uscita
pov.
maria
Giornata monotona all'università con mio cugino, e serata
strazziante visto che mio cugino mi ha proibito di scendere con lui, il
perchè è semplice fanno tardi e io domani devo
andare a
scuola, ma che palle. < Mariaaaa a mangiare >, urla mio
padre
< vengooo >, urlo, < Mariaaaa >, riurla mio
padre, <
papaaa vengo >, ridico, < e rispondi la prossima volta
>, dice
mio padre, scend e mi siedo a tavola, < che hai Maria >,
mi
chiede mia madre, < niente Ma, mi rompo, volevo uscire con mio
cugino ma lui mi ha detto che non potevo perchè si faceva
tardi,
ma secondo me è una cazzata, non mi vuole fra i piedi
>,
dissi, < ma cosa dici Maria, lui ti vuole bene, e forse ha
ragione,
ma se vuoi uscire vai, chiamalo e digli che non fa niente se si fa
tardi che vuoi stare con lui >, mi rispose mia madre e
così
dicendo, presi il telefono e chiamai mio cugino, il quale mi disse che
andava bene, solo perchè era stata mia madre a darmi l'ok,
così chiusi la chiamata e mi avviai di sopra a vestirmi.
Mi vesti in modo molto semplice, http://www.polyvore.com/uscire/set?id=24633706
e appena fini di vestirmi senti il clacson della macchina di mio
cugino, scesi le scale < mamma io vado >, < ok, mi
raccomando Maria non farmi pentire di averti fatto uscire >, mi
disse con il solito tono autoritario, < non preoccuparti ciao
mamma, ciao nonni >, e usci di casa, entrai in macchina e senza
pensarci mi avvicinai al conducente, < e tu che ci fai qui?
>, chiesi, < tuo cugino era impegnato >, e mi fa
uno sguardo malizioso, < ah ok >, e fini li la
convesazione, non parlammo per tutto il tragitto, qualche volta sentivo
il suo sguardo su di me, < Mery devo prendere un attimo una cosa
aspettami qui va bene? > mi disse ed io annui, passaro cinque
minuti ma di checco nessuna traccia, ne passarono altri cinque e checco
ancora nulla, dopo altri cinque minuti checco fa ritorno in macchina,
< ma dove diavolo sei stato >, sbotto nervosa, <
mi hai fatto preoccupare >, e a quella cosa mi inzitti subito,
< ti preoccupi per me, puffetta, non dovresti sai, io non sono
un bravo ragazzo >, e così dicendo alzò lo
sguardo, aveva un occhio nero, < cosa diavolo ti è
successo? chi ti ha conciato così? >, dissi, lui mi
guardo e vide che avevo le lacrime agli occhi, < hey non
piangere è solo un occhio nero, ho preso un pugno per una
buona causa >, lo guardai interdetta, < che buona causa
era se hai preso un pugno in faccia >, gli dissi, lui mi guardo
ma non rispose, anzi mi sorrise, < ora andiamo che tuo cugino se
non ci vede arrivare si preoccuperà a morte, anche se
dubbito che adesso pensa proprio a te >, mi disse sempr econ
quel sorriso malizioso, < ma dico, colui che ti ha dato il pugno
sull'occhio non poteva farlo sulla bocca >, gli dissi, <
perchè la trovi inresistibile >, mi disse, <
no la trovo odiosa >, e mi voltai dall'altra parte e lui mise in
moto la macchina e ripartimmo.
Arrivammo al locale, scesi dalla macchina e senza rivolgere sguardi a
checco mi alzai ed entrai nel locale, era bello e grande e c'era tanta
gente, < non puoi fuggire senza dirmi niente >, mi disse
checco dietro di me, < scusa >, gli risposi, mi girai e
mi trovai a pochi centrimentri dalla sua faccia, e mi misi a
contemplare quelle labbra così perfette, lui si stava
avvicinando lo sentivo, ma non potevo, e non volevo, alzai lo sguardo e
vidi mio cugino, mi allontanai da lui e corsi verso la mia fonte di
salvezza, < cugino >, lui si girò e mi
sorrise, < come è andato il tragitto in macchina
>, mi chiese, < bene, te invece? La tua conquista dove
è? >, gli chiesi, < bhe veramente non lo so,
se ne andata dopo aver fatto una grande e bella.... >, stava
finendo la frase quando lo fermai, < va bene ho capito non
scendere nei particolari, e poi perchè devi fare lo stronzo,
se invece sei dolce premuroso, amorevole, proprio non ti capisco
>, gli dissi, < cuginetta solo tu conosci il vero me, ma
non riesco ad essere vero con gli altri, perchè gli altri
non sono veri con me >, mi rispose, < io spero che trovi
una ragazza che ti faccia perdere il lume della ragione, e solo li
potrai dirmi che avevo ragione e che essere veri è la cosa
più bella >, così dicendo mi sedetti al
bar, dove mi raggiunsero, Sara, Luigi ed Eleonora, Mario e Anna.
