Canto XVIII A Pranzo col Cardinale
Entra nella stanza
il Père Joseph.
-PERE JOSEPH: Oh
no, un’altra crisi…
-HERMIONE: Ehm,
veramente… siamo stati noi… ci dispiace…
-PERE JOSEPH: Ah
già, quella roba non c’era l’ultima volta che sono venuto… Chi siete?
-CONDE’: …ANCHE
VOI ERAVATE MORTO!!!
-PERE JOSEPH: Di
che state parlando, figliolo? Chi siete?
-CONDE’: (Sfodera
la spada e la punta verso il cielo) Io sono Luigi II di Borbone, principe di
Condè e vincitore di Rocroi!
-RON: See, vincitore.
-PERE JOSEPH: Il
duca Luigi II? Che cosa dite? Quello sbarbatello non ha ancora diciotto anni.
-CONDE’: COME VI…
ma che anno è?
-PERE JOSEPH: 1638.
-CONDE’: AAAUGH!!
-> TA-DAAN!
Nel frattempo, in
Lettonia…
-MCGRANITT: AVARO!
SPILORCIO!
-SILENTE: Ho QUASI
ritrovato la strada…
-MCGRANITT:
Comprare il navigatore satellitare no, eh?
-SILENTE: Sei
matta?! Sai a quanto lo vendeva Stan Picchetto?!! … E poi per me era rubato!!
-MCGRANITT: Bè, e
adesso come facciamo, GENIO?! Come li ritroviamo, signor Paperon de’ Paperoni?!
-SILENTE: Lungi da
me, Brigitta!
-MCGRANITT:
COOOSA?! Come osi, vecchio bacucco…!
-SILENTE: Bacucca
sarai tu!
-MCGRANITT: Ho
ancora 80 anni meno di te, sai, caroil mio Indiana Jones!
-SILENTE: Ma io…
ehi, cosa hai detto?!
-MCGRANITT: Quando?
Che sei cretino?
-SILENTE: No, dopo…
Indiana Jones?
-MCGRANITT: Sì,
perché?...
-SILENTE: Lasciate
che il mio esercito siano i pennuti nel cielo!...
Silente le frega
la frusta, la usa come un lazo e cattura un intero stormo di uccelli che
stavano migrando i quali, legati alla moto, la sollevano in volo.
-MCGRANITT: Tutto
ciò è molto improbabile.
-SILENTE: Seguimi,
Minerva! Conosco la strada!!...
Nel frattempo, nel
palazzo di Richelieu, tutti sono riuniti nella camera del Cardinale, dove
Viviane lo sostiene a letto e lo sta sventolando con la mano per farlo
rinvenire.
-RICHELIEU: Oh… ho
fatto un sogno terribile…
-VIVIANE: Mi
dispiace, tesoruccio… non era un sogno…
-RICHELIEU:
Cooome? Il mio ritratto perduto per SEMPRE?!
-VIVANE: Te l’ho
sempre detto che quello era orribile…
-RICHELIEU: Come
avete potuto, voi… voi… ma chi siete, scusate?!
-CONDE’: Dei tipi
che sono tornati più indietro di quanto pensassero! Grrr-
-RICHELIEU: Uh?...
-PERE JOSEPH:
Vedi, Armand… questi sono tre maghi inglesi che vengono dal 1996, e insieme a
questa donna barbuta, al samurai, alla moglie di Cesare, a questo giapponese
con gli occhiali e al cane con l’aureola sono arrivati qui su un treno partito
da Troia per fare uno spuntino prima di ripartire per andare a cercare Babbo
Natale.
-VIVIANE: Amore?
Stai bene…?
-RICHELIEU: …
capisco. E quello chi è?
-CONDE’: Io sono…
-PERE JOSEPH:
Luigi II di Condè, solo che viene dal 1643.
-CONDE’: Mi sento
in dovere di dirvi che morirete tra quattro anni.
-RICHELIEU: Ah,
GRAZIE TANTE!!
-HERMIONE: A
proposito, noi avevamo un’altra persona a bordo…
-RON: E’ vero…
dov’è quel tipo coi baffi?
-CONAN: Ugh!!! …
GORO!!! E’ ancora lì in agonia tra le lamiere contorte!!
-RICHELIEU: (fa un
sorrisone terrificante sotto i baffi) Un piccolo tributo da pagare per il mio
ritratto.
-VIVIANE: Ma cosa
volete, insomma?!
-RON: Bè, ecco…
-HARRY: Noi…
-CONDE’: Ci
offrireste il pranzo…?
Richelieu ha una
ricaduta.