Camminava su e giù per la Sala, con andatura decisamente
nervosa: la sua testa era un frullatore di pensieri, e il suo cuore era quasi
fermo da quanto era agitato e preoccupato per la sorte sua e di Merlino. Ma
aveva preso una decisione: voleva Merlino al suo fianco. Non solamente come
amico, né tantomeno come servitore, o soltanto come Consigliere. Voleva di più.
L’ enorme porta della Sala del Trono si aprì.
“Padre.”
Uther guardò il figlio con espressione dura quanto
pensierosa. Dopodiché scoppiò a ridere.
Sta … RIDENDO..?
“Pensavo vi sareste infuriato..”
“Sono stato giovane anche io, figliolo.”, rispose lui
ridendo, “Conosco perfettamente questo genere di divertimenti con servitrici e
servitori. E quanto siano allettanti divertimenti di questo tipo.”
Artù tirò un sospiro di sollievo. E tornò a respirare.
“Lo so, avrei dovuto
parlarvene. Credevo di agire per il meglio..”
Uther annuì comprensivo.
“E’ chiaro che non posso
permetterti di rivederlo. Né che Merlino sia ancora il tuo servitore.”
Come era appena tornato.. il fiato se ne andò di nuovo. E
guardò il padre.
“M..ma.. avete appena detto che…”
“Artù, è fuori discussione.”, lo interruppe duramente
scrutandolo, “Non permetterò che tu metta a repentaglio il nostro Regno per una
passione passeggera.”
Una…
Una passione passeggera??
“Padre… Vi supplico. Non è una
passione passeggera!” poi lo guardò
dritto negli occhi “Ho cercato di..reprimere ciò che provo, ma non posso più
negare i miei sentimenti. Io AMO Merlino.”
Lo sguardo di Uther fu di ceca rabbia.
“Non lo posso permettere. Merlino è bandito da Camelot.”,
disse per poi dirigersi all’uscita, “Ha due giorni per prendere tutta la sua roba, e lasciare il Regno.”
Il cuore di Artù diminuì i battiti d’improvviso. Ma non era
il tipo da abbandonare il ‘campo di battaglia’
senza lottare.
“No!”, Uther si voltò, “Vi..prego. Camelot è diventata la
sua vita, padre. Vi giuro che non lo vedrò più. Mi cercherò un altro servitore.
Ma vi prego…”
Uther lo guardò
severamente.
“Hai detto pochi secondi fa di non saper contenere i tuoi sentimenti per quel ragazzo.”
“Vi supplico…”, disse
afferrandogli il braccio.
Uther gli scoccò un’occhiata delle più severe che
sapeva fare.
“E’ per il tuo bene, figliolo.”, e uscì.
Il cuore di Artù, se prima batteva dannatamente piano, in quel momento si era
pressoché fermato. Davanti a sé vide apparire una sconvolta Gwen, ma sul
momento non le diede molta importanza:
fissava il vuoto davanti a sé. In preda
all’angoscia più totale.
“Artù..”
“Dimmi che non è vero, Gwen…”, si
stupì di quanto la sua voce uscisse flebile, “Ti prego.. Dimmi che…” poi sbottò “Come ha fatto a saperlo?! COME??”
La ragazza scosse la testa.
“Non lo so! Io Vi giuro che non ho detto niente.”
Lui sospirò e le fece un mezzo sorriso.
“Lo so. Hai la mia piena fiducia, Ginevra.”, rispose, “So
che non ci avresti mai traditi.”
Lei lo guardò. Poi sospirò triste.
“Mi scusi… Col Vostro permesso, io
andrei.”
“Vai da lui..?”
Lei annuì.
“Magari ha bisogno di aiuto per … Per la sua roba, ecco.”,
sussurrò inchinandosi , “Ci vediamo domani.”
Artù con gli occhi lucidi la guardò.
“Ti prego… Digli da parte mia che…”
Lei sorrise.
“Lo farò.”, e si allontanò.
Artù uscì subito dopo di lei, dirigendosi verso le scale per
poi salirle di corsa e chiudersi nella sua stanza. E non appena entrò si buttò
sul letto. Ma l’agitazione e il dolore che provava lo fecero alzare. Camminò avanti e dietro per
la stanza,poi afferrò un cuscino e lo
lanciò contro il tavolo che tremò.
“Artù…”
Il biondo si voltò verso la porta: con tutti i suoi pensieri non aveva sentito
bussare.
“Morgana.”
La giovane entrò e chiuse la porta dietro di sé, sul volto
una delle espressioni più addolorate e
angosciate che riuscisse a fare.
“Ho appena saputo. E’ terribile! Dei, mi dispiace così
tanto!”
“E’ colpa mia.”, disse Artù
“No! Tu non hai colpe, Artù”, disse avvicinandolo, “La colpa è stata mia. Se non
avessi proposto a Uther di uscire a cavallo! E non ti avessi suggerito di…”
Lui sorrise scotendo il capo.
“Tu mi hai aiutato a dire ad alta voce ciò che provo per Merlino.”
Lei sorrise e sospirò guardandolo .
“Che cosa farai ora?”
Lui si poggiò al tavolo e la guardò sofferente.
