Quando era piccolo e cadde dalla bicicletta appena regalatagli,
a Ianto fu detto che la terza volta era quella buona ma per lui non aveva mai
funzionato. Anche questa volta, tre tentativi non sono abbastanza, gliene
servono undici.
È Estate quando, mentre sta camminando verso la base, Ianto
guarda verso la baia e trova un ragazzo che sembra della sua stessa età,
appoggiato alla ringhiera. Lo sta fissando da sotto la frangia bionda e da sopra
un buffo cravattino che cade un po’ sbilenco.
Ianto sorride e si avvicina. “Bretelle e papillon?”
“Ancora completi?” il ragazzo gli chiede in risposta.
Ianto ride prima di portare le dita della mano destra a quegli
zigomi taglienti per toccarli delicatamente. Un mezzo sorriso ancora danza su
quelle labbra perfette che gli sono sconosciute.
“Smetterai mai di ringiovanire?” chiede infine e la mano
indagatrice si ferma a contornare una guancia magra.
“Almeno ora non sembro tuo padre o tuo nonno.”
Il giovane ride ancora e senza accorgersene, la sua mano
sinistra si chiude attorno all’altra guancia dell’alieno.
“Cosa ci fai qui?”
“Sono venuto a prenderti Ianto Jones.” Un velo di tristezza
sfiora i lineamenti del Signore del Tempo e Ianto si sente a disagio per qualche
momento.
“E’ arrivato il momento?” e il suo tono riporta alla mente del
Dottore, il bambino di sei anni fermo sul ciglio della strada.
“E’ adesso o mai più. Domani succederà qualcosa che innescherà
gli eventi che porteranno alla tua morte.” E’ brutalmente onesto ma quando sente
le mani di Ianto tremare attorno al suo viso, le afferra con le sue tenendole
immobili contro la proprio pelle prima di fare un passo avanti accorciando la
distanza tra i loro corpi.
“E prima che tu me lo chieda, questa volta è diverso. Ho
infranto già le leggi del tempo e lo farò ancora e questa volta sarà per te.” Il
Dottore fa un profondo respiro e sorride. “Perciò sei pronto? Perché questo è il
momento migliore direi. Ho appena scortato i miei ultimi accompagnatori
all’altare e sono libero. Quindi…” agita una mano in aria e sospira. Si sente
pieno di speranza per qualche ragione che non comprende fino in
fondo.
Ianto sorride. “Credo di esserlo dopo vent’anni. E poi, voglio
dire, mamma non fa più il mio piatto preferito da molto e Paula è Paul adesso e
Alec si è trasferito in California.”
“Magari potremmo andarlo a trovare,” il sorriso sul volto
dell’alieno si allarga.
“Perché no?”
Sono talmente vicini adesso, che i loro nasi quasi si sfiorano e
Ianto può vedere fino in fondo quando giovane il Dottore veramente appaia e si
sente annegare negli occhi blu che lo stanno fissando.
“Sai,” dice in fine, “Sei stato un nonno, Willy Wonka, un uomo
magro con le Coverse e adesso sembri uno studente appena uscito
dall’Università,” fa una pausa e ride, “a stento. Ma,” si ferma di nuovo e
scuote la testa leggermente perché non riesce veramente a decidere cosa voglia
dire in questo momento che senza ombra di dubbio cambierà la sua vita per sempre
e forse, anche per altre persone perché Ianto adora l’effetto
farfalla.
“E tu sei l’unico ad avervi visto attraversare tutti i
cambiamenti.”
“Si, l’ho fatto e adesso sono pronto a venire con te. Non perché
mi hai appena detto che altrimenti morirò, ma perché voglio venire con te,
voglio seguirti da molto tempo ormai.”
“Fantastico!” Il Dottore sorride e sembra ancora più giovane a
Ianto. “Ci sono così tante cose che voglio mostrarti e…”
“Dottore?”
“Si?”
I due uomini sostengono lo sguardo l’uno dell’altro e alla fine
le labbra di Ianto si curvano in un sorriso. “Taci,” sussurra prima di portare
la sua bocca a quella del Dottore.
E’ soltanto un gesto semplice, un bacio, ma basta a farli
sentire uniti per il resto delle loro vite.
Mentre Ianto coglie l’occasione che aspetta da venti anni,
lancia un’occhiata alla videocamera di sicurezza fuori all’ufficio turistico da
dove si accede alla Base e sorride. Un sorriso aperto e felice come è certo Jack
non gli ha mai visto fare.
Si porta due dita alla fronte e fa il saluto militare al
Capitano perché sa bene che questo è un addio. Per un secondo si chiede cosa
proverà l’Immortale a guardare Ianto andare via con l’uomo per cui lui, Tosh,
Owen e Gwen sono stati abbandonati.
“Pronto Ianto Jones?”
Un ultimo sorriso, un ultimo sguardo al suo passato e poi si
affretta a seguire il Dottore verso il TARDIS, a seguire l’unica persona che è
sempre tornata da lui, l’uomo per cui ha aspettato tutta la vita.
Fine