- -Ora spiegami,- Malfoy si tocca le tempie confuso e dolorante- come hai fatto a rimenere …- deglutisce invano - incinta?-
- Io,
invece, seduta sull’ultimo gradino della famosa scala a
chiocciola di Divinazione mi poggio le mani sulle ginocchia ruvide,
sbuffando per l’ennesima volta.
- -Te
l’ho detto, Malfoy, si vede che non sei scarso proprio in tutto.
Hai anche tu qualcosa da seminare, in fondo in fondo.-
- Scorpius sembra animarsi come me di qualche nota di divertimento; ghigna.
- -In fondo, dici? Io ho molto da donare al mondo Rose.-
- -Per te sono Weasley.-
- -Bhè, considerando che tra poco dovremo condividere un figlio penso che sia il caso che inizi a chiamarti per nome,Rose.-
- Okay, solo ora realizzo veramente quello che sta succedendo; solo adesso capisco che dentro me sta realmente crescendo qualcosa.
- Probabilmente ora nella mia pancia sta fluttuando un filo leggero e trasparente come nel vecchio film che si vedeva mia madre Senti chi Parla.
- Sbarro
terribilmente gli occhi, iniziando a sentire salire su per
l’esofago la cena, il pranzo, la colazione e il pasto del giorno
del Ringraziamento che- me ne rendo conto solo ora- non ho digerito.
- Scorpius vedendomi si fa nuovamente serio di colpo.
- Cazzo, ma questo che ha dentro il corpo un termometro sbalza umore?
- Si avvicina e
mi si siede accanto anche se continua a conservare ancora quel suo
pallore stratosferico. Non capisco se sia dovuto al suo svenimento di
prima o alla sua carnagione malaticcia e cadaverica, mah, chissà.
- Mi posa una mano sulla coscia e, se solo non fossi disgustata dall’idea di essere incinta del suo seme, mi metterei a vomitargli sulle scarpe per colpa di quella mano che sale … sale … sale. Ehi un momento, sale?
- Lo trucido con lo sguardo una volta resami conto quale sia la meta della sua mano.
- -Dove cazzo credi di andare con quelle sottospecie di dita?-
- -Ti sto solo tranquillizzando, calma Rose.-
- Se osa chiamarmi ancora una sola volta per nome giuro che rischierà seriamente l’evirazione. A morsi,però.
- -Ah,
e come sentiamo? Fin dove vuoi spingerti in carezze questa volta? Non
ti basta avermi inondato una volta sola con quel tuo disgustoso
spermatozoo?-
- Lui
trattiene una risata- sei veramente incazzata, Weasley- ecco che
ritorna al cognome, sia lodato Merlino – statti calma o farei
crescere male mio figlio.-
- -Ad avere un padre come te sicuramente avrà poco di cui vantarsi di materia grigia.- sibilo scocciata.
- Scorpius
sorride leggermente. Non sembra per niente dispiaciuto dall’idea
di diventare padre a diciassette anni. Lo guardo e mi chiedo per
davvero se ci è o ci fa.
- Avanti,
ragazzi, nessun ragazzo nemmeno il più innamorato del mondo
sarebbe fiero e contento di diventare papà alla nostra
età figurarsi uno come lui che, oltre che essere maleducato,
irrispettoso e principalmente arrogante, mi odia anche il che è
tutto dire.
- Lo
guardo e per davvero mi sembra di toccare le vette della pazzia quando,
passandomi una mano tra i capelli ricci e lucenti, mi rivolgo a lui con
stizza.
- -Ma
si può sapere che cosa ti ridi? Ti rendi conto di quello che ti
ho appena detto?- sbuffo, continuando a parlare da sola- ah, sai ti
preferivo da svenuto. Almeno non eri un peso per il mio povero cuore e
per la società, in effetti.-
- Scorpius
mi guarda senza smettere di sorridere, radioso –un bambino
è un miracolo- dice solo, alzandosi felice e allungandomi una
mano.