< come stai Maria? >, mi chiese Mario
< bene grazie voi? > chiesi a tutti loro, e tutti mi
risposero che stavano bene, ed io gli sorrisi, mi girai e incominciai a
bere, e notai il barrista che era molto carino, lui mi
guardò, mi sorrise, e si avvicinò,
< hey ciao >, mi disse
< ciao, piacere Maria >, gli risposi
< piacere Marco >, mi rispose, < non ti ho mai
visto in questo locale >, mi disse, < bhe questa
è la prima volta che ci vengo sono con deglia amici
>, gli risposi con un sorriso sulle labbra, < bhe posso
offrirti qualcosa da bere tanto ora stacco, quindi posso farti
compagnia per questa sera? >, mi chiese, < certo che puoi
>, gli risposi, < allora vado a levarmi il grembiule e
vengo da te >, mi disse, < va bene >, e
così ando dentro ad una porta, < non farlo, non fare
la gatta morta con quel tizzio, potrebbe essere periocolo >, mi
girai e vidi Francesco, < ma cosa vuoi, tu non sai nulla di me,
nulla e ti permetti anche di giudicare, conosci quel ragazzo? >,
lui fece di no con il capo, < allora cosa vuoi, non rompere,
è la mia vita e tu non ne fai parte e non ne farai mai parte
>, gli dissi, < andiamo? >, mi girai e vidi Marco,
< si andiamo >, così mi prese per mano e ci
incamminammo, quando qualcuno mi afferò il braccio, <
non farlo per me visto che per te non sono nulla, farlo per tuo cugino
che starà in ansia >, mi disse, < Francesco
starò seduta a quel tavolo e potrete tenermi d'occho se
proprio volete >, e così mi incamminai con Marco e ci
accomodammo ad un tavolino.
< bhe parlami un po di te, di cosa ti piace fare >, mi
disse Marco, < bhe ho 14 anni, frequento il 2 anno del liceo
alberghiero, e sono la terza figlia, prima di me c'è ne sono
altre due, mi piace recitare, cantare e ballare, il mio sogno
più grande è innamorarmi, vorrei essere
innamorata di qualcuno che mi accetti per come sono. Tu invece ?
> gli chiesi, < io bhe io ho 20 anni, ed in questo
momento mi sento un pedofilo, comunque mi piace giocare a calcio, e
come te vorrei innamorarmi davvero >, mi disse, < dai non
sei poi così grande abbiamo solo 6 anni di differenza non
è un crimine se ci mettessimo insieme, come deve essere la
tua ragazza ideale? > gli dissi e i suoi occhi si illuminavano,
< bhe sai non ciò una ragazza ideale, ma se devo
sciegliere, sceglierei te come ragazza ideale, sei allegra, sei bella,
e sei anche molto intelligente >, mi disse con un sorriso a 32
denti, < hai capito tutto questa da 2 domande che ci siamo
fatte? >, gli chiesi, < no anche da come hai risposto il
ragazzo di prima, mi sie piaciuto eri combattiva, l'unico tuo problema
è che ti fidi troppo delle persone e subito >, mi
disse senza levare i suoi occhi dai miei, < bhe mi stai dicendo
di non fidarmi di te >, gli dissi, < no non dicevo questo
solo che invece di scappare ti sei seduta con me e stai parlando con
me, quindi anche se ti sei fidata subito ti piace anche stare in
mia compagnia, ma fidarsi subito non è un bene a
volte può essere un male >, mi disse io gli sorrisi,
< si sto bene con te, mi piace stare in tua compagnia,
però adesso devo andare mio cugino mi sta chiamando
>, gli dissi feci per alzarmi e si alzò anche lui,
< bhe allora arrivederci, un ultima cosa popi ti lascio andare
dammi il numero di cel >, mi disse io glielo scrissi sul
tovagliolo e glielo diedi, e gli diedi anche un bacio sulla guancia e
me ne andai.
Raggiunsi mio cugino e il resto della comitiva, < divertita con
quel tipo ? >, mi chiese mio cugino, ma mi senti gli sguardi di
tutti sopratutto il suo adosso, < si mi sono divertita molto e
ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero >, detto
ciò guardai checco, che aveva uno sguardo affranto
chisà perchè.
pov. francesco
Lei e Lui insieme che parlano, che stanno mano nella mano, che si
scambiano baci teneri, carezze coccole, perchè tutto questo
mi da fastidio, perchè penso a lei quando dovrei pensare a
Sara, non capisco, lei non è niente per me la conosco da due
giorni, quindi da ora in poi non devo più pensarla. La odio
mi sta rovinando la vita e neanche lo sa, vorrei urlare in faccia come
lei ha fatto con me che per me lei è nulla non esiste, ma
forse non è così. < Amore andiamo a casa
mia sto da sola, ci facciamo due coccole >, mi disse Sara con
gli occhi languidi e maliziosi, non mi andava di fare l'amore con lei e
pensare a Maria, < certo andiamo >, gli dissi anche se
controvoglia. Arrivammo a casa, facemmo l'amore, e dopo finito volevo
anche andarmene, ma non potevo usarla così sarebbe troppo,
quindi mi stendo di fianco a lei e lei si mette sul mio petto e si
addormenta.
si mi
sono divertita molto e ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero
ecco la frase che mi ha distrutto del tutto, la odio, la
odio, e da oggi in poi cambierà il mio comportamento nei
suoi confronti, sarò solo con lei Stronzo.
eccomiiiiiii salve a
tutti. un bacio enorme e ringrazio tutti
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