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Autore: Juliet The Rebel    24/09/2010    2 recensioni
Questa è la mia prima ff qui su EFP. Sono un pò arrugginita, ma spero comunque che vi piaccia. Le critiche sono ben accette, sia positive che negative ^^
*Quando le lacerò i vestiti con le dita pensò che il suo amore per lui fosse andato oltre ogni limite. Gli concedette di baciarla con voracità…
- Jackie Lou, tu non hai idea di quanto io sia infelice – *
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioggia, una goccia sul suo viso…

Bill si tastò nuovamente con le dita la guancia destra sulla quale quel piccolo frammento di tempesta si era posato. Ma come poteva essere stata realmente una sola goccia di pioggia a risvegliarlo dai suoi sogni?

Si mise a sedere sul letto, con gli occhi ancora in cerca di qualcosa che non fosse il buio che lo circondava. Quanto tempo era rimasto fermo a giacere?

Jackie Lou… dove era finita Jackie Lou? Era accanto a lui prima che si immergesse in quel sonno profondo. Si alzò a stento, barcollando a causa di quello che poco prima aveva visto nei suoi sogni. Dimenticare, doveva solo essere forte abbastanza per farlo.

La porta del bagno era socchiusa e Bill scorse un barlume di luce. Con una mano la aprii del tutto e vide Jackie Lou. Era seduta sul pavimento freddo, rannicchiata con le gambe strette al petto. Non stava singhiozzando, lei non lo faceva mai davanti a lui.

Una lacrima, non una goccia di pioggia lo aveva accarezzato mentre stava sognando...

-         Jackie Lou – la chiamò posando una mano sulla sua spalla.

-         Va via… - lei si sottrasse al contatto e non alzò lo sguardo per incontrare il suo.

-         Cosa è successo? – non si allontanò poiché non ne aveva alcuna intenzione. Bill voleva bene a Jackie Lou, per questo la stringeva sempre a se e le sfiorava le labbra con un bacio quando anche lei lo voleva.

-         Va via – ripeté con un sussurro. Si strinse ancora di più le gambe al petto. A tentoni cercò qualcosa sul pavimento freddo… la sua mano scovò il suo pacchetto di sigarette e lentamente lo aprì – L’ultima – disse con voce bassa.

-         Poi vieni a letto. Ok? –

Jackie Lou portava dolore con se. Lui lo sapeva e stava sempre attento a quello che diceva, a quello che faceva. Lei era fragile, quasi di vetro. La vide annuire pian piano e allora tornò a stendersi sul letto. Cominciò a contare i secondi che lo separavano dal suo ultimo abbraccio della giornata con Jackie Lou. Erano davvero tanti… se alzava la testa poteva vedere il fumo agitarsi sopra la testa della ragazza. Attese…

Lei non arrivava nonostante lui lo stesse sperando con tutto se stesso. Camminò di nuovo verso il bagno invocando il nome di Jackie Lou. Il suo corpo era ancora immobile e tra le dista stringeva la sigaretta ormai consumatasi…

-         Cosa stavi sognando prima? – gli domandò. Lei aveva sentito i suoi passi, avrebbe sempre voluto che Bill fosse invaso dal desiderio di starle accanto.

-         Sognando? Nulla… - le stava dicendo una bugia per non ferirla di nuovo. Lo aveva già fatto troppe volte.

-         Menti. Lo fai in continuazione. Anche quando dici di volermi bene… -

-         No, non è vero. Lo sai, tu sei davvero importante di me -

Per la prima volta da quando si era risvegliato da quel breve ma tormentato sogno Jackie Lou alzò lo sguardo. I suoi occhi scuri erano cerchiati da brutte occhiaie e dal trucco sbavato.

   -   Menti – ripeté lei. Prima che Bill potesse accorgersi che la rabbia lo stava animando la ragazza si era alzata da terra e, con la testa china, si stava dirigendo fuori dal bagno verso l’uscita.

Le afferrò il polso stringendo un poco… Non riusciva a sopportare il peso della tristezza di Jackie Lou sulle sue spalle.