- La
guardo e capisco che Madre Natura non deve avergli dato molta
intelligenza alla nascita. O bellezza o intelligenza forse e lui ha
scelto la prima.
- Mi
alzo e lo seguo senza fiatare fin quando non mi ferma in mezzo al
corridoio con sguardo verde e forse spaventato. Per un momento credo
che abbia capito cosa stia veramente succedendo a noi, noi soltanto ma
poi tutte le mie speranze svaniscono quando come sempre apre bocca.
- -Ho solo un dubbio, Weasley.-
- -E sarebbe?-
- -Se noi abbiamo scopato,- e già quel termine poco fine basta per farmi saltare i nervi- e noi abbiamo utilizzato una precauzione, come sei potuta rimanere incinta?-
- Lo guardo e sbatto gli occhi- stai scherzando vero?-
- La
sua ingenuità mi fa capire che no, purtroppo, non sta per niente
fingendo –per niente,- dice infatti- o forse- pare illuminarsi-
me lo hai tolto di nascosto il preservativo?Dillo che volevi restare
feconda di me a tutti i costi!-
- E
ora ho da dirvi solo una cosa, ragazzi. Sbagliavo quando dicevo che mio
figlio avrà poco di cui vantarsi se prenderà dal padre?
- Probabilmente no.
-
-
-
-
- E ora mi tocca capire come sono potuta essere così stupida.
- Fare
l’errore di scoparci vabbene ( oramai mi ha contagiato con il suo
linguaggio scurrile), ma rimanerci anche incinta non lo posso accettare.
- E’
da considerarsi veramente dementi l’essere cascata nel letto di
Scorpius Hyperion Malfoy, e mi sento un verme solamente a prendere in
considerazione l’ipotesi di abortire.
- Avanti,
quale madre potrebbe mai uccidere il proprio figlio? Nemmeno una scema,
irresponsabile e cretina come me potrebbe. Forse Roxi, che ama godersi
la vita, o magari Lucy che ama tenersi legata al dito l’immagine
di verginella ma io?
- Io no.
- E per cosa poi?
- Per
cosa dovrei rinunciare a guardarmi allo specchio ogni mattina come
umano assumendo le caratteristiche di un mostro uccidi vite? Per lui?
- Ma che andasse al diavolo lui, i suoi capelli biondi e i preservativi bucati.
- Penso questo mentre esco definitivamente dalla Serra di Erbologia per poi andare ad urtare contro un corpo muscoloso e alto.
- Mi accingo a raccogliere i libri da terra.
- -Oh mio Dio, scusa, stavo distratta.-
- Vedo su chi ho urtato e mi mordo la lingua- Rose,-voce canzonatoria- Ciao.-
- -Malfoy, mi chiamo Weasley per te. W e a s l e y. Ripeti, da bravo.-
- Sorride senza rispondermi ma facendomi capire le sue intenzioni. Istintivamente mi stringo il ventre, con rabbia.
- -Morditi la lingua prima di sputare veleno- mi precede avvicinarsi di varie spanne al mio viso- Weasley.-
- -Tu morditi qualcos’altro, tanto sa fare solo guai. -
- Alza un sopracciglio inarcandolo di poco. Anche qui non risponde ma so cosa vorrebbe dirmi.
- Ma ti è piaciuto, eh? Dicono i suoi sguardi.
- Sì,
mi è piaciuto ma non lo rifarei mai. Niente vale come le pene
dell’inferno che sto passando solamente a sapermi incinta da lui.
- Orrido, orrida consapevolezza.
- Scuoto la testa con vigore, poi cerco di fare la ragazza seria. Appunto, cerco.
- -Fammi passare.-
- -Già non centri più nelle porte Weasley?-
- Con quel già allude forse a quando mi gonfierò come una palla a causa sua?
- Storco la bocca, furiosa.
- -Come tu hai diritto a non far entrare aria nel cervello avrò io quello di non entrare nelle porte?-
- -Ma sei così una bella ragazza,- mi squadra- sarebbe un peccato rovinare il tuo fisichetto.-
- Si rovinerà,stronzo, a causa delle smagliature che mi causerai.
