CAPITOLO 23 – DICIANNOVE
ANNI DOPO
- parte seconda -
Nella
Sala Grande di Hogwarts si respirava aria di attesa: come tutti gli
anni i
ragazzi delle quattro Case aspettavano impazienti di conoscere i loro
nuovi
compagni.
Al
tavolo dei professori c’erano parecchi volti nuovi rispetto a
diciannove anni
prima, ma anche dei volti conosciuti: il professor Vitious, al quale il
sangue
goblin del suo antenato conferiva molta longevità, era
seduto sulla solita pila
di cuscini. Accanto a lui il professor Rüf osservava con una
punta di
dispiacere le pietanze che non avrebbe potuto mangiare. Blaise Zabini,
da
cinque anni insegnante di Difesa contro le arti oscure e direttore di
Serpeverde, parlava con il preside Piton, che per l’occasione
sfoggiava un
mantello nero orlato d’argento, chiuso sulla spalla destra da
un elaborato
fermaglio in platino e smeraldi, creato da Oleander.
Quest’ultima era in piedi
davanti al tavolo, in attesa di procedere allo smistamento,
chiacchierava con
Philippa Oldtext, l’insegnante di Antiche Rune, e
giocherellava con la lista
dei nuovi studenti, che era emersa dalla serra numero due di Erbologia,
macchiata da una sostanza che assomigliava in modo sospetto a
Puzzolinfa.
Ai
tavoli, prefetti e caposcuola facevano fatica a tenere a freno
l’eccitazione
dei ragazzi. Quello che aveva più da fare, e che nessuno
invidiava, era Basil
Krum, alle prese con Billy e Percy Weasley e James Sirius Potter, che
già avevano
progettato una quantità di scherzi e disastri tale da
bastare fino a Natale.
Il
pesante portone di legno si spalancò ed Hagrid, professore
di Cura delle creature
magiche, guidò i bambini del primo anno al centro della
sala. I piccoli
rabbrividivano per il freddo (il tempo inclemente li aveva accolti con
uno
scrosciante acquazzone) e fissavano meravigliati il cielo turbinante di
nubi sul
soffitto della Sala, con il naso all’insù, ma
scattarono tutti a guardare il
cappello parlante non appena questi intonò la sua
filastrocca.
Al
termine, Oleander srotolò la lista “Quando
chiamerò il vostro nome, sederete su
questo sgabello ed io vi metterò in testa il cappello
parlante, che deciderà in
quale Casa verrete smistati."
Artichoke,
Sean fu il primo Tassorosso, seguito da Azim, Fahd che venne smistato a
Serpeverde, poi due ragazze finirono a Corvonero ed un ragazzo a
Grifondoro.
Ogni volta i rispettivi tavoli esplodevano in un lungo applauso.
Circa
a metà delle operazioni, la maga chiamò
“Krum, Stella Oleena Natasha.”
Si
fece avanti una bambina dagli occhi cerulei e i capelli biondi,
raccolti in uno
chignon che – sospettò Oleander – era
tenuto insieme da tre stecchetti di
ghiacciolo. Il cappello ci pensò un po’ di
più e poi gridò “Corvonero!”
Per lo
meno, Basil non avrebbe dovuto badare anche alla sorellina: sarebbe
stata un
problema di Lin Mei Davies, caposcuola di Corvonero.
In
seguito fu il turno di Malfoy, Scorpius. Così
com’era accaduto per il padre,
anche stavolta il cappello decise all’istante, spedendolo a
Serpeverde. Il
bambino raggiunse il suo tavolo con aria molto soddisfatta.
“Piton,
Orchis.”
Oleander
osservò avanzare la figlia, alla quale era riuscita a
restituire l’originaria
capigliatura, con un po’ di batticuore e lanciò
uno sguardo fugace e
velocissimo a Severus: anche lui si era leggermente irrigidito sulla
sedia, in
attesa del responso. Il cappello ci pensò a lungo
“Bene, bene – sussurrò – vedo
costanza e impegno, grandi virtù. Sei una che non si arrende
mai. Ottimo, so
esattamente dove mandarti: TASSOROSSO!”
Orchis
evidentemente non se l’aspettava perché aveva
sgranato oltre misura i suoi profondi
occhi neri: sia papà che Sevvy avevano studiato a
Serpeverde, era certa che ci
sarebbe finita anche lei. Ma la mamma le rivolse un sorriso raggiante e
quando
si volse a guardare il papà gli vide piegare
impercettibilmente il capo in
segno di assenso: andava tutto bene. Allora corse felice verso i suoi
nuovi compagni
di casa ed il prefetto, Wayne McMillian, andò addirittura a
stringerle la mano.
“Potter,
Albus Severus.”
Un
mormorio incuriosito si diffuse per la sala, mentre il più
piccolo bambino del
gruppo si fece avanti. Molti dei ragazzi si chiedevano se fosse proprio
il
figlio di Harry Potter, il giocatore di Quidditch e se gli avrebbe
fatto avere
una figurina autografata del padre. I più grandi ci avevano
provato anche con
James Sirius, solo che il primogenito dei Potter si faceva pagare
trenta zellini
a foto, una rapina!
