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Autore: Linktroll    20/09/2010    2 recensioni
Brutte notizie in villa Carriedo. Antonio sembra non essere tornato più, dopo aver intrapreso una battaglia contro Arthur, facendo sfoggio della sua invincibile armata. Lovino continua ad aspettare a casa il suo Antonio, fino a che un Francis abbastanza preoccupato non lo avverte del peggio… Se l’invincibile armada ha perso, a Lovi spetta reclamare la sua… invincibile vendetta!
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: L’alba del rinnovamento.

 
Ah, quanto tempo era passato.
Secoli.
Eppure vedere quei due su quella carta bianca appena stampata, aveva fatto ritornare tutto in testa a Lovino, perfettamente. Tutto, a partire sin da quel lontano giorno in cui Francis si era presentato, fino a quello in cui avevano fronteggiato con coraggio il Glorioso Impero Britannico, detentore di tutti i mari e colonizzatore senza eguali.
Adesso, nel rivedere Francis e Arthur in bella posa, su quell’invito, gli faceva venire in mente che forse i germi di tutto quel che era successo adesso, erano già stati gettati quel lontano giorno, quel fatidico giorno in cui il Generale Inverno era stato rigettato nelle profondità oscure dalle quali era pervenuto.
“Lovino? Cosa stai facendo?” Antonio chiuse leggermente la porta, mentre drizzava gli occhi verso il suo Lovino ormai fattosi uomo nel corpo e nella mente, in quel momento sdraiato sul divano, coperto solo dai pantaloni della sua divisa, col petto in bella vista.
“La… posta. Non immaginerai mai quello che ci ho trovato dentro.” Porse il foglio ad Antonio, sghignazzando sommessamente.
“Carta bianca ed elegante…? Sembrerebbe quasi un invito ad un matrimonio.”
“Lo è.”
Antonio analizzò con cura il foglio. Nel fronte, una foto di Francis e Arthur, vestiti entrambi da sposo: Francis era il ritratto della felicità, Arthur… beh, potrete immaginarlo da soli.
Dietro, un formale invito, strapieno di cuoricini, urla di sdegno e disperazione, omini stilizzati intenti nel far le loro cose, e quant’altro.
“Sì, sono proprio loro.” Antonio gettò il foglietto con disinvoltura, come fosse carta straccia, mentre prendeva posto sul divano, accanto a Lovino.
“Ma come? Lo getti via?”
“Non dureranno a lungo, conoscendo Arthur. E la presenza di Alfred, poi, mi sa che si trasformerà in quella di un terzo incomodo…”
“Beh, io lo terrei come un ricordino. Sai, il solo vedere le loro facce, mi è tornato in mente quando qualche secolo fa, io, te e loro due…”
“Ho capito a cosa ti riferisci. Beh, era già amore tra noi due, eh?”
“Parla per te, bifolco.”
In quel momento, il rumore sordo di una porta che sbatteva interruppe il romantico quadretto familiare. La porta cadde giù, sotto la spinta di una poderosa pedata tedesca.
“KESESESE! No, dico, ma hai visto? Hai vistoooooo?!” Gilbert si precipitò addosso ad Antonio (nel vero senso del termine) con le lacrime agli occhi e una risata che più di gusto non si poteva. “Si sposa, si sposa, Mein Gott, il nostro amico Francis si sposa!” E iniziò a saltellare sopra lo spagnolo, quasi come tutti la prendessero a vizio nel farlo.
“Lo sai com’è Francis, oggi ama me, domani ama te, io non mi stupirei più di tan-URGH!” Sì, Gilbert aveva ripreso a saltellargli sopra.
“Ma guardalo, che patetico! Finirà per gettare fango sul nostro Bad Trio!”
“Dovresti prendere l’abitudine di chiudere bene la porta di casa, Antonio…” Commentò con fare acido Lovino.
“E a che serve? L’ha appena buttata giù!”
“Kesesesese!”
Il magnifico si alzò in piedi, sovrastando i due sul divano, mentre ancora piangeva di gusto. Ma allo stesso tempo la risata gli si bloccò, rivelando la vera natura delle sue lacrime.
“Adesso… a-a-adesso…” La voce gli si fece rotta e pulsante, interrotta dai battiti del cuore che gli gonfiavano la gola, smorzandogli le parole. “Ora che lui è sistemato e tu sei sistemato da tempo immemore con Lovino… sì, l’unico rimasto da solo sono io. Oh, ma è magnifico stare da solo! Vero? VEEERO?” E indirizzò i suoi occhiacci rossi verso i due presenti, guardandoli con aria spiritata. Quindi, prese il suo Gilbird, lo guardò dritto negli occhi e, accarezzandolo, gli sussurrò: “Forse… io e te… COOOSA? Cosa dici? Tu stai con Pierre? M-ma…” Gilbert divenne bianco, più bianco di quanto non lo fosse. Come un cadavere, si ammutolì e uscì dalla stanza, avendo trasformato la sua antecedente risata in un tombale silenzio.
“… Te li sei andati a scegliere bene questi compagni.” Commentò l’italiano, rigirandosi sul divano, voltando le spalle ad Antonio.
“E’ solo un brutto periodo. Gilbert è un po’ scomodo e si è fatto parecchi nemici. E’ diventato paranoico, ipocondriaco, sente che presto potrebbe morire e vuole trovare a tutti i costi un compagno per tutta la vita, che lo protegga…”
“Chissà se anche Arthur ha fatto un matrimonio di interessi… dopotutto lo vedo così cinico e utilitarista…”
“Ehi, Lovino…” Esordì Antonio con voce suadente, mentre iniziava un massaggio alle spalle del suo querido. “A proposito di matrimonio, quando toccherà a noi due? Sai che finalmente la legislazione lo permette… Potremmo sposarci direttamente qui nella mia villa!”
“Per ora limitati ai massaggi, bastardo. Almeno qualcosa di buono la sai fare.” E aprì leggermente il giornale, dandogli un colpo secco, per sistemare le pagine spiegazzate, consapevole di dar l’impressione di fare il finto snob.
“Certo, mi amor. Però dopo i massaggi me li fai tu, e non ti dico dove.”
“… Crepa.”