- Sto per rispondergli quando mi sento chiamare da una vocina dolce e delicata: Lily.
- -Rooose???- chiama beata- Rosellina dove stai?-
- Scorpius trattiene una risata- Rosellina?- chiese solo con un sopracciglio inarcato.
- Sbuffò come un cavallo pronto a calciare nelle sue parti basse, il che mi farebbe piacere, poi taccio.
- Mi
volto e guardo Lily che si avvicina sempre di più a me e che,
una volta individuando anche Scorpius accanto a me, inizia ad arrossire
furiosamente.
- Oh, vero, lei lo ama. Lei sarebbe contenta di diventare madre di un suo figlio, lei se lo sposerebbe; lei.
- Io invece no e gliela cederei volentieri la mia condizione attuale.
- Lily mi raggiunge definitivamente quando oramai è dello stesso colore dei nostri capelli.
- Abbassa
lo sguardo castano come quello di zia Ginny, poi sospira:- Ciao Scorp.-
sembra una bambinetta di due anni;Dio è patetica.
- Scorpius le sorride come farebbe con un suo figlio. Deglutisco. Come farà con nostro figlio.
- -Ehy
Lily,- cordiale e falso, falsa come una moneta del monopoli. Che poi al
monopoli le monete non esistono nemmeno, quindi ancora peggio- come te la passi?-
- -B-b-b-bene- balbetta alla tripla quella scema di Lily- t-tu?-
- -Oh, io bene- Scorpius mi lancia uno sguardo perforante- veramente bene.-
- Lo guardo incenerendolo con lo sguardo, fulminandolo.
- -Sono c-c-contenta.-
- -Grazie.-sorriso incantevole.
- Lily si scioglie come al solito e io dovrei raccoglierne i pezzi ma non ho voglia.
- La scavalco e raggiungo Scorpius velocemente accorciando nuovamente le nostre distanze. I nostri aliti si confondono.
- -Non la ferire.- dico- Tu sai quello che prova, ma non la ferire. Non giocare con i suoi sentimenti per fare del male a me.-
- Scorpius si fa serio di colpo- quale male? Io non ti voglio fare nessun male-
- Lo guardo e sorrido. Lo conosco. So che mente.
- So che lui non tiene a me.
- So che lui non tiene a niente,credo.
-
-
- Ma quanto sono squallida.
- Mi
sono ridotta a mangiare la Nutella sul mio letto come se stessi al
settimo mese di Gravidanza mentre sono solo alla prima settimana.
Cavolo, che pateticità.
- Mi ingozzo sporcandomi il mento, come se avessi cinque anni poi mi lecco il palmo delle mani svogliata.
- Ma sì, sti cavoli della finezza.
- Non
mi ha mai portato a niente: nessun ruolo importante in famiglia, quello
lo aveva Dominique; nessun riconoscimento di magia, quelli sono di Al;
nessuna vita perfetta come quella di una principessa, quella è
Lily.
- Io cosa cazzo ho?
- Un cazzo, appunto, veramente e seriamente. Non ho niente se non il seme di quello che un ragazzo chiamerebbe figo.
- Merlino, cosa c’è di figo in quello che mi era successo?
- Malfoy è … Malfoy.
- Il Malfoy che storpia, che uccide con le sua parole, che ferisce.
- Malfoy, quello che odio e che mi ha fecondata peggio di un contadino con il proprio concime.
- Mi ingozzo ancora, esausta.
- Penso
che con queste vacanze di Natale finirò per morire dissanguata
sul tappeto per le troppe calorie; così ucciderò anche mo
figlio, penso.
- Poso velocemente il vaso di Nutella sul comodino e mi sdraio veloce.
- Me ne frego della regole che dopo mangiato si debba restare in piedi.
- Guardando
il soffitto mi fermo a pensare; penso a Lily, a me, a papà, a il
signor Malfoy, a mamma, alla signora Malfoy, a zia Ginny, a zio Harry,
a mio figlio e poi a lui, Scorpius.