Albus
era davvero nervoso: per tutta l’estate i cugini ed il
fratello maggiore non
avevano fatto altro che parlargli di Hogwarts e delle imprese del
papà e dello
zio. Sicuramente se fosse capitato a Grifondoro, lo avrebbero
confrontato con loro
di continuo: non gli andava molto la cosa. Piccolo com’era,
si dovette arrampicare
sullo sgabello ed aspettò il responso. “Oh, un
altro Potter – disse il cappello
– vediamo un po’… ragazzo sveglio,
intelligente. Forse Corvonero potrebbe andar
bene per te. Come dici, non ti convince? Aspetta, aspetta, in
c’è dell’altro,
vedo qualche timore in te: hai paura di vivere all’ombra di
tuo fratello e di
tuo padre. Capisco, più che normale… stai
cercando di scoprire fin dove potrai
arrivare da solo. Allora se è così, facciamo:
SERPEVERDE!”
Il
tavolo di Grifondoro ammutolì e James si strozzò
con il succo di zucca: aveva
gli occhi fuori dalle orbite mentre vedeva camminare tranquillo il suo
fratellino verso il tavolo dei verdeargento. Billy e Percy, i suoi
cugini,
intanto avevano intonato una cantilena che assomigliava molto a
“Ci devi cinque
galeoni, ci devi cinque galeoni!”.
Oleander
proseguì con lo smistamento ed il cappello parlante
spedì Roche, Claudiette dai
Tassorosso, seguita da Tally, Edmond a Grifondoro e Tally, Emmanuelle a
Serpeverde.
“Weasley,
Rose.” La bella primogenita di Ron ed Hermione fu smistata a
Corvonero ed
infine Zabini, Hector finì a Serpeverde.
Oleander
consegnò cappello, sgabello e pergamena a Mastro Goyle e si
accomodò alla
sinistra del marito, pronta ad ascoltare il discorso di benvenuto.
Non
appena Severus Piton si alzò in piedi, nella sala
calò il silenzio e anche gli
studenti più grandi e vivaci smisero all'istante di
scherzare.
"Sarò
breve - esordì il preside - soprattutto perchè
dubito che siate in grado di prestare
attenzione e comprendere un discorso che duri più di cinque
minuti.
Questo
non è un luogo di festini e di divertimenti,
perciò non pensiate che, per il
solo fatto di essere lontani da casa e dalla supervisione dei vostri
genitori,
vi sia permesso di comportarvi come ippogrifi selvatici. Le infrazioni
che
commetterete sottrarranno punti alle vostre rispettive Case, e,
poichè ho il
forte dubbio che tutti voi sappiate contare, le infrazioni
più gravi saranno
punite con l'espulsione.
Questa
è una scuola, ossia un luogo dove i professori cercano
faticosamente di
inculcare nelle vostre teste di legno le nobili ed antiche arti
magiche, in
modo che usciti da qui le usiate per qualcosa di più utile
che scorazzare su
una scopa inseguendo palle colorate o vendere calderoni porta a porta.
Lascio
ai miei colleghi il privilegio di elencarvi le ulteriori regole di
Hogwarts.
Detto
questo, buon appetito." concluse con tono tranquillo ed un ghigno
soddisfatto dipinto sul volto.
“Discorso
degno di te.” bisbigliò Oleander, soffiando sul
cucchiaio di minestra e
cercando di nascondere una poco professionale risata di fronte allo
sguardo
allibito dei bambini del primo anno e del nuovo professore di pozioni,
che si
stava chiedendo dove fosse capitato.
Che
fosse professore di pozioni, preside o Ministro della magia, Severus
Piton
restava sempre fedele a se stesso. Assaporò
l’ottima minestra di farro pensando
che aveva un sacco di cose da fare: doveva assolutamente scrivere a
Severus Jr
e raccontargli dello smistamento di Orchis, che chiacchierava allegra
con una
compagna più grande; poteva mandare anche due righe ad
Hermione, per dirle in
anteprima che Rose era una Corvonero: ne sarebbe stata entusiasta di
sicuro.
Invece Harry e Ginny come avrebbero reagito allo smistamento di Albus?
James
Sirius era ancora scioccato e Severus pareva trarne un sadico
divertimento.
Albus
si era seduto di fronte a Scorpius: i due si erano fissati per un
istante e poi
avevano fatto man bassa di pollo e patate arrosto. Almeno per il
momento non
avevano intenzione di aprire le ostilità ed il secondogenito
di Harry sembrava
soddisfatto del proprio smistamento.
Che
altro? Ah sì: doveva riparare la Ricordella
di Paciock, ammesso che si facesse acchiappare,
prima che qualcuno si rompesse l’osso del collo calpestandola.
