eccomi
di nuovo qui, questa volta con una FF tutta nuova anche se con i miei
soliti personaggi.
la
storia è ambientata a Forks come Twilight, in
realtà e prorpio
Twilight con qualche modifica ma ci sono gli stessi personaggi gli
stessi eventi piu o meno cambiano solo i protagonisti che sono Alice e
Jasper. passo a spiegare...
Alice
Brandon .è la figlia di Charlie che si è
trasferita qui per non
rovinare la vita a sua madre un po come Bella nel libro per il
resto.. tutto è normale ho scambiato solo i personaggi di
Bella con
Alice e Ed con Jasper spero che il risultato non sia osceno e noioso.
Non
vi preoccupate ci sono anche i cattivi: victoria James e laurent non
potevo non inserirli...
piccola
premessa Alice è umana non sa dell'esistenza dei vampiri e
non ha le
visioni, almeno per il momento.
altra
piccola premessa, per chi si aspetta una Alice come Bella con le sue
para e le sue indecisioni si sbaglia!
la
nostra Alice è..semplicemente Alice con la passione dello
Shopping insomma come l'alice originale.
Il vento
porta la paura
di una tragedia che accadrà.
Accanto a lui sono sicura
ma penso al peggio che verrà,
i miei pensieri son per lui
ma non si accorge dell'emozione
che accende in me
chissà se capirà,
se il fato lo vorrà
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siamo
a Forks una cittadina di 3120 abitanti circa, ed è qui mi
sto
trasferendo, da mio padre il capo della polizia Charlie. mia madre si
è risposata il suo nuovo marito Phille è un
giocatore di Baseball
di una squadra locale, ma nonostante tutto gira continuamente e io
avrei dovuto cambiare continuamente scuole e ho convenuto, si ho
fatto tutto da sola, che non era una buona cosa per il mio rendimento
scolastico, così eccomi qua seduta affianco di mio padre
nella
macchina con il lampeggiante rosso e blu.
per
tutto il viaggio dall'aereo porto a casa non abbiamo aperto bocca,
non c'è mai stato un vero e proprio rapporto con noi e da
quando
avevo quattordici anni non passo neanche piu l'estate qua.
questo
posto mi disgustava e nauseava per chi come come è cresciuta
nel
cemento di Phoenix il verde di Forks da letteralmente alla testa.
eccoci
a casa una casa in puro stile Forksesco immersa nel verde anche se da
su una strada provinciale. Charlie è stato veramente
gentile,
gentile e sorpreso della mia scelta ma non ha fatto domande,
è
questo che amo in particolare di Charlie, è un tipo che non
ti ronza
intorno.
a
cena il silenzio regna sovrano, solo poche parole, sul tempo sulla
scuola e basta. sto gia pensando di suicidarmi.
alle
nove e mezza sono gia letto ma non riesco a chiudere occhio
c'è
troppo silenzio è una cosa irreale, non so come ma mi
addormento.
la
mattina no fu meglio del pomeriggio e la sera, il sole non c
è cè
sempre quel verde che da noia, sento delle voci in giardino, vita
penso, mi vesto e scendo, ci sono due indiani della riserva nel mio
giardino uno avrà la mia età, mi sembra di averlo
gia visto e anche
l'altro sulla sedia a rotelle, saranno padre e figlio -Alice
ti
ricordi di Billi Black?- ecco chi sono certo che mi ricordo
di
loro, fanno parte di un passato che cerco tutt'ora di dimenticare e
io mi ci sono rituffata a capo fitto -certo, ciao ti trovo bene-
-si sono sempre sulla piazza, finalmente sei arrivata, tuo
padre
non la smetteva piu di parlarci di te- -oh avanti finiscila-.
si
misero a giocare come due bambini in mezzo alla strada lasciandomi
pienamente di stucco, allora mio padre aveva degli amici -ciao
io
sono Jacob, facevamo le torte di fango insieme ricordi?- come
quella che rifilai a Charlie facendogli credere che fosse cioccolata
-certo come no- i due smisero di rincorrersi e
tornarono seri
-allora ti piace?- mi chiese Charlie indicando il
furgone alla
mia sinistra
-questo?-
domandai incredula -l'ho appena comprato da Billi, un affarone-
sono basita, mia piace davvero -ma è fantastico. ma
dai- .
