Un ultimo piccolo
mistero… solo un nome non svelato, per un po’,
almeno.
Non uccidetemi :P
Ci vediamo in fondo :D
- Lo sapevi che sarebbe finita così, vero?
– le chiese Wallace all’improvviso.
Stavano tranquillamente seduti su una panchina del prato antistante la
biblioteca del college e parlavano, godendosi il sole del tardo
pomeriggio, di come si fosse risolto il caso di Trudy e... di tutto
quello che era venuto dopo. Il cielo era di un azzurro sereno e quasi
accecante e rifletteva alla perfezione lo stato d’animo di
Veronica, che stranamente non smetteva un attimo di sorridere.
- Certo che no... Che tu mi creda o no io ero in buona fede.
– replicò la ragazza con un briciolo di amarezza
che tuttavia non spense la brillantezza degli occhi.
- Lo so, Veronica, ti credo. – ammise Wallace con un sorriso
sereno: - Te lo devo, comunque, dopo che tu hai creduto alla mia di
buona fede.
- Be’, organizzare un caso degno di Veronica Mars non
è una cosa che tutti saprebbero fare... –
esclamò lei ironica, alzando un sopracciglio.
Sembrò riflettere un poco tornando seria, prima di dire:
– Non è una cosa che tutti farebbero. Non per me,
comunque.
- Be’ – disse Wallace alzando le spalle –
io non sono tutti, anzi! – rise alla sua maniera contagiosa.
Poi, sentendosi in dovere di aggiungere qualcosa, tornò
quasi serio e mormorò: – Voglio solo che tu sia
felice come meriti... Non mi importa con chi...
La ragazza lo guardò con tenerezza, poi tornò a
fissare un punto indefinito in lontananza:
- Stiamo diventando peggio dei personaggi di Beautiful.
Wallace scosse la testa divertito: - Sei davvero terribile, amica. Uno
cerca di dirti qualcosa di carino e tu non lo apprezzi nemm...
- Non cose carine per me, ma opere di bene, Wallace. Non hai ancora
imparato la lezione?!? – gli diede una gomitata scherzosa: -
A questo proposito, dovresti farmi un favo...
Wallace scoppiò a ridere e si alzò, mettendosi in
piedi davanti a lei: - No, no e poi no! Ma allora siamo tornati alla
solita vita! Ma allora sei tu che non hai imparato niente!
Veronica sorrise e fece spallucce: - Non è colpa mia se ho
ritrovato la fiducia in me stessa... – fece un occhiolino
nella sua direzione ed aggiunse con una smorfia: - …e il
bisogno disperato di soldi per mantenere il mio elevato stile di
vita... Sai, poter fare cose come mangiare, avere un tetto sopra la
testa…
In quel momento, come richiamati dalla sua presenza, entrambi girarono
contemporaneamente lo sguardo verso un ragazzo piuttosto alto che si
stava dirigendo verso di loro a passo lievemente impacciato.
Quando lo vide avvicinarsi sorridente, lo sguardo di Veronica si
illuminò ancora di più. Wallace volse lo sguardo
un paio di volte da lei a lui e viceversa; poi, vedendo che nessuno si
accorgeva più di lui, tossicchiò:
- Ehm, io devo, ecco... andare a... Beh, ci si vede! – e
sparì velocemente chissà dove, mentre sul suo
viso appariva un sorriso rivolto alla sua amica.
- Ehi... – disse Veronica rivolta al ragazzo, sentendosi
improvvisamente più serena e mansueta del solito.
Dopo tutto quello che avevano passato ultimamente, bastava che lui le
si avvicinasse soltanto per farle provare un senso di completezza, di
serenità e di calore che non aveva mai sentito prima.
Soprattutto, non con lui. Si trovò a pensare che se non
avessero avuto tutti quei problemi lei si sarebbe accorta prima di
quello che provava per lui, invece di continuare a negarlo agli altri
ed anche a se stessa. Per fortuna, gli ultimi avvenimenti le avevano
aperto gli occhi ed ora non poteva essere più felice di
quella situazione.
Veronica Mars felice? Doveva esserci qualcosa di sbagliato
nell’universo.
E felice non era nemmeno il termine esatto: estasiata, al settimo
cielo, perdutamente infatuata erano molto più consoni.
- Ciao... Cosa fai? – disse finalmente il ragazzo dopo quella
che nella mente di Veronica sembrò
un’eternità; eternità che
passò a contemplarlo quasi in estasi con
un’espressione ebete stampata sul viso.
- Niente di che, parlavo un po’ con Wa... – si
girò per cercare il suo amico, ma non lo trovò
più al suo fianco.