   -   Mi avevi promesso che saresti rimasta con me questa notte – alzò la voce e questo fece                                                                            sussultare la ragazza. Lui non si arrabbiava mai con lei nemmeno quando commetteva degli sbagli.

 -   Ma tu non vuoi che io resti. Perché dovresti? Io non sono niente per te… Niente! – la sua voce era aspra e le lacrime avevano cominciato a sgorgare dai suoi occhi. Sembrano davvero gocce di pioggia, pensò Bill.

- Perché dici così? Lo sai che io ti voglio… -

Jackie Lou spostò lo sguardo sul viso del ragazzo che amava. Era bellissimo, etereo, incantevole…

- Ti voglio in tutti modi possibili, perché non vuoi credermi? – Lasciò la presa sul suo polso e la prese fra le braccia come gli piaceva fare. Il suo profumo lo fece tremare. Lei appoggiò le mani sul suo petto e per un momento si godette quel momento e si lasciò andare all’idea che lui fosse suo.

Ma poco dopo lo spinse via con delicatezza, Bill la guardò negli occhi.

- Non posso rimanere con te questa notte, mi dispiace –

- Non voglio che tu vada via… -

- Devo farlo – tornarono di nuovo le lacrime appena i loro corpi persero il contatto.

- Almeno dimmi perché… - lasciò che le braccia gli cadessero sui fianchi arresosi all’idea di possedere solo la solitudine.

I passi di Jackie Lou ossessionavano la sua mente, Bill era convinto che con il passare del tempo si sarebbe innamorato di quella ragazza.

- Perché? – ripeté a bassa voce e lei sicuramente non lo udì. Sulla porta si fermò un attimo e gli stava ancora rivolgendo le spalle quando parlò.

- Hai pronunciato il suo nome, mentre dormivi… -

Gli occhi gli si sbarrarono e la rabbia lo rese diverso, brusco. A grandi passi la raggiunse, le afferrò il braccio e mentre la trascinava dentro chiuse violentemente la porta con la mano libera.

- Jackie Lou, guardami – le gridò e lei si nascoste il volto fra le mani – Guardami, ho detto! –

Aveva paura, Bill non si era mai comportato in quel modo nei suoi confronti. La scosse violentemente per le spalle finché non incontrò i suoi occhi.

- Pensi che a me non dispiaccia? Pensi che io sia felice di essere ossessionato ancora da lei? –

La spinse verso il letto e Jackie Lou vi cadde con un tonfo.

- Rispondimi – lui continuava ad urlarle contro e lei non aveva ancora trovato il coraggio per vedere quali sentimenti avesse provocato in Bill.

Quando le lacerò i vestiti con le dita pensò che il suo amore per lui fosse andato oltre ogni limite. Gli concedette di baciarla con voracità…

- Jackie Lou, tu non hai idea di quanto io sia infelice – le sussurrò subito dopo aver cominciato ad accarezzarle la schiena. A quelle parole si sentii di nuovo viva… Lo amava e desiderava con tutta se stessa che fosse felice quanto quegli stupidi che la circondavano.

Tolse le braccia dal petto e lui spalancò leggermente gli occhi alla vista dei suoi seni adesso nudi. Intreccio le dita nei suoi capelli quando Bill cominciò a piangere attaccato al suo corpo.

- Anche io ti voglio – gli disse ad un orecchio come se fosse un segreto che il mondo stesso non doveva conoscere.

Lo aiuto a spogliarsi e poi gli riempì il petto di baci. Il corpo di lui fremeva a contatto con quello di Jackie Lou. Strane sensazioni lo avvolsero…

Prima di affondare dentro di lei, Bill rievocò l’immagine della ragazza che aveva amato e che doveva dimenticare. Poi fu invaso dalla dolcezza dall’amore che le labbra di Jackie Lou gli stavano dando. Dentro di lei non si sentiva solo e avrebbe voluto che quel momento, anche se confusionario e irreale, durasse per molto tempo ancora. La guardava negli occhi ogni volta che gemeva.

 

Fare l’amore con Jackie Lou per Bill fu importante, come l’eco della voce della donna morta che aveva sognato.

  
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