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Demon Wolf era arrivato nella foresta inoltrata e, con passo velato e
silenzioso come un vero lupo, si dirigeva verso sud dove era
prigioniero il progettista cinese.
Mentre stava camminando accanto a dei cespugli, ricevette una chiamata
radio dal Maggiore Alexander
<< Allora Wolf, come va la passeggiata? >>
chiese il Maggiore
<< Sono dieci minuti che cammino in questa foresta, con
molta probabilità marciando per altri cinque minuti mi
ritroverò sulla parte nord-occidentale delle colline
>>
<< Bene. Ti ricordi quando ti ho detto della squadra di
supporto composta da me e Elisabeth? >>
<< Si >>
<< C’è un'altra persona che ti
supporterà in questa missione… >>
<< Chi? >>
<< Ti aiuterà colui che è stato
nominato come il Soldato Leggendario… colui che è
stato il tuo mentore… tuo… >>
Alexander fu interrottò da Wolf
<< Mars, non è vero? >> disse il
soldato quasi malinconico
<< E’ stato grazie a lui, se questa missione ha
ricevuto l’Ok. Si è recato personalmente dal capo
della CIA e, inoltre, mi ha aiutato nella pianificazione della missione
>> rispose il Maggiore
Iniziò una piccola interferenza nella comunicazione radio,
dove prese la parola il famoso uomo dal nome in codice Mars
<< Da qui prendo io la parola, Maggiore…
>> disse il soldato leggendario
<< Va bene >> rispose Alexander
<< Josh… come va? È passato molto
tempo… >> continuò Mars
In quel momento, Demon Wolf emise un rantolo di disapprovazione, come
se fosse deluso
<< Quanti anni sono passati dall’ultima volta
che ci siamo visti?... Ti prego, parlami >> aggiunse il
maestro
<< Oggi fanno 4 anni, 6 mesi e 13 giorni. Mi dispiace ma,
per tua sfortuna, sono ancora vivo >> rispose Wolf
<< Vedo che non sei cambiato affatto >>
<< Nemmeno tu >>
<< È tanto deprimente risentirmi?
>>
<< Hai anche il coraggio di chiederlo? >>
<< Josh… >>
<< Sei sparito così, di punto in bianco.
Svanito senza alcuna traccia >>
<< Ero stato scelto per una missione Top-Secret ad alto
rischio >>
<< Tsk!... La tua solita scusa. Mi domando cosa sia io
per te… >>
<< Josh… Ormai la mia presenza era diventata
inutile, ti avevo insegnato tutte le tecniche di lotta e sopravvivenza
che conoscevo >>
<< E quelle cose sull’essere del soldato?
>>
<< Questo nessuno non potrà mai insegnartelo.
Josh, tu cerchi una ragione per lottare , tu sei un
guerriero… non un soldato… I soldati
non sono altro che strumenti politici, nelle missione non ci
sarà mai giusto e ingiusto e, un vero soldato, non discute
mai gli ordini. Arriverà un momento nella tua vita, in cui
la tua coscienza inizierà a farsi sentire, li dovrai
scegliere se essere un soldato o solo un Killer che impugna
un’arma >>
<< Io eseguo sempre gli ordini, i seguirò
sempre il presidente e i comandati. Io lo faccio per proteggere la mia
patria, sono disposto a morire >>
<< I politici, una volta terminati i loro mandati,
saranno sostituiti da altri. Ricorda, non sono le persone a ordinare le
missioni… >>
<< Allora chi? >>
<< I Tempi. Come i capi delle nazioni, la
volontà del popolo cambia in
continuazione… Ciò che oggi
è la salvezza, domani sarà la distruzione. Gli
amici più fidati, diventano i nostri nemici più
agguerriti… in realtà, non esiste un nemico
“vero”, ma in senso relativo, perché
sono i tempi a dettare chi combattere. Fin quando vi sarà la
fedeltà fino alla fine, è inutile credere in
qualcosa. >>
<< Questo è il pensiero di un
soldato… >>
<< La missione è l’unica certezza
che avrai, Josh >>
<< Ok, ma fammi un favore >>
<< Quale? >>
<< Chiamami Wolf >>
<< Giusto, perdonami me ne ero dimenticato…
è un bel nome… Wolf, se hai bisogno di qualche
consiglio, puoi contattarmi sulla frequenza 211.34 >>
Con passo veloce, Demon Wolf passò la fitta radura della
foresta sino a giungere in un imbocco rialzato, davanti ad un ponte
sospeso su un burrone, dove un soldato armato stava facendo la guardia.
