Capitolo
3
Una
scelta.
Non parlo con Tom da giorni..
Da quando abbiamo discusso, o meglio, da quando mi ha urlato contro
alla festa, non mi degna nemmeno di uno sguardo.. Sul tourbus il
clima è gelido. Nessuno parla, nessuno si guarda. Gustav
ascola la musica con il suo i – pod , Bill legge una rivista di
moda, Georg guarda un po' la tv, e Tom guarda fuori dal finestrino .
Osservo questo ambiente,
diventata la mia seconda vita, e scuoto la testa.. Ma che diavolo sto
facendo? E' davvero questo che voglio diventare..? Una stupida
groupie che dopo essere stata violentata si sente dire di essere una
puttana da Tom? E' così ridicolo.. Io non mi merito questa
cattiveria.. Mi alzo dalla sedia,vado sopra il tourbus, e mi corico
nel letto di Tom.. Dormo sempre con lui in teoria, ma stasera? Dovrò
dormire ancora nel divanetto scomodo e piccolo di sotto? Vari
flashback animano la mia mente.. Immagini di quella maledetta sera.
Io sul letto, ancora una volta usata.. Le lacrime.. Le urla.. Scoppio
a piangere. Singhiozzo come non ho mai fatto..
Qualcuno mi tocca la spalla..
Mi giro di scatto.
-Stellina, come mai piangi?-
chiede georg
-Ricordi..-
-Di che tipo?-
-Non riesco a dimenticare
quella maledetta sera! Georg ,saranno ormai 5 giorni che Tom non mi
rivolge la parola, non mi guarda nemmeno, e tutto questo perchè?
E' colpa mia se ho quei lividi nel petto? E' colpa mia se per un
secondo mi sono fidata di un ragazzo che invece aveva cattive
intenzioni? Cazzo è colpa mia ? - singhiozzo
-No, non è colpa tua,
non devi nemmeno pensarlo ! Non so perchè Tom fa cosi, però
magari se gli spiegassi la situazione, capirebbe..-
-No , lui non capisce.. Lui non
capisce più niente..-
Lui mi abbraccia , e mi stringe
forte a se. Un abbraccio caldo di un tenero amico, è proprio
quello che mi serviva, quello che mi è sempre sevito per
arrivare a dove sono adesso.
-Ora torno giù, da quei
pazzi , mi raccomando , non pensare troppo , che ti fai soltanto
male..-
Gli sorrido, e lo vedo andare
via.
Non pensare troppo.. E come
faccio? Qui il silenzio mi tormenta, mi prende a schiaffi, e per
evitare ciò, è meglio pensare, altrimenti penso di
scoppiare.
Decido però di ascoltare
un po' di musica , sperando che mi faccia rilassare.
Prendo l' i pod dalla mia tasca
e lo accendo, facendo un grosso sbaglio purtroppo, e le lacrime
ancora una volta lacerano il mio volto vuoto e spento, non più
sorridente da anni.. Scavano dentro la pelle, sempre di più, e
fa un male, un grande male. Lacrime acide, amare, con poco sentimento
ormai..
La canzone ' Happy ' degli
Secrets in stereo parte con un ritmo lento e avvolgente. Era la
canzone che ascoltavo sempre nel periodo in cui il rapporto fra me e
Tom era diventato più intimo. Dava sentimento , carezze mai
ricevute e sempre desiderate in quel periodo. Io innamorata più
che mai, non avrei pensato che il mio idolo si sarebbe preso gioco
così di una fan. Io, io ero quella innamorata , non lui. Io
ero quella che al solo suono delle sue parole, tremava e gioiva, io
ero quella che al solo suo tocco sulla mia pelle , aveva la pelle
d'oca, io ero quella che moriva ad ogni suo sguardo che faceva a me,
io ero quella che aveva perso totalmente la testa , e non lui. Avrei
dovuto capirlo prima, che lui era, è davvero ciò che ha
sempre mostrato alle telecamere. No ragazze, non ce nessun lato
nascosto di Tom Kaulitz, nessuna dolcezza annidata nel suo cuore,
nessun sentimento mai rivelato e sempre sperato. NO! Il suo
cuore, è sempre così freddo, duro come il marmo, e mi
dispiace, ma non potrà amare, mai. Avevo sperato per un
secondo, per un piccolo, fragile e distante secondo, che finalmente
avrebbe aperto il cuore ad una di noi, e quella sarei stata io, e
invece no. Stupida illusa. Ti sei fatta prendere in giro. Queste
parole mi fanno male, lui non doveva essere cosi. Quando ero ancora
un tenera e innocente ragazza, vedevo in lui ciò che non avrei
mai visto in nessun altro. Immaginavo gionate intere ,come potesse
essere realmente Tom Kaulitz, lo sognavo diversamente, e
invece erano solo false speranze che volavano dentro la mia mente.