- Cosa ci ho visto per andarci a letto da sobria?
- Mi rotolo su un fianco e rivivo quella notte come fuoco sulla mia pelle.
- Sorrido.
- E’ iniziato tutto da un classico e casto bacio sulle labbra.
-
- Stavamo
entrambi in Sala Grande a sentire il discorso della preside su la
vigilia di Natale che sarebbe stata quella stessa notte quando
incontrai i suoi occhi. Niente di romantico, state tranquilli.
- Mi aveva solamente mandato una frattura in grado di farmi schizzare via dalla forchetta la polpetta con la quale stavo giocando.
- Immancabilmente la polpetta andò a finirmi sulla gonna, logico.
- Mi alzai furibonda sovrastando la voce della McGranitt.
- -Brutto stronzo, la gonna era nuova.- urlai ad alta voce.
- La
donna mi guardò di traverso intimandomi di sedermi:- Weasley-
sibilò la preside- siediti, per favore e usa un linguaggio meno
volgare. Siamo a Natale. Venti punti in meno a Grifondoro.-
- E secondo voi stetti zitta? Ma no.
- -Ma che volgare e volgare, preside questo è un cretino. Mi ha sporcato la gonna. Era nuova!-
- -La laverà, Weasley. E ora si sieda.- ripetette.
- -Non mi siedo. Non mi siedo- ripetei- fino a quando non mi pulirà la gonna. Con la lingua- aggiunsi guardandolo( ed è qui che i nostri occhi si incontrarono, vi dicevo) maliziosa.
- Scorpius prese per la prima volta parola- dillo che la mia lingua la vuoi da altre parti.-
- Qualche
ragazzina tossicchiò per far sentire la sua presenza e per far
capire che bhè, a loro non sarebbe spiaciuto.
- Lily le fulminò con lo sguardo: lui era suo.
- -Oh-
oramai mi ero letteralmente scordata della McGranitt furibonda come
ero- devo dire che non mi spiacerebbe vedertela ficcata tra i denti,
morsa a sangue per poi essere tritata lentamente sotto le mie esperte mani.-
- Scorpius non smise di ghignare- interessante. E così le tue mani sono esperte, Weasley?-
- La preside tossicchiò imbarazzata dalla piega che stava avendo la conversazione ma la ignorammo.
- Lo sfidai con lo sguardo, severa.
- -Non avrai mai il piacere di constatarlo.-
- -Vogliamo vedere?-
- -Non vedrei lo stesso nulla, Malfoy,non ho un binocolo con me. Non penso che la tua sia una virilità che si possa notare ad occhio nudo.-
- Mi strizzò l’occhio- sono sicuro che ti piacerebbe.-
- -Sono
convinta che mi piacerebbe più vederti sgozzato, direi. Molto
più gratificante- annuii per dare più enfasi alla cosa.
- Lui
stava per bloccarmi, ribattere quando la McGranitt rossa in viso per
l’imbarazzo ci bloccò con un incantesimo del silenzio.
- Silencio, mi sembra, non sentii bene perché ero troppa intenta a prenderlo in giro.
- Ci voltammo a guardarla furibonda, offesa e in piedi di fronte a noi. Niente di buono.
- -Voi
due,- disse- voi due mi obbligate a mettervi in punizione anche il
giorno di Natale. Siete orrendi- sorridemmo come due idioti, poi fummo
spaventati dalle sue urla:- A PULIRE I TROFEI DI QUIDDITH DELLA SALA
TROFEI,DI CORSA!!-
- Ci avviammo ancora in silenzio, con la goda tra le gambe peggio di due prigionieri condotti al patibolo.
- -Ah,
signor Malfoy- chiamò ancora la preside, facendoci voltare- li
voglio vedere splendenti e lucidi e per favore li pulisca bene. Con la lingua- aggiunse sadica.
- Risi guardandolo di sottecchi.
- Oh, lì mi avrebbe fatto veramente molto piacere vederla quella sua lingua tanto vantata.
