~Di
Nascite, Ospedali, E Caffè Bollenti
<<
La nascita di un bambino porta gioia nella casa: avrebbero potuto
essere gemelli >>
(
Frank Richardson)
<< Oh
kami-sama, oh kami-sama! >>
Hikaru spaparanzato su di una delle poltroncine rosse
dell'ospedale, molto vicino al coma farmacologico, apre un occhio
scrutando con espressione assonnata l'uomo al centro del corridoio che
cammina in circolo su se stesso, rischiando di logorare il pavimento di
marmo sotto i suoi piedi.
Mugugna qualcosa di indecifrabile, inframmezzato da uno sbadiglio,
cercando di mettersi composto sulla sedia, venendo affiancato dal
gemello che osserva la scena con un sopracciglio inarcato, due
bicchieri di caffè tra le mani di cui uno viene porto allo stremato Hitachiin
maggiore.
<< Ma nemmeno fosse tua figlia, Tono >>
Esordisce, distogliendo lo sguardo dal girare del Suoh che
sta iniziando a dargli alla testa.
Il biondo si ferma un attimo, gli occhi lucidi di preoccupazione.
<< Demo ... c'è
Haruhi la dentro
>>
Kaoru sospira, mentre Hikaru sbadiglia nuovamente tornato
nel mondo dei vivi dopo qualche sorso di caffè.
<< Ma va? Sai che non l'avrei
mai detto? >>
<< ... sta partorendo, Tamaki,
non sta combattendo contro la morte. E poi fosse la prima volta >>
Considerando che l'ex King aveva fatto nell'identico modo
anche per la primogenita degli Ohtori ... oramai sono abituati.
Il cellulare di uno dei gemelli squilla ed è Hikaru a
rispondere.
<< Moshi mosh- ah, Honey, yada.
Non è ancora nata. Koto-chan? >>
Annuisce un paio di volte, sorridendo.
<< Uh, capisco. Allora vi lascio
ai vostri cartoni. Ti chiamo io se succede qualcosa >>
Chiude la chiamata, guardando i due.
<< Era Mitsukuni >>
Fa, a titolo informativo, anche se si era capito.
Lui e Takashi sono rimasti a fare da babysitter alla primogenita di
Haruhi. Non che sia una gran fatica, visto che l'Haninozuka
è letteralmente innamorato della nipotina e Morinozuka ,
malgrado il tempo trascorso, segue ancora come un ombra il cugino.
Bah. Alle volte quei due sembrano sposati.
<< E' nata >>
I tre presi alla sprovvista sobbalzano.
I due gemelli, eccitati, lanciano in aria i bicchieri che,
puntualmente, finiscono non si sa come addosso al biondo Suoh.
Ignorando il piagnucolio di quest'ultimo si fiondano su Kyoya che,
fermo e stranamente sorridente all'inizio del corridoio, tiene fra le
braccia un fagottino bianco.
Hikaru si sporge sulla bambina che lo fissa, placidamente, i grandi
occhioni neri spalancati.
<< Yuuko >>
Esala, reverenziale, sorridendo alla piccola che si apre a
sua volta in un sorriso sdentato, infantile.
Le due Pesti Hitachiin si guardano per un istante, poi intrecciate le
mani, con sguardo luccicante, esplodono in un
<<
Kawaii!
>>
che li farebbe cacciare dall'ospedale, se questo non fosse
proprietà del neo papà.
Tamaki, che si è ripreso dalle scottature, i capelli d'oro
impiastricciati dal liquido scuro, osserva ansioso l'amico.
<< Haruhi? >>
Kyoya che ha il viso abbassato in contemplazione della sua
piccola alza lo sguardo sul Suoh, annuendo soltanto.
<< Bene >>
Fa quello, sollevato, per poi dedicarsi alla nipotina che,
con sua sorpresa, gli afferra l'indice con una manina grinzosa,
guardandolo tutta concentrata - per quanto una neonata possa esserlo -.
<< Ne, sembra proprio ... >>
Esordisce Kaoru spuntando alla destra del biondo.
<< ... che tu non gli piaccia
... >>
Continua Hikaru appoggiandosi alla sua spalla sinistra.
<< ... Tono! >>
Concludono in perfetto sincrono i due fratelli, ottenendo il
risultato sperato : Tamaki è sparito, rintanandosi in un
angolino a fare cerchiolini immaginari sul pavimento.
Gli Hitachiin Brothers sghignazzano, compiaciuti, mentre l'Ohtori
sospira scuotendo appena il capo e sorridendo impercettibilmente alla
sua bambina.
<< Il tuo oji-san è
proprio un baka
>>
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