Vera
Questa storia
è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. I personaggi
non mi appartengono.
Vera cammina.
Vera si ferma.
Vera sospira.
Vera si fa coraggio.
Sì, perché ha deciso. Lo dirà, a voce
alta e chiara: lui lo saprà.
Già, perché hanno viaggiato insieme
così tanto
tempo, perché lei lo ha sentito. Ha sentito quella
sensazione
che prima era solo fastidio, acuminata, pungente fastidiosa
irritazione. E ora cos'è? Se lo chiede ancora. Come se le
cose
potessero cambiare da un momento all'altro. Sorride tra sé.
Aveva avuto paura quando l'aveva dovuto ammettere per la prima volta.
Vera ricorda.
Era una serata tranquilla, nulla di nuovo era successo quel giorno. I
soliti battibecchi, le solite parole. Eppure. Eppure Sentiva il suo
cuore esplodere, si sentiva agitata
senza un motivo apparente. Era tutto così normale, che
motivo
aveva di stare così? Era davvero quello? Era stato
colpito dagli attacchi degli avversari per proteggerla, le si era messo
davanti. E quella che provava non era semplice gratitudine. Aveva
paura, Vera. Come avrebbe reagito? Se lo sarebbe tenuto per
sé?
Probabilmente sì, o almeno, aveva bisogno di tempo.
Sì,
decise che avrebbe aspettato ancora per chiarirsi le idee e per
decidere come reagire.
E ora il momento è arrivato.
Vera torna alla realtà.
Vera accelera.
Dove può essere ora? I ragazzi compagni di viaggio hanno
deciso di svagarsi un po', e si sono dispersi.
Vera cerca.
Dove diavolo
può
essere? Ora che è un momento così importante non
può essersene andato. Trova Max. Gli chiede dove si trova.
Max le risponde preoccupato per il
tono della voce della sorella. Ed anche la sua risposta è
approssimativa, forse è andato verso il fiume. Forse. Parola odiosa.
Vera abbandona il fratello.
Vera si dirige con decisione verso il fiume.
Vera ha paura. Ancora.
Le acque scorrono. Sono di un azzuro sconcertante, brillano e solo
il guardarle fa rimanere il sapore di dolce sulla punta della lingua.
Sembrano essere lì per acquietare l'animo delle persone che
hanno un momento per vedere quello spettacolo illuminato dai riflessi
dorati e sottili del sole. Per un momento dimentica cosa cercava.
Vera lo sente.
Sente la sua voce. Sente che parla con qualcuno. Istintivamente si
nasconde dietro a un cespuglio. Ma perché lo fa? Dovrebbe
corrergli incontro, dovrebbe dirgli quelle parole, quelle che ha
preparato, eppure non riesce a muoversi, non si alza.
Vera è ferma.
Il cuore le batte forte. Piano socchiude gli occhi e si mette ad
ascoltare. Gli viene chiesto quando si deciderà a
dichiararsi.
Il cuore di Vera si ferma.
Vera interrompe il respiro.
Lui risponde che le dirà tutto dei suoi sentimenti appena ne
avrà l'occasione.
Ma certo.
I suoi sentimenti verso colei che non può essere raggiunta.
Ha
due anni di amicizia con lui alle spalle, è una sirena,
è
bella se
non fa il
maschiaccio. La ragazza dai capelli rossi ribelli, ribelli che
contorniano con dolcezza un viso fresco dagli occhi azzurri come
quell'acqua. Perché in fondo lei è acqua.
E acqua è
lei. Sono lo stesso elemento.
Vera sente ancora.
I passi si allontanano da lei.
Vera non si alza.
Vera ascolta ancora il fruscio delle foglie verdi e allegre.
Vera lascia scivolare una lacrima sulla sua guancia.
Avrebbe fatto meglio a illudersi, forse. Se non l'avesse ascoltato ora
starebbe ancora sorridendo alla vita. Vita che vedendola troppo felice
le ha dato una pugnalata.
Vera piange.
Entra nel turbine delle lacrime. Vorrebbe morire volentieri, adesso,
subito! Che qualcuno la uccida!
Vera vede una figura indistinta venire avanti.
Chiede che ci fa in quel luogo.
Vera non risponde.
Non sa nemmeno cosa sia la cosa
che ha di fronte. La cosa
si china su di lei. Le si mette accanto. All'improvviso è
curiosa. Chi è lì?
Vera alza lo sguardo.
Vera è sorpresa.
Drew è accanto a lei, seduto con la schiena appoggiata
all'albero. Guarda in alto, verso le foglie. Nota che la ragazza ha
finalmente aperto gli occhi.
"Finalmente, Vera! Cosa è successo?"
Vera non sa cosa sta facendo. E si getta tra le braccia del ragazzo.
Ma che fa? Stupida!
Con sorpresa Vera scopre che Drew, dopo un momento d'incertezza,
ricambia l'abbraccio.
E si stupisce dolcemente del calore di colui che in passato
è stato tanto freddo.
***
Salve. Questa è la mia prima fic e per di più
è
una One-Shot. Siccome è la prima volta che tento di mettere
insieme qualcosa di presentabile siate clementi con me per favore e
lasciatemi un commentino se siete giunti fino a qui nella lettura.
Pensate al potere delle recensioni: si impiega pochissimo tempo a
scriverne eppure migliorano moltissimo l'umore dello scrittore che ne
riceve!
Blue
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