Pioggia,
una goccia sul suo viso…
Bill
si tastò nuovamente con le dita la guancia destra sulla
quale quel piccolo frammento di tempesta si era posato. Ma come poteva
essere
stata realmente una sola goccia di pioggia a risvegliarlo dai suoi
sogni?
Si
mise a sedere sul letto, con gli occhi ancora in cerca di
qualcosa che non fosse il buio che lo circondava. Quanto tempo era
rimasto
fermo a giacere?
Jackie
Lou… dove era finita Jackie Lou? Era accanto a lui
prima che si immergesse in quel sonno profondo. Si alzò a
stento, barcollando a
causa di quello che poco prima aveva visto nei suoi sogni. Dimenticare,
doveva
solo essere forte abbastanza per farlo.
La
porta del bagno era socchiusa e Bill scorse un barlume di
luce. Con una mano la aprii del tutto e vide Jackie Lou. Era seduta sul
pavimento freddo, rannicchiata con le gambe strette al petto. Non stava
singhiozzando, lei non lo faceva mai davanti a lui.
Una
lacrima, non una goccia di pioggia lo aveva accarezzato
mentre stava sognando...
- Jackie
Lou – la chiamò posando una mano sulla sua
spalla.
- Va
via… - lei si sottrasse al contatto e non alzò lo
sguardo per incontrare il suo.
- Cosa
è successo? – non si allontanò
poiché non ne aveva
alcuna intenzione. Bill voleva bene a Jackie Lou, per questo la
stringeva sempre
a se e le sfiorava le labbra con un bacio quando anche lei lo voleva.
- Va
via – ripeté con un sussurro. Si strinse ancora di
più le gambe al petto. A tentoni cercò qualcosa
sul pavimento freddo… la sua
mano scovò il suo pacchetto di sigarette e lentamente lo
aprì – L’ultima –
disse con voce bassa.
- Poi
vieni a letto. Ok? –
Jackie
Lou portava dolore con se. Lui lo sapeva e stava
sempre attento a quello che diceva, a quello che faceva. Lei era
fragile, quasi
di vetro. La vide annuire pian piano e allora tornò a
stendersi sul letto.
Cominciò a contare i secondi che lo separavano dal suo
ultimo abbraccio della
giornata con Jackie Lou. Erano davvero tanti… se alzava la
testa poteva vedere
il fumo agitarsi sopra la testa della ragazza. Attese…
Lei
non arrivava nonostante lui lo stesse sperando con tutto
se stesso. Camminò di nuovo verso il bagno invocando il nome
di Jackie Lou. Il
suo corpo era ancora immobile e tra le dista stringeva la sigaretta
ormai
consumatasi…
- Cosa
stavi sognando prima? – gli domandò. Lei aveva
sentito i suoi passi, avrebbe sempre voluto che Bill fosse invaso dal
desiderio
di starle accanto.
- Sognando?
Nulla… - le stava dicendo una bugia per non
ferirla di nuovo. Lo aveva già fatto troppe volte.
- Menti.
Lo fai in continuazione. Anche quando dici di
volermi bene… -
- No,
non è vero. Lo sai, tu sei davvero importante di me
-
Per
la prima volta da quando si era risvegliato da quel
breve ma tormentato sogno Jackie Lou alzò lo sguardo. I suoi
occhi scuri erano
cerchiati da brutte occhiaie e dal trucco sbavato.
- Menti
– ripeté lei. Prima che Bill potesse
accorgersi che la rabbia lo stava animando la ragazza si era alzata da
terra e,
con la testa china, si stava dirigendo fuori dal bagno verso
l’uscita.
Le
afferrò il polso stringendo un poco… Non riusciva
a
sopportare il peso della tristezza di Jackie Lou sulle sue spalle.
- Mi avevi
promesso che saresti rimasta con me
questa notte – alzò la voce e questo fece
sussultare
la ragazza. Lui
non si arrabbiava mai con lei nemmeno quando commetteva degli sbagli.
