Questo
capitolo lo dedico
a xXFedeXx
finalmente
mi sento a casa, con la mia Ash e il nostro bambino, che spero
vivamente essere un maschio, ma poi se sia maschio o femmina non
importa so già che lo amo e che darei la mia vita se fosse
necessario.
Continuo
a guardarla dormire, quando sento vibrare il cellulare sul comodino,
inizialmente decido di ignorarlo ma vedendo l'insistenza sono
costretto a rispondere.
Vedo
il numero ed impallidisco.
-Jackson
Rathbone! Sei un uomo morto!-. Mi dice con voce furibonda ne
ha
tutto il diritto visto che l' ho mollati li tre ore prima del
concerto ma avevo cose piu importanti da fare.
-Ben
e mi chiami alle..sei di mattina per dirmelo?-
-”e
mi chiami alla sei di mattina per dirmelo” si puo sapere che
ti è
preso? Sei sempre stato lunatico e pazzo ma non ci hai mai lasciato
prima di un concerto- faccio un bel respiro profondo -potresti
evitare di urlare per favore Ben, Ashley sta dormendo-
-oh
poverina! Sentimi Jackson o mi dici il motivo per cui ci hai dato
buca o con noi hai chiuso- lo stavo ascoltando o forse di no,
intanto Ash si sveglia e mi chiede chi sia
con
il labiale rispondo Ben -senti facciamo che quando tornate ci
troviamo allo studio e ne parliamo con calma?- dico sempre
con
calme
-sei
morto Jackson-
-sisi!
Ci vediamo Ben, salutami gli altri- voglio chiudere ma Ben
sembra
di tutt'altro avviso
-non
ti azzardare a chiudere, Jack!-
troppo
tardi ho chiuso, non mi importa nulla adesso di loro, tanto meno
spiegarli il motivo che mi ha spinto a dargli buca.
Poso
il telefono sul comodino di fianco a me e poi guardo la mia piccola
in ginocchio sul letto che aspetta una risposta.
-era
Ben, è leggermente..arrabbiato- le dico con un
sorriso amaro
mentre lei abbassa lo sguardo - mi dispiace- mi
avvicino a
lei e le prendo una mano -non mi hai chiesto te di tornare
amore,
l'ho deciso io, sapevo a cosa andavo incontro- la costringo
ad
alzare lo sguardo e farlo incontrare con il mio, mi guarda con occhi
tristi ed è una cosa che non sopporto ma so come tirarla su,
nella
mia mano c'è ancora la sua così con uno scatto
secco la faccio
stendere su di me e lei mi guarda un po confusa poi dal mio sguardo
sembra capire dove voglio andare a parare -no, non lo fare-
sto gia ridendo pregustando il suono delle sue risate simile a tanti
campanellini – fare cosa?- le chiedo con
il tono piu
innocente possibile poi comincio la mia tortura, lei inizia a ridere
e a contorcersi sul mio petto. Si mette a cavalcioni su di me nella
speranza di resistermi ma io continuo imperterrito, si stende sul
mio petto nascondendo il volto nell'incavo del mio collo le bacio i
capelli castani e decido di smetterla di farle il solletico, si alza
quel poco per guardarmi negli occhi e poi mi bacia dolcemente.
-ti
amo piccola-
-bugiardo-
mi dice in tono malizioso, lo so che sta scherzando ma mi fingo
offeso
-ah
si?- le dico con sguardo maligno -Jay mi fai paura
con quella
faccia- fa per alzarsi ma la fermo invertendo le posizioni e
una
volta sopra di lei ricomincio a farle il solletico e di nuovo
comincia a contorcersi sul letto pregandomi di smetterla, non ce la
fa piu
mi
guarda con gli occhi
lucidi e la faccia rossa per il troppo ridere
-
ti arrendi?- le dico sollevando un sopracciglio per dare piu
enfasi alla mia minaccia ma lei continua a guardarmi con gli occhi
languidi con i capelli tutti sparsi sul cuscino -no, non mi
arrendo- ricomincio a farle il solletico ma resiste per poco.