Wolf iniziò a muoversi lentamente stando a contatto con la
parete di terra alla sua sinistra ma, inavvertitamente
calpestò un ramo provocando un rumore che allarmò
il soldato.
<< Che cosa è stato!? >>
esclamò il soldato
Poco prima che il militare sovietico si girasse, Wolf riuscì
con scatto fulmineo ad appiattirsi contro il suolo mimetizzandosi con
la vegetazione.
<< Probabilmente è stato uno di quei maledetti
scoiattoli >>
Il soldato si tranquillizzò e continuò la propria
ronda, fu allora che, l’agente americano gli si
avvicinò e con una gomitata al collo gli fece perdere i
sensi. Una volta messo fuori uso, Wolf, controllò
l’equipaggiamento del nemico.
<< Allora, cos’hai di bello per me?... un Ak-74
e una Makarov… Se non ti dispiace, prenderò la
pistola >>
Dopo aver recuperata la prima arma sul posto e nascosto il sovietico
nell’erba alta, Wolf passò per il ponte sospeso,
per poi fermasi a metà quando vide in lontananza, il punto
di recupero dove avrebbe tratto in salvo Zhejiang.
<< Allora, se seguo il fiume sotto di me,
arriverò senza troppe difficoltà al punto di
recupero. Questa missione si rivela più facile del previsto
>> pensò Wolf
Il soldato statunitense proseguì il cammino attraverso i
Monti Verdi, evitando il contatto o mettendo KO i soldati sovietici.
Fino a quando, non arrivò davanti al cancello
dell’insediamento dov’era tenuto prigioniero lo
scienziato cinese.
Wolf si nascose dietro un albero e aprì una comunicazione.
<< Maggiore, sono arrivato davanti
l’insediamento dov’è tenuto Zhejiang,
sembra una specie di caserma in rovina… Noto che la
sicurezza è elevata. Da qui vedo solo due guardie che
pattugliano la parte esterna del complesso, ma è probabile
che ce ne siano altre >> disse Wolf mentre scrutava la
zona col binocolo
<< Lo scienziato si trova in quel fabbricato davanti a
te. Attento, Zhejiang deve tornare vivo, non dovrai esporlo a nessun
pericolo >> disse Alexander
<< Capito >>
Wolf chinandosi sulle ginocchia, si appiattì contro il muro
del cancello davanti a se e, aspettando che il primo soldato a guardia
della parte esterna dell’insediamento si girasse, si distese
al suolo mimetizzandosi col terreno.
L’americano prese una piccola pietra e la gettò
vicino al soldato sovietico e, quando questi venne distratto dal
rumore, Wolf lo colpì al collo con il calcio della pistole,
per poi nasconderlo dietro il muro del cancello. Messa fuori uso la
prima guardia, si diresse verso quelli che ormai erano solo le rovine
del vecchio complesso. Li vi era un secondo soldato che stava
ascoltando della musica col walkman, mettere KO quella guardia fu
davvero facile, tant’è vero che Wolf lo
toccò sulla spalla e quando questi si voltò, fu
colpito in pieno viso da un poderoso pugno del soldato statunitense
che, lo fece stramazzare al suolo svenuto. Purtroppo, mentre la guardia
sovietica si accasciava al suolo, il suo fucile urtò un
sostegno in ferro che provoco un forte rumore, allertando
così gli altri due soldati dall’altra parte
dell’insediamento.
<< Ehi! Cos’è stato?
>> disse il primo soldato
<< Quel rumore? Nah, non preoccuparti sarà
stato quel cretino che si dimena con quel coso >> rispose
il secondo
<< Forse, ma è meglio andare a controllare
>> continuò il primo
<< Ok, ma tanto ho ragione io >>
I due soldati arrivarono immediatamente sul posto, notando che il loro
compagno era a terra privo di sensi.
<< Cosa diamine è successo qui?
>> si domandò il primo soldato
<< Avverto il Quartier Generale >> disse il
secondo
Il secondo soldato tentò di stabilire una comunicazione via
ma, all’improvviso da quello che ormai era un residuato del
secondo piano, Wolf gli cadde addosso stordendolo.
