un nuovo college per Hermione Granger 10A.
Ciao ragazzi,
capitolo riveduto e corretto..
anche se la linea guida è più o meno la stessa di quello
che avevo postato in precedenza.
Spero sia di vostro gradimento.
A fondo chap per i ringraziamenti!
Lezioni di nuoto 2
Oh beh perfetto, pensai,
guardando sconfortata l'enorme quantità di gomma galleggiante che la professoressa Bumb
aveva cominciato a pescare da un cestello, vicino alla porta d'ingresso
della struttura, per poi depositare sulle mie braccia tese.
-Questa, signorina Granger, é l'attrezzatura che le permetterà
di mantenere un galleggiamento costante, senza andare incontro ad alcun
rischio di sorta- spiegò spiccia continuando ad accatastare roba- cintura, tubo
e galleggianti, ovviamente lei é munita degli occhialetti da
nuoto, giusto?-
Annuiì con vigore.
-Certo- rispose senza neanche degnarmi di uno sguardo - E questo qui- proseguì tirando fuori da una tasca dei
pantaloncini una scatolina in plastica trasparente -
é un tappa-naso, lo metta sul naso, servirà ad evitare
che l'acqua le vada dritta al cervello, non è un' esperienza
piacevole, mi creda- concluse depositando l'oggetto in cima alla montagna di gommapiuma colorata sorretta dalle mie braccia.
-Bene- riprese guardando soddisfatta la mole di oggetti in equilibrio precario- direi che
é tutto. Per oggi inizieremo con esercizi semplici per le gambe. Entri in corsia uno. L'aiuterò ad indossare
la strumentazione e successivamente potrà iniziare il lavoro che
le spiegherò una volta in acqua-
Continuavo a fissarla con occhi sgranati ed impauriti.
Tutto qui? bastava imbardarsi di qualche gallegiante, buttarsi e nuotare?
Non si metteva minimamente in conto la mia paura fobica dell'acqua??
Dovevo.. cioè.. non si toccava il fondo in nessun puto, ne ero certa! Non potevano farmi questo!
-Signorina Granger?- sentii la voce della professoressa farsi
più dolce. I miei occhi erano rimasti incollati sul suo
viso, non avevo accennato a muovermi nemmeno di un millimetro, con le
braccia ancora tese di fronte mi ostinavo a dare le spalle a quello che
per me non era altro un mostro letale: la piscina.
-Signorina, deve stare tranquilla- disse la donna poggiandomi con fare
forzatamente materno una mano sulla spalla ( il che sembrò
costarle
anche parecchio) ed un sorriso che in realtà appariva
più come una smorfia di disgusto - le assicuro che non le
capiterà nulla. Entro la fine dell'anno scolastico lei
sarà in grado di nuotare alla stregua dei suoi compagni di
corso! Ed ora entri in acqua, su, alla svelta,
abbiamo un sacco di lavoro da fare-.
Di certo il tentativo di imparare a nuotare alla dignitosa età
di diciasette anni, di fronte ad una classe di nuotatori presumibilmente
esperti, era una motivazione più che valida per la Parkinson e la sua cricca di serpi, per
additarmi e deridermi.
Soprattutto se la "missione" richiedeva il doversi imbardare come un aspirante free climbing-ista.
La grossa cintura imbottita, di uno sgargiante arancione che la professoressa mi aveva aiutato ad indossare, avrebbe
dovuto avvolgermi la vita con lo scopo di sostenere il busto.
Un lungo
tubo di gommapiuma (questa volta di un acceso blu elettrico), appiglio per le braccia, aveva la funzione di permettermi di
mantenere la testa al di fuori dell'acqua, ed infine, dulcis in fundo, dei
braccioli gialli (e ripeto: braccioli) fortunatamente non del tutto
simili a quelli che si infilano ai bambini, mi avrebbero
consentito di evitare l'affogamento.
