I’ll come back when you call me
I’ll
come back when you call me
Capitolo
15 : “High King’s decision”
Caspian
uscì dalla tenda, seguito da Peter. Ogni fibra del suo corpo
tremava impercettibilmente e lui non poteva evitarlo in alcun modo.
Come avrebbe reagito Peter alla sua proposta?
“Allora,
di cosa si tratta?” chiese Peter, incrociando le braccia sul
petto.
Caspian
esitò a parlare e lo fissò per qualche istante.
Nonostante tutto Peter gli incuteva ancora un certo timore. Era pur
sempre il fratello maggiore di Susan, nonché Re Supremo di
Narnia, il Magnifico, il Flagello dei lupi...mentre lui, Caspian X
era un semplice re, senza appellativi onorifici fino ad allora. Ma
doveva parlare con Peter e non importava quanto fosse ansioso.
Magari, chissà, Peter avrebbe approvato senza tante storie e
ne sarebbe stato entusiasta. Certo, sarebbe stata una grande
sorpresa, per tutti. Ma , in fondo al suo cuore, Caspian aveva un
buon presentimento. Così si schiarì la voce.
“Ecco…tu
sai bene quanto io tenga a Susan…”
“Sì,
l’ho intuito!” disse Peter, sorridendo.
“Il
sentimento è reciproco...”
Peter
sospirò: “Ho intuito anche questo. Siamo fratelli,
ricordi?”
Caspian
imprecò nella sua mente: non era una cosa facile per lui
parlare con il Re Supremo di sua sorella, ma ci stava provando,
impegnandosi con tutte le sue forze. E Peter con la sua facile ironia
stava complicando ulteriormente le cose.
“Lo
ricordo perfettamente, Peter!”
“Allora
perchè non arrivi subito al dunque?”
Forse
Caspian aveva iniziato il suo discorso con qualche giro di parole di
troppo. D'accordo, sarebbe subito giunto al succo del discorso.
“Bene,
allora! - affermò con decisione- L' amore di Susan mi rende
l’uomo più felice di questo mondo. E, sai Peter, quando
due persone si amano, desiderano stare insieme…per tutta la
vita!”
Peter
socchiuse gli occhi, fissandolo con più attenzione:
“Continua!”
Quel
tono interessato e lievemente preoccupato provocò un brivido
di freddo nel giovane re di Narnia. Ma l’amore per la sua
regina era più forte di qualsiasi altro sentimento e il
desiderio di vivere insieme a lei era lo scopo della sua vita.
“Non
so come funzionano le cose da voi, ma vorrei chiederti il permesso di
sposare Susan!”
Peter
non disse niente e la sua espressione non lasciava trapelare alcun
indizio sulla sua reazione. Lo sguardo divenne pensieroso e la mano
destra strofinava il mento. Se non altro ci stava riflettendo sopra e
non aveva risposto subito con un secco no. Era un gran buon segno!
“Questo
significa che lei dovrebbe restare qui per sempre…”
Caspian
annuì: “Sì, naturalmente. Aslan ha detto che se
lei lo desidera può trasferirsi a Narnia per sempre.”
“E
lei lo desidera, immagino!” sospirò Peter, dando le
spalle a Caspian.
Il
suo sguardo dubbioso si perse tra le verdi colline che li
circondavano e Caspian era sulle spine. Il suo cuore batteva forte,
tanto che da un momento all'altro sarebbe saltato fuori dal suo petto
se al più presto la risposta di Peter non avrebbe alleviato la
sua sofferenza.
“Sì,
così mi ha detto poco fa!”
“Quindi
le hai già fatto la tua proposta!”
Caspian
annuì, titubante: “In un certo senso...”
“Caspian,
anche se dicessi di no, non sarà questo a impedirti di sposare
Susan. Mia sorella è molto testarda a volte: non accade quasi
mai, ma quando si impunta con qualcosa è sempre per un buon
motivo. E questo... è un buon motivo!”
Il
respiro di Caspian si fece più rapido e ogni parte di lui
cominciava a degustare la quasi certa risposta affermativa.
“Quindi,
cosa significa?”
Peter
tornò a guardarlo negli occhi e gli sorrise: “Significa
che, in qualità di rappresentante della famiglia Pevensie, ti
concedo di buon cuore la mano di Susan. A patto che non la farai
soffrire troppo!”
Le
parole di Peter lo rincuorarono e calmarono il suo animo fremente.
