[Alphonse
side]
La porta
dell'ascensore si apre con mia immensa tensione, Nikki è
viva oppure dovremmo combattere ancora con King Bradley assetato di
vendetta?
-Perchè
diavolo siete tornati?-
Tutti
sobbalziamo ripresi da quella voce seccata che solo Nikki sà
fare, infatti la ragazza ci riprende accigliata con ancora in mano la
testa del suo nemico separata dal corpo, a terra cosparso di sangue.
-Nikki sei
viva!-
Esclamo
felice, dopotutto il Generale in qualcosa aveva ragione, la sua voglia
di vendetta è così intensa e forte che morire non
rientra proprio nei piani, prima la vendetta.
-Certo che
sono viva! Allora dov'è Ed?-
Chiede
gettando la testa in un angolo della stanza con il più
sincero disprezzo.
-Abbiamo
incontrato un covo di chimere impazzite...-
Non so come
andare avanti perchè un groppo si sta formando nella mia
gola al solo pensiero di non rivederlo più...
-Edward ci ha
ordinato di portare in salvo suo fratello, lui ora le sta affrontando
da solo...-
Termina al mio
posto il Generale Mustang con voce severa e fredda, anche a lui ha dato
molto fastidio doverlo abbandonare lì.
-Siete proprio
degli idioti! Voi e anche Ed! Non sia mai che ragiona prima di parlare
quel ragazzo!-
Si fa avanti
entrando nell'ascensore, non c'è nemmeno stato il bisogno di
chiederle aiuto che subito parte in quarta pronta al combattimento.
-Voglio venire
anche io!-
Tento di
unirmi a loro ma tutti mi respingono facendo aumentare la mia
irritazione.
-No Al, se tuo
fratello ha detto di proteggerti allora devi restare qui, tutti i suoi
sforzi sarebbero stati inutili se tu morissi-
Questo mi
mette in difficoltà, voglio andare con loro però
se morissi allora tutti gli sforzi di Nii-san sarebbero davvero stati
inutili e lo avrei davvero perso per niente, però io non
posso perderlo...
-Lo so
però non posso perderlo! Voglio venire con voi!-
Nikki mi
guarda severamente accigliata, ma non abbasso lo sguardo
perchè ho ragione io e lei non mi farà cambiare
idea!
-Ti prometto
che te lo riporteremo Alphonse, riporterò quell'imbecille da
te sano e salvo-
Posso fidarmi
di Nikki perchè lei da sempre il massimo in tutto quello che
fa e se mi promette una cosa simile allora ci riuscirà.
-Va bene,
resterò qui, ma riportalo indietro...-
Annuisce
convinta.
Stupido
Nii-san... mi escludi dalla battaglia che dovrei combattere io...
[Edward side]
Una chimera
con un'agile salto tenta di azzannarmi ma con una scarica la rimetto al
posto suo, convinto di averle dato una bella lezione, però
resto sorpreso nel vedere che si rialza più arrabbiata di
prima ringhiando con tutte le sue simili ad appoggiarla in un attacco
di gruppo.
Riescono a
buttarmi a terra e con i miei poteri sono impotente, detesto
ammetterlo, ero così convinto di me stesso e invece ho fatto
un errore madornale nell'avere troppa sicurezza.
Le scariche
non gli fanno proprio un bel niente e non posso nemmeno schivare i loro
attacchi essendo in un corridoio senza molto spazio, mi sono messo alle
strette da solo maledizione!
Ma non posso
farmi battere così presto, andrebbero subito a cercare mio
fratello e il resto del gruppo che forse nemmno sono arrivati alla fine
del corridoio.
Devo resistere
ancora un pò, devo mettere tutto quello che ho a
disposizione contro queste bestiacce!
L'unica
possibilità è... farmi possedere dall'altra parte
di me... forse lui ha qualche speranza in più.
Creo uno scudo
ma non per difesa, devo solo prendere tempo anche perchè
già le chimere stanno per romperlo.
Devo
rilassarmi e lasciare il controllo all'altro me senza oppormi, pensare
a tutti quei massacri e lasciare il mio istinto senza catene
accompagnato dalla follìa, la stessa del mio nemico.
Quando lo
scudo si infrange, non sono più lo stesso, mi sento molto
meglio, sicuro e superiore a tutte quelle bestiacce.
Loro sentono
il mio cambiamento e ringhiano ancora provando di nuovo ad azzannarmi,
non ho paura perchè adesso sento di avere molto
più potere di prima, sento di poter sollevare il mondo con
dito e non mi farò battere da questi stupidi esseri!
