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Autore: mery123    04/11/2010    1 recensioni
Lei 14enne ed è pigra, solare, determinata, folle, pazza, e tutti la chiamano nana o puffetta, ed non è mai stata baciata e ne va molto fiera; Lui 19enne fidanzato con una ragazza di 6 anni più grande di lui, egli è solare, sensibile, dolce, l'uomo che tutte vorrebbero avere. Cosa hanno in comune? Una persona, che per entrambi è molto importante ma in modo diverso. Spero di avervi incuriosito un po
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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uscita pov. maria

Giornata monotona all'università con mio cugino, e serata strazziante visto che mio cugino mi ha proibito di scendere con lui, il perchè è semplice fanno tardi e io domani devo andare a scuola, ma che palle. < Mariaaaa a mangiare >, urla mio padre < vengooo >, urlo, < Mariaaaa >, riurla mio padre, < papaaa vengo >, ridico, < e rispondi la prossima volta >, dice mio padre, scend e mi siedo a tavola, < che hai Maria >, mi chiede mia madre, < niente Ma, mi rompo, volevo uscire con mio cugino ma lui mi ha detto che non potevo perchè si faceva tardi, ma secondo me è una cazzata, non mi vuole fra i piedi >, dissi, < ma cosa dici Maria, lui ti vuole bene, e forse ha ragione, ma se vuoi uscire vai, chiamalo e digli che non fa niente se si fa tardi che vuoi stare con lui >, mi rispose mia madre e così dicendo, presi il telefono e chiamai mio cugino, il quale mi disse che andava bene, solo perchè era stata mia madre a darmi l'ok, così chiusi la chiamata e mi avviai di sopra a vestirmi.
Mi vesti in modo molto semplice, http://www.polyvore.com/uscire/set?id=24633706
e appena fini di vestirmi senti il clacson della macchina di mio cugino, scesi le scale < mamma io vado >, < ok, mi raccomando Maria non farmi pentire di averti fatto uscire >, mi disse con il solito tono autoritario, < non preoccuparti ciao mamma, ciao nonni >, e usci di casa, entrai in macchina e senza pensarci mi avvicinai al conducente, < e tu che ci fai qui? >, chiesi, < tuo cugino era impegnato >, e mi fa uno sguardo malizioso, < ah ok >, e fini li la convesazione, non parlammo per tutto il tragitto, qualche volta sentivo il suo sguardo su di me, < Mery devo prendere un attimo una cosa aspettami qui va bene? > mi disse ed io annui, passaro cinque minuti ma di checco nessuna traccia, ne passarono altri cinque e checco ancora nulla, dopo altri cinque minuti checco fa ritorno in macchina, < ma dove diavolo sei stato >, sbotto nervosa, < mi hai fatto preoccupare >, e a quella cosa mi inzitti subito, < ti preoccupi per me, puffetta, non dovresti sai, io non sono un bravo ragazzo >, e così dicendo alzò lo sguardo, aveva un occhio nero, < cosa diavolo ti è successo? chi ti ha conciato così? >, dissi, lui mi guardo e vide che avevo le lacrime agli occhi, < hey non piangere è solo un occhio nero, ho preso un pugno per una buona causa >, lo guardai interdetta, < che buona causa era se hai preso un pugno in faccia >, gli dissi, lui mi guardo ma non rispose, anzi mi sorrise, < ora andiamo che tuo cugino se non ci vede arrivare si preoccuperà a morte, anche se dubbito che adesso pensa proprio a te >, mi disse sempr econ quel sorriso malizioso, < ma dico, colui che ti ha dato il pugno sull'occhio non poteva farlo sulla bocca >, gli dissi, < perchè la trovi inresistibile >, mi disse, < no la trovo odiosa >, e mi voltai dall'altra parte e lui mise in moto la macchina e ripartimmo.
Arrivammo al locale, scesi dalla macchina e senza rivolgere sguardi a checco mi alzai ed entrai nel locale, era bello e grande e c'era tanta gente, < non puoi fuggire senza dirmi niente >, mi disse checco dietro di me, < scusa >, gli risposi, mi girai e mi trovai a pochi centrimentri dalla sua faccia, e mi misi a contemplare quelle labbra così perfette, lui si stava avvicinando lo sentivo, ma non potevo, e non volevo, alzai lo sguardo e vidi mio cugino, mi allontanai da lui e corsi verso la mia fonte di salvezza, < cugino >, lui si girò e mi sorrise, < come è andato il tragitto in macchina >, mi chiese, < bene, te invece? La tua conquista dove è? >, gli chiesi, < bhe veramente non lo so, se ne andata dopo aver fatto una grande e bella.... >, stava finendo la frase quando lo fermai, < va bene ho capito non scendere nei particolari, e poi perchè devi fare lo stronzo, se invece sei dolce premuroso, amorevole, proprio non ti capisco >, gli dissi, < cuginetta solo tu conosci il vero me, ma non riesco ad essere vero con gli altri, perchè gli altri non sono veri con me >, mi rispose, < io spero che trovi una ragazza che ti faccia perdere il lume della ragione, e solo li potrai dirmi che avevo ragione e che essere veri è la cosa più bella >, così dicendo mi sedetti al bar, dove mi raggiunsero, Sara, Luigi ed Eleonora, Mario e Anna.
< come stai Maria? >, mi chiese Mario
< bene grazie voi? > chiesi a tutti loro, e tutti mi risposero che stavano bene, ed io gli sorrisi, mi girai e incominciai a bere, e notai il barrista che era molto carino, lui mi guardò, mi sorrise, e si avvicinò,
< hey ciao >, mi disse
< ciao, piacere Maria >, gli risposi
< piacere Marco >, mi rispose, < non ti ho mai visto in questo locale >, mi disse, < bhe questa è la prima volta che ci vengo sono con deglia amici >, gli risposi con un sorriso sulle labbra, < bhe posso offrirti qualcosa da bere tanto ora stacco, quindi posso farti compagnia per questa sera? >, mi chiese, < certo che puoi >, gli risposi, < allora vado a levarmi il grembiule e vengo da te >, mi disse, < va bene >, e così ando dentro ad una porta, < non farlo, non fare la gatta morta con quel tizzio, potrebbe essere periocolo >, mi girai e vidi Francesco, < ma cosa vuoi, tu non sai nulla di me, nulla e ti permetti anche di giudicare, conosci quel ragazzo? >, lui fece di no con il capo, < allora cosa vuoi, non rompere, è la mia vita e tu non ne fai parte e non ne farai mai parte >, gli dissi, < andiamo? >, mi girai e vidi Marco, < si andiamo >, così mi prese per mano e ci incamminammo, quando qualcuno mi afferò il braccio, < non farlo per me visto che per te non sono nulla, farlo per tuo cugino che starà in ansia >, mi disse, < Francesco starò seduta a quel tavolo e potrete tenermi d'occho se proprio volete >, e così mi incamminai con Marco e ci accomodammo ad un tavolino.
< bhe parlami un po di te, di cosa ti piace fare >, mi disse Marco, < bhe ho 14 anni, frequento il 2 anno del liceo alberghiero, e sono la terza figlia, prima di me c'è ne sono altre due, mi piace recitare, cantare e ballare, il mio sogno più grande è innamorarmi, vorrei essere innamorata di qualcuno che mi accetti per come sono. Tu invece ? > gli chiesi, < io bhe io ho 20 anni, ed in questo momento mi sento un pedofilo, comunque mi piace giocare a calcio, e come te vorrei innamorarmi davvero >, mi disse, < dai non sei poi così grande abbiamo solo 6 anni di differenza non è un crimine se ci mettessimo insieme, come deve essere la tua ragazza ideale? > gli dissi e i suoi occhi si illuminavano, < bhe sai non ciò una ragazza ideale, ma se devo sciegliere, sceglierei te come ragazza ideale, sei allegra, sei bella, e sei anche molto intelligente >, mi disse con un sorriso a 32 denti, < hai capito tutto questa da 2 domande che ci siamo fatte? >, gli chiesi, < no anche da come hai risposto il ragazzo di prima, mi sie piaciuto eri combattiva, l'unico tuo problema è che ti fidi troppo delle persone e subito >, mi disse senza levare i suoi occhi dai miei, < bhe mi stai dicendo di non fidarmi di te >, gli dissi, < no non dicevo questo solo che invece di scappare ti sei seduta con me e stai parlando con me, quindi anche se ti sei fidata subito ti piace anche stare in  mia compagnia, ma fidarsi subito non è un bene a volte può essere un male >, mi disse io gli sorrisi, < si sto bene con te, mi piace stare in tua compagnia, però adesso devo andare mio cugino mi sta chiamando >, gli dissi feci per alzarmi e si alzò anche lui, < bhe allora arrivederci, un ultima cosa popi ti lascio andare dammi il numero di cel >, mi disse io glielo scrissi sul tovagliolo e glielo diedi, e gli diedi anche un bacio sulla guancia e me ne andai.
Raggiunsi mio cugino e il resto della comitiva, < divertita con quel tipo ? >, mi chiese mio cugino, ma mi senti gli sguardi di tutti sopratutto il suo adosso, < si mi sono divertita molto e ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero >, detto ciò guardai checco, che aveva uno sguardo affranto chisà perchè.