il
mio primo giorno di scuola, a metà semestre fantastico.
scendo dal
furgone avrei voluto tanto tornare a casa ma non posso rimandare
sempre così prendo coraggio e scendo dal furgone
parcheggiato vicino
al primo edificio dove c'era la segreteria.
entro
e all'interno scopro che c'è un caldo e una luce che non mi
aspettavo, mi avvicino alla donna e le dico il mio nome, rovista in
un mare di scartoffie per cercare il mio modulo quando finalmente lo
trova me lo porge e mi augura buona giornata.
nel
lungo fiume di persone non passo inosservata , la gente mi guarda e m
scruta e mi da parecchia noia quando un ragazzo allampanato mi si
avvicina e si presenta dice di chiamarsi Eric e lavora per il
giornalino scolastico, si offri di accompagnarmi alla lezione e a me
cominciava a dare sui nervi troppe attenzioni.
le
ore passano e una mi si è appiccicata, continua a parlare e
a
parlare e io neanche ricordo il suo nome, a mensa continua a ciarlare
dei suoi amici e dei professori adesso mi presenta i suoi amici di
qui ho gia dimenticato il nome.
in
quel momento. seduta al tavolo da pranzo impegnata a conversare con
estranei curiose , li vedo per la prima volta.
sono
seduti nell'angolo piu isolato e lontano della mensa, sono cinque non
parlano e non mangiano benché ognuno di loro abbia un
vassoio
pieno i roba.
non
mi stanno squadrando a differenza del resto della mensa
perciò
potevo osservarli senza incontrare il loro sguardo curioso.
la
cosa che mi lascia di stucco è che erano bellissimi, quello
moro
sembrava un sollevatore di pesi e stava con una ragazza bionda
bellissima come se fosse uscita, quello coi capelli rossicci
è piu
magro ma bello e muscoloso e sta con una ragazza con i capelli
castano e poi c è lui, ricciolo biondo, muscoloso un dio in
terra.
non
si somigliano per nulla ma c'è qualcosa che li rende simili
ognuno
di loro era pallido come il gesso per le lavagne e hanno tutti gli
occhi scuri.
tutti
mi attirano ma lui veramente mi incanta era bello da togliere il
fiato.
-chi
sono quelli?- faccio riferimento al tavolo che stavo
guardando
prima -i Cullen, sono Emmett che sta con quella bionda
Rosalie,
poi Edward uno schianto da paura ma sta con Quella coi capelli
castani che si chiama Bella-
non
mi importa di loro, si ma mi interessa piu lui -e lui chi
è?-
risero come due oche -lui è Jasper Hale, il biondo
con l'aria di
uno in agonia- in agonia sarai te sciacquetta,
chissà quante
volte aveva rifiutato un suo invito.
-vivono
tutti insieme a casa del dottor Cullen e signora- passarono
il
resto delle due ore a parlare dei Cullen e io nonostante mi
interessassero non le stavo seguendo.
l'ultima
lezione, biologia -fantastico- odiavo biologia e a
Phoenix
avevo fatto il corso avanzato per colpa della mia media scolastica,
abbastanza alta e questo mi ha permesso di fare anche biologia
avanzata, un suicidio per chi odia questa materia.
appena
entro consegno il foglio al professore e mi siedo ad un baco
piuttosto in prima fila, la mia ostilità verso questa
materia non mi
fa vedere neanche chi ho accanto.
