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Near Candeggio Facile
I raggi di sole illuminarono il piccolo condominio bianco. Penetrarono
nella finestra d'un bagnetto azzurro dove due persone dai capelli biondi dialogavano.
Entrambi vestivano con uno stile vagamente goth, ma lei aveva circa una ventina
d'anni in più di lui, sebbene li portasse bene. Chiaramente madre e figlio.
La madre, Misa Amane si mise le mani nei capelli urlando disperata,
per poi lasciarsi cadere sulle ginocchia guardando sconsolata le camicie un
tempo bianche di un imperturbabile Mello, seduto annoiato sull'asse del water
con la sua inseparabile barretta di cioccolato fondente tra le dita.
Sebbene entrambi amassero i colori scuri, Misa voleva che, almeno
per le occasioni speciali, il figlio Mello si vestisse a modo. A suo dire il
ragazzo aveva una parvenza elegante ereditata dal padre Light perciò
si presentava bene in pantaloni in lana e seta, camicietta, cravatta e capelli
raccolti in una coda bassa. Tutto questo a Mello non piaceva, anzi, rovinava
le camicie di proposito usandole come tovaglioli in occasione dei numerosi festini
con gli amici, pur di non indossarle.
'Mello, ci farai andare in rovina, i tuoi abiti costano tanto,
e dopo pochi giorni sono da buttare!'.
Quasi sdraiato sull'asse del water, Mello, con sguardo rivolto
svogliatamente verso la finestra disse: 'Se rischiamo di andare in rovina per
dei vestiti che a me non piacciono, non li comprare e risolvi il problema!'.
E fu in quel momento che successe qualcosa di strano. Dall'etichetta
della confezione di candeggina sulla lavatrice uscì un ragazzo albino
dall'aspetto pasciuto. Svolazzando, il ragazzetto si sedette sul bordo della
vasca da bagno con il ginocchio sinistro portato al petto ed una ciocca di capelli
arrotolati all'indice della mano destra.
Misa e Mello erano parecchio stupiti.
Senza muoversi ne alzare la testa, il ragazzo, vestito d'un
pigiama bianchissimo recitò un motivetto pubblicitario con un tono di
voce in realtà per nulla entusiasta: 'Problemi col candeggio? Niente
paura! Ecco Near Candeggio Facile, l'ultima marca di candeggina! Basta una sola
goccia ed ogni vestito uscirà bianco, ancor più bianco e luccicante
dei vampiri di Twilight!'.
Mentre Misa portava le mani alla bocca, dubbiosa se gioire o
fuggire a gambe levate, Mello alzò gli occhi al cielo.
Continuando a rigirare la sua ciocca di capelli, Near si rivolse
alla donna: 'Non mi credi? Dammi la camicia di tuo figlio, e ti faccio vedere.
Tu Mello riempimi un misurino d'acqua, va bene anche fredda!'.
Misa porse la camicia sporca a Near, Mello riempì di
malavoglia il misurino, mantenendo sul viso un cipiglio terribile. Posò
in terra il bicchiere di fronte a Near il quale lasciò cadere una singola
goccia di candeggina dal tappo precedentemente riempito. Near arrotolò
un pezzo di manica sinistra della camicia di Mello e la mise nel piccolo misurino.
Come da copione di una qualsiasi pubblicità della candeggina, la manica
fu estratta candida, uguale al pigiama e ai capelli del piccolo albino.
Con gioia da parte di Misa.
Con sgomento da parte di Mello che cominciava ad immaginarsi
vestito dei colori che più odiava.
La vocina di un Near in realtà rivolto soltanto a Misa,
lo destò dai suoi pensieri: 'Near candeggio facile, come puoi vedere
è anche conveniente, perchè basta una goccia per sbiancare un
abito. due indumenti, due gocce, ed io adoro il bianco!'.
Misa sembrò guardare trionfante un Mello contrariato.
Anzi un Mello furioso, più furibondo che mai. 'Chi cazzo sei tu, bamboccio
dalla faccia da scemo!' In un brusco gesto d'attacco, inavvertitamente urtò
la lavatrice e la vibrazione gli fece cadere addosso il contenuto della confezione
di candeggina senza tappo, che era stato rimesso li da Near.
Mello vide con terrore la sua canotta aderente, i suoi pantaloni
borchiati, i suoi stivali diventare bianchi nel giro di pochi secondi... eccetto
le suole.
'NOOOOOOOOOO!!!'
Velocissimo afferrò Near per il bavero e lo gettò
a terra con una mossa di wrestling. L'ira del figlio spaventò Misa, al
punto da farle abbandonare la stanza lanciando acuti. Ripresosi dalla botta
Near aprì gli occhi, trovandosi quelli assassini di Mello piantati nei
suoi: 'E così sei un icona della candeggina, eh? come Mastro Lindo e
l'Omino Bianco, vero?'
Near era spaventatissimo, tremava e sudava freddo, incapace
di rispondere e di muoversi in quanto Mello gli era letteralmente seduto sopra.
Da quella posizione il biondo prese la confezione della candeggina che era caduta.
Qualcosa era rimasto dentro.
Afferrò Near per il colletto sollevandolo da terra, gli diede un calcio
negli stinchi facendolo urlare, e gli fece bere il contenuto rimanente della
candeggina. Tutto. E Near cadde a terra svenuto prima di dissolversi. Mello
buttò dietro di se la confezione ormai vuota.
Disgustato afferrò con il pollice e l'indice la stoffa
de-colorata dei vestiti che indossava: 'Nessuno potrà mai costringermi
a vestire di bianco, mai!'.
Fine
Sta storiella m'è venuta in mente così e l'ho
gettata alcuni mesi fa, non avevo molte pretese. Oggi ho deciso di riprenderla
in mano e di correggerla, l'intenzione era di scrivere qualcosa di parodistico
sulle pubblicità della candeggina sfruttando l'amore per gli abiti scuri
di Mello e per il bianco che più bianco non si può di Near. Ad
ispirarmi sono stati anche i numerosi nomignoli dati al moccioso albino, quali
'Candeggina' 'Nanetto della Dash' 'Omino Bianco'. Purtroppo questo non è
un genere in cui mi sono cimentata, e a dire il vero la parodia non è
un genere che mi attira particolarmente, però dato che ne avevo l'ispirazione
e continuavo a visualizzare nella testa un Mello vestito di bianco che sbraitava
contro Near ho pensato 'perchè no?'. In fin dei conti mi sono divertita.
La prossima FF sarà ancora su Death Note ma sarà scritta meglio
rispetto a questa ciofea (so già di cosa parla). Poi proverò qualche
altro fandom
OK, so che Near non è ciccio ma normale (e tappo) d'aspetto,
ma tendo proprio ad immaginarlo grassottello, che ci posso fare?
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