-
- -Levati di torno Malfoy, fammi passare.- lo spintonai con un braccio.
- Lui rise intento a pulire, senza magia, con uno strofinaccio giallo vomito, il trofeo che i Serpeverde vinsero nel lontano 1900.
- -No, Weasley, il corridoio è tanto grande. Non rompere le palle a me e cambia strada.-
- Sbattei
i piedi più forte – ma cazzo, levati- sembravo una bambina
di due anni,- così arriverò prima a pulire quel
maledetto,ultimo trofeo e potrò tornare a lettuccio.- Oramai si
erano fatte le due di notte passate e avevo trascorso la vigilia di
Natale a pulire stupidissimi trofei. Grandioso.
- Volevo
essere riposata per il Natale, almeno, così mi accinsi a pulire
quel maledetto ultimo affare quando Scorpius mi afferrò per un
fianco.
- -Cos’è tutta questa fretta di andartene, Rose?-
- Era la prima volta che mi chiamava per nome da sette anni, pensai guardandolo negli occhi con sfida.
- Storsi
la bocca e risposi:-veramente vorrei smettere di patire le pene
dell’inferno almeno la mattina di Natale, sai come è! Mi
infastidisce la tua presenza.-
- Lui schioccò la lingua sul palato, scocciato senza allentare la presa al mio fianco.
- Il suo alito era vicino il mio.
- Mi persi a guardare i suoi occhi per poi vederlo sorridere dolcemente. Non ghignò, non fece lo stronzo. Strano ma vero.
- -Oggi
è Natale!- la sua non sembrava una frase detta al solo intento
di deridermi o ricordarmi qualcosa, ma più che altro pareva
essere come se lui si stesse ricordando solo ora di che giorno fosse.
- Annuii senza dargli maggior attenzione, persa come ero tra quei denti bianchi come quelli della pubblicità Mentadent.
- Improvvisamente lo vidi prendere la bacchetta dalla tasca del jeans e sfilarsela.
- Se
la posò davanti al naso e con lieve incantesimo di
trasfigurazione fece sì che un trofeo- l’ultimo per
precisione, quello che avrei dovuto pulire- diventasse un rametto di vischio veramente molto delicato.
- -Oh, guarda tu!- disse sbadato tirandosi una manata sulla fronte- del vischio.- lo disse quasi come una bestemmia.
- Incrociai le braccia sotto il seno, astuta:- non mi freghi Malfoy, lo hai messo tu. La tradizione non vale.-
- -Ah, no?- inarcò un sopracciglio avvicinandosi veloce.
- -Esattamente no.-
- Le sue mani sfiorarono le mie spalle, calde- Non mi sembra che ci sia una regola che lo affermi-
- -Non mi sembra nemmeno che una dica il contrario. Non sono costretta a baciarti.- ero saputella. Ero come mia madre, diamine.
- Lui
sorrise inclinando la testa- Touchè,- fece una piccola smorfia,
tornando a sorridere- ma non vedo cosa ti dovrebbe costare un piccolobacetto.-
- Inclinai un sopracciglio, ridendo amara- vuoi baciarmi, Malfoy?-
- Assunse
un’espressione pensierosa e divertita- non voglio solamente
deludere tanti bambini che credono ancora nelle tradizioni, tutto qui.-
- Il gioco iniziava a piacermi. Mi avvicinai anche io, aspra e convinta di averlo in pugno.
- -Quali bambini? Non vedo nessun bambino presente anzi, non vedo nessuno presente apparte noi due.-
- -Oh,
ma si verrà a sapere e loro rimarranno delusi- mi fece
l’occhiolino ammiccante – tutto quello che riguarda me si
viene a sapere in giro, dovresti saperlo.- ecco che ritornava ad essere
il vanitoso che mi stava tanto sulle scatole.
- Feci girare gli occhi ora infastidita allontanandomi di scatto, ma lui mi bloccò ancora.
- Rise,
ora stavo iniziando a odiare quella cazzo di risata. Diamine ce
l’avrei tolta a cazzotti in faccia da lì a poco.
