Capitolo
7: L’alba del rinnovamento.
Ah, quanto tempo era passato.
Secoli.
Eppure vedere quei due su quella
carta bianca appena stampata, aveva fatto ritornare tutto in testa a
Lovino,
perfettamente. Tutto, a partire sin da quel lontano giorno in cui
Francis si
era presentato, fino a quello in cui avevano fronteggiato con coraggio
il
Glorioso Impero Britannico, detentore di tutti i mari e colonizzatore
senza
eguali.
Adesso, nel rivedere Francis e
Arthur in bella posa, su quell’invito, gli faceva venire in mente che
forse i
germi di tutto quel che era successo adesso, erano già stati gettati
quel
lontano giorno, quel fatidico giorno in cui il Generale Inverno era
stato
rigettato nelle profondità oscure dalle quali era pervenuto.
“Lovino? Cosa stai facendo?”
Antonio chiuse leggermente la porta, mentre drizzava gli occhi verso il
suo
Lovino ormai fattosi uomo nel corpo e nella mente, in quel momento
sdraiato sul
divano, coperto solo dai pantaloni della sua divisa, col petto in bella
vista.
“La… posta. Non immaginerai mai
quello che ci ho trovato dentro.” Porse il foglio ad Antonio,
sghignazzando
sommessamente.
“Carta bianca ed elegante…?
Sembrerebbe quasi un invito ad un matrimonio.”
“Lo è.”
Antonio analizzò con cura il
foglio. Nel fronte, una foto di Francis e Arthur, vestiti entrambi da
sposo:
Francis era il ritratto della felicità, Arthur… beh, potrete
immaginarlo da
soli.
Dietro, un formale invito,
strapieno di cuoricini, urla di sdegno e disperazione, omini stilizzati
intenti
nel far le loro cose, e quant’altro.
“Sì, sono proprio loro.” Antonio
gettò il foglietto con disinvoltura, come fosse carta straccia, mentre
prendeva
posto sul divano, accanto a Lovino.
“Ma come? Lo getti via?”
“Non dureranno a lungo,
conoscendo Arthur. E la presenza di Alfred, poi, mi sa che si
trasformerà in
quella di un terzo incomodo…”
“Beh, io lo terrei come un
ricordino. Sai, il solo vedere le loro facce, mi è tornato in mente
quando
qualche secolo fa, io, te e loro due…”
“Ho capito a cosa ti riferisci.
Beh, era già amore tra noi due, eh?”
“Parla per te, bifolco.”
In quel momento, il rumore sordo
di una porta che sbatteva interruppe il romantico quadretto familiare.
La porta
cadde giù, sotto la spinta di una poderosa pedata tedesca.
“KESESESE! No, dico, ma hai
visto? Hai vistoooooo?!” Gilbert si precipitò addosso ad Antonio (nel
vero
senso del termine) con le lacrime agli occhi e una risata che più di
gusto non
si poteva. “Si sposa, si sposa, Mein Gott, il nostro amico Francis si
sposa!” E
iniziò a saltellare sopra lo spagnolo, quasi come tutti la prendessero
a vizio
nel farlo.
“Lo sai com’è Francis, oggi ama
me, domani ama te, io non mi stupirei più di tan-URGH!” Sì, Gilbert
aveva
ripreso a saltellargli sopra.
“Ma guardalo, che patetico!
Finirà per gettare fango sul nostro Bad Trio!”
“Dovresti prendere l’abitudine di
chiudere bene la porta di casa, Antonio…” Commentò con fare acido
Lovino.
“E a che serve? L’ha appena
buttata giù!”
“Kesesesese!”
Il magnifico si alzò in piedi,
sovrastando i due sul divano, mentre ancora piangeva di gusto. Ma allo
stesso
tempo la risata gli si bloccò, rivelando la vera natura delle sue
lacrime.
“Adesso… a-a-adesso…” La voce gli
si fece rotta e pulsante, interrotta dai battiti del cuore che gli
gonfiavano
la gola, smorzandogli le parole. “Ora che lui è sistemato e tu sei
sistemato da
tempo immemore con Lovino… sì, l’unico rimasto da solo sono io. Oh, ma è magnifico stare da solo! Vero?
VEEERO?” E indirizzò i suoi
occhiacci rossi verso i due presenti, guardandoli con aria spiritata.
Quindi,
prese il suo Gilbird, lo guardò dritto negli occhi e, accarezzandolo,
gli
sussurrò: “Forse… io e te… COOOSA? Cosa dici? Tu stai con Pierre?
