Fandom: Sherlock Holmes;
Pairing: Holmes/Watson;
Rating: Pg;
Genere:
Introspettivo, Romantico.
Warning:
Flash-fic, Slash;
Words:
221 (Word); 213 (fiumidiparole).
Summary:
Solo un’altra colazione a Baker Street.
Note: Scritta sul
prompt 03. Titani
del Set8 di 10disneyfic, questa
flash fa parte di una raccolta composta da drabble di
221 parole esatte, l’ultima delle quali comincia con
la lettera “B”, per l’iniziativa 221B Drabbles di holmes_ita.
DISCLAIMER: Tutti i personaggi delle
saga di Sherlock Holmes non sono opera mia, bensì della mirabile penna di Sir
Arthur Conan Doyle. Dato, però, che i diritti
d’autore sono ormai scaduti, stappiamo tutti insieme lo spumante ed
appropriamocene beatamente! XD Ah, ovviamente non mi paga nessuno, anche perché
altrimenti il succitato autore si rivolterebbe nella tomba, poverello.
221B,
Baker Street
221Bacio:
Holmes si trovava già al tavolo per la colazione, quando mi
alzai, e sfogliava il Times
con evidente scontento.
«Buongiorno, vecchio mio. Niente
d’interessante?» esordii.
«Buongiorno, Dottore. Il freddo
impigrisce perfino i malfattori» sbuffò gettando via
il giornale.
Mi accomodai di fronte a lui e solo allora notai un
cofanetto posato accanto al mio piatto. «Cos’è?» domandai curioso.
«Ricorda il piccolo problema di Lady Windermere?» replicò.
Costei era una collezionista camei e si era rivolta a noi
per la scomparsa di un bellissimo bracciale composto da dodici gemme
raffiguranti i titani della mitologia greca.
Quando assentii, Holmes spiegò: «Quello
è il suo ringraziamento per la felice risoluzione del caso. Lo apra».
Così feci. La scatolina conteneva un fermacravatta d’oro adornato
da un cameo, elegante ma dalle linee semplici.
«Ma è…?» chiesi conferma, osservando meglio il gioiello.
«Il profilo di James Boswell. Permette?» confermò, poi
prese il fermacravatta dal cofanetto e lo appuntò al mio fazzoletto da collo.
«Le sta molto bene».
«Holmes, non posso accettarlo, è suo!» esclamai imbarazzato.
«Esatto, quindi posso farne ciò che
voglio. Mi sembra giusto che sia lei a portarlo, mio insostituibile Boswell» concluse regalandomi uno di quei sorrisi così rari
che reputavo più preziosi di qualsiasi gioiello.
Fu naturale, a quel punto, posargli una mano sulla nuca ed
attirarlo a me per ringraziarlo con un Bacio.