Adesso che tutte le normali convenzioni erano state rispettate,
Caspian poteva finalmente sposare la regina Susan. La sua felicità
era immensa e il suo cuore divenne leggero come una piuma.
“Io...ecco...non
accadrà, te lo prometto!”
Peter
ridacchiò, divertito: “Non è vero, accadrà.
Litigherete, ma alla fine farete sempre pace, perché siete
troppo innamorati l’uno dell’altra. E questo è
l’importante!”
“Grazie
davvero, Peter!” esclamò Caspian raggiante e subito
porse la mano a Peter.
Il
Re Supremo la strinse e l'espressione sul suo viso era serena e
felice, perchè sapeva che aveva fatto la cosa migliore per la
sua amata sorella, qualcosa che l'avrebbe resa felice. E la felicità
dei suo fratelli era anche la sua felicità.
“Non
c'è di che...fratello!” ribattè Peter, dandogli
una pacca sulla spalla.
Caspian
sorrise, soddisfatto di essere stato accettato da Peter nella sua
famiglia.
“Ora,
ti dispiace se vado da lei? Vorrei essere il primo a riferirle la
bella notizia!” chiese Caspian, ansioso.
“Vai
pure!” esclamò Peter, con vago cenno della mano.
Caspian
sparì all’interno della tenda e Peter sospirò.
Non poteva che essere felice per sua sorella, ma provava un po’
di tristezza all’idea di allontanarsi per sempre da lei. Non
era sicuro di essere pronto a separarsi da uno qualunque dei suoi
fratelli, che fosse Susan, Lucy o Edmund. Aveva speso tutte le sue
energie per accudirli, ogni volta che i loro genitori andavano a
lavorare, ogni volta che erano tornati a Narnia. Ma ora erano tutti
cresciuti e ognuno avrebbe preso la propria strada. E la prima
sarebbe stata proprio Susan. Era triste, ma era la loro vita.
“Hai
fatto la cosa giusta, Peter!”
La
voce dolce e profonda di Aslan vibrò alle sue spalle. Peter si
voltò e vide il maestoso Aslan accanto a sé.
“Lo
credo anch’io, Aslan!- sospirò il Re Supremo, tornando a
guardare la tenda in cui era sparito Caspian – Anche se sarà
difficile la separazione da lei, sia per me che per Lucy ed Edmund!”
“Sono
sicuro che anche loro penseranno unicamente alla felicità di
Susan e approveranno questa sua scelta. Ed inoltre, quando qualcosa è
scritto nel destino, si avvererà qualunque cosa accada.
Soprattutto se si tratta del più giusto degli eventi, ovvero
la realizzazione di un amore!”
“Ma
non tutti gli amori possono avverarsi!” commentò Peter
amaramente.
“Nessun
amore è davvero impossibile. Bisogna solo crederci! E tu,
Peter, credi nel tuo amore per la principessa Aisleen?”
Peter,
sorpreso, arrossì e chinò il capo: ma come poteva
ancora sorprendersi di Aslan, della sua capacità di leggere
nel cuore delle persone? Ormai avrebbe dovuto conoscerlo bene, lui,
il vero signore di Narnia.
“Io...sì...ne
sono innamorato veramente!”
“Allora,
cosa temi?”
“Il
momento in cui dovrò separarmi anche da lei.”
“E
se quel giorno non dovesse arrivare?”
Peter
guardò Aslan con gli occhi sbarrati. Non riusciva a credere a
ciò che gli aveva appena chiesto Aslan e il suo cuore che
sembrava essersi fermato era indice del suo turbamento interiore.
“Cosa...cosa
vuoi dire?”
“Se
ti dicessi che anche tu, come Susan, puoi restare a Narnia per
sempre, cosa mi risponderesti?”
Allora
aveva capito bene: poteva restare a Narnia anche lui per sempre. Il
che significava inevitabilmente la possibilità di condividere
la vita insieme alla sua Aisleen. E come poteva rifiutare un'offerta
talmente deliziosa?
“Così...istintivamente,
direi di sì. Restare qui con Aisleen, magari sposarla…sarebbe
meraviglioso. Ma, allora, che ne sarà di Edmund e Lucy?”
“Sono
convinto che resteranno qui con te e Susan, se glielo chiedessi.”
