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Autore: Hotaru_Tomoe    14/09/2010    2 recensioni
Dopo la morte di Silente le strade di Severus ed Oleander si dividono: lui fugge con Draco e i Mangiamorte, lei resta ad Hogwarts. Nel frattempo Harry e tutti i suoi amici iniziano a percorrere il sentiero che li porterà verso lo scontro finale con Voldemort. Un anno lunghissimo, costellato di confronti, indagini, scoperte, intrighi ed avventure.
Questa fanfiction è il seguito de "Il vaso di Pandora".
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Severus ed Oleander'
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CAPITOLO 23 – DICIANNOVE ANNI DOPO
- parte seconda -

 

Nella Sala Grande di Hogwarts si respirava aria di attesa: come tutti gli anni i ragazzi delle quattro Case aspettavano impazienti di conoscere i loro nuovi compagni.
Al tavolo dei professori c’erano parecchi volti nuovi rispetto a diciannove anni prima, ma anche dei volti conosciuti: il professor Vitious, al quale il sangue goblin del suo antenato conferiva molta longevità, era seduto sulla solita pila di cuscini. Accanto a lui il professor Rüf osservava con una punta di dispiacere le pietanze che non avrebbe potuto mangiare. Blaise Zabini, da cinque anni insegnante di Difesa contro le arti oscure e direttore di Serpeverde, parlava con il preside Piton, che per l’occasione sfoggiava un mantello nero orlato d’argento, chiuso sulla spalla destra da un elaborato fermaglio in platino e smeraldi, creato da Oleander. Quest’ultima era in piedi davanti al tavolo, in attesa di procedere allo smistamento, chiacchierava con Philippa Oldtext, l’insegnante di Antiche Rune, e giocherellava con la lista dei nuovi studenti, che era emersa dalla serra numero due di Erbologia, macchiata da una sostanza che assomigliava in modo sospetto a Puzzolinfa.
Ai tavoli, prefetti e caposcuola facevano fatica a tenere a freno l’eccitazione dei ragazzi. Quello che aveva più da fare, e che nessuno invidiava, era Basil Krum, alle prese con Billy e Percy Weasley e James Sirius Potter, che già avevano progettato una quantità di scherzi e disastri tale da bastare fino a Natale.
Il pesante portone di legno si spalancò ed Hagrid, professore di Cura delle creature magiche, guidò i bambini del primo anno al centro della sala. I piccoli rabbrividivano per il freddo (il tempo inclemente li aveva accolti con uno scrosciante acquazzone) e fissavano meravigliati il cielo turbinante di nubi sul soffitto della Sala, con il naso all’insù, ma scattarono tutti a guardare il cappello parlante non appena questi intonò la sua filastrocca.
Al termine, Oleander srotolò la lista “Quando chiamerò il vostro nome, sederete su questo sgabello ed io vi metterò in testa il cappello parlante, che deciderà in quale Casa verrete smistati."
Artichoke, Sean fu il primo Tassorosso, seguito da Azim, Fahd che venne smistato a Serpeverde, poi due ragazze finirono a Corvonero ed un ragazzo a Grifondoro. Ogni volta i rispettivi tavoli esplodevano in un lungo applauso.
Circa a metà delle operazioni, la maga chiamò “Krum, Stella Oleena Natasha.”
Si fece avanti una bambina dagli occhi cerulei e i capelli biondi, raccolti in uno chignon che – sospettò Oleander – era tenuto insieme da tre stecchetti di ghiacciolo. Il cappello ci pensò un po’ di più e poi gridò “Corvonero!” Per lo meno, Basil non avrebbe dovuto badare anche alla sorellina: sarebbe stata un problema di Lin Mei Davies, caposcuola di Corvonero.
In seguito fu il turno di Malfoy, Scorpius. Così com’era accaduto per il padre, anche stavolta il cappello decise all’istante, spedendolo a Serpeverde. Il bambino raggiunse il suo tavolo con aria molto soddisfatta.
“Piton, Orchis.”
Oleander osservò avanzare la figlia, alla quale era riuscita a restituire l’originaria capigliatura, con un po’ di batticuore e lanciò uno sguardo fugace e velocissimo a Severus: anche lui si era leggermente irrigidito sulla sedia, in attesa del responso. Il cappello ci pensò a lungo “Bene, bene – sussurrò – vedo costanza e impegno, grandi virtù. Sei una che non si arrende mai. Ottimo, so esattamente dove mandarti: TASSOROSSO!”
Orchis evidentemente non se l’aspettava perché aveva sgranato oltre misura i suoi profondi occhi neri: sia papà che Sevvy avevano studiato a Serpeverde, era certa che ci sarebbe finita anche lei. Ma la mamma le rivolse un sorriso raggiante e quando si volse a guardare il papà gli vide piegare impercettibilmente il capo in segno di assenso: andava tutto bene. Allora corse felice verso i suoi nuovi compagni di casa ed il prefetto, Wayne McMillian, andò addirittura a stringerle la mano.
“Potter, Albus Severus.”
Un mormorio incuriosito si diffuse per la sala, mentre il più piccolo bambino del gruppo si fece avanti. Molti dei ragazzi si chiedevano se fosse proprio il figlio di Harry Potter, il giocatore di Quidditch e se gli avrebbe fatto avere una figurina autografata del padre. I più grandi ci avevano provato anche con James Sirius, solo che il primogenito dei Potter si faceva pagare trenta zellini a foto, una rapina!