pov. francesco

Lei e Lui insieme che parlano, che stanno mano nella mano, che si scambiano baci teneri, carezze coccole, perchè tutto questo mi da fastidio, perchè penso a lei quando dovrei pensare a Sara, non capisco, lei non è niente per me la conosco da due giorni, quindi da ora in poi non devo più pensarla. La odio mi sta rovinando la vita e neanche lo sa, vorrei urlare in faccia come lei ha fatto con me che per me lei è nulla non esiste, ma forse non è così. < Amore andiamo a casa mia sto da sola, ci facciamo due coccole >, mi disse Sara con gli occhi languidi e maliziosi, non mi andava di fare l'amore con lei e pensare a Maria, < certo andiamo >, gli dissi anche se controvoglia. Arrivammo a casa, facemmo l'amore, e dopo finito volevo anche andarmene, ma non potevo usarla così sarebbe troppo, quindi mi stendo di fianco a lei e lei si mette sul mio petto e si addormenta.

si mi sono divertita molto e ci rivedremo ancora gli ho dato il mio numero
ecco la frase che mi ha distrutto del tutto, la odio, la odio, e da oggi in poi cambierà il mio comportamento nei suoi confronti, sarò solo con lei Stronzo.


eccomiiiiiii salve a tutti. un bacio enorme e ringrazio tutti
  
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