La storia ci insegna. La storia ci sorprende. La storia ci forgia.
Anche sopra quest’innocente villa, la storia continua a tracciare il suo corso, coinvolgendo le vite di ognuno di noi.
Anche quando si pensa che tutto stia volgendo al termine, la storia riserva sempre qualcosa, quello scarto di libertà arbitraria che ti permette di far evolvere diversamente le cose.
E allora la storia diventa desiderio. E desiderio è sentimento. E quando i sentimenti di diversi uomini si riuniscono, possono avvenire grandi cose.
E’ questa la storia.
E alla fine, chi si tira fuori dal fango, chi riesce a sollevarsi fino a riveder la luce, insomma, solo chi sopravvive, potrà dirsi veramente un eroe.

Un eroe, che ha scritto la sua storia.
(O così recita la targhetta appesa in camera di Antonio, in bella mostra sotto il suo cappello, in ricordo di tempi gloriosi ma molto più pericolosi.)

 

FINE

 
Qui si chiude la nostra… storia. Okay, basta, la smetto. Ha già abusato Antonio di questa parola, nella celeberrima targhetta. Devo dire che questa fiction è stato un lavoraccio. Avendola scritta a due riprese, inoltre, lo stile potrebbe variare leggermente tra i primi cinque capitoli e gli ultimi due. Lo so, è tutta colpa mia, che sono un tanuki e ci ho messo due mesi prima di riprenderla in mano e finirla. Faccio schifo, fate pure i complimenti alla fiction, ma insultate me che sono da linciare e_____e
Per farmi perdonare, ho preparato qualcosa di speciale: (Okay, è dedicato ad una sola persona, però è un regalo per tutti voi, per avermi seguito così calorosamente, e per coronare degnamente la fine di questa fiction.) Potete trovare questa “sorpresa” all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=PBPwaSkyEaU