Il tutto coronato dalla presenza
degli occhialetti da nuoto (effettivamente non si sapeva bene a cosa servissero
data la completa impossibilità per la mia testa di avere un qualsiasi tipo di contatto con l'acqua) e dell'
altrettanto inutile "tappa-naso".
Seduta affianco al blocchetto di partenza
numero uno, imbottita di galleggianti e con le speranze di passare
inosservata che rasentavano lo zero, guardai afflitta i
miei compagni di corso sfrecciare leggiadri nell'acqua in un perfetto
ed
elegante stile libero.
Sapevo che da lì a poco sarei diventata lo zimbello della classe.
Immersi un piede all'interno del liquido fresco, rabbrividendone al
contatto. Mi sentivo ridicola ed avevo paura, sollevai lo sguardo
speranzoso su quella che doveva essere la mia rete di sostegno...
La professoressa aveva cominciato a marciare su e giù lungo il
bordo della piscina, osservando attentamente i movimenti ritmici di
gambe e braccia dei suoi allievi ed ogni tanto richiamandone qualcuno.
(" Signor Paciok, é
in grado di aumentare l'andatura? sta creando la fila dietro di
sè!" "Signor Goyle, se la vedo tagliare nuovamente gli ultimi
cinque metri della vasca sarò costretta a prendere provvedimenti!").
Mi faceva paura anche lei a dir la verità, non mi sarei mai
sognata di contrariarla, non sembrava di certo quella che si può
definire una persona affabile e dalle occhiate fulminanti che mi lanciava di tanto
in tanto, avevo come l'impressione che mi stesse "incoraggiando" ad
entrare.
Lo specchio d'acqua, increspato dai movimenti concentrici del mio piede catturò nuovamente la mia attenzione.
Non doveva essere poi così male... insomma, quel Neville non
appariva certo il massimo dell'atleticità eppure a galla ci si
teneva,
perchè non avrei dovuto farcela io?
Infondo era pur sempre una materia scolastica ed io a scuola me l'ero sempre cavata egregiamente, in tutte le materie.
Presi il coraggio a due mani e con un balzo
feci il mio ingresso nel liquido.
Con vera gioia constatai
che, per lo meno il quell'area della piscina, il fondo era basso.
Rincuorata in parte dalla buona notizia ed immersa fin sopra al seno, sistemai
con cura il tubo nella corretta posizione e mi accinsi a
cominciare la lunga, estenuante ed imbarazzante ora di lezione che mi
si stagliava di fronte.
Avevo tenuto in conto che, nonostante le ben due corsie vuote che mi
separavano dal resto della classe, le amorevoli attenzioni della mia
compagna prediletta non sarebbero tardate ad arrivare.
-Ehi Granger, incantevole mise!- mi urlò, infatti, la
Parkinson tra una bracciata particolarmente lunga e l'altra - Carini i
braccioli, ti danno un aria matura- altra bracciata.
Affondai le unghie nel tubo di gomma, sperando che l'acqua rimpisse quell'enorme boccaccia facendola strozzare.
Ma al momento non ero in vena di cercare una battuta sufficientemente
sarcastica per poter controbattere, il terrore era troppo e riuscivo a
concentrarmi solamente sul movimento ritmico delle mie gambe.
Respira, respira Hermione e non guardare il fondo.
Deglutii continuando a fissare stoicamente il muretto sul versante opposto della piscina, meta e salvezza.
Sapevo che inclinare la testa, quel tanto che sarebbe bastato per rivolgere
un'occhiata al di sotto, nell'oscurità di quel baratro abissale,
mi avrebbe paralizzato dal terrore ed allora non ci sarebbe stato
più niente da fare.
Sei una studentessa modello, una ragazza forte, puoi farcela.
Strizzai gli occhi battendo le gambe sulla superficie piatta
dell'acqua con tutta la forza che avevo in corpo, sperando di
raggiungere il versante opposto il più velocemente
possibile.