Albus era davvero nervoso: per tutta l’estate i cugini ed il fratello maggiore non avevano fatto altro che parlargli di Hogwarts e delle imprese del papà e dello zio. Sicuramente se fosse capitato a Grifondoro, lo avrebbero confrontato con loro di continuo: non gli andava molto la cosa. Piccolo com’era, si dovette arrampicare sullo sgabello ed aspettò il responso. “Oh, un altro Potter – disse il cappello – vediamo un po’… ragazzo sveglio, intelligente. Forse Corvonero potrebbe andar bene per te. Come dici, non ti convince? Aspetta, aspetta, in c’è dell’altro, vedo qualche timore in te: hai paura di vivere all’ombra di tuo fratello e di tuo padre. Capisco, più che normale… stai cercando di scoprire fin dove potrai arrivare da solo. Allora se è così, facciamo: SERPEVERDE!”
Il tavolo di Grifondoro ammutolì e James si strozzò con il succo di zucca: aveva gli occhi fuori dalle orbite mentre vedeva camminare tranquillo il suo fratellino verso il tavolo dei verdeargento. Billy e Percy, i suoi cugini, intanto avevano intonato una cantilena che assomigliava molto a “Ci devi cinque galeoni, ci devi cinque galeoni!”.
Oleander proseguì con lo smistamento ed il cappello parlante spedì Roche, Claudiette dai Tassorosso, seguita da Tally, Edmond a Grifondoro e Tally, Emmanuelle a Serpeverde.
“Weasley, Rose.” La bella primogenita di Ron ed Hermione fu smistata a Corvonero ed infine Zabini, Hector finì a Serpeverde.
Oleander consegnò cappello, sgabello e pergamena a Mastro Goyle e si accomodò alla sinistra del marito, pronta ad ascoltare il discorso di benvenuto.
Non appena Severus Piton si alzò in piedi, nella sala calò il silenzio e anche gli studenti più grandi e vivaci smisero all'istante di scherzare.
"Sarò breve - esordì il preside - soprattutto perchè dubito che siate in grado di prestare attenzione e comprendere un discorso che duri più di cinque minuti.
Questo non è un luogo di festini e di divertimenti, perciò non pensiate che, per il solo fatto di essere lontani da casa e dalla supervisione dei vostri genitori, vi sia permesso di comportarvi come ippogrifi selvatici. Le infrazioni che commetterete sottrarranno punti alle vostre rispettive Case, e, poichè ho il forte dubbio che tutti voi sappiate contare, le infrazioni più gravi saranno punite con l'espulsione.
Questa è una scuola, ossia un luogo dove i professori cercano faticosamente di inculcare nelle vostre teste di legno le nobili ed antiche arti magiche, in modo che usciti da qui le usiate per qualcosa di più utile che scorazzare su una scopa inseguendo palle colorate o vendere calderoni porta a porta.
Lascio ai miei colleghi il privilegio di elencarvi le ulteriori regole di Hogwarts.
Detto questo, buon appetito." concluse con tono tranquillo ed un ghigno soddisfatto dipinto sul volto.
“Discorso degno di te.” bisbigliò Oleander, soffiando sul cucchiaio di minestra e cercando di nascondere una poco professionale risata di fronte allo sguardo allibito dei bambini del primo anno e del nuovo professore di pozioni, che si stava chiedendo dove fosse capitato.
Che fosse professore di pozioni, preside o Ministro della magia, Severus Piton restava sempre fedele a se stesso. Assaporò l’ottima minestra di farro pensando che aveva un sacco di cose da fare: doveva assolutamente scrivere a Severus Jr e raccontargli dello smistamento di Orchis, che chiacchierava allegra con una compagna più grande; poteva mandare anche due righe ad Hermione, per dirle in anteprima che Rose era una Corvonero: ne sarebbe stata entusiasta di sicuro. Invece Harry e Ginny come avrebbero reagito allo smistamento di Albus? James Sirius era ancora scioccato e Severus pareva trarne un sadico divertimento.
Albus si era seduto di fronte a Scorpius: i due si erano fissati per un istante e poi avevano fatto man bassa di pollo e patate arrosto. Almeno per il momento non avevano intenzione di aprire le ostilità ed il secondogenito di Harry sembrava soddisfatto del proprio smistamento.
Che altro? Ah sì: doveva riparare la Ricordella di Paciock, ammesso che si facesse acchiappare, prima che qualcuno si rompesse l’osso del collo calpestandola.
Lentamente fra i quattro tavoli imbanditi di ogni ben di dio risorse l’usuale chiacchiericcio: chi si scambiava opinioni e desideri, chi era ancora basito per il discorso del preside, chi rideva, chi faceva domande sulle varie magie usate nel salone, chi era più taciturno e magari pensava a casa, il tutto sotto la luce delle centinaia di candele sospese a mezz’aria e sotto l'alta volta della Sala comune che vegliava sui ragazzi da più di mille anni, pronta ad assistere alle vicende di un nuovo anno scolastico.
Oleander si ripetè un’altra volta che, nonostante ci fossero stati in passato momenti terribili, era stata molto fortunata ad aver potuto partecipare a quella vita e ad aver conosciuto l’uomo vestito di nero al suo fianco, per il quale provava ancora un amore sconfinato.
Fece scivolare una mano sotto al tavolo e cercò quella di Severus, che intrecciò brevemente le dita con le sue. 