Certamente,
sarebbe andata così. Però Peter non riusciva a capire
il motivo di questa offerta improvvisa. Che cosa stava spingendo
Aslan a comportarsi in quel modo?
“Aslan,
perché stai facendo questo?”
“Cosa
di preciso, Maestà?”
“Questo!
Perché permetti a tutti noi di rimanere a Narnia per sempre?”
“Perché
avete donato molto al nostro mondo e avete instaurato dei rapporti
importanti e profondi con alcuni abitanti, in particolare tu e Susan.
Non trovo giusto spezzare questi legami. E, dato che anche voi siete
affezionati a Narnia e ai suoi abitanti, mi sembra la cosa più
corretta da fare…proporvi un trasferimento definitivo.”
“Quindi...dovremo
abbandonare il nostro mondo per sempre...” disse lui,
titubante.
Il
pensiero del giovane re corse subito ai suoi genitori, che vivevano
ancora nel loro mondo. Lui e i suoi fratelli avrebbero avuto
nuovamente il coraggio di allontanarsi da loro?
“Temo
di sì! Ma, vedi, Peter, ti svelo un segreto. Fin dai tempi
antichi era già scritto che tutto ciò avvenisse: il
vostro primo viaggio a Narnia, così come i successivi, fino ad
ora. Era destino che voi continuaste a vivere e regnare felicemente
su Narnia, non più da soli, ma con le persone che amate di più
al vostro fianco!”
“Allora,
perché dicesti che Susan ed io non potevamo più
tornare? Perché Caspian ha dovuto pregarti tanto prima di
richiamarci?”
“Vi
dissi quelle cose per mettere alla prova il vostro attaccamento al
nostro mondo: fortunatamente siete rimasti legati a Narnia e a tutti
noi; ma, crescendo, avreste potuto facilmente dimenticarvi delle
vostre esperienze in questo mondo. Per quanto riguarda Caspian, ho
voluto mettere alla prova anche i suoi sentimenti, ma confesso che
era un modo per farvi arrivare al problema che si era instaurato nel
regno di Archen!”
Peter
sospirò: “Certo, naturalmente! Resta solo un altro
piccolo grande problema!”
“Quale
sarebbe il problema che vi da pensiero, Maestà?”
“Devo
chiedere ad Aisleen di sposarmi!”
Aslan
rise, o almeno così parve a Peter.
“Allora
forza e coraggio, Vostra Maestà!” disse poi, in una
specie di ruggito.
Peter
annuì e sospirò: “Senti, Aslan, prima di darti la
risposta definitiva, posso consultarmi con i miei fratelli?”
“Certamente!
È una importante decisione per la vostra vita. Prendete pure
tutto il tempo che volete!”
“Grazie
ancora, Aslan!”
Fu
così che, dopo essersi congedato da Aslan, Peter entrò
nella tenda e trovò Susan, sveglia, seduta nel suo letto,
circondata da Lucy ed Edmund. Caspian era in piedi di fronte al letto
ed Aisleen era accanto a lui. Non appena si accorse di Peter, Susan
gli sorrise.
“Peter…”
Peter
le fu subito accanto e le prese una mano: “Sue, sono così
felice che tu stia bene. Mi hai fatto prendere un bello spavento
questa volta!”
Detto
questo le baciò la fronte e Susan gli accarezzò il
viso.
“Scusa,
Peter!”
“Sì,
sì...non importa! Ciò che conta è che tu stia
bene
adesso!”
“Peter
ha ragione, Susan. Non ci pensiamo più!” esclamò
Lucy, più sorridente che mai.
Peter
appoggiò una mano sul capo della più piccola Pevensie e
le accarezzò i capelli: era sicuro che Lucy, la prima ad aver
scoperto il magico mondo di Narnia, sarebbe stata la più
felice nell'accettare la proposta di Aslan. Così il Re Supremo
sospirò e rivolse uno sguardo sereno verso Aisleen e Caspian.
“Maestà,
Altezza...devo chiedervi cortesemente il favore di lasciarci da soli.
Ho bisogno di conferire con i miei fratelli!”
“Riunione
di famiglia?” chiese Edmund, emettendo un sospiro.
“Mmm...qualcosa
del genere!” rispose Peter.
“D'accordo,
Peter, usciamo subito!” disse Caspian.
Aisleen
annuì: “Sì, a dopo!”
Peter
seguì con lo sguardo Caspian ed Aisleen mentre uscivano dalla
tenda.