Detto questo, voglio fare due menzioni (per le minzioni sono già andato in bagno °G°) a due persone speciali che mi hanno aiutato nello sviluppo di questa fiction:
Ilyuchan, ovvero il mio amore, la mia ragazza, la donna che voglio sposare, nonché dedicataria dell’opera, perché senza di lei non sarei quello che sono oggi (soprattutto non scrivere di yaoi X°°°°°°°), non sarei così felice, mi mancherebbe qualcosa, sarei probabilmente frustrato per via dell’amore che non potrei riversare verso nessuno…
Dal momento che crede nelle mie potenzialità, mi ha stimolato nella stesura di ogni singolo capitolo, perché venisse qualcosa di veramente soddisfacente, e finora spero di non averla delusa <3
laCrapa, invece, perché mi ha commentato ogni singolo capitolo con delle maxi-recensioni, non solo simpatiche, ma dettagliate e concise, insomma, un lavoro fatto coi fiocchi. Ci vuole bravura non solo nello scrivere fiction, ma anche nel commentarle! E dopo averla conosciuta di persona, dopo che il destino si era beffato di noi (c’eravamo incontrati ad una fiera del fumetto però non sapevamo l’uno dell’altro xD), posso dire che il mio cuoricino non si era sbagliato, quando aveva iniziato a stimare in maniera esagerata questa commentatrice sconosciuta che metteva tanta passione nel commentare.
Orsù dunque, visto che la nostra avventura è finita, lascio l’ultimo spazio per le risposte ai commenti dei capitoli precedenti, prima di mettere davvero l’ultimo punto di questo foglio Word.
Per i più “abbonati” alle mie fiction, vi svelo in anteprima che ne sta per arrivare una “speciale” Antolovi (Un doppio progetto, ma… non vi dico niente di più!) dal titolo “Amor, battaglie e un campo di Risiko” e un’altra fiction long dal provvisorio titolo “Hetalia Party”!
Dovrei anche finire “Un errore di gelosia” che vegeta lì da parecchio… ci penserò su 8D
Stay tuned!

Chiudo con le risposte ai commenti al capitolo precedente:
@IlyuChan: Niente Ivan. Per lui ho progetti migliori nella prossima fiction <3 L’idea della calienza… è una cosa che trovo quasi perversa, degna di te. Sapevo che avresti apprezzato XD
Per il dialogo inglese/cosacco mi sono basato sulla storia reale xD E’ verissimo che l’inghilterra col suo imperialismo si sentiva, possiamo dire, in DOVERE di portare la civilizzazione nelle altre civiltà… ma con gli occhi di oggi possiamo vedere che è stato solo un iniquo sopruso (come se ci potessero essere soprusi equi X°°°°)
Sul tema della partenza per le guerre di Antonio, è la prima volta che ci ho pensato, perché non avevo mai scritto una fiction con ChibiLovi. Devo dire che a mettermi nei suoi panni, posso capirlo. La guerra è una crudeltà che spesso non ci tange, a noi giovani cittadini italiani del terzo millennio, perché non l’abbiamo mai sperimentata. Ma se ci si pensa…
LA FRUK. TI E’ PIACIUTA LA FRUK. Epic win. Se riesco a farla piacere ad una Usuk, sono il migliore scrittore del mondo.
E ormai è troppo tardi per piangere. IL MATRIMONIO S’E’ FATTO. Chuuu, amore mio, ti amo <3
@Moniko chan: Sì, ho proprio ricercato l’epicità e sono fiero che tu sia concorde con me nell’averla trovata, ti ringrazio *V* Beh, sì, il fatto che Ivan desideri stare in un posto abbastanza caldo perché crescano i girasoli è una tematica che ha sviluppato anche Himaruya, quindi non è tutta farina del mio sacco xD
@Aerith1992: Beh, vedi Aerith, il mio sogno è diventare uno scrittore, quindi da qualche parte mi devo pure allenare! E scrivere dei personaggi che mi piacciono di più mi da’ parecchia soddisfazione, è per questo che scrivo con tanta passione… Ti ringrazio per avermi seguito così a lungo TwT
@la Crapa: Donnuomo ci sarai te, che di femminile hai solo il culo. Persino una scimmia è più arrapante di te e__________e
Hai visto, hai avuto il tuo capitolo oggi, come volevi. Come ti ho detto il sottotenente Primavera se la faceva col sergente Estate, non è colpa mia. Prenditela col cadetto Autunno, che nonostante li ha visti slinguazzare non ha detto niente al Generale Inverno. Lui li avrebbe puniti per bene.
Arthur è un uke orgoglioso e quindi è anche un combattente orgoglioso. Questo spiega i suoi comportamenti stupidi. <-- Modo banale di pararsi il culo.
Secondo me l’idea dei pugni calienti è idiota, quella del generale inverno ripresa da Himaruya e quella di Francis è pure abbozzata in una strip pubblicata. Ma se tu pensi che siano belle idee ti ringrazio comunque <3 *ironico*
P.S. Alla fine ho messo Gil perché s_theinsanequeen lo desiderava tanto. E forse siccome qui fa la figura dello scemo eccessivamente, mi lincerà. Ma che ci posso fare, io sono fatto così 8D

   
 
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