Relazioni di appetibilità
Atto II
Relazioni di appetibilità
Il piccolo seminterrato era saturo del ronzare delle lavatrici automatiche, una nenia senza fine, come una camera ardente.
L'ambiente era illuminato da un'asettica luce bianca, no forse una sala
per le autopsie era un paragone molto più appropriato. La donna
sedeva rigida su di una poltroncina dall'aria molto scomoda, teneva una
rivista aperta sulle gambe, forse per arricchire la scena, ma non le aveva nemmeno
dato un'occhiata, fissava invece l'oblò dell'elettrodomestico
che aveva difronte sperando di trovarvi una domanda, per riuscire
finalmente a capire la risposta.
Mi dispiace, non credo che tu sia la donna giusta per me.
Forse non era la giornata adatta. Il ronzio era troppo forte
Era l'unica cosa che si percepiva, quel perpetuo e svilente ronzio.
Un rumore di fondo che sembrava seguirla anche fuori da quel seminterrato.
Incurante delle cupe elucubrazioni della donna e del vibrare degli
elettrodomestici una mosca si aggirava indolente tra le ceste e i
flaconi di detersivo, evidentemente aveva scelto un pessimo posto per
pranzare quel giorno.
Una giornata davvero storta.
Quando ormai aveva aggirato tutti i cesti e le lavatrici la mosca pose
attenzione alla donna e alla rivista, poteva essere la volta buona, sembrava
appetitosa.
La donna accortasi dell'inaspettata compagnia si trovò a
seguire la mosca che saggiava interessata la superficie della
rivista.
Lei avrebbe potuto capire?
Qualcuno avrebbe potuto mai
rispondere?
A cosa poi? Il punto era la domanda non la risposta, già era
tutta una questione di domande. La mosca non era stata per niente
utile, evidentemente quella
non era il tipo di compagnia che cercava. Scosse la rivista la mosca
volò via, la rivista non era appetitosa come sembrava, avrebbe
cercato altrove.
Allora c'è qualcuno che apprezza questa raccolta! Ringrazio _COCCODe_
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