Imbronciata, si rivolse a lui che le disse divertito: - Se
n’è andato... Non te ne sei accorta?
- Strano. Uhm... – riflettè lei volgendo lo
sguardo intorno, come se credesse che Wallace potesse essersi nascosto
dietro qualche albero o sotto la panchina. Non era abituata ad essere
distratta ed assente, non come lo era stata negli ultimi giorni, da
quando tutto si era chiarito, anche nella sua mente.
E, cosa ancora più importante, nel suo cuore.
Veronica si era già chiesta mille volte in quei pochi giorni
come potesse un sentimento così saldo, deciso e potente
causarle tanta confusione. Si era però risposta con un muto
sorriso che non le dispiaceva di tanto in tanto permettersi il lusso di
stare sulle nuvole.
Riuscire a credere che non tutti mentissero.
Ancora, sempre.
Che lui non mentisse. Non lui.
Il ragazzo rise ancora : - Non sei questa grande investigatrice che
tutti dicono, allora... Ti fai scappare i testimoni da sotto il naso!
Veronica assottigliò lo sguardo: - O forse il mio
è tutta uno stratagemma per trovare il vero colpevole...
- Colpevole di cosa?!? – chiese lui colto alla sprovvista.
- Tsk, c’è sempre un colpevole,
c’è sempre “qualcosa”.
– affermò lei sicura ma sempre sorridendo
– Piuttosto, non dovresti essere a lezione?
- Di nuovo: non dovresti essere più sagace di
così? - rispose lui sarcastico e aggiunse: - Non ci sono
andato.
- Mmmh, credo che da oggi ti chiamerò Mr. Ovvio. –
esclamò lei, fingendosi infastidita - Intendevo
perchè non sei a lezione...!
- Non mi andava... – rispose guardandosi i piedi, come un
bambino colto con le mani nel barattolo delle caramelle.
Veronica lo guardò male e lui allargò le braccia
in segno di resa: - Sai chi segue quel corso...
Nel pronunciare quelle ultime parole, le aveva preso le mani e le
teneva semplicemente tra le sue, rigirandosi delicatamente tra i
polpastrelli le dita sottili di lei.
- E allora? Non lo seguirai più? – lo
incalzò ancora la ragazza: - Non mi sembra giusto che tu
debba compromettere la tua carriera scolastica per lui…
- Veronica Mars, paladina dei diritti degli studenti. Ti sta bene,
dovresti proporti per la carica.
- Non esiste nessuna carica del genere. – disse lei e gli
fece una smorfia.
- Be', dovrebbe esistere.
- Stai dicendo cose a caso per cambiare argomento... - lo
rimbeccò lei polemica: - Non capisco come tu possa pensare...
- Ti amo. – disse lui tutt’a un tratto, come se le
parole gli fossero sfuggite di bocca, guardandola con quello sguardo
limpido che aveva sempre quando diceva cose troppo belle, troppo
sincere per essere vere.
E lo disse come se avesse tenuto dentro quelle parole per troppo tempo
e come se alla fine fossero state sul punto di esplodere. Veronica
cercò di non sorridere, ma era come se tutti i muscoli del
suo viso complottassero contro quella decisione.
Sbottò quindi: - Lo dici solo perchè vuoi farmi
star zitta.
- No, amo anche quando non stai mai zitta. – sorrise lui
sereno e poi ripetè per quella che ormai era
l’ennesima volta in quei pochi giorni, anche se non sembrava
mai abbastanza: - Ti amo, Veronica.
La ragazza stavolta non riuscì ad impedire ai suoi occhi di
brillare alle parole di lui. Pensò che il modo in cui lo
diceva, la sua voce, i suoi occhi fissi su di lei non potevano non
farle mancare l’aria. Non potevano non farle girare la testa
e farle credere che sarebbe andato tutto bene.
Ancora, sempre.
Lui era l’unico che non avrebbe mai mentito. Lui era
l’unico che avrebbe potuto amarla, ma a lei andava bene
così. Decisamente bene. Fin troppo bene. Meravigliosamente,
incoscientemente, favolosamente bene.
Sorrise lievemente, sentendosi trasportare in alto da quella sensazione
di calore che solo lui le faceva provare, quella che si era dimenticata
di poter provare.
Farfalle nello stomaco.
- Ti amo anch’io, Logan. – disse piano quella
ragazza spesso spavalda, qualche volta presuntuosa e quasi mai sincera.
Quella ragazza che aveva imparato a mentire da troppo tempo, pur di non
essere ferita ancora.