Ancora sdraiato su di lei le dico
-adesso
ci credi?-
-ci
ho sempre creduto amore-
si poggia sui gomiti
per baciarmi ma adesso a suonare è il suo cellulare, mi
sposto da
lei a malincuore ma prima di alzarsi mi da un bacio.
la
vedo cercare nella borsa il cellulare che ancora squilla anche lei
quando vede il numero alza lo sguardo al cielo preoccupato mi alzo
anch'io e le vado vicino - è
mia madre,
quando non c'eri ha trovato un test di gravidanza ed è
andata in
paranoia- perfetto
lo ha saputo prima lei di
me -posso parlarci
io amore?-
lei mi guarda come se stesse guardando un pazzo appena uscito dal
manicomio e forse lo sono pazzo, pazzo di lei.
-non
so se è il caso, no Jay dammi il cellulare-
troppo tardi piccola ormai ho risposto penso mi siedo sul letto e
saluto la dole signora
-Ashley
figlia mia ce ne hai messo di tempo, quello squinternato è
tornato?-
-buongiorno
amabile signora, si sono tornato in tempo per sapere che la mia
fidanzata è incinta-
momento di silenzio poi
la signora comincia ad urlare
-ma
siete matti? ma cosa avete nel cervello, vi rendete conto forse no.
passami mia figlia, subito-
-ok,
ok nonna, a presto-
passo il cellulare ad Ash
che era rimasta in piedi davanti a me, la faccio accomodare sulle mie
gambe e ascolto che cosa aveva a dire sua madre.
-non
voglio sapere niente veniamo immediatamente-
-no
mamma, siamo impegnati riprese e foto no non puoi-
mi dice guardandomi e mettendomi una mano sulla bocca per evitare che
le rovinassi il piano.
-non
mi importa noi veniamo, quando siete pronti parliamo- chiude sbuffando poi si rivolge a me -stanno
venendo qui-
non
vedo l'ora penso ma fino ad allora avrei avuto altro a cui pensare.
decidemmo
di andare a fare colazione, mi misi ai fornelli mentre lei si siede
su uno sgabello della cucina ma la vedo strana -
Ash che hai?- le
chiedo preoccupato - no
nulla, solo un po di nausea-
mi dice sorridente,
sospiro sollevato, poi
vedendola un po giù' la prendo un po in giro - e
te davi la colpa alla lasagna di Kellan, sai dovremmo chiamarlo
lasagna- alza lo
sguardo dal giornale che sta
leggendo - chi?- mi
chiede mi avvicino di nuovo a lei -come
chi
amore? il bambino, oppure besciamella- rido
come un matto a quelle battute sceme ma quello che volevo l'ho
ottenuto, far ridere la mia piccola.
-anzi
credo che ragù sia il nome giusto- mi tira
una botta sulla spalla per dirmi di smetterla di dire stupidaggini ma
non è arrabbiata, le passo le braccia intorno alla vita a
l'attiro a me fino a farle appoggiare la fronte alla mia, mi bacia
dolce e poi si stacca di nuovo -aspetta
un
attimo, chi ti dice che sia un maschio?-mi
dice sempre a pochi centimetri dal mio volto -perché
lo so per certo-
dico senza piu capire cosa
stiamo dicendo -nono,
sarà femmina e so gia
anche come chiamarla-.
faccio
scendere le braccia fino ad arrivare al ventre,una specie di scossa
mi corre lungo la schiena - e
come avresti
deciso di chiamarla?
- si alza dallo sgabello
sottraendosi alla mia presa -
non te lo dico-
dice
uscendo dalla cucina ma non mi faccio fregare la rincorro fino al
salotto e poi la prendo in braccio e la metto a testa in giù
minacciandola di farle il solletico se non mi dice il nome -mettimi
giù amore, dai- -no, finché
non m dici il nome- le dico
ridendo -lo saprai tra nove mesi- ma non arrendo
mentre
usciamo dal salotto, lei sempre sulla mia spalla, sua madre entra in
casa appena ci vede così inizia a sclerare.