“Allora,
di cosa si tratta?” domandò Lucy, interessata.
Peter
si sedette sul letto di Susan, guardandola con un sorriso.
“E’
un argomento di cui Susan è già a conoscenza, ma
riguarda anche tutti noi.”
“Oh,
Peter, non fare tanto il misterioso!!” sbottò Edmund.
Evidemente
anche lui stava diventando curioso, solo che a differenza di Lucy,
non riusciva a trattenere la sua ansia.
“D'accordo,
Ed. Allora Aslan ha proposto a tutti e quattro di restare a
Narnia...per sempre.”
Le
labbra di Lucy si stesero in un sorriso sincero, come se si
aspettasse una simile notizia, mentre Edmund sembrava sorpreso sì,
ma entusiasta.
“Per
sempre...sempre?” domandò Lucy.
“Sì,
Lucy!”
“Oh,
sarebbe delizioso, vivere per sempre qui a Narnia tutti insieme!”
esclamò Lucy, battendo le mani.
“Sì,
è davvero grandioso! Ma come mai Aslan ci ha fatto questa
proposta? La volta precedente disse che tu e Susan non potevate più
tornare e, adesso, arriva addirittura a chiederci di trasferirci
tutti quanti qui a Narnia!” disse Edmund.
“Beh…in
effetti, adesso c’è qualcosa di diverso rispetto alle
altre volte…”
“Intendi,
il matrimonio di Susan e Caspian?” chiese Lucy.
Peter
rivolse uno sguardo sorpreso prima a Lucy poi a Susan.
“Gliel’ho
già detto poco fa insieme a Caspian!- spiegò Susan,
sorridendo come per scusarsi- Lui mi ha detto che ha ottenuto il tuo
consenso, perciò non abbiamo voluto più aspettare.”
“Ah,
molto bene. Comunque, sì, il motivo sarebbe questo. Ma,
invero, ci sarebbe anche un’altra...questione!” aggiunse
Peter.
“Immagino
che sia un argomento facente parte della stesso ambito...”
mormorò Edmund, non potendo trattenere un profondo sbadiglio.
Evidentemente
Edmund aveva già capito di cosa si trattasse, nonostante non
fosse tra i suoi interessi principali...non ancora se non altro. Per
cui Peter chinò il capo e arrossì lievemente. Era
davvero tanto difficile mostrarsi così sensibile e
vulnerabile, in fondo era ancora il maggiore dei Pevensie, l'uomo di
casa e dentro di lui percepiva ancora piccole tracce di quel suo
grande difetto...l'orgoglio. Ma la tragica lezione che gli era stata
impartita due anni prima, a Narnia, aveva causato grandi cambiamenti
nel suo carattere. Non era più orgoglioso e, sì, in
qualche modo prepotente. Ora riusciva ad affrontare i problemi con
più serenità e cercava il consiglio e il sostegno dei
suoi fratelli e di Caspian.
Perciò
era convinto che i suoi fratelli avrebbero compreso i suoi sentimenti
e sarebbero stati entusiasti della sua decisione.
“Vedete,
io…vorrei restare qui a Narnia con voi e chiedere alla
principessa Aisleen di sposarmi!”
“Ecco,
lo sapevo!” commentò Edmund, allargando le braccia.
In
realtà si vedeva lontano un miglio che era felice per il
fratello maggiore.
“Ah,
che bella notizia!!” esclamò Lucy, probabilmente l'unica
veramente sorpresa dalla rivelazione.
E,
così dicendo, la piccola ma valorosa regina corse ad
abbracciare il fratello.
“E'
stupendo, Peter.- esclamò Susan- Siamo tutti così
felici per te!”
“La
principessa Aisleen è davvero graziosa e simpatica!”
commentò Lucy.
“Grazie,
ma voi credete che lei accetterà?”
Peter
era a conoscenza dei sentimenti che Aisleen provava per lui, ma
chissà se avrebbe accettato veramente di diventare sua moglie
e vivere per sempre insieme a lui.
“Sì,
ovviamente!- esclamò Edmund, convinto- E' fin troppo chiaro
che la principessa ricambi i tuoi sentimenti. Non vedo il motivo per
cui debba rifiutare la tua proposta!”
“Ed
ha ragione, Peter. La principessa è innamorata di te.”
aggiunse Susan.
Anche
Lucy lo guardò, fiduciosa: “Ma certo! E sono sicura che
accetterà di sposarti!”