Con estrema fatica riuscii concludere la prima vasca di "gambe
stile" della mia vita, il lavoro che mi era stato assegnato dalla
professoressa Bumb, nulla di particolarmente complicato, ma per una
principiante in erba come ero io, non di certo una passeggiata.
Senza contare il fatto che tra le battutine
che doveva inevitabilmente rivolgermi Pansy, o qualche sua
altra velenosa amica, ogni volta che ci incrociavamo (diciamo
all'incirca
una mezza dozzina di volte contando la mia andatura incerta ed
oscillante
rispetto
alla loro, che sfrecciavano decise fendendo l'acqua), e le continue
pause che mi concedevo ogni cinque metri per la stanchezza, il tutto
procedeva abbastanza lentamente.
La professoressa era, però, stata chiara, Almeno tre vasche per ogni stile, Granger.
Per la durata di un' intera vasca
(venticinque metri per intenderci) il mio umore era in grado di
attraversare ben tre diverse fasi: terrore, rabbia e
rassegnazione (seguito nuovamente dal terrore perchè in
quell'ultima
fase, assorta nei miei pensieri sconfortati, dimenticavo che era
severamente vietato abbassare lo sguardo sul fondo nero della piscina)... ed in quel momento mi trovavo proprio nella fase della
rassegnazione, sospirai sperando che nessuno interrompesse quel momento
di quiete interiore momentanea.
-Ehi Her..-
-Oh basta!- sbottai irritata, girandomi in direzione della quarta corsia in
maniera talmente brusca che il tubo di gomma mi sfuggì di mano (terrore),
ma fortunatamente riuscii a riagguantarlo immediatamente- mi avete
veramente secc.. oh Ginny, ciao-
-Ti danno il tormento é?- mi rispose la ragazza affiancandomi nella corsia adiacente. - Non preoccuparti, lo fanno con
tutti all'inizio,poi si stufano, ignorale.-
-Già, fosse facile- risposi con voce resa innaturalmente nasale dal tappa-naso.
-Ti hanno imbardato per bene, è?- chiese retoricamente sollevando gli occhialetti dal naso e fissandoli sulla fronte.
-Sì, imbarazzante...-
-Decisamente- concordò Ginevra regalandomi uno sguardo comprensivo-ma vedrai che sarà
questione di poche settimane, la Bumb é un
portento ad insegnare e..-
-Come mai in corsia due? non dovresti stare con quelli del tuo
corso?- chiesi al pensiero della professoressa e riprendendo a battere frenetica le gambe, avevo come
l'impressione che questa chiaccheratina l'avrebbe un tantino irritata.
-Oh sì, sono solamente venuta a fare una visita-
-Ma la professoressa..-
- Eheh, non preoccuparti per questo- rispose divertita Ginny,
continuando a procedere alla mia velocità dall'altro lato della
corsia - la professoressa tende sempre a distrarsi quando entra
Sirius..-
-Chi?-
-Sirius, l'allenatore della squadra di..-
-Ma Ginny, come fai?- chiesi stupita notando che la ragazza stava continuando a
seguirmi, parlando e gesticolando tranquillamente allo stesso tempo. Non aveva alcun tipo di sostegno, eppure la sua testa
si trovava completamente al di fuori dell'acqua ed il busto era in posizione quasi verticale,
come fosse seduta comodamente su una sedia invisibile.
-Come faccio cosa? -
-Come fai a mantenere quella posizione ed a seguirmi allo stesso tempo?-
-Oh, questo.. beh, é una posizione base nella pallanuoto. Si chiama "gambe bicicletta"...-
-Nella cosa?-
-Pallanuoto.. ah, giusto, te non lo sai.- esclamò battendosi una
mano in fronte e, nonostante ciò, mantenendo ugualmente un
perfetto equilibrio. - Fino all'anno scorso facevo parte della squadra
femminile di pallanuoto, poi però si é sciolta e..-
-Frena, frena, frena.. pallanuoto hai detto?-
-Sì, pallanuoto, lo hai presente come sport? Si gioca con sette giocatori e..-
-Sì, so che genere di sport é, ma non pensavo che la scuola avesse una sua squadra- chiesi incuriosita.