-
ma sei matto, così fai male al bambino, mettila
giù - a
questo non avevo pensato, la rimetto subito giù ma non la
mollo, la
faccio scontrare con la schiena al mio petto, so quanto odia restare
sola con sua madre.
-buongiorno
anche a te mamma- le risponde fredda, la sento posare la sua
mano
sulla mia stretta al suo ventre e questo a sua madre non sfugge.
-niente
fede vedo- sputa acida ma questa volta è il mio
turno di
ribattere
-ci
stiamo lavorando- la sento che stringe la presa sulla mia
mano e
il respiro aumenta d'intensità, le poso un bacio sui capelli
per
darle coraggio, la signora si era gia accomodata in salotto.
-
non la sopporto Jay, rimani accanto a me ti prego-
senza
staccarci la
raggiungiamo in salotto e ci sediamo davanti a lei, Ashley e seduta
sulle mie gambe, le nostre mani sempre intrecciate sul suo ventre
ancora piatto. sua madre ci sta guardando con sommo disprezzo.
-mamma
dov'è papà- è sempre andata
piu d'accordo con suo padre che
con sua madre
-tuo
padre ha detto che non voleva disturbare la vostra
felicità,testuale-
almeno lui sembra capirci
-almeno
un po di buonsenso lui ce l'ha- risponde fredda Ash tanto che
mi
lascia di stucco anche a me
-mentre
voi no, ragazzi siete giovani , Ashley hai 22 anni appena compiuti
vuoi rovinarti la vita con un figlio?- rovinarsi la vita? ma
se è
la cosa piu bella di questo mondo avere un figlio, la prossima
stronzata che dice la metto a tacere
-puo
darsi mamma- risponde con la voce rotta dal pianto, la
stringo
ancora piu forte per farle capire che io ci sono
-Ashley,
te non terrai questo bambino-
-lei
fa quello che vuole- rispondo io. sua madre mi guarda con gli
occhi di fuori, Ashley con gli occhi sgranati
-lei
non puo entrare in casa nostra e decidere per noi- lei si
alza
rossa per la collera, sposto abilmente Ash e mi alzo anch'io -e
cosa pensi di fare giovanotto, adesso si, magari quando la vostra era
di attori finirà come lo manterrete questo figlio, quando la
vostra
fama finirà perchè sarà
così eh?- ci dice, sento Ash
singhiozzare sommessamente
-se
ne vada- mi guarda furibonda
-come?-
-se
ne vada e non si faccia vedere..per un bel po- dico alzando
la
voce, Ash è dietro rannicchiata sul divano tremante -Jay-
mi
chiama a bassa voce
la
donna inviperita esce da casa sbattendo la porta appena uscita mi
risiedo sul divano, non capisco perché adesso Ash piange? - piccola
non fare così- è ancora rannicchiata
nell'angolo del divano con
le gambe strette al petto
-ha
ragione Jay, non possiamo. come facciamo?- tutto qui?, da
retta
alle parole di sua madre senza contare i sentimenti che prova lei?
sento che Ash lo vuole questo bambino, la prendo tra le braccia e lei
nasconde il volto nell'incavo della mia spalla non sei da sola
piccola, ci sono io.
-ce
la faremo amore- le dico cominciando a coccolarla come piace
a
lei.
dopo
un ora si è calmata e mi ricorda che devo parlare con la
band per
spiegarli il motivo perché gli ho dato buca.
non
voglio che venga con me, ho paura che facciano dei commenti e che la
mettano in imbarazzo ma lei vuole venire a tutti i costi.
sono
costretto ad accettare così montiamo in macchina e ci
avviamo verso
casa di Ben.