Non so che fare. Mi sento così
male dentro, perchè nonostante tutto, nonstante il male che
giorno dopo giorno mi fa, nonostante le mille pugnalate, le mille
fitte allo stomaco, io lo amo ancora. E cazzo, non vuole
scivolarmi di dosso questo sentimento, non vuole abbandonarmi e
lasciarmi respirare. Mi ha incatenato in una vita non mia, mi ha
imprigionato dentro qualcosa più grande di me, mi tiene in
trappola, e non mi fa scappare. Mi mancano i caldi abbracci di Tom
,che ,anche se da parte sua erano insignificanti, a me davano tanto.
Mi sentivo relamente bene, come mai sono stata in vita mia. Non ci
posso credere di non aver fatto breccia nel suo cuore, nemmeno per un
banale minuto, per una banale notte.
Guardo l'orario nel l' mp3, le
17. 35 .. Lo spengo e decido di andare di sotto a vedere che stanno
facendo gli altri.
Gustav gioca alla Play insieme
a Bill e Georg e Tom chiacchierano. Mentre percorro alcuni gradini
sento il suo sguardo fisso su di me, ma non voglio
incrociarlo, per niente, sarebbe un colpo duro, troppo.
I tourbus si ferma per una
breve sosta, il tempo di far benzina e rilassarci un attimo, e poi
sarebbe ripartito.
I ragazzi rimangono nel Bus,
mentre io scendo. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria fresca,
qualcosa che mi svegli, e che mi ricordi perchè io sia ancora
qui, anzichè nella mia camera, in Italia, ma purtroppo questo
non succede. Non trovo nessun motivo per autoconvermi che tutto va
bene, che io sono felice di accompagnare il mio gruppo preferito in
tour, e di stare con Tom, tranne il fatto che lo amo. Beh direte voi,
è un grosso motivo per farmi rimanere qui, a continuare a
lottare, ma sono stanca. Vorrei vedere voi al mio posto, i primi
tempi con gli occhi che vi brilleranno si, anche io ero cosi, però
poi, dopo che Tom continuerà a farvi del male, come reagirete?
Cosa fareste voi? Vedo scendere anche Tom dal Bus e lentamente,
camminado però con passi decisi e forti, avvicinarsi a me.
Prende un pacco di sigarette dalla tasca, lo apre e ne sfila una, poi
guarda me, e mi porge il pacchetto.
-Grazie- dico sfilando anche io
una sigaretta
Prende il suo accendino e la
accende, poi lo avvicina alla mia, e accende anche questa. Aspiro il
fumo e poi lievemente lo faccio uscire dalla bocca; questo scompare
in pochi secondi, mischiandosi con l'aria.
-Come va?- chiede lui
Ha pure il coraggio di
chiedermi come va?! Lo vede come sto, no? Però cazzo, la sua
voce che mi parla, come mi è mancata. Le sue labbra, come mi
mancano,il suo respiro su di me, come lo desidero.
-Va, come sempre.- rispondo
fredda
-Stiamo andando a Milano
adesso, domani abbiamo l'ultimo concerto del tour..-
-Si , lo so, se ti ricordi,
sono anche io una vostra fan..-
-Pensavo l'avessi dimenticato,
tutto qui..-
-Io non dimentico le cose a cui
tengo..-
Annuisce e continua a fumare.
Stiamo pochi secondi in silenzio, fino a quando Bill non ci chiama,
per avvertirci che il bus stava per partire. Buttiamo le sigarette
per terra e raggiungiamo gli altri.
La notte è dura. Non
dormire con te, mi uccide, sempre di più.
Lunga e silenziosa la notte mi
avvolge nelle tenebre dei miei pensieri, per l'ennesima volta.
"
Ich
will da nicht allein sein Lass uns gemeinsam In
die Nacht
.."
Le
parole di Bill risuonano nella mia testa..
Io
non voglio essere da solo lì, lasciaci andare insieme nella
notte..
Non
ce la faccio più a rimanere ancora un secondo di più ,
qui con lui, mi mancherà si, ma la scelta che farò
sarà decisiva nella mia vita.. Devo respirare nuova aria, devo
andare avanti, e con lui , non ce la farò mai.
|