Lentamente
fra i quattro tavoli imbanditi di ogni ben di dio risorse
l’usuale
chiacchiericcio: chi si scambiava opinioni e desideri, chi era ancora
basito
per il discorso del preside, chi rideva, chi faceva domande sulle varie
magie
usate nel salone, chi era più taciturno e magari pensava a
casa, il tutto sotto
la luce delle centinaia di candele sospese a mezz’aria e
sotto l'alta volta
della Sala comune che vegliava sui ragazzi da più di mille
anni, pronta ad
assistere alle vicende di un nuovo anno scolastico.
Oleander
si ripetè un’altra volta che, nonostante ci
fossero stati in passato momenti terribili,
era stata molto fortunata ad aver potuto partecipare a quella vita e ad
aver
conosciuto l’uomo vestito di nero al suo fianco, per il quale
provava ancora un
amore sconfinato.
Fece
scivolare una mano sotto al tavolo e cercò quella di
Severus, che intrecciò brevemente
le dita con le sue.
- FINE -
UN PO’ DI GENEALOGIA
Per
scoprire che fine hanno fatto nella mia storia (e nella mia mente
malata), questi
e altri protagonisti dei libri – con buona pace di JKR!
Wayne
McMillian, caposcuola di Tassorosso, è figlio di Ernie
McMillian e Susan Bones;
Neville,
oggi professore di Erbologia e Capocasa di Grifondoro, dopo mille
titubanze ha
avuto il coraggio di chiedere la mano ad Hannah Abbott, ma i due ancora
non
hanno bambini;
Basil
e Stella Oleena Natasha Krum sono figli di Viktor Krum e Luna Lovegood;
Theodore
Nott ha sposato Tracey Davis: i due hanno una figlia, Gwen Nott, che
quest’anno
- al suo ultimo anno - è stata nominata Caposcuola di
Serpeverde.
Astoria
Greengrass alla fine ha sposato Draco Malfoy ed il loro piccolo
Scorpius è
appena stato smistato a Serpeverde.
Billy
Weasley è figlio di George Weasley e Angelina Johnson.
Percy
Weasley è figlio del gemello Fred e Alicia Spinnet: inutile
dire che i due cugini
sono i combinaguai in capo di Hogwarts, subito seguiti a ruota da James
Sirius
Potter, il primogenito di Harry e Ginny. Tutti e tre sono a Grifondoro,
mentre
il piccolo Albus è finito a Serpeverde. Ora manca solo di
vedere dove verrà smistata
Lilian Luna, l’ultima nata in casa Potter.
Rose,
la primogenita di Hermione e Ron Weasley, è stata smistata a
Corvonero, mentre
bisognerà aspettare ancora un paio d'anni per scoprire dove
andrà il piccolo
Hugo.
Daphne
Greengrass alla fine ha sposato Blaise Zabini ed il loro figlio,
Hector, ha
iniziato quest'anno a frequentare Hogwarts.
Severus
e Oleander hanno avuto due figli: il primo è Severus Jr.,
nato circa un paio
d'anni dopo la fine della seconda guerra magica. Il ragazzo ha appena
concluso
gli studi nella Scuola di magia e ora si sta specializzando in Pozioni
con un
master di studio. La secondogenita, Orchis, è nata qualche
anno dopo, come
tutte le donne della famiglia Silvestre è una Florimagus e
quest'anno ha
iniziato la scuola.
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COMMIATO:
Dopo
quasi tre anni che ci sto dietro (contando anche il periodo della
frittura del
vecchio pc), ventitré capitoli e circa 470.000 parole,
è stata per me una
piccola ma autentica emozione scrivere quella piccola parolina di
quattro
lettere, "fine".
Non
so a quanti di voi sia piaciuta la mia storia, spero a tanti. In ogni
caso era
una cosa che sentivo il bisogno di scrivere, che *dovevo* scrivere,
prima di
tutto per me stessa e poi per omaggiare lui, Severus Piton, che
è e resterà
sempre il mio principe, il mio eroe di questa bellissima saga
letteraria.
Non
è una storia perfetta, rileggendola mi sono resa conto che
alcuni punti, che
nella mia mente erano chiarissimi, non lo sono altrettanto a chi la
legge per
la prima volta e che occorre rileggerla due o tre volte, per cogliere
tutti gli
indizi e i collegamenti che ho sparso qua e là. Comunque
questa è in assoluto
la storia che amo di più, tra quelle che ho scritto.
Si
è conclusa "Alla fine del sentiero", dunque, ma non le
storie di
Severus e Oleander: ho in mente una raccolta di one-shot di momenti che
non
hanno trovato posto qui o che sono nati in seguito.
@ Sheilin: mi piacerebbe dedicare
un'avventura anche ad Orchis e ai figli di Harry e compagni, ma finora
la
"seconda generazione" non mi ha fatto scoccare la stessa scintilla
della prima. Comunque sia, butterò giù qualche
appunto, poi si vedrà.
Grazie a tutti coloro che hanno
letto, commentato, messo nei preferiti, seguiti e ricordati :) |