-amore
non te l'ho chiesto io di venire- le dico prima di entrare,
speriamo che non facciano i coglioni.
-tranquillo
amore- mi bacia per darmi coraggio poi la prendo per mano e
ci
avviamo alla porta.
ad
aprirci è Ben 2 come lo chiamiamo noi, appena ci vede ci fa
entrare
e ci fa accomodare in salotto dove ad aspettarci c'è l'altro
Ben.
-allora
Jack, perché ci hai dato buca l'altra sera eh?-
è abbastanza
arrabbiato e il modo in qui guarda Ash non mi piace, sarà
che da
quando so di diventare padre sono diventato un po paranoico ma so
anche che Ash gli è sempre piaciuta e gli piace tutt'ora, ho
sbagliato a portarla, reagirà male quando saprà
che è incinta.
Mi
sta guardando in attesa di una risposta alla sua domanda, ma non so
cosa rispondergli, sento Ash fare un sospiro
-è
colpa mia, non stavo bene e gli ho chiesto se poteva tornare-
la
guardo come se fosse la prima volta che la sento parlare, si
è presa
lei la colpa al posto mio non saprò mai come ringraziarla.
-oh!
che gesto nobile Jack!- ci dice Ben avvicinandosi a noi, mi
avvicino a Ash prendendole la mano – ma sentimi-
continua a
ad avvicinarsi, che vuole fare?
-uhuh
ma cosa vedo qui?, carino Jack- dice indicando l'anello che
avevo
regalato ad Ash quando le ho chiesto di sposarmi. Non capisco cosa
sia preso a Ben, non si è mai comportato in questo modo,
perché
adesso fa cosi? -beh spero che mi inviterete alle nozze, o hai
paura che te la rubi? -
ho
sentito abbastanza e trascinandomi Ashley dietro esco da casa sua.
Appena
fuori casa sua tiro un calcio alla gomma della macchina, odio quando
fa così ma specialmente odio quando lo fa con Ash.
-mi
dispiace piccola, mi dispiace di averti messo in mezzo- le
dico
girandomi verso di lei, ma lei non è arrabbiata almeno non
con me,
scuote la testa e si avvicina -non ti preoccupare, torniamo a
casa- le sorrido dolcemente e montiamo in macchina.
Durante
la cena..
-amore
mi spieghi il motivo della reazione di Ben oggi pomeriggio?-
lo
so che me lo avrebbe chiesto ma non ho voglia di parlarne, cerco di
cambiare discorso -dovremmo dirlo anche ai miei- ma
non è una
scema e lo vede che cerco di cambiare discorso -non mi hai
risposto Jay- mi alzo da tavola scocciato da quel discorso e
mi
dirigo in salotto e accendo la televisione, cerco il canale sportivo
e mi metto a guardare una partita, non mi è mai interessato
il
basket ma in quel momento mi sembrava la cosa piu interessante da
fare.
Poco
dopo mi sento raggiungere sul divano da Ash – me lo
vuoi dire
che cosa ti sta prendendo o devo chiamare Ben ?-non voglio
proprio parlarne – sto guardando la partita amore-
la sento
alzarsi e andare di sopra -Ash..- - bene,
guardati la
partita buona notte- e sale in camera arrabbiata.
Mi
do del cretino da solo, ma non la raggiungo rimango come uno scemo
sul divano a guardare la partita.
ecco
lo spoiler.
La
sveglia suona presto, oggi sarei dovuta andare da Jessica per dirle
che non ci sarei stata per le riprese del film e che avrebbero
dovuto cercare un altra quando mi accorgo che Day non è al
mio
fianco, non mi ricordo il motivo della nostra discussione ieri sera,
è triste svegliarsi da sola.
Traggo
un lungo sospiro e poi mi alzo andando a cercare i vestiti
nell'armadio.
Una
volta pronta scendo al piano di sotto, entro in salotto ma non
c'è,
inizio a cercarlo in tutte le stanze ma non c'è.
Mi
ha lasciato?
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