ehi
Batman la fissò muoversi quatta e sinuosa tra i tetti spioventi di Gotham City.
Era una silhouette quasi impercettibile, che si confondeva nel nero
della notte ad un occhio non attento. Sfiorava i tetti correndo, senza
produrre alcun rumore.
Tra le braccia esili Batman riconobbe la statuetta di giada rubata dal
museo egizio e, aprendo le ali di fibra tessile incorporate nel
costume, spiccò un balzo considerevole e atterrò sullo
stesso tetto.
Catwoman alzò gli occhi fissando l’oscuro avversario che
le stava ora di fronte e tentò di saltare verso un altro
tetto:non aveva voglia di seccature, almeno non quella sera.
Si mosse veloce e precisa, ma Batman la bloccò per un braccio.
Catwoman reagì come qualsiasi gatto in trappola:alzò la
zampetta morbida e graffiò la maschera dell’uomo
pipistrello, mirando al volto.
Con una capriola elegante si liberò dalla forte presa
dell’uomo e si accinse a fuggire, ma Batman la bloccò
afferrandola per le gambe. Entrambi crollarono a terra, graffiandosi e
picchiandosi a vicenda. I colpi di Batman erano precisi e mirati,
mentre Catwoman colpiva alla cieca. Nella foga aveva lasciato cadere il
preziosissimo gatto di pietra verde che prima teneva tra le mani.
Batman le bloccò un braccio, ma la gatta si avvitò su se
stessa in modo sinuoso e lo colpì con un potente calcio al viso.
Batman ricadde all’indietro, Catwoman era maledettamente brava
quando si trattava di portare a termine un furto.
Il pipistrello si lanciò nuovamente sulla gatta e la
bloccò di nuovo, tenendole fermi i polsi con le ginocchia. La
gatta gemette di dolore.
Batman alzò la mano e la posò sul collo delicato, per poi
sfiorarle una guancia. Quando arrivò alle orecchie morbide, le
afferrò e le sfilò la maschera.
- Selina Kyle.- la voce di
Batman era incredula e sorpresa, mentre fissava gli immensi occhi
azzurro ghiaccio della gatta. Occhi che ben ricordava e che aveva visto
altre innumerevoli volte, in situazioni ben più piacevoli.
La gatta si morse nervosa il carnoso labbro inferiore e si
divincolò, scuotendo i lunghi capelli corvini. Riuscì a
liberarsi dalla presa e afferrò a sua volta la pesante la
maschera di Batman, riuscendo a sfilargliela.
- Bruce Wayne.- i grandi occhi azzurri di Selina si spalancarono di fronte ad un viso familiare, maledettamente e piacevolmente familiare.
La donna fece cadere la maschera di Batman a terra, continuando a osservarlo incredula.
Ormai i due nemici non avevano più identità nascoste da
proteggere. Selina raccattò la statua di giada e si
apprestò a saltare verso un altro tetto, quando la voce di Wayne
la interruppe.
- Dove credi di andare, gatta?-
la apostrofò. La donna lasciò cadere di nuovo e si
voltò appena in tempo per schivare il pugno di Bruce, che
arrivò forte e infallibile. Lo fece cadere a terra con uno
sgambetto, ma il pipistrello la afferrò e la trascinò a
terra con sé.
Ormai Selina giaceva sopra di lui. Corpo contro corpo, ripetendo una
scena che a entrambi risultava fin troppo piacevolmente familiare.
L’uomo fece scorrere le grandi mani sull’esile e flessuoso
corpo della donna, teso e pronto a scattare sotto l’aderente
tutina nera.
Selina fissò i suoi occhi di ghiaccio in quelli scuri e caldi di
Bruce. Si chinò con le labbra verso le sue, premendovi
leggermente sopra.
- Dove pensi di andare, pipistrello?-
Ed ecco un'altra one-shot, questa
volta sulla copia per eccellenza, Batman e Catwoman. Due supereroi, due
anime affini, un cacciatore solitario e una ladra cacciatrice.
Spero che la gradirete quanto io mi sono divertita nello scriverla.
|