Peter
sorrise e rivolse a tutti loro uno sguardo pieno di gratitudine:
“Ragazzi, grazie mille...davvero.”
“E
quando glielo chiederai?” esclamò Lucy, ansiosa.
“Ecco,
non lo so...io non ho ancora deciso. Ma comunque, prima di parlare
con lei, devo chiedere la sua mano a re Alastair.”
“Mi
sembra giusto!” commentò Edmund.
Lucy
sorrise e gli diede una sonora pacca sulla spalla: “Oh,
beh...non c'è fretta! In fondo avete tutta la vita davanti!”
“E
poi Peter capirà quando sarà il momento giusto per
chiederglielo!” aggiunse Susan.
Peter
ridacchio: “Ah....sì, speriamo...”
“Ora...-
continuò Susan, alzandosi dal letto-...se Peter ed Edmund mi
fanno la cortesia di uscire io vorrei vestirmi, con l'aiuto di Lucy!”
“Ehm...Susan,
ti sembra il caso di alzarti? Non è un po' presto?”
chiese Peter, apprensivo.
“No,
io sto bene e voglio uscire da questa tenda al più presto!”
“Ma
sei ancora così pallida e debole, dovresti riposare a letto
ancora un po'!”
“Ti
assicuro, caro Peter, che non sono affatto debole. Al contrario mi
sento piena di energie. Perciò fidati di me, d'accordo?”
Peter
le rivolse uno sguardo scettico e poi sospirò, rassegnato:
“D'accordo, andiamo, Ed!”
*****
La
carrozza con Sua Maestà la regina Susan viaggiava lentamente
su ordine di Sua Maestà re Caspian. Susan, dopo essersi
rivestita, aveva espresso il desiderio di tornare al castello e,
sebbene Peter e Caspian fossero contrari all'idea di mettersi in
viaggio così presto, riuscì a convincerli anche grazie
al supporto di Lucy ed Edmund che volevano tornare nel tranquillo
castello di Telmar. La guerra non era durata poi molto, ma era stata
pur sempre una guerra. Per cui tutti, soldati e sovrani, erano
stremati nel corpo e nell'animo e, giustamente, il loro unico
desiderio era quello di tornare a casa, dai propri cari.
La
giornata era davvero splendida, il sole era caldo, il cielo limpido.
Il tempo ideale per mettersi in viaggio. I sovrani e l'esercito di
Narnia si misero in viaggio nel primo pomeriggio, dopo che Caspian
riuscì a far accettare a Susan una sua condizione: ovvero
quella di evitare il viaggio a cavallo.
E
così Susan si ritrovò nell'abitacolo della carrozza
insieme a Caspian.
“Comunque...non
è giusto! Sarebbe stato un viaggio delizioso!” ribattè
Susan, incrociando le braccia sul petto.
“Suvvia,
Susan, per una volta che io e tuo fratello siamo subito d'accordo su
una questione, non essere arrabbiata...”
Caspian
le rivolse uno sguardo implorante e le accarezzò una mano.
Susan sospirò e voltò il capo verso di lui. In fondo
sia lui, sia Peter agivano sempre per il suo bene. Era così
fortunata ad avere loro, una famiglia affettuosa, un compagno
gentile, la possibilità di essere felice per sempre...
Ma
le parole usate da Caspian le fecero nascere un dubbio nella mente.
“Subito
d'accordo...voi due?” chiese scettica Susan.
“Sì!”
Susan
aggrottò la fronte: “Allora, quando gli hai parlato del
nostro matrimonio? Ha fatto storie?”
Caspian
si affrettò a negare e scuotere il capo, energicamente. Si era
tradito con le sue stesse parole e ora Susan non gli avrebbe dato
pace se prima lui non le avesse rivelato tutta la verità e
nient'altro che la verità.
“No,
no....assolutamente no!”
“E
perchè prima hai detto 'per una volta'? Cosa ha combinato mio
fratello?”
Caspian
sospirò: “Non ha fatto alcuna obiezione, ma sai...lui è
sempre Peter...”
“Già,
lui è sempre Peter!” ripetè lei, quasi fosse una
verità universalmente riconosciuta.
“Però
ti assicuro sul mio onore che mi ha subito dato il suo consenso!”
“Meglio
così!” esclamò Susan con un sorriso sincero.
“Quindi
non ti arrabbierai con lui, vero?”
