“Che cosa credete di
trovare? Un ragazzo nascosto da qualche parte?”
Cinque Guardie di
Camelot setacciavano da cima a fondo la stanza, sotto lo sguardo divertito del
Principe Erede, e lo sguardo confuso ma spaventato di Ginevra che, passando lì
davanti ,aveva visto il trambusto.
“Sir Leon.”
Il biondino, che era il vice Capitano (dopo Artù), si
avvicinò al letto e al novellino che lo
aveva appena interpellato, e tirò fuori da
sotto i cuscini di Artù un sacchettino fatto di un fazzoletto ricamato. Che
poi mostrò ad Artù.
“Cos’è?”, chiese Artù incuriosito.
“Non lo so. Ma lo devo portare al Re.”, disse uscendo.
Il biondo scoppiò a ridere e, mentre le guardie uscirono, salutò l’amica per poi avvicinarsi
con pochi passi all’armadio, aprirlo, e
tirare fuori qualche vestito per quando sarebbe
partito assieme a Merlino all’alba del giorno seguente.
IO me ne andrò assieme
al ragazzo che amo. Nulla di quello che
potrebbe fare, o dire, mio padre mi farà cambiare idea mai. E quel sacchetto,
qualsiasi cosa sia, non mi interessa minimamente.
“Artù!!”
Ginevra entrò nella
sua stanza spalancando la porta, agitata e alquanto spaventata. Lui la guardò
perplesso.
“Sì Gwen?”
“ Due guardie stanno portando Merlino nella Sala del Trono,
Sire.”, disse lei.
Artù la guardò
terrorizzato, e corse fuori dalla stanza seguito dalla ragazza: nel frattempo,
le due Guardie trascinarono Merlino fino al trono dove, seduto in posa
autoritaria, c’era il Re. Uther. Che ora
guardava il ragazzo con disprezzo e odio. Le Guardie lo gettarono con poca delicatezza per terra. Mani legate
dietro la schiena.
“Conosci questo?”
L’ uomo gli porse un
fazzoletto ricamato, con due fiori di lato, chiuso a sacchettino. Con uno
stemma sopra.
“No.”, rispose lui perplesso alzando lo sguardo, “Mai visto
prima.”
“Gaius.”
“Sire ?”
“Questo è il simbolo dell’Antica Religione?”
L’uomo guardò Merlino e sospirò.
“Sì Sire. Ma posso confermarle che Merlino non può in alcuna maniera essere
uno Stregone.”
No! Non in questo modo
… Ti prego, non così … Artù non deve
saperlo a questa maniera!
“Cosa sta succedendo?”
Uther si alzò avvicinandosi
al figlio appena entrato, seguito da Ginevra, e gli fece vedere il
sacchetto. Serio.
“Questo..involucro, è stato trovato sotto ai tuoi cuscini.”,
disse, “E’ un sacchetto che contiene Erbe Magiche. Ti ha messo sotto
incantesimo.”
Merlino non si voltò
ma sentì il viso bagnato delle sue stesse lacrime.
“Non conosco quel sacchetto. E seppure fossi un Mago, di
sicuro non userei la Magia nella Corte. E nel modo PIU’ ASSOLUTO per far del
male ad Artù. IO lo amo!”
Uther si voltò infuriato.
“TU HAI INCANTATO MIO FIGLIO!! A COSA MIRI?? EH? Al Trono? A
distruggere Camelot?”
Merlino fu forzato dalle due Guardie a prostrarsi davanti ad
Uther.
“NON HO FATTO NIENTE!”
Re Uther però lo
guardò con rabbia. Cieca. E guardò Gaius che lo osservava speranzoso.
“Il verdetto verso coloro che fanno uso della Magia è uno. E Uno SOLTANTO. Guardie. Conducetelo
nelle prigioni. Domani mattina all’alba
questo insulso Mago sarà bruciato al Rogo.”
Due cuori in quel
momento si fermarono, nello stesso istante: quello di Merlino, e quello di
Artù. Il quale guardò con furia suo padre,e si lanciò in avanti.
“NON PUOI FARLO!!”
Due Guardie lo trattennero impedendogli di avvicinarsi.
Mentre Uther si alzava di nuovo e si avvicinava.
“Lo faccio per te. Per il tuo bene, figliolo.”
“A voi non importa della felicità di vostro figlio, Uther
Pendragon.”, disse Merlino a bassa voce.
Ma lui sentì. Tutti sentirono.
“Che cos’è che hai detto?”
Merlino no. Ti prego
non peggiorare le cose.
