaldata e mi specchio. Il mio volto ha un’aria abbastanza sconvolta e ho le
guancie arrossate Heidi style… il mio sguardo scivola fino al collo, dove è ben
visibile, in netto contrasto con la mia pelle chiara un segnaccio bordeaux.
Impallidisco e spalanco la bocca.
<< MA PORCA DI QUELLA PUTTANA
GIO’!! >> urlo, tornando sui miei passi.
Trovo Giò ancora appoggiato al
muro che mi guarda con aria impassibile e inarca un sopracciglio.
<< Che hai da urlare tanto? >>
<< Un succhiotto! Un cazzo di fottutissimo succhiotto!!
>> esclamo, in checca-isterica-mode-on.
Lui sorride. Capito? Sorride, il bastardo!
<< Beh, quello dell’altra volta non era rimasto…
>> mi si avvicina un po’. << è…diciamo, il mio marchio… >>
sussurra ad un mio orecchio, poi mi sorpassa ed esce dal bagno, ridendo
sguaiatamente della mia espressione basita.
<< Marchio? MARCHIO?? Cosa
sono, una mucca?? >>
Ahahah e con questo capitolo un
po’ strano che si chiude con un Luca delirante e ancora più idiota del solito e
un Giò più complessato che mai sono tornata! Gioiamo tutti insieme! Sii! XD che dire…io li adoro! Perché sono
veramente stupidi e io ADORO le persone stupide! XD
E tra l’altro ho anche una certa passione per le storie
demenziali e insensate…si vede? Insomma, io ce la metto tutte per scrivere cose
con un minimo di senso, ma ho l’impressione di non riuscirci molto, eh…? XD
E piuttosto, ho fatto un disegno di Chiara…so che la odiate,
ma nessuno la vuole vedere? Così, tanto per farsi un’idea del perché quella
testa di carciofo di Luca ci si sia messo insieme…XD beh, io vi metto il link,
poi fatemi sapere cosa ne pensate eh…u.u
http://tweetphoto.com/27699375 (la scannerizzazione
non è venuta molto bene xk il foglio era molto più
grande dello scanner, ma vabbeh, non ci fate caso…
XD)
comunque ora non ho tempo per
rispondere a tutte le recensioni, mi dispiace un sacco ma vi ringrazio, perché
mi fa sempre molto piacere leggerle, quindi continuate a scrivere, prometto che
la prossima volta faccio la brava e rispondo per bene…ma adesso proprio non
posso, perché devo andare…ç_ç chiedo venia! ç_ç