-non
ti piace proprio la biologia- mi giro indignata per quella
atroce
verità e lo vedo, rimango a bocca aperta senza riuscire a
formulare
una frase di senso compiuto, lo vedo alzare un sopracciglio -tutto
bene?- Alice riprenditi mi dico ma solo dopo pochi secondi
riesco
a riprendere il controllo di me stessa -si tutto..ok-
sorride
di nuovo mentre apre il libro al segno, ci butto un occhio e cavolo era
pieno di appunti scritti in maniera perfetta al bordo dei
paragrafi -a te invece piace la biologia- affermo
ricordandomi
della battuta di poco fa -ho tre lauree in biologia-
mi dice
senza staccare il lapis dal bordo del libro - come scusa? hai
tre
lauree in biologia?- -no scherzavo ti sembro dell'età di
essere
laureato, insomma Alice- sembra convincente ma qualcosa in
lui
non mi convince -come fai a sapere come mi chiamo?-
balbetta
qualcosa -eh,beh sei come dire, l'argomento numero uno da un
paio
di settimane, anche i muri sanno come ti chiami- oh giusto
giusto.
la
lezione passa forse anche troppo velocemente per i miei gusti , stare
anche solo accanto a lui mi fa stare bene mi fa dimenticare di essere
a Forks. di solito quando suona la campanella sono sempre la prima ad
uscire ma qualcosa mi diceva di aspettarlo. -bene la settimana
prossima saremo in visita alla serra mi raccomando i permessi
firmati, Brandon ecco il tuo- mi alzo e lo prendo senza
troppo
entusiasmo -sarà divertente vedere il prof che
parla alle piante
- di nuovo mi appare alle spalle capendo il mio stato d'animo
-
che ne sai che parlerà alle piante? e poi
è una serra non c'è
niente di divertente- mi guarda e ride mentre usciamo insieme
dalla porta sotto lo sguardo inviperito di quella che durante la
mattina mi aveva parlato in continuazione -fidati, ogni anno
ci
andiamo e vedere il prof che parla alle piante è veramente
divertente vedrai che ti diverti anche tu- se lo dice lui con
il
suo meraviglioso sorriso mi fido.- beh ci vediamo ciao-
e
sparisce nella trafila di ragazzi che si dirigono alle macchine.
mezza
rimbecillita raggiungo il mio furgone mentre mi domando se avessi le
capacità per guidare -senti carina?- o no
quella lì no, che
vuole -dimmi..-cerco di mimare il suo nome -Jessica,
ho
visto che parlavi con Jasper Hale- annuisco un po imbarazzata
ma
felice allo stesso tempo -fortunata che vi siete detti?-
che
cosa? vuole sapere cosa ci siamo detti?
-niente
abbiamo parlato..- non voglio dirle di cosa abbiamo parlato e
mentre cerco una scusa passa di li la mia ancora di salvezza -abbiamo
parlato del professor Molina, dice che parla alle piante..é
vero?-
cerco di deviare il discorso e Jessica ci casca subito - si
è
vero verrai alla gita vero ci sarà da divertirsi-
ci salutiamo o
me meglio mi saluta come se fossimo vecchie amiche - a domani
Alice- la saluto con la mano mentre entro nel furgone.
ed
eccomi di nuovo nella depressione di quella che è ormai casa
mia,
parcheggio acanto alla macchina della polizia di mio padre ed entro
in casa con l'umore di nuovo sotto i piedi. scendo ed entro in casa
-sono a casa- -sono in cucina- lo raggiungo in
cucina dopo
aver buttato lo zaino sul divano -Char..papà avrei
una gita la
prossima settimana, potresti firmarmi..- gli passai il foglio
e
senza fare domande lo firmò, rimasi di nuovo di stucco - niente
domande?- posa la birra che stava bevendo - che
domande
dovrei farti?-- non lo so dove vai ma va bene cosi,
grazie-
- a scuola tutto bene?- -si, non male. vado a studiare-.
in
camera mia accendo il pc e appena si carica internet apro Google e
vado su Facebook magari c'è cosi sulla barra di ricerca
digito il
suo nome -Jasper Cullen- nessun risultato -
no- mentre
sono gia li che mi dispero mi ricordo che Jessica ha detto che non
hanno tutti lo stesso cognome -Rosalie Hale, quindi
..proviamo
Jasper Hale- nessun risultato uguale ahhhhhhhh urlo talmente
forte che mio padre arriva preoccupato -Alice tutto a posto?-
o
cavolo -si.. scusa non mi torna una cosa- -ah
ok scusa-
-niente..ciao!-.
