C’era una volta un orco di colore azzurro che si
faceva chiamare Barbarouge. Barbarouge era la creatura peggio riuscita
di Madre Natura: aveva la pelle ricoperta da grosse squame blu, un
apparato di corna ricurve sulla testa e lungo la schiena ed una folta,
ispida e sporca barba rossa sulla faccia. L’orco non era
certo una bellezza e per questo viveva nascosto in una buca del
terreno, sotto una quercia.
Un giorno uno scoiattolo fucsia che fuggiva dal mondo, stanco di essere
criticato per il suo colorito, cerò rifugio nella buca di
Barbarouge. Trovandosi di fronte l’orribile mostro malamente
accovacciato sopra una montagna di gusci di chiocciola vuoti, lo
scoiattolo squittì spaventato ma trovò nonostante tutto la forza di chiedere: “Chi sei tu, che
ripugnante per quanto sei, hai ancora il coraggio di camminare sulla
faccia della terra?”
“Sono Barbarouge” rispose risentito
l’orco, “e non cammino sulla faccia della terra da
quindici anni.”
“Solo perché sei blu e hai la barba
rossa?” chiese lo scoiattolo.
“Si, solo per questo. Ma d’altronde, se indovino
bene, anche tu sei in fuga dal mondo solo perché sei
fucsia.”
Lo scoiattolo guardò bene l’orco, e
confrontò la sua squamosa pelle azzurra con la sua folta
pelliccia fucsia. “Sai,” rispose “Ho
deciso che è da stupidi lasciare il mondo solo
perché si è fucsia. In fin dei conti non sono io
quello con la pelle squamosa e blu.” E detto questo se ne
andò rapido, lasciando Barbarouge in compagnia dei suoi
tenebrosi gusci di chiocciola.
Una settimana dopo lo scoiattolo si trovava a raccogliere nocciole
sulla riva di un fiume. Canticchiava e si lisciava il pelo fucsia di
cui ora era tanto contento. All’improvviso vide una grossa
ombra disegnarsi sulla superficie dell’acqua. Si
girò e si trovò davanti Barbarouge.
“Sai,” gli disse l’orco “Ho
pensato molto alla tua visita e mi sono detto che è da
stupidi lasciare il mondo solo perché si è
squamosi e blu. In fin dei conti posso sempre sbranare chi osa
rinfacciarmelo.” E afferrato lo scoiattolo lo
ingoiò in un sol boccone. Da quel giorno camminò
sereno sulla terra, divorando tutti quelli che gridavano terrorizzati
alla sua vista.
Morale:
Se sei piccolo e fucsia non provocare mai qualcuno grosso e blu.
|