Un rombo proveniente dal buio le
annunciò l'arrivo della metro. Si alzò in piedi e
si tolse la polvere di dosso. Attese che le porte si aprissero e ci
salì sopra. Si fece spazio tra le persone che
affollavano l'entrata e si addentrò alla ricerca di un
posto. Una marea di gente continuava a uscire e entrare, quindi la
metro restava ferma almeno cinque minuti. Improvvisamente Sally si
ricordò di aver dimenticato lo zaino sulla panchina.
Scattò in avanti e corse fuori, spintonando chiunque le
stesse davanti. ''Merda merda merda" pensò, mentre schizzava
fuori dal mezzo. "Fa che non l'abbiano rubato, fa che non l'abbiano
rubato!". Si fermò bruscamente di fronte alla panchina. Lo
zaino era aperto. «Occazzo... »
sussurrò. Corse subito a vedere se le era rimasto qualcosa,
nel pieno panico. I soldi li
aveva in tasca, accanto al telefono e alla carta d'identità.
L'iPod era nella tasca opposta
mentre le chiavi erano attaccate alla gonna con una catenella. Nello
zaino c'erano solo il nuovo blocco da disegno e la matita. Si
passò una mano sulla fronte, sollevata. Guardò a
destra e sinistra, ma il ladro se n'era sicuramente andato. Si
girò e fece per tornare sui propri passi, quando la metro
chiuse le porte e ripartì. «NO!»
urlò. «Aspettami!
Ferma! Ti prego..Aspetta..» la guardò allontanarsi
e scomparire nel buio. Fantastico. Sarebbe arrivata in ritardo. Si
appuntò anche di chiedere scusa a Holden. Si sedette di
nuovo e abbracciò lo zaino vuoto. Cominciò a
pensare a Jimmy. Ogni volta che pensava a qualcosa, Jimmy spuntava
fuori. Era un'ossessione. Cominciò a chiedersi se se ne
sarebbe mai
liberata. 'I morti sono morti. Bisogna lasciarli in pace.' le ripeteva
sempre la nonna quando aveva tre anni. Morì pochi
giorni dopo l'ultima volta che l'aveva vista. Si impiccò
appena saputo che il marito aveva
una malattia incurabile. Tuttavia Sally la ricordava come una donna
forte e saggia, e quando si sentiva giù ogni tanto le
parlava. La prendevano in giro per questo, ma non ci faceva caso. Del
resto, a parte Holden, lei era l'unica disposta ad ascoltarla.
Il pensiero della nonna la scosse e la fece sorridere. Da piccola non
sorrideva molto e, crescendo, non si era sentita molto motivata a
farlo.
Certo, Holden era sempre gentile e cercava di compensare la mancanza di
amici e genitori in quella casa, ma anche lui aveva dei limiti. Ogni
tanto cercava di strafare e Sally lo doveva fermare con la forza.
Avrebbe scalato il monte Everest per lei. Questo la faceva sorridere,
ma anche star male. Lei non aveva mai fatto niente per suo fratello.
Niente di così importante, almeno. Ogni volta che cercava di
fare qualcosa di buono, combinava qualche pasticcio o non riusciva
nell'intento. Si sentiva abbastanza inutile, a dir la
verità.
Di una inutilità irrimediabile.
Si morse il labbro fino a farsi uscire il sangue. Il sapore dolceamaro
del liquido rosso le riempì la bocca. Lo adorava. Sapeva di
ferro e qualche volta aveva un retrogusto di pollo. La faceva ridere il
pensiero di un pollo che viveva nel suo sistema sanguigno, e che quindi
dava un po' del suo sapore al sangue. Almeno questo la distolse dai
suoi pensieri cupi. Diede un'occhiata al cartellone appeso al muro di
fronte a lei.
'Migliora la tua vita, comprati una Volvo! A soli 13.999$ potrai
provare l'ebbrezza di caricare una delle cose più fedeli e
affettuose della Terra! Approfittane, prima che sia troppo tardi!'. Le
pubblicità delle auto la facevano riflettere. "Che cosa
c'entra una macchina con il migliorare la mia vita? Devo paragonarla a
un cane che mi porta il giornale a letto? E' solo una cosa che ti
porta da qualche parte quando ne hai voglia, niente di speciale. Chi
mai potrebbe credere a una balla simile?"
«Ehy guarda!
Sembra proprio un'ottima auto!» disse esaltata una figura
accanto a lei. "Ecco perfetto, un altro idiota abbindolato da una
pubblicità cretina. Voglio proprio vedere che faccia ha
questo imbecille.." pensò irritata la ragazza, girandosi.
Rimase
stupita di ciò che vide. Un uomo con la cresta, capelli
marroni, occhi azzurri cerchiati di nero, maglietta dei Ramones e che
indossava anche
dei pantaloni abbastanza stretti stava godendosi le bugie della
pubblicità, pacioso. Beh, non c'è che dire, era completamente
diverso dall'idiota che
si immaginava.
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