Alice
controllati, lo rivedi domani a scuola sono solo 16 ore.
il
tempo va passano le ore ma non riesco a studiare, nella mente o
ancora lui o meglio mi ritrovo a immaginare costa sta facendo.
-ok
basta Alice rischi di uscire di testa anzi sono gia matta forse-.
-Alice
la cena è pronta- finalmente sto morendo di fame
scendo ancora
vestita come ero andata a scuola
un
odorino di bistecca arriva anche in salotto e la cosa promette bene
-sembra squisita - e lo è davvero dopo
cena risalgo in camera
e mi decido di finire di fare i compiti.
una
volta finiti mi metto a letto ma non riesco a dormire ma mi devo
costringere.
la
mattina davanti alo specchio dopo una notte quasi insonne ripenso
allo strano sogno che ho fatto:
eravamo Jasper e d
io nel bosco poco distante da scuola era serio ma non
arrabbiato parlava ma non sono riuscita a capire cosa dicesse la ma
faccia era spaventata ma non capisco il perchè. non capisco
bene il
significato del sogno, veramente non è neanche il primo che
faccio
ma non ci ho mai dato peso, anzi speravo che cambiando vita questi
sogni passassero. -Alice ti fai troppe pare- guardo l'orologio
-ma
è tardissimo- corro giu per le scale
-buona
giornata papà ci vediamo sta sera- non so cosa mi
abbia detto
perchè sono gia sul furgone diretta a scuola.
ho
battuto ogni record possibile 10 minuti e 30secondi mi fiondo fuori
dalla macchina e corro in classe giusto in tempo per l'appello -
Brandon?- -presente- dico entrando ansante per la corsa, il prof
continua l'appello ma quando arriva ad Hale non risponde nessuno. ma
dove è?mi guardai attorno ma se non aveva risposto
all'appello è
chiaro che non ci sia . triste comincio a fissare il libro di
biologia quella materia da ieri cominciava a piacermi e adesso mi
ritrovo a odiarla, di nuovo. ho tenuto il conto delle ore 16 che mi
dividevano dal rivederlo e lui non c'è.
a
mensa scopro che annhe il resto dei fratelli non ci sono, una volta
messa con il cuore in pace mi siedo al tavolo delle oche da passeggio
non per loro ma per gli altri Mike, Eric Jessica e Angela. guardo in
continuazione il loro solito tavolo -loro non verranno, non
oggi
almeno- che voleva l'oca numero uno -perchè?-
-guarda
fuori cervellona- cervellona? beh in confronto a te sono
Einstein
-cosa?- -c'è il sole- ma brava si si
chiama così quella
palla luminosa nel cielo - e allora?- -beh i suoi li portano
in
giro per le montagne a fare campeggio, ho chiesto ai miei di poter
fare lo stesso- e che ti hanno detto"ma certo" -hanno
detto di no-.
dal
corridoio sbucò Mike con i volantini della festa -ragazzi
eccoli
qui non sono stupendi - Jessica fa una faccia, in effetti
sono
brutti ma mike ci ha lavorato tanto -sono particolari- -sono
orribili- -grazie Jessica- -è vero-.
la
campanella finalmente annuncia la nuova fila di lezioni e una volta
fuori mi ri- accodai a quelle due.
-
bisogna andare a port angeles prima che finiscano i vestiti
migliori- vestiti? questo vuole dire solo una cosa shopping-posso
venire anch'io?- mi guardarono stranite e poi come due
classiche
oche giulive si misero a starnazzare -ma certo che puoi,
andiamo
dopo la scuola mangiamo li e poi tutti a casa ci state?- ma
certo
se per andare a fare un po di sano shopping devo fare l'asina giuliva
beh eccomi a ragliare.
finito
il primo capitolo non è il massimo anche perchè
deve ancora
cominciare il bello della storia xD
mi
raccomando seguitemi!!
nel
rossimo capitolo Alice andrà a port Angeles con quelle due
oche ma
le cose non andranno come programmato
Alice
dopo una litigata con quelle due viene lasciata a piedi..come
tornerà
a casa? e se Jasper fosse proprio a port angeles?
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