-Beh, a dir la verità la scuola aveva fino all'anno scorso una squadra femminile ed io ne ero il capitano. Purtroppo
però alcune giocatrici hanno abbandonato e ci siamo dovute
sciogliere per mancanza di elementi-
-Oh, capisco...- risposi girandomi a dare un'altra occhiata alla
professoressa e all'aitante allenatore - quindi il professor Sirius
era..-
-No, no, non era il mio allenatore se é quello che intendi. Lui
allena solo la squadra maschile- rispose Ginny -
e poi non definirei Sirius esattamente un professore, allena e basta. Sai lui é sempre stato restio all'ambito scolastico, e sai che é il padrino di Harry?.. quando si é-
Una squadra maschile.. pensai
girandomi nuovamente in direzione dell'allenatore che chiaccherava
allegramente con la mia insegnante, passandosi di tanto in tanto una
mano nei lunghi capelli neri,scompigliandoli e sorridendo.
-Ohi Herm, stanno entrando, mi conviene tornare di là prima che
la Bumb si accorga della mia assenza, buon proseguimento-
Ma prima di poter capire a cosa la ragazza si stesse riferendo era
già sparita sott'acqua in un turbinio di bollicine, per poi
riapparire, una manciata di secondi più tardi, nella corsia
assieme ai suoi compagni di corso.
Non mi ci volle molto per capire a chi Ginny si riferisse e soprattutto
perchè sia la professoressa che la maggior parte delle
studentesse fossero distratte da quell'ingresso forse
addirittura atteso.
Dopo aver concluso anche la mia seconda vasca (gioia e tripudio),
decisi di concedermi qualche minuto di riposo prima di riprendere a faticare.
Mi appoggiai stanca con la schiena bagnata al muro di mattonelle ruvido sopra il
quale troneggiava il blocchetto di partenza, fu in quell'esatto
momento che li vidi entrare.
Con un crescendo di risa e schiamazzi uno stuolo di una
ventina di ragazzi alti e ben piazzati, avvolti in accappatoi blu del
tutto simili ai nostri se non per il colore, si sparpigliò ai
lati della vasca chiaccherando, dandosi pacche vigorose e ammiccando
alle ragazze con fare da play boy.
C'era chi portava in spalla delle sacche ricolme di palloni e chi
invece gridava in direzione dei compagni sventolando sopra la testa un
groviglio di cuffie numerate e dotate di paraorecchi, invitando i
componenti della squadra a venire a prendersi quella che gli erano state
assegnate dal mister.
Quattro, cinque ragazzi si liberarono in maniera disinvolta dell'accappatoio
rivelando un fisico ben delineato ed allenato,
per poi cominciare a saltellare sul posto ed a riscaldare i muscoli
guizzanti messi in bella mostra per le nuotatrici adoranti.
Tra la mischia riuscii a distinguere i capelli neri scompigliati di
Harry e solo in quel momento mi resi conto che ne lui e ne Ron erano
intenti a nuotare in su e in giù sotto gli ordini della
professoressa Bumb.
Seguii con lo sguardo l'incedere del ragazzo che, dopo aver rivolto un
cenno amichevole all'allenatore e dispensato pacche di saluto qui e
lì , avanzava in
direzione dello strillone delle cuffie che ora si trovava a poco
più di una decina di metri da me.
Non riuscii a capire cosa si dicessero ma riuscii a distinguere i
numeri stampati sulle cuffie che Harry gli aveva strappato
di mano.
Una blu con i paraorecchi biachi e un grosso numero due dello stesso
colore e l'altra rossa con paraorecchi anch'essi rossi e un grande
numero uno.