“Non posso sopportare l’idea di non poterlo più vedere,
Morgana.”, disse, “Io non sopporto di non poter … Andrò con lui. Lasceremo
Camelot.”
Morgana, sorriso di soddisfazione nascosto ‘tra i baffi’, lo
guardò sconvolta.
“Vuoi rinunciare al tuo diritto al trono??”
Lui annuì alzandosi e guardandola diritto negli occhi.
“Per il momento. Un giorno torneremo, insieme. Prenderò il
posto che mi spetta sul trono. E Merlino sarà al mio fianco.”
Le certezze della Strega vacillarono. Ma gli sorrise.
“Giusto. Se Uther non accetterà, dovrete aspettare il
momento in cui non potrà più decidere su di voi.”
Merlino tirò fuori le sue poche magliette dal cassetto.
“Ci sono un sacco di cose da fare.”, disse all’amica, “Devo
impacchettare le mie cose, considerato che da un anno e mezzo fa ne ho di cose
nuove da dover portare via. E dovrò trovare un nuovo servitore per Artù!”
Gwen sospirando guardò Gaius, che a sua volta fissò Merlino
che andava su e giù per la sua piccola
stanza.
“Merlino.”
“Per caso uno di voi conosce qualcuno di adatto? Perché Artù
non può esser seguito da uno qualsiasi. Deve essere all’altezza, e”
“Merlino!”, esclamò dopo di lei Gaius, “Fermati un attimo!”
Il giovane lo guardò, anzi guardò entrambi, come se li
vedesse in quel momento veramente.
“Sì?”
“Dove andrai?”, gli chiese Gwen preoccupata, “Eldor é nella giurisdizione di Uther. E ti ha bandito dal
Regno … Dunque dove..?”
Quelle due parole riecheggiarono nella sua mente: “dove
andrai?”.
Gwen ha perfettamente
ragione.. Uther ha il controllo anche su Eldor. Non
posso tornare là. E quindi dove …
Realizzò in QUEL momento che non aveva un posto dove andare.
E con ancora due asciugamani tra le braccia, si lasciò sedere sul letto con le
lacrime agli occhi.
“Non lo so! Eldor e Camelot sono le…mie uniche
case.”, disse, “Sono gli unici luoghi che conosco….”
Gaius sospirò e si sedette accanto a lui.
“Hai idea di come Uther possa aver saputo dove eravate?”
Lui scosse la testa.
“No. Io non l’ho detto a nessuno. E ci metterei la mano sul
fuoco che neppure lei”, con la testa indicò Gwen che scosse la testa, “Ha detto niente. Quindi
proprio no so come possa aver”
Le parole gli si fermarono in gola. Nella sua mente si fece strada lentamente una nuova
consapevolezza. Un piccolo dettaglio che nell’angoscia di quei momenti
aveva scordato completamente.
“Cosa?”, chiese ansiosamente Gwen
“Morgana.”
Gaius guardò Gwen, e si scambiarono uno sguardo consapevole.
“Lo sospettavo..”
“C’ era da aspettarselo.”, disse lei adirata, “E’ arrivata a
tanto! Non so come possa essere arrivata
a … E’ decisamente cambiata.”
Merlino si alzò e sistemò gli asciugamani in una borsa.
“In ogni caso, devo andarmene. Non ho altra scelta.”
Quando Morgana uscì
dalla sua stanza, Artù sospirò e aprì il
proprio armadio: avrebbe lasciato Camelot assieme a Merlino.
Oramai non negherò mai
più ciò che provo per lui. Lo amo. Non lo lascerò da solo. Se mio padre ha
deciso di bandirlo dal Regno, il mio destino è quello di seguirlo. E lo farò.
Costi quel che costi.
Il re in questione se ne stava seduto alla finestra delle
sue stanze. Assorto nei suoi pensieri.
TOC TOC.
“Ero preoccupata per te.”
Lui sorrise.
“Entra pure Morgana. Stavo pensando…”
“Ad Artù?”
“Non riesco a capire
i suoi sentimenti per questo ragazzo. Questo servitore!”, disse, “Io non
so che cosa pensare. E’ molto strano..”
Lei annuì.
“Già.. Io conosco
Artù da sempre. Mi ha sempre parlato di tutto quanto.. Ma non mi ha mai
parlato di questi sentimenti per Merlino.”, sospirò, “Temo che non sia come
sembra.”
Uther la fissò.
“Che intendi dire?”
Lei si sporse in avanti e lo guardò negli occhi preoccupata.
“Temo che sia sotto effetto di un Incantesimo! Ricordi
quando Gwen fu accusata, e lui ne uscì che era lui lo Stregone? Artù lo ha
negato. Ti ha convinto del contrario. Ma se, invece, fosse vero?”
Uther guardò davanti a sé.
“Uno Stregone … Grazie Morgana. Domani mattina farò
setacciare le stanze di Artù.”
LA DE.TE.STO.
Non
la reggo. Cioè.. come .. cosa..
PERCHE’?? -_-“ questa ragazza é un Mistero.
Un Enigma. Un.. ARGH!!!!
Comunque.. Spero vi piaccia ragazze mie ^,^