Cos'era quella luce?Qualcuno era
lì con lei, poteva sentirne il respiro affannato e il cuore
battere veloce vicino a lei.
Si trovava su qualcosa di duro, un divano forse, perchè ad
ogni movimento sentiva uno scricchiolio fastidioso sotto di lei.
Strinse le dita inconvulsamente e sentì che qualcuno le
teneva la mano..non riconosceva la stretta, o forse non la sentiva
più da tanto tempo.
Passarono alcuni minuti e finalmente la ragazza aprì gli
occhi verdi e lucenti, costretta subito dopo a socchiuderli per la luce
insistente sopra di lei, sembrava come il lampo di un incantesimo
lanciato contro di lei, e le rimembrava funesti ricordi.
Severus si chinò subito premuroso verso di lei, la mano tesa
come ad afferarla, mentre con l'altra abbassava l'intensità
della luce.
Come poteva essere davvero lì?Dopo così tanti
anni s'era quasi abituato al fatto che le lo odiasse, e ora
ritrovarsela lì, semi svenuta in casa sua, era uno shock.
La ragazze sbattè le palpebre, le lunghe ciglia che si
piegavano sugli zigomi alti e pronunciati, e si abituò alla
luce, ora tenue, cercando di mettersi a sedere.
Rabbrividì guardandosi intorno: ora ricordava tutto; i
lampi, gli incantesimi, le urla..la casa distrutta..
-Lily- le sussurrò l'uomo con
voce agitata -cosa è successo?Sei
svenuta qui davanti, senza nemmeno riuscire a darmi
spiegazioni..io..non capisco..Come mai non sei a casa..- e
con una smorfia aggiunse -con
quel..Potter..rispondi!Qualcosa è andato storto?-
Lily provò a parlare, inutilmente, lacrime calde le
colavano lungo il viso impedendole di esprimere un nonnulla, ma erano
tante le cose che avrebbe voluto raccontare.
Di nuovo la visione della sua famiglia le tornò agli occhi,
spaventandola..non voleva sapere..vedere..
Si raggomitolò sul divano, le ginocchia strette al petto, e
pianse tutte le lacrime che aveva in corpo, percossa da singhiozzi che
sembravano non voler terminare mai.
Dopo qualche minuto, fissando Severus con aria supplichevole si
buttò tra le sue braccia e tra i gemiti cominciò
a raccontare.
-Severus, Voldemort..Il signore Oscuro ci ha trovati, ci hanno
traditi..lo sapevi tu!lo sapevi!!- urlò
disperata.
A quelle parole Severus la fissò costernato, impaurito da
quello che gli avrebbe potuto raccontare, perchè lui in
fondo, sapeva cos'era successo, ed era colpa sua.
-L'abbiamo visto salire, attraverso il giardino, James doveva
trattanerlo, ma..aveva diemnticato la bacchetta in camera..Oh, Sevrus,
era troppo potente!..Non ho potuto fare nulla, è venuto da
me e da Harry..Ha lanciato uno Stupeficium sul soffitto che mi
è crollato addosso..parlava di uccidere Harry..e quando sono
rinvenuta...-
Si buttò per terra calciando tutto ciò
che le si parava davanti, cercando in qualche modo di eliminare dalla
sua mente l'immagine della casa distrutta, e i corpi polverizzati dalle
macerie.
Severus la ascoltò attento, cercando di non perdersi una
parola, perchè quel discorso era frammentato, non capibile a
prima vista; pensò febbrilmente per capire cos'era successo
e la conlusione gli giunse lampante, precisa.
-Lily, non sarà..non sarai l'unica sopravvissuta?-
disse con voce tremante l'uomo, il volto nascosto dall'ombra.
Cercò spaventato un segno di diniego, scrollandola
perchè rispondesse..Non voleva questo, non voleva che
morissero.
Attese, guardandola fissa negli occhi cercando di captare qualcosa.
Dopo parecchi minuti, Lily annuì.
-Non so chi è stato, Severus, qualcuno ci ha
traditi, ma ho sentito Voldemort parlare prima di svenire.Diceva che io
sarei sopravvissuta, come regalo al suo fedele servo...ma non volevo!io
volevo morire!ho perso mio marito e mio figlio, non ha senso continuare
a vivere!-
Sevrus la fissò con sguardo più spaventato di
quanto lo avesse mai avuto, perchè lui conosceva il servo
fedele a cui Il Signore Oscuro aveva fatto un regalo, era lui.
Ricordava bene la discussione avuta con lui qualche settimana prima,
gli aveva rivelato la profezia, e quando avevano capito che si trattava
di Potter aveva supplicato di salvare la sua amata Lily,
perchè lei non c'entrava.
E ora l'aveva davanti, tutta per se, ma non ne traeva tutto il conforto
che sperava; perchè lei era distrutta, e doveva dirglielo
che era per colpa sua.
-Lily, è colpa mia-
La ragazza lo guardò con aria interrogativa, e poi
anche lei capì.
Lo fissò con aria malevola e presa in mano la bacchetta
corse verso la porta, per lasciarsi alle spalle quell'uomo disgustoso,
a cui non importava che vite umane venissero uccise se lui ne traeva
vantaggio..
***
ATTENDO RECENSIONI!!!<3
Grazie Mille Lucre, sono contenta ti piaccia! |