<< E tu chi cazzo sei!? >>
esclamò l’altro soldato
Il militare rimasto cercò di sparare Wolf col proprio Ak-74,
questi però con scatto fulmineo, mise prima la mano sul
fucile d’assalto in modo da tenerlo fermo, poi
colpì il soldato sovietico alla base della gola per
togliergli momentaneamente il respiro e, infine, lasciò la
presa sull’Ak-74 e con un braccio teso lo colpì al
petto facendogli perdere i sensi. Sembrò che il
combattimento fosse fine, ma non fu cosi.
Il secondo soldato si era ripreso dalla botta ricevuta in precedenza,
anche quest’ultimo cercò di colpire Demon Wolf con
una scarica di proiettili, ma l’agente americano con
prontezza di riflessi, colpì il fucile con un pugno verso
destra che deviò i proiettili facendoli conficcare su un
muro. Fu allora che Wolf gli diede un sonoro colpo nello stomaco e,
come mossa finale, gli mise mano sinistra dietro la nuca, il braccio
destro sotto la spalla sinistra e letteralmente, lo sollevò
da terra facendogli compiere una capriola in aria, in modo da farlo
cadere di nuovo al suolo con la base del collo mettendolo KO senza
gravi conseguenze.
Finito una volta per tutte il combattimento, Wolf entrò
dentro la caserma, che era più una stanza, e
incontrò finalmente lo scienziato Yao Zhejiang
<< Cosi eri tu… quello che ha fatto tutto quel
casino… >> disse lo scienziato mentre scriveva
una specie di promemoria sulla scrivania
<< Yao Zhejiang, immagino >> rispose Demon
Wolf
<< Sei qui per giustiziarmi? >>
continuò Zhejiang con tono freddo e distaccato
<< No, sono un agente della CIA. Sono qui per
portarla… come dire… dall’altra sponda
>>
Lo scienziato si alzò dalla sedia confortato dalla presenza
del soldato americano e, iniziò a ridere
<< Hahaha… da questa battuta, presumo che tu
collabori con Mcfly >> disse Zhejiang
<< Si, e si scusa di non essere passato a prendervi con
la limousine >> rispose l’agente
<< Lui è le sue stupide battute…
Bene, adesso portami via di qui, prima che lui venga a prendermi
>>
<< Lui? Chi? >>
<< Il Colonnello Mao Zheng dell’Esercito
Popolare di Liberazione >>
<< Mao Zheng? >>
<< In America è più conosciuto col
nome di Shenlog >>
<< Shenlog… forse ne ho sentito parlare
>>
<< È tra i maggiori membri della parte
più estremista dell’Armata Rossa Cinese. Si dice
che sia uno dei tanti figli del Presidente Mao, probabilmente
è per questo che porta il suo cognome. Egli, vuole assumere
il controllo della Cina per poterla portare ad uno splendore ben
superiore a quello degli ultimi anni. Purtroppo il cosiddetto
“Graduale disarmo nucleare” glielo impediva, in
quanto l’est e l’ovest stavano cercando, per quanto
paradossale, di andare d’accordo… Ma qualcosa, a
fine decennio scorso, cambiò le carte in tavola. La Guerra
Sino-Vietnamita… Quella guerra, riuscì a
indebolire il potere di Deng Xiaoping quel tanto che bastava, che Zheng
riuscì a infiltrarsi tra gli alti ranghi del governo. Grazie
al suo gruppo antigovernative riuscì a mettere in atto il
tentativo di assassinio Xiaoping, che fallì ovviamente, ma
questo bastava ad avvertire il Presidente del PCC… Era in
pericolo e sarebbe potuto morire senza che nemmeno se ne accorgesse. E
dietro tutto questo, vi era Mao Zheng. Ma non è finito qui.