Senza gli occhiali Harry, sembrava decisamente un'altra persona, se non
fosse stato per lo scarlatto taglio inciso tra i capelli che gli
ricadevano sugli occhi, dubito l'avrei riconosciuto. Supposi stesse
indossando delle lenti a contatto e mi chiesi se dovesse essere
difficile nuotare e fare tutto il resto con delle lentine.
Con un gesto rapido si infilò la cuffia di stoffa sistemandosi
al meglio i capelli ribbelli che sfuggivano all'esterno e, con la
mano rimasta libera, annodò i lacci della cuffia (che in seguito scoprii chiamarsi calottina) al di sotto del
mento.
Mentre "l'adetto alla distribuzione" spariva circondato da una decina di ragazzi, vidi
Harry piegarsi leggermente in un appena accennato inchino e rivolgere
uno sguardo intrigante nella mia direzione.
Meccanicamente mi schiacciai il più possibile a contatto con il
muro alle mie spalle e feci scivolare i piedi sulla superficie liscia
delle mattonelle del fondo sprofondando nell'acqua fino a che la sentii
inumidirmi le labbra.
Sapevo che non stava salutando me e girando lentamente il capo ne ebbi
la conferma, Ginny, infatti era intenta a sorridere maliziosamente
qualche corsia più in là.
Però sapevo anche che,
prima o poi, sarebbe giunto il mio momento e il pensiero di farmi vedere
conciata come una sessantenne scalpitante durante una lezione di acqua gym non era
certo la mia aspirazione della giornata.
Fantastico, pensai mentre
combattevo strenuamente contro la cintura galleggiante che, dedita al
suo ruolo, spingeva verso l'alto per riportarmi in superficie, ed ora che faccio?
-Ron che hai deciso?! Sei dei nostri?- urlò Harry, ricatturando
la mia attenzione, in direzione della porta d'ingresso dalla quale era
appena sbucato l'alto ragazzo dai capelli rossi.
-Ecco, ecco- rispose quello tenendo lo sguardo fisso sui lacci della
cintura dell' accappatoio con i quali stava armeggiando,
combattendo una battaglia forsennata (in netto sbantaggio, oltretutto),
mentre portava un pallone sottobraccio.
Fu in quel momento che successe il patatrack e tutte le mie vane
speranze di venire inglobata dal muro per sparire nell''agognata
invisibilità, si infransero all'istante.
-RONNINO CIAO!!-
Il grido agghiacciante si levò dalla corsia numero cinque
paralizzando ogni singolo componente che popolava la struttura,
compresi i ragazzi che si stavano riscaldando sul bordo vasca che
rimasero immobilizzati nelle pose più assurde.
Ron, per lo spavento fece cadere il pallone che stava trasportando ed
involontariamente lo colpì con un calcio che lo fece andare a
sbattere a tutta velocità contro una cesta ricolma di
galleggianti che si rovesciò sparpigliando il suo contenuto
sul pavimento ed in acqua a poca distanza da me.
-Signorina Brown, un po' di contegno!-esplose
la professoressa rompendo il silenzio e dirigendosi a testa bassa verso
l'incosciente ragazza, pronta a farle una bella lavata di capo.
-Scusate, scusate..- balbettò Ron
mortificato e talmente rosso in viso che avrebbe potuto confondersi
tranquillamente con la calottina che Harry portava adagiata sulla
spalle.
Correndo in direzione del pallone con l'accappataio che ormai
svolazzava ad ogni passo completamente aperto, oltrepassò Harry,
lo strillone e tutti gli altri giocatori per poi cominciare ad
afferrare febbrilmente gli oggetti sparsi sul terreno, cercando di
rimediare al danno causato.
-Bel lavoro Weasley- lo canzonò una voce che riconobbi immediatamente.
Odiosa, fredda, strascicante.
Draco Malfoy.