M-ma…” Gilbert
divenne bianco, più bianco di quanto non lo fosse. Come un cadavere, si
ammutolì e uscì dalla stanza, avendo trasformato la sua antecedente
risata in
un tombale silenzio.
“… Te li sei andati a scegliere
bene questi compagni.” Commentò l’italiano, rigirandosi sul divano,
voltando le
spalle ad Antonio.
“E’ solo un brutto periodo.
Gilbert è un po’ scomodo e si è fatto parecchi nemici. E’ diventato
paranoico,
ipocondriaco, sente che presto potrebbe morire e vuole trovare a tutti
i costi
un compagno per tutta la vita, che lo protegga…”
“Chissà se anche Arthur ha fatto
un matrimonio di interessi… dopotutto lo vedo così cinico e
utilitarista…”
“Ehi, Lovino…” Esordì Antonio con
voce suadente, mentre iniziava un massaggio alle spalle del suo
querido. “A
proposito di matrimonio, quando toccherà a noi due? Sai che finalmente
la
legislazione lo permette… Potremmo sposarci direttamente qui nella mia
villa!”
“Per ora limitati ai massaggi,
bastardo. Almeno qualcosa di buono la sai fare.” E aprì leggermente il
giornale, dandogli un colpo secco, per sistemare le pagine spiegazzate,
consapevole di dar l’impressione di fare il finto snob.
“Certo, mi amor. Però dopo i
massaggi me li fai tu, e non ti dico dove.”
“… Crepa.”
La storia ci insegna. La storia ci sorprende. La storia ci
forgia.
Anche sopra quest’innocente villa, la storia continua a tracciare il
suo corso, coinvolgendo le vite di ognuno di noi.
Anche quando si pensa che tutto stia volgendo al termine, la storia
riserva sempre qualcosa, quello scarto di libertà arbitraria che ti
permette di
far evolvere diversamente le cose.
E allora la storia diventa desiderio. E desiderio è sentimento. E
quando i sentimenti di diversi uomini si riuniscono, possono avvenire
grandi
cose.
E’ questa la storia.
E alla fine, chi si tira fuori dal fango, chi riesce a sollevarsi fino
a riveder la luce, insomma, solo chi sopravvive, potrà dirsi veramente
un eroe.
Un eroe, che ha scritto la sua storia.
(O così recita la targhetta
appesa in camera di Antonio, in bella mostra sotto il suo cappello, in
ricordo
di tempi gloriosi ma molto più pericolosi.)
FINE
Qui si chiude la nostra… storia.
Okay, basta, la smetto. Ha già abusato Antonio di questa parola, nella
celeberrima
targhetta. Devo dire che questa fiction è stato un lavoraccio. Avendola
scritta
a due riprese, inoltre, lo stile potrebbe variare leggermente tra i
primi
cinque capitoli e gli ultimi due. Lo so, è tutta colpa mia, che sono un
tanuki
e ci ho messo due mesi prima di riprenderla in mano e finirla. Faccio
schifo,
fate pure i complimenti alla fiction, ma insultate me che sono da
linciare
e_____e
Per farmi perdonare, ho preparato
qualcosa di speciale: (Okay, è dedicato ad una sola persona, però è un
regalo
per tutti voi, per avermi seguito così calorosamente, e per coronare
degnamente
la fine di questa fiction.) Potete trovare questa “sorpresa”
all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=PBPwaSkyEaU
Detto
questo, voglio fare due
menzioni (per le minzioni sono già andato in bagno °G°) a due persone
speciali
che mi hanno aiutato nello sviluppo di questa fiction:
Ilyuchan, ovvero il mio amore, la mia ragazza, la donna
che voglio
sposare, nonché dedicataria dell’opera, perché senza di lei non sarei
quello
che sono oggi (soprattutto non scrivere di yaoi X°°°°°°°), non sarei
così
felice, mi mancherebbe qualcosa, sarei probabilmente frustrato per via
dell’amore che non potrei riversare verso nessuno…
Dal momento che crede nelle mie
potenzialità, mi ha stimolato nella stesura di ogni singolo capitolo,
perché
venisse qualcosa di veramente soddisfacente, e finora spero di non
averla
delusa <3
laCrapa, invece, perché mi ha commentato ogni singolo
capitolo con
delle maxi-recensioni, non solo simpatiche, ma dettagliate e concise,
insomma,
un lavoro fatto coi fiocchi. Ci vuole bravura non solo nello scrivere
fiction,
ma anche nel commentarle! E dopo averla conosciuta di persona, dopo che
il
destino si era beffato di noi (c’eravamo incontrati ad una fiera del
fumetto
però non sapevamo l’uno dell’altro xD), posso dire che il mio cuoricino
non si
era sbagliato, quando aveva iniziato a stimare in maniera esagerata
questa
commentatrice sconosciuta che metteva tanta passione nel commentare.
