Le cose più
belle non si possono ne vedere ne
toccare; si può solo sentirle nel proprio cuore. Anonimo
Nel corso di una vita ci si ritrova
ad affrontare momenti di
calma piatta e momenti in cui il tormento e l’agitazione
somigliano
spaventosamente al mare in burrasca. E’ questa la vita, ne
più ne meno. E’ un
susseguirsi di accadimenti, più o meno piacevoli,
più o meno dolorosi, più o
meno felici. Ogni singolo istante viene vissuto dando per scontato che
quello
che abbiamo ci sia dovuto. Quale errore più grande si copie
a pensare questo.
Sfiorare un petalo di margherita,
affondare una mano nella
sabbia, vedere il mare, il cielo, la pioggia. Poter annusare il profumo
dell’erba appena tagliata. Gustare una mela. Sentire
l’uomo che ti ama chiamare
il tuo nome. Le cose più belle non si possono ne vedere ne
toccare, si può solo
sentirle nel proprio cuore. E’ questo che ci rende speciali,
quel sesto senso
che si mette in funzione quando amiamo. Quando riconosciamo la nostra
metà. E
io l’avevo finalmente trovata.
Lo shock che provai al contempo
dell’assoluta certezza di
chi fosse l’uomo che mi stava fissando negli occhi, era
sconvolgente.
Edward. Solo lui. Ancora lui.
Quando avevo rilegato molto
più che in profondità, quello
che avevo provato dentro di me, molto più ora cercava di
risalire a galla, e mi
sentivo stordita al punto che mi aggrappai con forza a lui. Dovevo
accertarmi
che fosse reale, che non stessi sognando. Quante volte, nel corso dei
mesi,
dopo aver trovato per sbaglio una sua foto, l’avevo sognato,
per molte notti. E
ora era reale, mi teneva vicina, e io non volevo essere in nessun altro
luogo
all’infuori di lì. Se era un sogno non volevo
svegliarmi.
Calde lacrime sfuggirono al mio
controllo e fissando Edward
negli occhi notai come il suo sguardo si addolcì
all’istante, alzando
lentamente la propria mano per raccogliere una goccia salata dalla mia
guancia,
se la portò alle labbra. Mi abbracciò e mi
sussurrò “sono qui, ti avevo
promesso che ci saremmo rivisti presto”.
Non volevo sapere altro, non ora, ora
volevo solo che mi
stringesse e che non mi lasciasse più andare. Ora sentivo
che la mia rinascita
era completa. Ora avevo tutto ciò che potessi desiderare.
Fine.
Angolino autrice: lo so, finale
scontato, ma che volete sono una romanticona cronica. baci! B.
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