Senza muovere
un dito emano una scossa, questa volta molto potente che invece di
rimandarla indietro senza un graffio, scompone il suo corpo in un
attimo, uccidendola.
Tutte le altre
vedendo tutto quel sangue a terra non attaccano, ma si voltano
scappando più veloci del vento.
-Com'è
adesso non volete più giocare?-
Non posso
lasciarle andare dopo che hanno provato ad uccidermi, devono pagarla e
anche cara, con le loro vite.
Inizio a
correre ancora più veloce di loro e appena le raggiungo
inizia il divertimento, tutti i loro piccoli e fragili corpi deformi
saltano in aria con una sola scarica e tutto il corridoio viene
tappezzato di sangue scuro.
E io che poco
prima ero in difficoltà con loro, se più o meno
non fossimo la stessa persona avrei paura di questo vampiro, dell'altro
me stesso.
Per lui
è stato tutto così semplice... forse è
proprio la sicurezza che mi manca, dopotutto abbiamo gli stessi poteri
e le stesse capacità con la sola differenza che io ho paura
di uccidere mentre lui lo prende come un divertimento.
Ormai qui non
posso più fare nulla, m'incammino verso l'ascensore che
porta al piano di sopra.
Dopo aver
fatto forse una decina di metri però il muro davanti a me
viene distrutto e molta polvere si alza in aria ma senza ostacolarmi
visto che non mi dà alcun fastidio.
Una donna con
i capelli neri a caschetto e gli occhi color ametista passa da questa
parte del muro tossicchiando per la polvere.
Quando mi vede
resta sorpresa e tira fuori una pistola anti-vampiro.
-Spostati
umana insignificante-
Questa sua
azione mi fa solo ridere, è solo un'illusa se crede di
potermi uccidere con quell'affare.
-Abbiamo un
vampiro troppo sicuro di sè a quanto pare...-
Ma lei non si
tira indietro sorridendo di sghembo, come ho già detto:
illusa.
-E io ho
davanti una Cacciatrice del tutto idiota, ti conviene andartene, ho
già ucciso uno dei vostri-
Al ricordo di
quella sera sorrido soddisfatto trattenendomi dal scoppiarle a ridere
davanti sfacciatamente.
-Sei tu che
hai ucciso il mio compagno Hohenheim quindi?-
Mi fulmina con
uno sguardo al limite dell'iracondo.
-Quell'essere
che io avrei dovuto chiamare padre? Si l'ho ucciso io, questo ti crea
problemi?-
-Si molti-
Carica la
pistola e spara un colpo anche troppo sicura di potermi colpire.
-Si vede che
hai combattuto solo con vampiri inferiori, quelli sono facili da
uccidere, ma io... non hai la minima speranza di uccidermi con questi
deboli attacchi!-
Ho creato un
campo di forza intorno a me, che ha raccolto il proiettile e lo ha
rilanciato al mittente conficcandosi nella sua coscia.
Si trattiene
dallo strillare dal dolore solo per non darmi questa soddisfazione
però averla colpita con il suo stesso attacco e averle fatto
capire di non avere speranze contro di me è già
una soddisfazione.
-Non credere
di avermi sconfitto...-
Minaccia, come
mi diverto quando fanno queste minaccie a vuoto nel tentativo di non
sembrare inferiori.
-Davvero?-
Mi inginocchio
a terra per guardarla negli occhi, carichi di paura ed incertezza,
sà bene quanto me che non vivrà a lungo.
Inizia a
liberare lacrime con sua immensa sorpresa e frustrazione, come pensavo,
era tutta scena.
-Non vi
servirebbe un'infiltrata?-
Ed ecco il
patetico tentativo di allearsi alla persona che sta per ucciderti,
sarebbe disposta a tradire i suoi stessi compagni per restare in vita,
io non ho proprio pietà delle persone così.
-No-
Trasformo il
mio braccio in una lama dandole il colpo di grazia, facendola cadere a
terra ferita.
-Peggio per
te... stavo combattendo contro un lupo... mannaro... ti
farà... a pezzi-
Si spegne
nell'ultimo respiro di vita con questo avvertimento, perchè
crede che se l'avessi tenuta in vita sarebbe stata utile?
Se non riesce
ad uccidere me, come può uccidere un lupo mannaro?
Meglio
incamminarsi, sto perdendo il controllo e se Edward lo riprende al
momento sbagliato siamo entrambi spacciati.
Se davvero
c'è un lupo mannaro qui sotto, non potrebbe affrontarlo
senza di me.
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