- FINE -

 

 
UN PO’ DI GENEALOGIA

 

Per scoprire che fine hanno fatto nella mia storia (e nella mia mente malata), questi e altri protagonisti dei libri – con buona pace di JKR! 

Wayne McMillian, caposcuola di Tassorosso, è figlio di Ernie McMillian e Susan Bones;
Neville, oggi professore di Erbologia e Capocasa di Grifondoro, dopo mille titubanze ha avuto il coraggio di chiedere la mano ad Hannah Abbott, ma i due ancora non hanno bambini;
Basil e Stella Oleena Natasha Krum sono figli di Viktor Krum e Luna Lovegood;
Theodore Nott ha sposato Tracey Davis: i due hanno una figlia, Gwen Nott, che quest’anno - al suo ultimo anno - è stata nominata Caposcuola di Serpeverde.
Astoria Greengrass alla fine ha sposato Draco Malfoy ed il loro piccolo Scorpius è appena stato smistato a Serpeverde.
Billy Weasley è figlio di George Weasley e Angelina Johnson.
Percy Weasley è figlio del gemello Fred e Alicia Spinnet: inutile dire che i due cugini sono i combinaguai in capo di Hogwarts, subito seguiti a ruota da James Sirius Potter, il primogenito di Harry e Ginny. Tutti e tre sono a Grifondoro, mentre il piccolo Albus è finito a Serpeverde. Ora manca solo di vedere dove verrà smistata Lilian Luna, l’ultima nata in casa Potter.
Rose, la primogenita di Hermione e Ron Weasley, è stata smistata a Corvonero, mentre bisognerà aspettare ancora un paio d'anni per scoprire dove andrà il piccolo Hugo.
Daphne Greengrass alla fine ha sposato Blaise Zabini ed il loro figlio, Hector, ha iniziato quest'anno a frequentare Hogwarts.
Severus e Oleander hanno avuto due figli: il primo è Severus Jr., nato circa un paio d'anni dopo la fine della seconda guerra magica. Il ragazzo ha appena concluso gli studi nella Scuola di magia e ora si sta specializzando in Pozioni con un master di studio. La secondogenita, Orchis, è nata qualche anno dopo, come tutte le donne della famiglia Silvestre è una Florimagus e quest'anno ha iniziato la scuola.
 

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COMMIATO:
Dopo quasi tre anni che ci sto dietro (contando anche il periodo della frittura del vecchio pc), ventitré capitoli e circa 470.000 parole, è stata per me una piccola ma autentica emozione scrivere quella piccola parolina di quattro lettere, "fine".
Non so a quanti di voi sia piaciuta la mia storia, spero a tanti. In ogni caso era una cosa che sentivo il bisogno di scrivere, che *dovevo* scrivere, prima di tutto per me stessa e poi per omaggiare lui, Severus Piton, che è e resterà sempre il mio principe, il mio eroe di questa bellissima saga letteraria.
Non è una storia perfetta, rileggendola mi sono resa conto che alcuni punti, che nella mia mente erano chiarissimi, non lo sono altrettanto a chi la legge per la prima volta e che occorre rileggerla due o tre volte, per cogliere tutti gli indizi e i collegamenti che ho sparso qua e là. Comunque questa è in assoluto la storia che amo di più, tra quelle che ho scritto.
Si è conclusa "Alla fine del sentiero", dunque, ma non le storie di Severus e Oleander: ho in mente una raccolta di one-shot di momenti che non hanno trovato posto qui o che sono nati in seguito.
@ Sheilin: mi piacerebbe dedicare un'avventura anche ad Orchis e ai figli di Harry e compagni, ma finora la "seconda generazione" non mi ha fatto scoccare la stessa scintilla della prima. Comunque sia, butterò giù qualche appunto, poi si vedrà.

Grazie a tutti coloro che hanno letto, commentato, messo nei preferiti, seguiti e ricordati  :)

   
 
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