Ma la cosa che più mi sorprese non fu il fatto che, anche per il
suo caso, non mi ero accorta minimanete della sua assenza dall' acqua,
ma bensì la locazione della voce che sembrava provenire proprio
da dietro di me, sopra il blocchetto di partenza.
Distinsi chiaramente il ciabattare lento e calcolato alle mie spalle, l'arrestarsi dei passi e uno sbuffo divertito.
Non osai muovermi di un solo millimetro eppure mi sentivo osservata,
come se proprio in quel momento una gigantesca freccia lampeggiante
puntata sulla mia testa avesse deciso di rivelare al mondo la mia
presenza urlando a chiare lettere ECCOLA, E' QUI.
Improvvisamente un braccio bianco apparve accanto a me e la mano,
dello stesso candore latteo, afferrò una palla di gomma che
durante il trambusto era arrivata fino al muro.
-Toh, guarda chi abbiamo qui. Come siamo sexy, Granger-
continua...
Hola, eccomi di nuovo qui!
Qualche parolina su questo capitolo:
la pallanuoto.
Se avete letto il capitolo che
avevo postato in precedenza dovreste già sapere che la
pallanuoto é stato lo sport che mi ha accompagnato durante
l'adolescenza.
A dirvi la verità non
ero proprio un portento (eheh) però mi ha aiutato a crescere, a
trovare tante amiche e a conoscere il mondo dello sport che a mio
parere é un mondo che vale la pena essere vissuto.
La pallantuoto mi ha regalato
tanti valori e tante belle esperienze senza dimenticare quelle brutte
che hanno avuto la loro parte nella mia crescita.
Un ringraziamento ulteriore va
quindi alle mie compagne di avventura, ai miei allenatori ed ai nostri
genitori, supporto e taxi durante le trasferte (eheh).
Ok, mettendo da parte i
sentimentalismi.. volevo riportare nella mia fanfiction una serie di
parallelismi tra il libro e questo mondo AU in cui li faccio muovere.
I professori, come avrete
notato, sono gli stessi, così come gli studenti ed i loro
"ruoli" nella storia (Harry, prescelto anche in questo caso ..), quindi
anche lo sport rientra in queste somiglianze ff/libro.
Ho deciso di optare per la
pallanuoto come sport in cui si destreggeranno i nostri protagonisti
non solo perchè è stato il mio sport e mi permette di
descriverli in costume da bagno XD.. ma anche perchè alla fine
ci sono delle somiglianze tra questo sport e il Quidditch.. i sette
giocatori in campo, la presenza di un portiere.. e.. ok.. beh, forse un
po' di più perche era il mio sport e ne conosco le regole e gli
schemi di gioco XD XD (ineffetti le somiglianze con il Quidditch non
sono poi tante ihih) ..
Ok, che dire, mi sono dilungata fin troppo, vi lascio ai ringraziamenti.
RINGRAZIO LE FANTASTICHE 25 PERSONE CHE HANNO INSERITO LA STORIA TRA LE SEGUITE
RINGRAZIO LE ECCEZIONALI 10 PERSONE CHE HANNO INSERITO LA STORIA NELLA PREFERITE
RINGRAZIO ELILANZA CHE HA INSERITO LA STORIA NELLE "DA RICORDARE" : grazie, grazie grazie!!
emmawatson:
ciao cara, Simon ti sta antipatico è? beh, effettivamente le
persone troppo perfettine il cui ruolo è fare il bastone tra le
ruote non riscuotono mai un gran successo, sono sicura che tanti la
pensano esattamente come te (me compresa AHHAHA povero Simon.. un
personaggio incompreso!)
mki90:
ciao carissima! Benvenuta! Sono contenta che la ff ti stia piacendo,
spero di non deluderti mai (anche se i miei ritardi mostruosi forse
ledono un po' il tutto)!
Per essere puntigliosi al
momento Simon non é proprio il fidanzato di Hermione..
sicuramente a lei piacerebbe molto ma.. vedrai vedrai...
