Vorrei urlartelo, se solo fossi certo della tua esistenza. Vorrei
chiederti perchè.
YOU LEFT A HOLE WHERE MY
HEART SHOULD BE
Vorrei urlarlo al cielo, con gli occhi pieni di lacrime, ma
non credo nemmeno che tu sia lì... Nè che tu sia
in un altro luogo.
Per dirla tutta, non posso nemmeno piangere.
Non mi importa poi molto se tu esisti o no; perchè io, un'anima per
raggiungerti, non ce l'ho.
E sai una cosa? Non mi sto riferendo a quando sono diventato vampiro.
Lo so, è stato quello il mio momento in cui effettivamente
mi è stato strappato il cuore, lo spirito, tutto
ciò che fa di un essere umano una persona. Un umano, appunto.
No, non è stato solo allora.
Certo, in quel momento è successo letteralmente quello che
in realtà già pensavo da tempo, di me stesso.
Stavo così già da molto tempo, sono sempre stato
così.
Ho sempre sentito il vuoto, un buco nero, là dove ci sarebbe
dovuto essere il mio cuore.
I buchi neri sono vortici che risucchiano qualunque cosa abbiano
intorno, grazie ad un'eccezionale forza d'attrazione gravitazionale. Si
pensa che siano fatti di anti-materia, di nulla, di vuoto. E lo creano,
il vuoto siderale, intorno a loro, ingoiando tutto ciò che
si avvicina. Si nutrono di qualunque cosa abbia la sfortuna di capitare
a tiro, anche a migliaia di anni luce.
Fagocitano tutta la luce che si avvicina troppo, ingoiano tutto
ciò che dà calore. Riducono tutto al nero, al
buio totale, al silenzio cosmico.
Io sono così, sono un vampiro. Chiunque è una mia
preda, chiunque mi passi vicino è spacciato. La mia natura
di vampiro attrae le mie vittime, le trascina vicino a me,
dove non avranno scampo.
Ma sono (ero) anche un ragazzo: normale no, mai.
Ero un ragazzo dal quale, chiunque tentasse di avvicinarsi, veniva
risucchiato nel vuoto nero del suo cuore. E lo sono ancora, quel
ragazzo.
Purtroppo, ora, sono addirittura entrambe le cose: vampiro e buco nero.
C'è chi pensa di aver avuto una scelta: essere vivente
mortale o essere perfetto ed immortale. C'è, tra noi, chi
pensa di essere stato in qualche modo condannato ad essere
ciò che è diventato, quando è stato
trasformato. Per me, è tutto molto più semplice.
Ero destinato a vivere così: ero condannato ad essere quello
che sono.
A non avere un cuore.
Altri pensieri di
Edward in un altra SongFic di questa raccolta... come vedete,
è un argomento che ogni tanto mi ispira... In questo caso,
stavo tentando di scrivere per un contest (il risultato, "Frantumi",
classificatosi al primo posto, lo trovate QUI)
su Jacob e Bella e in ogni canzone che ascoltavo mi venivano in mente
pensieri di Edward... Così, ho dato ascolto ad almeno uno di
questi pensieri, sperando che lasciandolo uscire dalla mia testolina,
questa si liberasse e mi lasciasse pensare in pace al mio "compito".
Spero vi piaccia lo stesso, anche se è frutto di una pulizia
del mio cervello -.-'
La canzone è "Breathe" di Breaking Benjamin, caruccia e un
po' arrabbiosa...
Baci, fatemi sapere se vi piace... e anche se no. :P
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