- -Dove vai?-
- -Pensavo di essere stata chiara: a letto.-
- -Anche io pensavo di essere stata chiaro con la storia della tradizione.-
- Sbattei i piedi a terra, furiosa e stanca- ho sonno Malfoy, lasciami stare.-
- -Tradizione- mi ricordò indicandomi il vischio sopra di noi e imputando anche lui i piedi in terra.
- Sbuffai rassegnata –se ti do questo bacio la finirai?- chiesi una volta tanto rassegnandomi alle sue regole.
- Lui
sorrise; forse non se lo aspettava che ce l’avessi data vinta-
Okay,quando la tradizione sarà stata rispettata ti
lascerò andare. E guarda, da bravo galantuomo che sono,
pulirò anche io per te l’ultimo trofeo- aggiunse.
- Feci roteare gli occhi e annuii abbassando e rialzando velocemente lo sguardo.
- Lo puntai nel suo.
- Fu tutto molto veloce come i baci dei bambini alle elementari: un tiepido toccarsi di labbra.
- Mi staccai normalmente chiara in viso senza essere arrossita.
- -Ecco fatto.- dissi.
- -Ecco fatto.- mi fece l’eco.
- -Ora posso andare?- chiesi tanto per vedere fino a che punto si spingesse la sua vena perversa.
- Si fece da parte con un inchino vagamente elegante- certo, milady.-
- Quando
gli passai accanto pensai di essermela svignata, di aver pagato la mia
pena ma ad un certo punto una mano mi bloccò il polso.
- Non
feci in tempo a voltarmi che fu stesso lui a voltare la mia testa e a
baciarmi, nuovamente, questa volta con passione. Direi quasi amore,ecco.
- Per
quanto lo odiassi- e lo odio!- non potei non ricambiare il bacio con
passione portandole le mani intorno il suo collo, toccandogli i crini
gialli e caldi, invitanti.
- Gli
morsi un labbro e sorrisi felice. Felice, non so come mai. La polvere
avrà fatto sicuramente male al mio cervello, non
c’è altra spiegazione.
- Improvvisamente lo sentii staccarsi da me rosso come probabilmente lo ero anche io.
- Sorrise.
- -Ora è molto meglio. A me le cose piacciono farle per bene.-
- Sorrisi
anche io senza staccare le mie mani intorno al suo collo; Scorpius mi
baciò nuovamente sulle labbra e io approfondii il bacio ancora.
- Quando
ci staccammo nuovamente ansanti sentii solamente la sua voce rauca
propormi divertita un: - vogliamo spostarci in camera mia?-
- Come una scema annuii lasciando quel vischio- che poi era un trofeo!- a galleggiare sulle nostre teste.
- L’errore più errore della mia vita!
-
Salve a tutti. Scusate
tremendamente il ritardo solo che la scuola, la settimana dai nonni e
anche i lavori in casa non mi hanno fatto stare molto davanti il pc.
Scusate ancora.
Questo è un capitolo che
più che vero capitolo è Flash Back xD Ecco come Rose
è caduta in tentazione di Scorp.
Cosa ne pensate? E' brutto come è stato descritto? Pensate che lui sia troppo poco romantico o rude? Lei troppo acida?
Le risposte alle recensioni VADO metterle ora, subito subito dopo avervi detto una cosa.
Come ho visto che anno fatto molti
altri su questo sito ho creato un profilo di FB dove avrei intenzione
di mettere spoiler o robe simili di questa storia, di Kick Ass e si
tutte le altre. Questa principalmente se vi farà piacere.
Ho fatto anche qualche altro lavoretto e se lo verrete vedere- sempre su questa storia- ve lo mostrerò.
Andrà tutto nel profilo che sarebbe questo:Manu Breath
Spero vi piaccia come idea e che mi aggiungiate o magari posso aggiungervi io, no porblemo xD
Grazie a tutti, comunque, a tutto quelli che hanno letto o commentato. Spero di vedere anche qui qualche recensione. Un bacione **
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