“No,
per questa volta no. In fondo ha già troppi pensieri per la
testa e non sarò certo io a complicargli ulteriormente la
vita!”
Caspian
la guardò, incuriosito dalle sue parole: “Che genere di
pensieri?”
“Peter
vuole chiedere la mano di Aisleen, ma prima deve parlare con re
Alastair e chiedere la sua benedizione!”
“E'
una notizia bellissima. Sono molto contento per Peter e la
principessa!”
“Sì,
stanno bene insieme. Sono sicura che Aisleen riuscirà ad
ammorbidire il carattere gentile, ma certe volte troppo possessivo di
Peter. In fondo, è una ragazza dolce e determinata e Peter è
pazzo di lei.”
“Ne
sono convinto anche io! - affermò Caspian- Quindi, Peter ha
solo bisogno di un'occasione per parlare con tranquillità con
re Alastair!”
Susan
annuì: “Sì, certo!”
“Allora
credo di avere in mente l'occasione ideale!”
“E
quale sarebbe?”
“Avevo
intenzione di organizzare una festa di fidanzamento per...noi due.
Potremmo invitare anche i genitori della principessa, così
Peter avrebbe tutto il tempo per parlare prima con loro e poi con
Aisleen!! Cosa ne pensi?”
Gli
occhi di Susan furono percorsi da un brillio e la regina rivolse un
sorriso meraviglioso al suo compagno, abbracciandolo subito dopo:
“E' un'idea stupenda, Caspian. Grazie!”
“Per
la nostra festa o per l'occasione di Peter?”
“Per
tutte e due, ovviamente, mio caro!”
E,
così dicendo, gli baciò una guancia teneramente,
facendo comparire un sorriso sulle labbra di Caspian. Poi le braccia
di Susan avvolsero il braccio destro del re e lei appoggiò il
capo sulla sua spalla.
“Bene,
ora abbiamo dato un'occasione a Peter. Adesso è tutto nelle
sue mani.”
Caspian
ridacchiò: “Dubiti di lui?”
“No.
Ma oggi l'ho visto stranamente insicuro di sé e delle sue
capacità. E, sai bene che per me come per i miei fratelli è
qualcosa di insolito. Lui è sempre stato il nostro punto di
riferimento, il forte e determinato fratello maggiore.”
“Eppure...-
iniziò a dire lui, sfiorandole la fronte con le labbra-...sono
sicuro che ritroverà il coraggio che da sempre lo
contraddistingue. E farà uscire nuovamente il Re Supremo che è
in lui!”
“Sì!
Lo credo anche io!”
Lo
sguardo di Susan si perse oltre il finestrino della carrozza, nel
meraviglioso paesaggio che offriva Narnia. Le dolci colline
verdeggianti, le foreste rigogliose, brulicanti di creature magiche,
il fiume che pigramente scorreva tra le valli e sosteneva la vita di
quel mondo magico. La regina aveva sempre amato quei paesaggi
naturali, fin dalla prima volta che li aveva visti. Ma ora che
avrebbe per sempre vissuto a Narnia, ora che quel magico mondo
sarebbe stato il suo nuovo mondo, ai suoi occhi tutto sembrava ancor
più meraviglioso.
E
l'unico fautore di quella sua immensa fortuna non era altri che il
suo preziosissimo Caspian.
Ok,
stavolta sono stata più rapida, ma perchè il capitolo
era già mezzo scritto. Adesso gli ultimi due sono tutti da
scrivere, quindi impiegherò più tempo credo. Ma alla
fine ce la farò!! intanto il prossimo si intitola “Will
you be my Queen?”
Ringraziamenti...
clacly:
ciao e grazie per la recensione. Hai ragione, peter è sempre
peter. E come hai visto non si smentisce mai. Però l'ho
ammorbidito un po'...ihihi!! ah, mulan, bellissimo film, lo adoro!!
^^
rubs:
ciao!! grazie per
la recensione!! sei stata molto gentile! A me il secondo film è
piaciuto e comunque tieni presente che nel libro caspian è un
ragazzino (non un bel ragazzone come ben!! ihihihihih *_*) e non c'è
la storia con susan! Magari è per questo che possono sembrare
un po' statici, come hai detto tu. Adesso è uscito il trailer
del terzo film dove non ci dovrebbero essere per nulla peter e susan
e invece si intravedono...mi chiedo perchè...
A
presto
kia85
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