Per quanto riguarda l'incontro non vorrei fare spoiler ma credo proprio che non rimarrai delusa! eheh
Niruh:
Hola!! benvenuta!! Sono veramente felicissima che la mia ff abbia
catturato la tua attenzione, cerco di fare del mio meglio per rendere
la storia interessante ed il più possibile simile alle
vicende che vedrebbero protagonisti dei comuni diciasettenni nella vita
di tutti i giorni. Spero di migliorare di capitolo in capitolo
perchè so di stare alle prime armi. Dici che ti piace la mia
Hermione?.. sai, in realtà non sono un portento a caratterizzare
i personaggi, però per quanto riguarda Herm mi rendo conto di
averla accostata forse un po' troppo alla mia persona.. sta diventando
una sorta di storia autobiografica! Per Harry avrai sicuramente notato
che è decisamente fuori dalla linee della Rowling.. un bel OCC
ci stava tutto! eheh
Continua a seguirmi, ci conto!
SRonS:
SorryMe, mea culpa! Prometto di non fare più un errore simile :)
Mi dispiace aver deluso le tue speranze, il capitolo é arrivato
con un ritardo mostruoso come sempre -.- sono proprio una frana! Beh,
confido nel fatto che ti piaccia.. ti saluto con la speranza di trovare
una tua nuova recensione al capitolo !
cosmopolitan:
Eccomi qui, tornata di nuovo e pronta a sostenere la nuova
sessione autunnale! (a dir la verità non proprio pronta XD)
spero che a te sia ancdata bene questa passata carrellata di esami!
Come previsto anche il capitolo LEZIONI DI NUOTO verrà diviso in
più parti.. per lo meno qui è riapparso Ron a fare un po'
di pasticci!
_cuppycake:
ciaoooo!! è la seconda domanda che ricevo su un possibile
viaggio di Simon in capitale (perchè in Inghilterra ci sta anche
lui, solo che non vive a Londra) e beh... non dovrei rivelarvi troppe
cose ma visto che mi devo far perdonare.. sì.. una visitina ad
Hermione è prevista, e succederà di tutto!
haninozuka:
eheh ciao e benvenuta anche a te tra i recensitori! Come avrai
potuto vedere è difficile per Hermione affogare conciata in quel
modo ma ti assicuro che in caso di affogamento ci sarà chi si
proporrà per salvare baldanzosamente la pulzella. (ehhe indovina
chi?)
saruz1986:
ciaooooo benvenuta anche a teeeee!! Wow, mi ha fatto veramente piacere
la tua recensione! Dipendenza, addirittura, mi fai felice, si si! eheh
Hermione ci metterà un po' a capire chi sarà l'uomo
giusto per lei perchè è una testona, ma alla fine ci
arriverà e saranno rose e fiori! Ed è vero.. incuriosita
un po' già lo è...perchè a me piace pensare che
tra quei due deve essere destino PER FORZA! eheh
Singer:
Ciao, ecco qui il capitolo seguente che si é fatto attendere
come al solito.. :( spero ti piaccia e che ti abbia incuriosito
un pochino! Al prossimo!
lambretta:
Rieccomi qui con il nuovo capitolo modificato e corretto. Spero che lo
troverai migliore di quello pubblicato in precedenza che ho voluto
togliere perchè non mi piaceva.
GRAZIE A TUTTI RAGAZZI, DAVVERO, ANCHE A CHI LEGGE MA CHE NON COMMENTA!
BUONE
VACANZE A TUTTI (anche se so che la maggior parte di voi staranno
già a rosolarsi al mare, o in piscina, o tra i sentieri di
montagna..) E SE SIETE TRA GLI SFIGATI CHE, COME ME, VEDRANNO LE
VACANZE SOLO A FINE MESE O SE NON LE VEDRANNO PROPRIO, FATEVI FORZA!
E MI RACCOMANDO LA PROTEZIONE SEMPRE!
baci
Hele
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