Quella stessa ragazza che quando si trovava davanti a lui e a lui solo
sapeva ancora tremare, sentirsi indifesa e... amare. Quella stessa
ragazza che aveva sempre uno sguardo da dura, che sembrava sempre in
grado di cavarsela, che dava l’impressione di non essere mai
scalfita da niente.
La stessa che adesso guardava il ragazzo che le stava di fronte con gli
occhi lucidi, adoranti, persi in lui e con le guance leggermente
colorite. La stessa che non riusciva a pensare più a niente,
tantomeno a qualcosa di cinico o di acido, quando lui la guardava
così.
Quando lui la guardava.
Anzi, “quando lui” qualunque cosa.
Logan si sporse un po’ verso Veronica, avvicinando lentamente
le labbra alle sue.
- Stasera usciamo insieme?
- Chiaro, fidanzato.
- Epico.
Lei lo prese per mano e sorrise al quel suo nuovo modo di dire che
ormai aveva preso l’accezione di
“perfetto”, “ottimo”.
Quell’espressione che Logan usava spesso con un certo
divertimento, quella che quando lui la pronunciava, le faceva ancora,
sempre venire i brividi.
Ancora, sempre.
N.Finali
D.Summer
Rieccomi!! Epilogo,
ultimo capitolo di questa storia… sigh!
Sono stata cattiva
a non rivelare subito il nome del misterioso ragazzo che fa girare la
testa a V, ma penso che nessuna di voi abbia pensato che fosse Piz!!!
Non sono così incosciente! :P
Mmh, volevo dare un degno finale a questa storia, un epilogo dolce,
conclusivo... non sono troppo soddisfatta però...! Anche se
devo dire che per me questo tf è così geniale che
non so se esista un degno finale... tantomeno penso di essere in grado
di trovarlo io...!!!
Oltretutto non sono brava a scrivere di felicità e coppie
stabili... mi vengono meglio i drammi e le tragedie!!!
Detto questo, la storia finisce qui: mi mancheranno i vostri commenti,
mi mancherà la storia in sè, mi
mancherà Veronica, mi mancherà Logan... e
Trudy!!! Ebbene sì, mi mancherà anche lui!
@ Suomi:
Ehe, sono fissata con il sottofondo musicale alle "scene"!!! Grazie di
tuttoooooooo
@ ele85:
Ahahahah, Wallace è proprio un "furbacchione"!!! Eeeeeeh, lo
so che nel finale c'è poco LoVe, purtroppo a descrivere
certe scene sono in difficoltà!!! Mi trovo molto meglio a
pensarli quando litigano!!!
@ Dragon88:
Mi piace molto la tua spiegazione su come Veronica sia finita proprio
lì... ho lasciato la questione aperta proprio per
permettervi di pensarla un po' come credevate... anche così
poeticamente. :)
@ crows79:
Hai ragione, totalmente! Ho trovato anch'io che l'ultimo capitolo
(prima di questo) era... come dire... un po' impersonale...
L'ho scritto e riscritto, ma non riuscivo a renderlo "di Veronica" come
avrei voluto... anche perchè volevo proprio finire con
l'immagine di loro due e nessun pensiero nient'altro... In ogni caso mi
fa piacere che ti sia piaciuto comunque e spero che questo ripari in
parte le mancanze dell'altro!!! :)
@ kyo250:
Eeeeeh Wallace l'ho sempre visto molto dolce, soprattutto con
Veronica... quasi quanto Weevil xD
Dai., Pizzino si è tolto dai cocomeri xD e non ce lo
dobbiamo sorbire più... Grazie per i complimentiiiii
@ bale86:
Già, Wallace è stato grande e Piz... be' Piz ha
sbagliato... Oddio, Veronica ha baciato Logan, eh... C'è
anche da dire che Veronica ha sempre ragione... e poi in qualche modo
mi dovevo liberare di Piz!!! Se non altro per non farmi linciare da
voi!!! xD
Mannaggia anch'io sono triste!! Ah e comunque... no, mea culpa, non ho
mai approfondito il motivo per cui lo stage di Veronica era andato
male... In realtà ho immaginato che (come in ogni stage)
le avessero solo fatto fare fotocopie e scartoffie su
scartoffie... Mentre conoscendola (!) lei avrebbe voluto
passare subito all'azione!
@ FedeV:
Ma grazie!!! Era proprio quello l'effetto che volevo, anche
perchè nella mia testa la scena era così e con
quella canzone di sottofondo...! ... sono malata!!! Vedo troppi
telefilm :P
E per concludere... grazie a tutte...
davverodavverooooo!!!! Baci
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