I don't give up!

di pachelbel90
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Compongo il suo numero, senza neanche guardarlo in rubrica. Non serve, ormai lo so a memoria.
“Ohi.” Mi dice lui dall’altra parte.
“Ehi.” Gli faccio eco io.
Stiamo in silenzio per non so quanto, solo ad ascoltare ognuno i respiri dell’altro. Ho un sacco di cose da dirgli, ma mi vergogno; e poi ho paura di essere troppo melenso.
Lui invece ha un blocco; ne abbiamo già parlato tanto, ho provato ad aiutarlo a sbloccarsi, ma ormai sono giunto alla conclusione che solo col tempo otterremo qualche risultato. Anche lui lo sa, e mi spiace che si debba sentire in colpa. Io dal canto mio provo a non fargli pesare questo suo problema, ma a volte non ci riesco. Va a finire che lui si sente in colpa e io mi sento un mostro. Il fatto è che io ho un bisogno costante di sentirmi amato, ho bisogno di sentirmelo dire.

Il suo problema è che non riesce a dire ciò che prova, ad esprimere i suoi sentimenti. Penso che sia una sua forma di difesa, un modo per non mostrarsi vulnerabile agli occhi altrui; c’è da dire che lui è estremamente orgoglioso. E questo è un lato del suo carattere che nonostante tutto mi affascina molto.

Io so che lui tiene molto a me, me lo ha detto, me lo ha fatto capire in svariate maniere; anche solo il fatto che risponda alle mie telefonate è un chiaro segno che gli interesso.

L’altro giorno, mentre ci scrivevamo dei messaggi, se n’è uscito con un Ho voglia di baciarti. Sono rimasto paralizzato all’incrocio, in mezzo al traffico.
Non si era mai spinto tanto oltre, considerato che la cosa più dolce fino a quel momento era stato un Mi manchi.
Leggere quel messaggio mi aveva fatto un piacere immenso, era come se mi si fosse gonfiata una bolla nel petto. Era lui, il suo affetto, il suo amore, anche se datomi a modo suo, erano una specie di talismano, che mi proteggeva dall’infelicità, dalla paura, dal mondo esterno. Era come portare una piccola favella nel petto, che ti riscaldava, ma che nessun altro poteva vedere, e forse, per questo, ancora più meravigliosa.

“Robert?”
“Dimmi Jude.”
“Ti amo.”

Lo sento sospirare dall’altro lato del filo. So che non me lo dirà anche lui, ma sono curioso di vedere quanto oltre si spingerà questa volta.

“Lo so Jude. E tu sai che io…beh sì, provo lo stesso.”

Il mio cuore batte velocissimo, ho paura che possa fermarsi da un momento all’altro.
Non male! Questa volta si è lasciato un po’ più andare. Lui non si immagina neanche quanto mi ha reso felice.

“Ma ora basta con tutte queste smancerie! Parlami del tuo nuovo film.”

Sorrido mentre comincio a raccontargli dei miei nuovi progetti.
Non mi arrendo. So che prima o poi me lo dirà, so che si lascerà andare; riusciremo a venirci incontro, in qualche modo.
Io aspetterò, lo aspetterò, perché so che ne vale la pena.
Continuo a parlare, ma nel frattempo, mentalmente, urlo un messaggio che spero possa giungere fino a lui:
“Io non mi arrendo!”



NOTE:
Smielata smielata smielata… chiedo venia!! Uscita in un momento di follia, pensando a una persona speciale...





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