Peggiori di così non
possono essere, Gaius. “A lei non è mai interessata la felicità di Artù. A voi
interessa solamente condannare
un’ennesima persona innocente per placare il vostro insensato odio verso la
Magia.”
Uther si avvicinò a lui, si sedette sul trono, e li mollò un
ceffone. Artù spinse in avanti per potersi avvicinare, cosa che gli fu impedita.
“TOCCATELO DI NUOVO, E”
“Cosa?”, Uther si alzò, “Artù. Lo vedo, non sei in te.
Vedrai, appena il Mago sarà morto l’ Incantesimo si spezzerà. E starai bene.”
BENE?? No. Non senza
Merlino. Se lui muore … Io morirò con lui.
“Non vi perdonerò mai per questo.”, disse serio guardandolo,
“MAI.”
Uther lo guardò
preoccupato. E gli voltò le spalle.
“ Starai meglio
quando sarà morto.”
“NO!! Lasceremo Camelot, padre. Ve lo giuro, non vi faremo
mai più ritorno.”, Uther lo guardò
scotendo la testa e gli voltò le spalle.
In quel momento Artù urlò.. “RINUNCIO AL MIO
DIRITTO AL TRONO!!!”
Gli occhi di Merlino si sgranarono.
A..Artù…!
Ti ama moltissimo,
Merlino. È pronto a lasciare tutto
quanto, per te., disse Gaius.
Ma non può!! NON E’
GIUSTO!
Uther a bocca spalancata si avvicinò al figlio preoccupato e angosciato.
“Questa e’ la dimostrazione… Mio
figlio non avrebbe MAI rinunciato al Trono.”, e si voltò verso le Guardie,
“Portatelo nella cella. E ordinate di preparare il Rogo per l’alba di domani.”
Merlino fu alzato in piedi dalle due Guardie, i suoi occhi
gonfi di lacrime.
“No... Vi prego.. non ho fatto niente!”
Artù.. Artù..
“NO!! MERLINO!!”, Artù veniva ben tenuto dalle altre
due Guardie, tra cui Sir Leon.
“ARTU!! ARTU! NO!!”
Artù cercò inutilmente di dimenarsi urlando disperatamente
il suo nome e Sir Leon, vedendolo tanto disperato, e notando che anche Merlino era sinceramente disperato, in
quel momento senza farsi notare lasciò
andare Artù, che corse verso Merlino e lo baciò
davanti agli altri, un bacio a stampo ma intenso, che Merlino a quel
punto, fregandosene di tutto il resto, ricambiò totalmente.
“Ti amerò per sempre”
Quel sussurro, fece schizzare il cuore di Merlino alle
Stelle e oltre. Gli sorrise felice e lo baciò di nuovo, di sfuggita.
“Anche io. Ti amerò per sempre, asino reale.”
Tra le lacrime Artù trovò la forza per ridere, assieme al suo amato, mentre
veniva portato via in camera sua e Merlino giù nelle prigioni.
“Mio Re! Tutto questo è”
“Taci, Gaius.”, lo interruppe Uther, “Non posso tollerare la
Magia. Né che un maledettissimo Stregone
metta le mani su mio figlio!”
Cocciuto!!
“State sbagliando, Sire. Sapete che vi sono sempre stato fedele, SEMPRE. Ho
rinnegato ciò che sono per Voi.”, disse Gaius serio, “Ma non rimarrò in questo
Regno un attimo in più, se Merlino verrà bruciato al rogo.”
E detto questo, uscì
dalla sala irato.
Ebbene, ecco la vostra lady Merendina
(ALIAS Kinder Buena)
che torna ^^ vi avviso, questo é
il penultimo chappy di questa storiella. Ho voluto
rifare questo Episodio perché, beh… GWEN proprio NO!
Merlino é quello giusto (più che giusto)
per Artù. NON Gwen. -.-“ ma perché gli
autori questo non lo capiscono, rimarra’ per sempre
un Mistery temo =(
Il Re Utherino in
questo Episodio LO DETESTO. Cioè, non lo
capisce proprio eh!? Suo figlio AMA qualcuno finalmente!!! E lui CHE FA?? GLI
condanna l’amato Merlino al ROGO!! -.-“
Uther, proprio NON.CI.SIAMO.!
Grazie a tutti voi che avete letto e recensito <3 siete il
motivo per cui vado avanti in questa
storia ;P
[PS:
Per chiunque di voi segua “IL
COMPIMENTO DEL DESTINO”: Sono ‘lavori in
corso’. Ci sto lavorando. Aggiorno
domani o martedì ^^ )