Orsù dunque, visto che la nostra
avventura è finita, lascio l’ultimo spazio per le risposte ai commenti
dei
capitoli precedenti, prima di mettere davvero l’ultimo punto di questo
foglio
Word.
Per i più “abbonati” alle mie
fiction, vi svelo in anteprima che ne sta per arrivare una “speciale”
Antolovi
(Un doppio progetto, ma… non vi dico niente di più!) dal titolo “Amor,
battaglie e un campo di Risiko” e un’altra fiction long dal provvisorio
titolo
“Hetalia Party”!
Dovrei anche finire “Un errore di
gelosia” che vegeta lì da parecchio… ci penserò su 8D
Stay tuned!
Chiudo con
le risposte ai
commenti al capitolo precedente:
@IlyuChan: Niente Ivan. Per lui ho progetti migliori
nella prossima
fiction <3 L’idea della calienza… è una cosa che trovo quasi
perversa, degna
di te. Sapevo che avresti apprezzato XD
Per il dialogo inglese/cosacco mi
sono basato sulla storia reale xD E’ verissimo che l’inghilterra col
suo
imperialismo si sentiva, possiamo dire, in DOVERE di portare la
civilizzazione nelle
altre civiltà… ma con gli occhi di oggi possiamo vedere che è stato
solo un
iniquo sopruso (come se ci potessero essere soprusi equi X°°°°)
Sul tema della partenza per le
guerre di Antonio, è la prima volta che ci ho pensato, perché non avevo
mai scritto
una fiction con ChibiLovi. Devo dire che a mettermi nei suoi panni,
posso
capirlo. La guerra è una crudeltà che spesso non ci tange, a noi
giovani
cittadini italiani del terzo millennio, perché non l’abbiamo mai
sperimentata.
Ma se ci si pensa…
LA FRUK. TI
E’ PIACIUTA LA FRUK. Epic
win. Se riesco a farla piacere
ad una Usuk, sono il migliore scrittore del mondo.
E ormai è troppo tardi per
piangere. IL MATRIMONIO S’E’ FATTO. Chuuu, amore mio, ti amo <3
@Moniko chan: Sì, ho proprio ricercato l’epicità e
sono fiero che
tu sia concorde con me nell’averla trovata, ti ringrazio *V* Beh, sì,
il fatto
che Ivan desideri stare in un posto abbastanza caldo perché crescano i
girasoli
è una tematica che ha sviluppato anche Himaruya, quindi non è tutta
farina del
mio sacco xD
@Aerith1992: Beh, vedi Aerith, il mio sogno è
diventare uno
scrittore, quindi da qualche parte mi devo pure allenare! E scrivere
dei
personaggi che mi piacciono di più mi da’ parecchia soddisfazione, è
per questo
che scrivo con tanta passione… Ti ringrazio per avermi seguito così a
lungo TwT
@la Crapa:
Donnuomo ci sarai te, che di femminile hai solo il culo. Persino
una
scimmia è più arrapante di te e__________e
Hai visto, hai avuto il tuo
capitolo oggi, come volevi. Come ti ho detto il sottotenente Primavera
se la
faceva col sergente Estate, non è colpa mia. Prenditela col cadetto
Autunno,
che nonostante li ha visti slinguazzare non ha detto niente al Generale
Inverno. Lui li avrebbe puniti per bene.
Arthur è un uke orgoglioso e
quindi è anche un combattente orgoglioso. Questo spiega i suoi
comportamenti
stupidi. <-- Modo banale di pararsi il culo.
Secondo me l’idea dei pugni
calienti è idiota, quella del generale inverno ripresa da Himaruya e
quella di
Francis è pure abbozzata in una strip pubblicata. Ma se tu pensi che
siano
belle idee ti ringrazio comunque <3 *ironico*
P.S. Alla fine ho messo Gil
perché s_theinsanequeen lo
desiderava tanto. E forse siccome qui fa la figura dello scemo
eccessivamente,
mi lincerà. Ma che ci posso fare, io sono fatto così 8D
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