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Capitolo 6
Il chitarrista e lo spacciatore
“Proviamo a chiedere a quel
barista!” propose Grace entrando,seguita da Chris
“Mi scusi!”
“Prego!”
“Squadra omicidi” disse
Grace mostrandogli il distintivo. Il barista li guardò incuriosito.
“Posso fare qualcosa per
voi?”
“Lei conosceva un certo
Alexander Moore?”
“E chi non lo
conosce?”rispose lui “Lo conoscono tutti qua dentro. Ma perché, è successo
qualcosa?”
“è morto. Lo hanno
ucciso.”intervenne Chris “Quando precisamente veniva qui Moore?”
”Tutti i giorni. Veniva qui,si sbronzava e se ne andava. Tutte le sere. Qualche
volta si è portato a casa qualche ragazza,ma niente di più.”
“A proposito della casa…lei
sa dove abitava Moore?”
“Non ne ho idea!”
“Perché ha detto che lo
conoscevano tutti? Da quello che ha appena detto,non mi pare facesse qualcosa di
speciale!”
”Ha suonato qui,qualche volta. Era molto bravo!”
“Che cosa suonava?”
”Chitarra. Chitarra elettrica.”
Il barista vide i due
scambiarsi un’occhiata.
“Non aveva uno straccio di
lavoro,ed era sempre pieno di debiti. Sapevo che era un chitarrista, me ne aveva
parlato lui. Aveva una gran passione per il rock. Così gli ho proposto di
suonare qui”
“Sappiamo che si era
infilato in un brutto giro”gli disse Grace “Cocaina”
Il barista annuì,cupo.
“Ho cercato più volte di
dissuaderlo,di dirgli che gli avrei trovato un lavoro,che l’avrei aiutato,ma si
è sempre rifiutato. Aveva bisogno di soldi.”
”Può dirci qualcosa di più?” Il barista fece una pausa,incerto sul da farsi.
“Posso dirvi un
nome.”esclamò “Ma vi pregherei di mantenere l’anonimato,quelli non perdonano.”
“Non si preoccupi”lo
rassicurò Grace “Il nome?”
“Frank Gifford” esclamò
abbassando la voce “Il pusher,come lo chiamano tutti. Lo spacciatore!”Grace
annuì.
“Per caso conosce qualcuno
che è stato a casa sua?”
“Quella ragazza
laggiù!”disse indicando una ragazza bionda che stava servendo delle bevande a un
tavolo. “è Jessy,una delle cameriere. È andata via con Moore un paio di
volte,penso che saprà dirvi dove abitava”
“Grazie!”lo ringraziò
Chris. Mentre si allontanavano,parlò sottovoce con la collega.
“Pensi che abbia detto la
verità?”
”Così sembra… ma non
possiamo incriminarlo. Non abbiamo prove e poi…non sembra che sia stato lui”
“Io dico che l’ha ucciso
qualcuno che lo conosceva. O conosceva i suoi gusti,almeno”
“Già,sono d’accordo!”
“Jessy?”la chiamò Grace.
Una ragazza
bionda,piuttosto alta, con un vassoio in mano,si voltò verso di loro.
“Omicidi”si presentò
Grace mostrandogli il distintivo. La ragazza inarcò un sopracciglio.
“Che vuole la omicidi da
me?”
“Informazioni”le rispose
Chris “Conoscevi Alexander Moore?”
Lei ci pensò un
momento,poi annuì.
“Che è successo?”
“è morto!”
“Oh!”si limitò a dire
Jessy con la faccia di una a cui non interessa minimamente che Moore sia morto.
“Ti ricordi dove
abitava?”
“Si…in una di quelle
stradine di case popolari,dove ci abitano tutti i disperati della città.
Aspetta,si chiamava…Hales Road,o qualcosa del genere.”
“Si,Hales Road. Ho capito
dov’è. Qualche altro particolare?”le chiese Chris.
“Si,abitava al numero 3.
Di solito non sto attenta a queste cose ma mi è rimasto impresso perché il
numero era disegnato gigante sul muro. Mi ha detto che l’aveva disegnato lui.
Era enorme e tra il numero c’era una chitarra. Chitarra elettrica,ha detto.
Aveva una passione sfegatata per il rock. In casa aveva una decina di
chitarre,se non più.”
“Non ti ha detto
nient’altro?”
“Bè…ora che mi ci fai
pensare…aveva la casa tappezzata di poster. Ed erano tutti dello stesso gruppo!”
“Che gruppo?”
”Un gruppo rock americano…o forse punk…si chiamano…aspetta,si chiamano…ah,si,
Green Day!”
“Green Day?”le chiese
Grace mentre Chris assumeva l’espressione di uno che si è improvvisamente
ricordato qualcosa.
Jessy annuì.
“Ora,se mi volete
scusare…dovrei tornare a lavorare”
”Certo,Jessy. Grazie!”la ringraziò Chris frettoloso prendendo Grace per un
braccio e portandola fuori dal locale.
“Che ti prende?”chiese
Grace a Chris non appena furono fuori.
“Me lo sono
ricordato,Grace…i Green Day!”
“I Green Day cosa?”
“Ti ricordi le scritte
sul braccio di Moore?”
Grace annuì.
“Togli pag.216,le altre.
I versi e “Ha ha you’re dead”
Grace annuì di nuovo.
“I versi,Grace…sono
canzoni dei Green Day!”
“E tu come fai a
saperlo?”
“Anche a me piaceva il
rock. I Green Day sono un gruppo punk rock americano. I versi sono il ritornello
di una canzone che si chiama “Time of your life” e “Ha ha you’re dead”è il
titolo di un’altra.!”
“A questo punto è chiaro
ormai: chi ha ucciso Moore lo conosceva bene!”
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