-
Ma tu non vuoi che io resti. Perché
dovresti? Io non sono niente per te… Niente! – la
sua voce era aspra e le
lacrime avevano cominciato a sgorgare dai suoi occhi. Sembrano davvero
gocce di
pioggia, pensò Bill.
-
Perché dici così? Lo sai che io ti
voglio… -
Jackie
Lou spostò lo sguardo sul viso del ragazzo che amava.
Era bellissimo, etereo, incantevole…
-
Ti voglio in tutti modi possibili, perché non vuoi
credermi? – Lasciò la presa sul suo polso e la
prese fra le braccia come gli
piaceva fare. Il suo profumo lo fece tremare. Lei appoggiò
le mani sul suo
petto e per un momento si godette quel momento e si lasciò
andare all’idea che
lui fosse suo.
Ma
poco dopo lo spinse via con delicatezza, Bill la guardò
negli occhi.
-
Non posso rimanere con te questa notte, mi dispiace –
-
Non voglio che tu vada via… -
-
Devo farlo – tornarono di nuovo le lacrime appena i loro
corpi persero il contatto.
-
Almeno dimmi perché… - lasciò che le
braccia gli cadessero
sui fianchi arresosi all’idea di possedere solo la
solitudine.
I
passi di Jackie Lou ossessionavano la sua mente, Bill era
convinto che con il passare del tempo si sarebbe innamorato di quella
ragazza.
-
Perché? – ripeté a bassa voce e lei
sicuramente non lo
udì. Sulla porta si fermò un attimo e gli stava
ancora rivolgendo le spalle
quando parlò.
-
Hai pronunciato il suo nome, mentre dormivi… -
Gli
occhi gli si sbarrarono e la rabbia lo rese diverso,
brusco. A grandi passi la raggiunse, le afferrò il braccio e
mentre la
trascinava dentro chiuse violentemente la porta con la mano libera.
-
Jackie Lou, guardami – le gridò e lei si nascoste
il volto
fra le mani – Guardami, ho detto! –
Aveva
paura, Bill non si era mai comportato in quel modo nei
suoi confronti. La scosse violentemente per le spalle finché
non incontrò i
suoi occhi.
-
Pensi che a me non dispiaccia? Pensi che io sia felice di
essere ossessionato ancora da lei? –
La
spinse verso il letto e Jackie Lou vi cadde con un tonfo.
-
Rispondimi – lui continuava ad urlarle contro e lei non
aveva ancora trovato il coraggio per vedere quali sentimenti avesse
provocato
in Bill.
Quando
le lacerò i vestiti con le dita pensò che il suo
amore per lui fosse andato oltre ogni limite. Gli concedette di
baciarla con
voracità…
-
Jackie Lou, tu non hai idea di quanto io sia infelice – le
sussurrò subito dopo aver cominciato ad accarezzarle la
schiena. A quelle
parole si sentii di nuovo viva… Lo amava e desiderava con
tutta se stessa che
fosse felice quanto quegli stupidi che la circondavano.
Tolse
le braccia dal petto e lui spalancò leggermente gli
occhi alla vista dei suoi seni adesso nudi. Intreccio le dita nei suoi
capelli
quando Bill cominciò a piangere attaccato al suo corpo.
-
Anche io ti voglio – gli disse ad un orecchio come se
fosse un segreto che il mondo stesso non doveva conoscere.
Lo
aiuto a spogliarsi e poi gli riempì il petto di baci. Il
corpo di lui fremeva a contatto con quello di Jackie Lou. Strane
sensazioni lo
avvolsero…
Prima
di affondare dentro di lei, Bill rievocò
l’immagine
della ragazza che aveva amato e che doveva dimenticare. Poi fu invaso
dalla
dolcezza dall’amore che le labbra di Jackie Lou gli stavano
dando. Dentro di lei
non si sentiva solo e avrebbe voluto che quel momento, anche se
confusionario e
irreale, durasse per molto tempo ancora. La guardava negli occhi ogni
volta che
gemeva.
Fare
l’amore con Jackie Lou per Bill fu importante, come
l’eco
della voce della donna morta che aveva sognato.
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