Possiede un secondo laboratorio di ricerca militare, ancora
più avanzato del BIDE-1672, lo Huang Di. Noto anche come
“Il Laboratorio del Celeste Imperatore”, lo sta
usando per poter terminare tutti i progetti ancora in corso…
tra questi vi è l’arma segreta che sono
stato costretto a sviluppare… e naturalmente la
userà per dar sfogo alla sua sete di potere…
Questa è solo la prima fase, i loro piani inizieranno con la
seconda >>
<< Quindi i soldati che ho appena steso…
>>
<< Soldati dell’URSS >>
<< Pensavo che fossero Cinesi >>
<< No, se fossero stati Cinesi, tu a quest’ora
parleresti con un cadavere… Credi forse che tutti quegli
uomini servano SOLO per sorvegliarmi? No, il loro compito principale
è quello di impedire che Zheng mi catturi, hanno
l’ordine di sparare a vista a chiunque si avvicini e, in caso
estremo, sono autorizzati a uccidermi per non farmi cadere nelle mani
di quel pazzo… La prego, mi porti subito via da qui
>>
<< Sono qui per questo >>
Wolf aprì una comunicazione radio col AC-130
<< Maggiore, qui Demon Wolf. Zhejiang è al
sicuro con me >>
<< Ottimo. Adesso vai subito al punto di recupero con
lui, ci rivedremo una volta che avrai usato il fulton
>>
<< Roger >>
<< Le guardie ti hanno visto? >>
<< Si, me le ho stese tutte e quattro in pochi secondi
>>
<< Ho capito, sarebbe stato meglio che fossi passato
inosservato, ma va bene anche cosi. Porta subito Zhejiang fuori di li
>>
<< Ok >>
Chiusa la comunicazione radio, Wolf, assieme a Zhejiang,
uscì dalla baracca con cautela tenendo la pistola davanti a
sé.
<< E così, sei tu l’intruso
>>
Quando i due stavano per imboccare un percorso ad est avviandosi verso
il fiume, si sentì una voce.
Demon Wolf si girò di scattò e vide che, proprio
davanti a quella specie di caserma, vi era un albero sulla quale un
giovane uomo, sedeva su uno dei rami.
Il ragazzo era poco più basso di Wolf, aveva lunghi capelli
mossi argentati e occhi dorati. Indossava una normale tuta militare
verde scuro con delle striature nere sulla parte superiore della
maglia. Non superava la ventina e possedeva un fisico atletico.
<< Complimenti, altri al tuo posto si sarebbero
già fatti scoprire. Devi essere speciale >>
disse il ragazzo mentre scendeva dal ramo
<< E tu chi diavolo saresti? >> chiese
allarmato Wolf
<< Oh che maleducato che sono. Io sono Silver Raven,
membro di supporto della Beast Squad. Al tuo servizio messere
>>
Wolf disse a Zhejiang di allontanarsi dall’area. Poi il
soldato americano notò che Silver Raven non aveva tratti
cinese
<< Cosa ci fa qui un occidentale? I tuoi tratti non sono
cinesi >> disse Wolf
<< Sono per metà cinese, se proprio
t’interessa >> rispose Raven
<< Tsk! >>
<< Comunque… dammi Zhejiang senza fare storie
e, potrai tornare a leccare il culo ai tuoi burattinai americani, come
la brava marionetta quale sei. Altrimenti preparati a perire sotto i
fendenti della mia spada! >>
Silver Raven non scherzava, egli possedeva una spada di tipo vichinga
lunga circa 70 cm e, senza alcun dubbio, molto affilata. Senza contare
la Walther PPK che portava sulla parte posteriore sinistra della vita.
<< Sono allettato dalla tua offerta, ma Zhejiang me lo
porto con me. Sai mi affeziono presto alle bestiole come lui
>> disse il Lupo con spavalderia
<< Che peccato, beh… è stato
un piacere conoscerti, ma adesso… MUORI!
>> esclamò il Corvo
Silver Raven estrasse la spada e con un fendente cercò di
colpire il proprio avversario ma, Demon Wolf con una giravolta
scansò l’attacco, per poi prendere immediatamente
il polso destro del corvo con la mano sinistra e, infine con
l’altro gomito, lo colpì al collo.
La gomitata non fu tanto forte, infatti, Raven si rialzò
quasi immediatamente. Il ragazzo tentò un nuovo attacco,
adesso con un affondo ma, per la seconda volta, Il lupo si
scansò in extremis. Appena Wolf evitò il colpo di
spada, questi mise nuovamente la mano sinistra sul polso destro di
Raven, poi con la mano destra gli diede un forte pugno nello stomaco e,
per finirlo, con una leva sulla spalla lo scaraventò al
suolo.
La botta fu così forte che la spada volò a
qualche metro di distanza, mentre il Corvo iniziò a vedere
tutto sfuocato
<< Ma…ledetto >>
borbottò Raven
Silver Raven svenne decretando la fine del fugace combattimento
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